Sintesi
High Street Kensington è una stazione della metropolitana (Circle Line, District Line) che serve la strada principale di Kensington, commerciale ed elegante. Va osservato che, come spesso capita a Londra, non vi è la coincidenza tra Kensington ed i suoi confini amministrativi, cosa già evidenziata nel XIX secolo da Edward Walford ("The old court suburbs: Kensington" cit): "Considerato in termini di Parish, Kensington è un po' un enigma, perché non è solo più di Kensington in alcuni luoghi, ma non è Kensington stesso in altri. Nella Parish di Kensington, ad esempio, sono inclusi Earl's Court, Little Chelsea, Old and New Brompton, Kensal Green e persino alcune delle case di Sloane Street; mentre, d'altra parte, Kensington Palace e Kensington Gardens non si trovano a Kensington, ma nella Parish di St. Margaret di Westminster.".
Distanza dal centro: 3 miglia.
Attrattiva: notevole.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, immediatamente percepite di essere in una zona elegante e frequentata. Lungo Kensington High Street (direzione ovest-est), vedete bei palazzi. Camminate lungo la strada, che, all'estremità orientale (verso destra), vi conduce a Kensington Gardens e Kensington Palace, all'estremità occidentale (verso sinsitra), vi fa raggiungere la propaggine meridionale di Holland Park. Tra Kensington Church Street (direzione nord-sud), che termina nella strada principale e Kensington Church Ct, trovate la Chiesa di St. Mary Abbots.
Toponimi
a. Kensington
Il nome dell'area è documentato per la prima volta nel 1086, nel Domesday Book, come "Chenesit(un). La popolazione totale era di 26 nuclei familiari (dato abbastanza ampio), di cui 18 nel Villaggio, 7 di Servi, ed 1 Prete su mezzo "virgate". Il valore totale tassabile era pari a 10 unità (dato molto ampio), vi era terra per 10 aratri, con 4 gruppi di lavoro del Lord e 5 di uomini liberi, prati per 2 aratri, boschi per nutrire 200 maiali, e "iii arpenn' vinee" (3 arpenti di vigneto; vecchia misura Francese di lunghezza). A quest'ultimo riguardo, osserviamo che i vigneti vanno considerati come aggiunte, piuttosto che come elementi essenziali dell'Economia di un Manor, e generalmente, nel Middlesex, ricorrono sui Manor demaniali. Nel Domesday Book, la misura dei vigneti veniva indicata, come avete letto, con una misura Francese, l'Arpento. Il più vasto vigneto nella Britannia era di 8 Arpenti, tenuto dal Conte di Mortain a Kempton, poi quello di William Bainiard di 4 Arpenti dell'Abbazia di Westminster (entrambi descritti come "noviter plantata"). William Il Ciambellano ne teneva uno per il Re, pagando un canone di 6 scellini annui; altri vigneti, oltre quello di Kensington, si trovavano a Staines, Harmondsworth e Colham. Il valore del Manor di Kensington per il Lord era 10 sterline (1066 e 1086), 6 sterline (circa 1070). Nel 1066, il Lord era Edwind, figlio di Burgred, l'Overlord Eduardo Il Confessore, nel 1086, il Lord era Aubrey de Vere, il "Tenant-in-chief" Geoffrey de Montbray (o Mowbray), Vescovo di Coutances (piccolo Comune Francese, situato nel Dipartimento della Manica nella Bassa Normandia). Va sottolineato, comunque, che tale ultimo rapporto tra il Lord ed il "Tenant-in-Chief" non è chiaro, dato che, sebbene Aubrey de Vere, venga riportato nel Domesday Book tra i "Tenants-in-chief" del Middlesex, Egli teneva diversi possedimenti come "Tenant-in-chief" in varie altre località e come "under-Tenant" del Vescovo di Costanza in altre ancora. Ora, dato che il citato Geoffrey, Vescovo di Costanza, era un ricco "Tenant-in-chief" con terreni in molte Contee, non è chiaro perché Kensington appaia nel Domesday Book sotto Aubrey de Vere, invece che del Vescovo, anche tenendo conto che l'Indagine Normanna recita: "Albericus de Ver tenet de episcopo Constantiensi Chenesit(um). E' presumibile che de Vere abbia posseduto il Manor come "Tenant-in-chief" dopo l'estromissione del nipote del Vescovo, Robert de Mowbray, nrl 1095. Non è citato tra i canoni del Conte di Oxford nelle entrate feudali del 1235-1236, né in quelle del 1242-1243, ma esiste prova che il Conte Hugh possedeva il Manor al tempo della sua morte nel 1263 e fu tenuto dai Conti di Oxford nei secoli XIV e XV. Fatto tale necessario chiarimento, tornando sul "Toponimo", successivamente al 1086, si legge "Kinsentona", "Kinsentun", "Kinsnetuna", "Cinsentuna" (1154-1189), "Chinsentun" (1189), "Chensnetune", "Kunsentun", "Kensinton(e)" (1221 e frequentemente sino al 1316), "Kensynton" (1221-1316), "Keynsington" (1230, 1287), "Kensington" (1235), "Kensyngton" (1235-1600), "Kensenton" (1264, 1270), "Kenesingeton" (1274), "Kinsingtoun" (1595).
b. Kensington Palace
Il nome è documentato per la prima volta nel 1664, come "The Park House", ritrovandosi nel 1690 come "Nottingham House", la quale Casa divenne poi "Kensington Palace", come vi raccontiamo nella parte Storica.
c. Kensington Gardens
Così indicati nella Ordnance Survey Map del 1822, erano, in origine, i terreni di Nottingham House (poi Kensington Palace). Anche in questo caso, rinviamo alla parte Storica.
d. Kensington Gore
Il nome è documentato per la prima volta nel 1121-1140 come "(in) loco qui Gara appellatur". Successivamente, si legge "Kyngesgore" (1270), "the Gore" (1646), "the Kings Gore" (1657). Senza rinviare ad un successivo paragrafo Storico, preferiamo riportare immediatamente la Storia di Kensington Gore. Il Priorato di Kilburn era ubicato nella Parish di Hampstead, tra Edgware Road ed il Torrente Kilburn, in cima all'attuale Belsize Road e vicino alla stazione di Kilburn. Non è chiaro se si sia trattato di una piccola Casa di Canoniche Agostiniane o Monache Benedettine: di solito, si assume che fosse stata Benedettina, in relazione alla sua dipendenza dall'Abbazia Benedettina di San Pietro di Westminster, ma i rari riferimenti all'Ordine, lo definiscono Agostiniano. Ad ogni modo, il Priorato di Kilburn era dedicato a San Giovanni Battista e dipendeva, come detto, dall'Abbazia di Westminster, che possedette il Manor di Hampstead dal X secolo. Il Priorato venne fondato probabilmente verso il 1130, sebbene ciò potrebbe essere stato fatto alcuni anni prima da Gilbert Crispin, Abate di Westminster, per la cui anima le Monache erano obbligate a pregare. Il richiamo di questo Priorato in questa pagina è dovuto al fatto che dopo la sua fondazione, l'Abate Herbert diede alle Suore un terreno chiamato "Gara" a Knightsbridge (che, successivamente, divenne "Kensington Gore"), che il suo successore a Westminster, Gervase (1140-1160), confermò, cosa che ferero anche i sussessivi Abati Lawrence (1160-1176) e Walter (1176-1191). Orbene, nel 1878, Edward Walford scriveva che il "Royal Albert Hall" (di fronte a Kensington Gardens) ed i giadini della Società Orticola occupavano il sito ed i terreni di Gore House, che, "è probabilmente la tenuta chiamata Gara, o Gare, che Herbert, Abate di Westminster, diede alle Suore di Kilburn.", aggiungendo che "Il sito era, stando a John Timbs, anticamente chiamato King's Gore.". La vecchia Gore House, alla fine del XVIII secolo, era poco più di un cottage, con un grazioso giardino sul retro attaccato ad esso, ed era affittato da un Appaltatore governativo, che non sembra aver badato a spese per mantenerlo in ordine. Era un edificio basso, semplice e senza pretese, dipinto di bianco, e addossato alla carreggiata, a circa 150 metri ad est del principale ingresso pubblico del Royal Albert Hall. La sua bellezza esterna, se ne aveva, apparteneva al suo lato meridionale o giardino. Stando vicino al bordo della strada, sembrava originariamente destinato alla Loggia di una grande villa che non era mai stata costruita; e la fila, di cui faceva parte, come osserva Leigh Hunt, nel suo "Old Court Suburb", potrebbe facilmente portare ad immaginare che fosse stata divisa in appartamenti per i Servitori della Corte, o delle Damigelle d'onore vivevano lì, oppure, quattro o cinque fratelli minori dei Lords della Camera erano stati gli Occupanti, in attesa di posti in reversione. "Le due Case", aggiunge lo Scrittore, "sembrano non essere altro che un grande salotto: possiedono, tuttavia, salotti e secondi piani sul retro, ed hanno dei bei giardini, così che, con i loro fiori dietro di loro, il parco di fronte, e la loro pulizia ed eleganza, l'Aristocrazia in miniatura del loro aspetto non è mal sopportata.". Per buona parte di mezzo secolo, Gore House divenne un luogo di ritrovo di distinti Statisti e Filantropi, e successivamente, di persone frivole del West End, che solevano mescolarsi con uomini di Lettere e con i Seguaci della Scienza. Al principio del XIX secolo, Gore House fu allargata, quando venne in possesso del Signor Wilberforce, dove intrattenne diversi Personaggi importanti e dove crebbero i suoi quattro figli, tra cui il futuro Vescovo di Oxford e Winchester, e sua moglie vi tenne una Scuola per povere regazze. Dopo averla posseduto tredici anni, dal 1808 al 1821, la Casa passò alla Contessa di Blessington, che vi trascorse la sua vedovanza, circondata da una folla di brillanti Aristocratici alla moda ed ammiratori Letterari. Gore House, perciò, divenne un centro di attrazione per le Lettere. A Gore House, fu presente più volte anche il Principe Luigi Napoleone, dove incontrò la maggior parte delle Società Intellettuale di quel tempo" , tanto che si parlava del "Circolo di Gore House". Le "curiosità" e tesori, il contenuto della preferita villa della Signora Blessington vennero venduti all'asta nell'estate del 1849; la Signora andò a Parigi, morendo indebitata ed abbandonata dai suoi ammiratori, poche settimane dopo. Nel 1851, al tempo della Grande Esposizione, Gore House fu resa un "Symposium" o Ristorante da M. Alexis Soyer, la cui "cucina" acquisì notorietà Europea. Nel 1852, la Gore House Estate, che comprendeva circa 21 acri, fu venduta dai Commissari della Grande Esposizione, al di fuori delle eccedenze della citata Esibizione, per la somma di 60.000 sterline, come sito per la nuova "National Gallery"; e la limitrofa "Baron de Villars' Estate", di circa 50 acri, fronteggiante Brompton Road, fu comprata per 153.500, come sito per un Museo dei Produttori, essendo tali siti raccomandati per la secchezza del suolo ed i soli terreni sicuri per il futuro dalla crescita della Metropoli. Sull'ultimo sito, vennero costruiti il Museo di South Kensington e la Scuola di Arti e Scienze; mentre, al posto della nuova "National Gallery", i terreni di Kensington Gore divennero il sito del Royal Albert Hall.
e. Kensington Gravel Pits
Corrisponde all'odierno Notting Hill Gate, a cui rinviamo.
In merito al significato del termine "Kensington", è ritenuto generalmente un composto dell'Old English, formato da un nome personale + -ing- + tūn, per cui, si traduce come "Tenuta/Fattoria associata ad un uomo chiamato Cynesige". Tale interpretazione collima sostanzialmente con quella fornita a suo tempo da Daniel Lysons: "Nel Doomsday-book questo luogo è chiamato Chenisitun; in altri antichi documenti, Kenesitune e Kensintune. Chenesi era un nome proprio; una persona con tale nome teneva il Manor di Huish nella Contea del Somerset, durante il Regno di Eduardo Il Confessore.". Tuttavia, sembra che le cose non siano così certe, e che, invece, l'origine ed il significato del nome Kensington sia incerto, come risulta chiaro dalle parole di Edward Walford: "Il nome è indicato da alcuni Topografi derivato da Kœnnigston, o dal Sassone Kyning's-tun, un termine sinonimo di King's End Town, ed essere la stessa parola di Kennington e Kingston; i nostri Monarchi, sin dal primo giorno, hanno avuto residenze in tutti e tre i luoghi. Forse, tuttavia, "Ken" potrebbe essere equivalente a "Kaen" o "Caen", che sta alla radice di "Kentish Town", "Caen-wood", & c .; ma lasceremo l'origine del nome ad essere discusso dagli Antiquari ...". Sulla stessa linea scrive Leigh Hunt, il quale fa un lungo ragionamento, che riportiamo integralmente, dato che tornerà funzionale nella parte storica in Epoca Sassone: "Il significato delal parola Kensington è contestato. È comunemente derivato dal Sassone Kyntng's-tun, King's Town; sebbene, come è scritto Chenesitun nel Doomsday Book, ed in altri vecchi documenti, è stato pensato riconducibile ad un proprietario terriero, del nome di Chenesi, una famiglia così chiamata essendo stata trovata nella Contea del Somerset, durante il Regno di Eduardo Il Confessore. Un'altra antica Autorità scrive la parola, Chensnetun. Le tentazioni di etimologia sono grandi; e poiché la famiglia Chenesi era probabilmente la stessa dei moderni Cheynes o Cheyneys, e Cheyne deriva dalla vecchia parola Francese chesne (quercia), e "chensnet" poteva essere chesne-nut, o chestnut (ndr castagna) (quercia e castagna chastain avendo possibilmente la stessa radice in Francese, e il loro legname, di cui Londra fu costruita, con un buon accordo in comune), gli Antiquari Sassoni e Normanni potrebbero essere condotti in una controversia molto piacevole, sull'origine regale e boschiva della parola Kensington; se gli alberi di quercia e castagno, ancora rappresentanti nel distretto, sono stati l'occasione del nome; o se un Principe Sassone Alfred, ad esempio, che fu il ricostruttore di Londra che andava in bella mattinata a guardare i suoi tagliatori di legna, e considerando quanto fosse salubre il suolo, e quanto fresco il vento occidentale soffiasse sulla sua fronte, scelse di fissare una loggia estiva lì, in cui meditare i suoi pensieri profondi, e beneficiare la salute che stava ferendo per il suo paese. Ma non dobbiamo essere distolti da queste speculazioni. Quale che sia l'origine del suo nome, non vi è dubbio il primo luogo abitato di Kensington fosse un recinto della grande foresta del Middlesex che un tempo occupava questo lato di Londra, e che si estendeva verso nord sino a Barnet. La natura boscosa del distretto è implicita in un passaggio del Doomsday Book; e i documenti esistono, il che dimostra che gli alberi della foresta erano abbondanti in essa sino al tempo di Enrico VIII. Le inondazioni del Tamigi, a cui erano soggetti Chelsea ed Hammersmith, si fermavano a breve distanza dal più elevato terreno di Kensington; non vi fu una grande strada attraverso di esso sino a tempi relativamente moderni, l'unica strada per i viaggiatori verso ovest, essendo la vecchia romana o attuale Uxbridge Road, poi piegandosi verso sud (come ancora si dirama) a Turnham Green; e, così, dobbiamo immaginare a noi stessi il futuro sobborgo Reale, costituito da una mezza dozzina di caseggiati rurali di Porcari ed altri Silvicoltori, raggruppati intorno alla fattoria del capo o dello speculatore, chiunque fosse, che per primo abbattette gli alberi in un sito in quell'angolo. Arrivarono i primi Casari e gli Aratori; poi Viticoltori; ed il primo proprietario Normanno di cui sentiamo parlare, è un Vescovo.".
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da William Dugdale in "The baronage of England, or, An historical account of the lives and most memorable actions of our English nobility in the Saxons time to the Norman conquest, and from thence, of those who had their rise before the end of King Henry the Third's reign deduced from publick records, antient historians, and other authorities" (1675) e "Monasticon Anglicanum, or, The history of the ancient abbies, and other monasteries, hospitals, cathedral and collegiate churches in England and Wales. With divers French, Irish, and Scotch monasteries formerly relating to England" (1693); da John Bowack in "The Antiquities of Middlesex; Being a Collection of the Several Church Monuments in That County: Also an Historical Account of Each Church and Parish" (1705-1706); da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 3, County of Middlesex" (1795), alle voci "Kensington" (pagine 170-230) e Table of population of Middlesex" (pagine 642-644); da Thomas Faulkner in "History and Antiquities of Kensington" (1820); da William Makepeace Thackeray in "The History of Henry Esmond" (1852); da Joseph Stevenson in "Chronicon Monasterii de Abingdon" Volume 2 (1858), pagine 55-56; da Edward Walford in "Old and New London: Volume 5" (1878), alle voci "The old court suburbs: Kensington" (pagine 117-137) e "Kensington Palace" (pagine 138-152); da Hunt, Leigh in "The old court suburb: or, Memorials of Kensington, regal, critical, & anecdotical" (1903), pagine 5-9; si leggono in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 1" (1890), punti A. 1457, C. 1649; in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 2" (1894), punto C. 2792; in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 6" (1915), punti C. 6465, C. 6575, C. 6582, C. 7008; sono fornite da da E A Webb in "The Records of St. Bartholomew's Priory and St. Bartholomew the Great, West Smithfield: Volume 1" (1921), alla voce "The fourteenth century: Prior John de Kensington" (pagine 140-149); si leggono in "An Inventory of the Historical Monuments in London, Volume 2, West London" (1925), alla voce "Kensington" (pagine 67-78); sono fornite da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge, in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); si leggono in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), alle voci "Archaeology: The Bronze Age" (pagine 42-50), "Archaeology: The Iron Age" (pagine 50-64), "Archaeology: The Romano-British Period" (pagine 64-74), "Domesday Survey: Introduction IV" (pagine 95-98), "Domesday Survey: Introduction V" (pagine 98-118), "Domesday Survey: Translation of the Text" (pagine 119-129), "Domesday Survey: Appendix I" (pagine 130-132), "Domesday Survey: Appendix II" (pagine 132-135), "Domesday Survey: Appendix III" (pagine 135-138), "Religious Houses: Introduction" (pagine 152-155), "Religious Houses: Houses of Augustinian canonesses" (pagine 170-182), "Private Education from the Sixteenth Century: Developments from the 16th to the early 19th century" (pagine 241-255); in "Survey of London: Volume 37, Northern Kensington" (1973), alle voci "Plate 1: Part of Starling's map of Kensington (1822)" (pagina 1), "Plate 2: Part of Edmund Daw's map of Kensington in 1848" (pagina 2), "Plate 3: Part of Edmund Daw's map of Kensington in 1863" (pagina 3), "Plate 4: Part of Edmund Daw's map of Kensington in 1879" (pagina 4); in "Survey of London: Volume 42, Kensington Square To Earl's Court" (1986), alla voce "Plate 1: Kensington in c. 1754" (pagina 1); in "A History of the County of Middlesex: Volume 12, Chelsea" (2004), alle voci "Hundredal maps" (pagina. xviii) e "Economic history: Agriculture" (pagine 146-150); sono fornite da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names" (2011); si leggono in "London Hearth Tax: City of London and Middlesex, 1666" (2011), alla voce "Hearth Tax: Middlesex 1666, Kensington"; in "Brewer's Dictionary of Phrase & Fable" (2013); in "The History of the Royal Borough - Page 4: Royalty comes to Kensington" (The Royal Borough of Kensington and Chelsea), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse approfondire la tematica, troverà tanti documenti nei Giornali (Journals) della Camera dei Lords e della Camera dei Comuni, nonché nel Calendario dei Libri del Tesoro.
1. Eventi storici di rilievo
Al fine di agevolare la lettura, frazioniamo il testo in paragrafi:
1.1 Preistoria
Cumuli di oggetti di metallo della Tarda Età del Bronzo di origine Francese occidentale, contenenti pezzi esotici come asce alate, bronzi, tra cui spade, sovrapposizioni a forma di borsa e oggetti a forma di corno, sono molto comuni nella Valle del Tamigi, e nel Middlesex, sono stati trovati, tra l'altro, anche Kensington. I ritrovamenti di oggetti in metallo nel Middlesex suggeriscono che potrebbe non esserci stato alcun divario cronologico tra gli ultimi bronzi dell'Età del Bronzo e l'introduzione di prodotti metallici in stile Età del Ferro. La Contea del Middlesex produsse alcuni degli ultimi lavori in metallo dell'Età del bronzo, come le asce alate di Kensington, di cui avete letto sopra.
1.2 Romani e Sassoni
Due strade, di origine Romana, seguivano il percorso di Kensington High Street e di Notting Hill Gate e Holland Park Avenue, costituendo le due maggiori strade dell'area, in direzione ovest-est. In direzione nord-sud, il ristretto e serpeggiante viottolo, che divenne Kensington Church Street, costituiva quasi l'unica antica strada secondo la direzione citata, che poneva in comunicazione due piccoli insediamenti che sorsero accanto alle le due strade principali suindicate, uno (a sud) intorno alla Parish Church di St. Mary Abbots (oggi vicino High Street Kensington) e l'altro (a nord) a Notting Hill Gate. Pertanto, l'area era frequentata in Epoca Romana. La ipotizzata, ma incerta, origine Sassone del nome dell'area, riportata nel "Toponimo", fornisce un indizio sull'iniziale sviluppo dell'area. Avete letto che Kensington potrebbe significare "Tenuta/Fattoria associata ad un uomo chiamato Cynesige". In tal caso, quindi, come già avete letto nel passo di Leigh Hunt, il primo luogo abitato di Kensington sarebbe stato rappresentato da un recinto Sassone nella grande foresta del Middlesex che un tempo occupava questa parte di Londra. E qui, il citato Autore, immagina l'inizio rappresentato da una mezza dozzina di caseggiati rurali di Porcari ed altri Silvicoltori, raggruppati intorno alla fattoria del Capo, che per primo abbattette gli alberi in un sito in quell'angolo. Poi arrivarono i primi Casari ed i Contadini, poi Viticoltori, ed il primo proprietario Normanno di cui si ha notizia, un Vescovo.
1.3 Normanni
Kensington rientrava nella Hundred di "Osuluestane" (Ossulstone) nell'ambito della Contea del Middlesex. Nel Domesday Book (1086), si legge "Albericus de Ver tenet de episcopo Constantiensi Chenesit(um) e già sapete i dubbi in merito al rapporto intercorrente tra i due soggetti inidicati. A riguardo, è bene sapere che il "Vescovo" di Coutances, Geoffrey de Montbray (o Mowbray), era tutt'altro che un pio personaggio, ma un fedele compagno vestito integralmente d'armatura e Gran Giustiziere d'Inghilterra (una sorta di Primo Ministro), il cui compito era privare gli Inglesi dei loro proprietà ed attribuirle ai suoi compatrioti Normanni. Ecco, quindi, che conformemente, Geoffrey aveva confiscato i Manor di Kensington, che apparteneva ad Edward. Inoltre, come abbiamo ricordato trattando di Earl's Court, dove si trovava la Manor House del Manor di Kensington, è dubbio se vi abbiano mai abitato (il sito era vicino ad Holland House).
1.4 Eventi storici dal Domesday Book (1086) sino all'arrivo dei Reali (1690)
Nel 1086, il Domesday Book riporta la presenza di un Prete a Kensington. Verso il 1100, Aubrey de Vere I concesse dei terreni e la "ecclesiam de Chensnetuna" all'Abbazia di St. Mary di Abingdon. Rinviamo al paragrafo specifico dedicato alla Chiesa di St. Mary per la sua Storia. Nel 1281, si ha impegno da parte di John de Brok a favore di Simon de Kensington, Richard, Domestico di Sir Hugh figlio di Othes, William de Grangia di Cestrcsham, ed Alice, moglie di Richard figlio di Clement, di Cestresham, di pagare soldi buoni, nuovi e leciti, per 10 quarti di grano e 5 quarti di avena che aveva ricevuto da loro il Giorno di San Michele. Nel 1289-1290, quando il Vescovo Swinfield di Hereford stette a Kensington, diede delle elemosine ad una locale Eremita. Dal 1295 al 1316, John de Kensington, fu il Priore del Piorato di St. Bartholomew a West Smithfield. Nel Trentasettesimo Anno del Regno di Eduardo III (1327-1377), la Domenica successiva alla Conversione di San Paolo, si ha una concessione da parte di William le Smythe, di "Padyngton", a John le Shereman, di "Kensyngton", sua moglie Alice, ed i suoi eredi, di un pezzo di terra "nella dettà cittadina", tra un campo chiamato "Perimanesfeld" e la strada principale; risultano testimoni Henry de Leyke, John Lorchoun ed altri (indicati). Il 2 aprile del Terzo Anno del Regno di Enrico VI (1422-1461 e 1470-1471), si ha la rinunzia ed il trasferimento da parte di Thomas Grene, di "Kensyngton", e Matthew Clerke, di Chelcheith, a favore di Joan, già moglie di Thomas Watkyn, del loro diritto nel luogo su terra con case ed un giardino adiacente a "Kensyngton", in precedenza di Robert Wydward, Cittadino e Sarto di Londra, e sua moglie Margery, che avevano per dono del detto Thomas Watkyn. A Westminster, il 30 giugno del Dodicesimo Anno del Regno di Enrico VI (1422-1461 e 1470-1471), si ha rilascio da parte di John Cornewaille, Cavaliere, Lord di Faunhope, a favore di John Vaumpage, John Franke, William Merbury, David Selly, di una dimora in "Kyngestrete", ultimamente chiamata "Hoppynghalle" ed allora chiamata "the Rede Lyon", che Egli, insieme a John Corff e Thomas Hewester, ebbero per infeudamento da John Marche, di Kensington. Il 10 settembre del Sedicesimo Anno del Regno di Enrico VI (1422-1461 e 1470-1471), si hanno lettere di procura da parte di John Wakeryng e Robert Newman, che nominano Thomas Shirwynd, Cittadino e Commerciante di tessuti di Londra, per trasferire a John Bothomsell, Commerciante di tessuti, e William Lyly e George Gilbert, Produttori di cinture, Cittadini di Londra, la piena proprietà di un sito, con ivi case, a "Kensyngton", tra il prato di John Twyford chiamato "Purymansfeld", la strada principale ed altro. Il 20 dicembre del Tredicesimo Anno del Regno di Eduardo IV (1471-1470 e 1471-1483), si ha rilascio da parte di Robert Geryng d "Kensyngton" nel Middlesex, a favore di John, Lord di Cobham, John Clerke, Barone Secondario del Tesoro, Richard Forde, pure del Tesoro, Nicholas Lathell, pure del Tesoro, Richard Culpepir, di Osnothe nel Kent, Richard Martyn, di Etonbrygge, nel Kent, John Wybarne, di Thischurst, nel Sussex, Roger Shelley, di Bexill, nel Kent, John Coke, di Dertford, nel Kent, Walter Forde, di "Kyngeston" on Thames, nel Surrey, John Beauley, di Woldham, nel Kent, Richard Tewdour, di Stoke, Stephen Charles, di Hoo, Richard Godfrey, di Grean, tutti nel Kent, di tutti i suoi diritti nel Manor chiamato "Sayntmaryhall" nella Parish di St. Mary nella Hundred di Hoo. Il 14 dicembre del Diciannovesimo Anno del Regno di Enrico VII ( 1485-1509), si ha atto che testimonia che John Meautys, di "Kensyngton", Gentiuomo, ha venduto per 210 sterline a William Heron, di Alford, nella Contea di Lincoln, Esattore del Ducato di Lancaster per la Contea, e John, suo figlio, di tutte le sue terre nella Parish di "Haryngay". I Registri della Parish cominciano nel 1539, e, riporta Daniel Lysons sembrano "essere stati tenuti per la maggior parte con grande accuratezza". Da una lettera privata conservata presso gli Archivi Nazionali (sino al 2003 in Chancery Lane nella City of London, ora a Kew), che descrive il Grande Incendio di Londra (2-6 settembre 1666), si sa che, in quell'occasione, una grande quantità di beni e proprietà dei cittadini fu portata verso ovest, come a Kensington, per sicurezza. Chi scriveva aggiunge: "Se Sua Signoria fosse stata a Kensington, avrebbe pensato per cinque giorni - tanto a lungo è durato l'incendio - che era stato il Giorno del Giudizio Universale, e che il Paradiso stesso era andato a fuoco, e le grida e gli urli spaventati di la gente faceva molto aumentare la somiglianza. Le mie passeggiate ed i miei giardini furono quasi ricoperti di ceneri di carta, di lino, ecc., e pezzi di soffitto ed intonaci, soffiati via dalla tempesta". Nel 1656, Sir Ralph Verney non considerò una Scuola pubblica per suo figlio Jack, che doveva studiare materie giuridiche o contabili, e scelse un Maestro privato vicino Londra, Turberville di Kensington, che insegnava Francese, Italiano, Greco, Latino, Musica, Matematica: la forza di tali Scuole risiedeva nel loro vasto curriculum, soprattutto basato su Musica e Lingue moderne. A Kensington, inoltre, successivamente, troviamo altre Scuole o Insegnanti, come la Scuola di Elphinston, quella che ebbe breve vita a Norlands in Kensington. Nella lotta delle Scuole per ottenere riconoscimento e sopravvivere, era essenziale fornire una solida istruzione Classica, per distogliere gli alunni dalle Scuole pubbliche. Richard Johnson (1657-1721) lasciò la direzione della Kings School di Canterbury, nel 1689, e fondò una Scuola a Kensington, sino al al 1707, quando divenne Preside della Nottingham Grammar School. Scuole a Kensington, e sucessivamente, a Bloomsbury, furono gestite da Francis Walkingame (1751-1785). Inoltre, una Scuola Cattolica fu tenuta da John Walker (1732-1807), Lessicografo, in coppia con James Usher, a "Kensington Gravel Pits" (dove c'erano le cave di ghiaia, oggi corrispondente a Notting Hill Gate),
1.5 La "rottura" col passato: i Reali arrivano a Kensington
Che la venuta dei Re Hanoveriani a Kensington abbia rappresentato la svolta delle storia di Kensington è confermata da Edward Walford, il quale riferendosi a Kensington del XVIII secolo, scriveva che "era scarsamente disseminato di residenze private, per cui, non ci si poteva aspettare che avesse avuto molta storia passata", aggiungendo per la Storia successiva che "Kensington ..... ha goduto a lungo di distinzione dal suo Palazzo, in cui diversi Sovrani successivi della linea Hannoveriana tennero la loro Corte, e che fu il luogo di nascita della Regina Vittoria.". Nel 1689, Nottingham House, una Villa dell'Epoca di Giacomo I (1603–1625), nella Parish di St. Margaret a Westminster, già sede di Sir Heneage Finch, poi Conte di Nottingham, e Lord Cancelliere d'Inghilterra, fu venduta da suo figlio, il Secondo Conte al Re Guglielmo III ed alla Regina Maria II, desiderosi di allontanarsi dalla sporca e fuliginosa aria di Londra, per respirare aria pura di campagna. Pertanto, essi incaricarono Sir Christopher Wren di ricostruire ed ingrandire la Villa, trasformandola in una comoda residenza Reale, che divenne il Palazzo di Kensington (Kensington Palace). Inoltre, essendo entrambi i Reali degli appassionati del Giardinaggio, i suoi terreni vennero trasformati in giardini Reali, secondo lo stile del Palazzo Barocco ad Hoo (Paleis Het Loo), in Olanda, costruito tra i 1684 ed il 1686 per Guglielmo III e Maria II. Nel 1690, vi si trasferì la Famiglia Reale, seguita da molti Ufficiali, Domestici ed altro Seguito. Ed, infatti, Dean Swift, che alloggiò a Kensington nel 1721, scrisse "Regale Kensington". Sebbene i sovracitati Monarchi furono contenti del risultato architettonico e paesaggistico, il Diarista John Evelyn (1620-1706) descrisse la struttura come "un edificio rattoppato". La strada principale tra Londra e Kensington fu il primo luogo dove vennero collocate lampade ad olio con luci smaltate, per la comodità della Corte mentre viaggiava avanti ed indietro sino a St. James's e Whitehall. Ciò accadde verso il 1694. Il vecchio metodo di illuminare le strade trafficate importanti con lanterne e stoppini di cotone fu poi gradualmente abbandonato. Kensington Square, sino a quel momento un fallimento, divenne una popolare zona residenziale. Inoltre, l'arrivo della Corte stimolò anche il commercio e l'occupazione locale, tanto che, nel 1705, John Bowack ("The Antiquities of Middlesex" cit.) descrisse Kensington come avente una "abbondanza di commercianti ed ... artigiani ... che la fanno apparire piuttosto come parte di Londra, che un villaggio di campagna"; tala Autore scrisse anche che era circa tre volte più grande di Chelsea. In precedenza, il Diarista Samuel Pepys (1633-1703) ne aveva trattato poco, dato che come Villaggio di campagna, ai suoi giorni, non era ancora diventato un "sobborgo di Corte". Riferì, tuttavia, di aver accompagnato "il mio Lord" (il Conte di Sandwich) a cenare a Kensington con Lord Campden, a Campden House, e poi di essere andato ad Holland House. Con altre due banali eccezioni, questo è tutto ciò che apprendiamo su Kensington dal suo "Diario". La principale taverna per le carrozze e stazione di posta, a quel tempo, era "The Red Lion", sul retro del quale vi era un curioso orologio solare recante la data 1713. Dalla Taverna all'angolo della vecchia High Street, i suoi visitatori videro sicuramente quanto accadde in occasione dell'Ascesa al Trono di Giorgio I (1714-1727), che venne descritto da William Makepeace Thackeray ("The History of Henry Esmond" cit.): "Fuori dalla a finestra della taverna, e guardando oltre il muro del giardino, si vede lo spazio verde davanti a Kensington Palace, la porta del palazzo (attorno alla quale si trovano le carrozze dei Ministri) e l'edificio della caserma. Mentre stavamo guardando fuori da questa finestra in cupa distrazione, udimmo le trombe che soffiavano, ed alcuni di noi corsero alla finestra della stanza sul davanti a guardare nella High Street, e videro arrivare un reggimento di cavalli. 'Sono le Guardie di Ormond,' dice uno. 'No, secondo G.; è il vecchio reggimento di Argyle!' dice il mio Generale, applaudendo con la sua stampella. Era il Reggimento di Argyle che era stato preparato a Westminster e che prese la parte del reggimento a Kensington'. La sequenza è presto raccontata, e si dirà qui, con le parole di 'Esmond:' - 'Con un certo ritardo nel procurare i cavalli, arrivammo ad Hammersmith verso le quattro di domenica mattina, il 1 agosto (1714) e mezz'ora dopo, essendo allora un giorno luminoso, cavalcammo per la casa della mia Signora Warwick, e così giù per la strada di Kensington. Era presto, c'era un trambusto per la strada e molte persone che si muovevano avanti e indietro intorno al cancello che conduce al palazzo, dove si trova la guardia, c'era soprattutto una grande folla, e la carrozza davanti a noi si fermò, e l'uomo del Vescovo scese, per sapere cosa significava l'affluenza. Poi uscìrono fuori dalla porta le guardie a cavallo con le loro trombe e una compagnia di araldi con i loro tablari. Suonarono le trombe e l'araldo si fece avanti e proclamò 'Giorgio, per grazia di Dio, della Gran Bretagna, della Francia e dell'Irlanda, Re, difensore della fede'. E la gente gridò 'Dio salvi il Re!'. Così fu proclamato il primo sovrano della linea Hanoveriana nella High Street di Kensington; e lì, con il suono delle trombe di Re Giorgio, c'erano le ultime speranze della Stirpe degli Stuart sparsi ai venti del cielo. Il luogo in cui è avvenuta questa proclamazione è sicuramente un oggetto di interesse storico dopo tanto tempo.". Il cambiamento è sottolineato e confermato da John Bowack, nella sua "History of Middlesex", che descrive così il luogo nella metà del secolo precedente: "Questa città, ubicata in un'aria salubre, non più di tre miglia da Londra, è mai stata utilizzata da persone di qualità e cittadini, e per molti anni fu onorata da diverse belle sedi appartenenti ai Conti di Nottingham e Warwick, non possiamo, infatti, scoprire che sia mai stato notato nella storia, tranne che per la grande strada occidentale che lo attraversa, né era mai successo qualcora she avrebbe potuto perpetuare il suo nome, sino a quando la sua defunta Maestà, il Re Guglielmo, fu lieto di nobilitarla con la sua Corte e la sua presenza Reale. Da quel momento, è fiorita anche quasi oltre ogni immaginazione, ed è abitata dalla piccola Nobiltà e persone di rilievo; anche l'abbondanza di negozianti e di tutti i tipi di artefatti, che fanno sembrare piuttosto parte di Londra che un villaggio di campagna. E' con le sue pertinenze, tre volte più grande di Chelsea, per numero di case ed in estate è estremamente pieno di Affittuari, per il piacere dell'aria, delle passeggiate e dei giardini attorno ad esso, con grande vantaggio dei suoi abitanti. Gli edifici sono principalmente di mattoni, regolari e costruiti nelle strade; il più grande è quello attraverso il quale giace la strada, reclinata dalla Queen's House, una strada considerevole oltre la Chiesa. Dalla Chiesa corre una fila di edifici verso nord, chiamata Church Lane; ma la parte più bella di esso è la Piazza, a sud della strada, che, per la bellezza degli edifici e degni abitanti, supera diverse piazze note di Londra.". Non solo, il nuovo sistema di illuminazione delle strade pubbliche, adottato da Kensington già nel 1694, venne utilizzato con lentezza da altre zone di Londra, ma anche a Kensington, come in altre zone, come a Chelsea, le strade erano infestate da Briganti. Ed effetti, l'insicurezza delle strade nei sobborghi sino a dopo l'introduzione del gas e l'istituzione di una Forza di Polizia, è sottolineata dal fatto che, in passato, a Kensington, la domenica sera veniva suonata una campana ad intervalli per radunare le persone che tornavano nella cittadina, ed appena veniva formato un gruppo in numero sufficiente a garantire protezione reciproca, partiva. E talmente era grande l'insicurezza delle strade, nonostante il pattugliamento organizzato, che addirittura vi fu un tentativo di derubare la Regina Anna mentre tornava da Londra a Kensington a bordo della sua carrozza. In effetti, anche sino alla fine del XVIII secolo, un viaggio da Londra verso i sobborghi dopo l'oscurità veniva compiuto a rischio non solo di subire una rapina, ma persino di uccisione. La Mappa di John Roque del 1741-1745, per la parte che riguarda Kensington, mostra l'intera area era coperta da campi, prati e frutteti, nonché "strade" come Sallad Lane, Greens Lane e Kensington Wells. Le tre grandi ville di Kensington dominano il centro della mappa; Holland House, Campden House e Kensington Palace. Nel 1795, stando a Daniel Lysons, la Parish di Kensington conteneva circa 1910 acri di terra, di cui circa la metà era destinata a pascoli e prati, circa 360 acri era terra arabile soltanto per grano, circa 230 acri per orti industriali, circa 260 coltivati, alcune volte a grano, altre a giardino, con 100 acrii di vivai. Vi erano 1240 case e 6820 abitanti. Nel 1820, Thomas Faulkner ("History and Antiquities of Kensington" cit.) osserva: "La città, essendo sulla strada diretta per le parti occidentali dell'Inghilterra, è in un notevole caos, ed assomiglia alle strade più popolose di Londra, specialmente di sera, quando le carrozze postali sono in partenza per le loro varie destinazioni.". Con la crescita della popolazione, si registrò un aumento degli Irlandesi, da cui Kensington era stato sempre molto abitato. Di conseguenza, crebbero di numero anche i Preti Cattolici. "The London Review" del 1865 fornisce un racconto della crescita del Corpo Cattolico di Kensington a quel tempo: "Precedentemente, per la sistemazione di tutti i Cattolici di questa Parish, c'era solo una piccola Cappella vicino ad High Street, che appariva ampiamente sufficiente per i membri di quel Credo. Ma dieci o dodici anni fa, un Costruttore Cattolico acquistò, ad un prezzo enorme, un appezzamento di terreno, di circa tre ettari di estensione, accanto alla Chiesa della Santissima Trinità (Holy Trinity) di Brompton. Per un certo tempo prevalse un mistero considerevole sugli usi a cui doveva essere destinato; ma, poco dopo che gli edifici furono iniziati, furono scoperti come la futura residenza e Chiesa dei Padri Oratoriani, rimossi dalla loro precedente dimora; e la Cappella, una piccola e comoda costruzione, fu aperta per il servizio divino. All'inizio, la Congregazione era una delle più scarse numericamente: anche la domenica, alla messa principale, piccola come la Cappella, era spesso riempita solo per metà; mentre nei giorni feriali, in molti dei servizi, non era rara circostanza trovare la frequenza appena più numerosa del numero di Sacerdoti che servivano all'altare. La Congregazione aumentò gradualmente, finché la Cappella fu trovata troppo piccola per il loro alloggio, e furono apportate estese modifiche; ma queste, ancora una volta, furono presto traboccanti, ed ulteriori modifiche dovettero essere fatte, sino a quando finalmente l'edificio fu in grado di contenere, senza difficoltà, da 2.000 a 2.500 persone. Ora è spesso così affollato nella messa principale che è difficile per un individuo entrare in esso dopo l'inizio del servizio per stare anche in piedi. Nel frattempo, il Monastero stesso, se questo è il termine corretto, è stato completato - presenta un'apparenza splendida - e crediamo che sia completamente occupato. La popolazione Cattolica nella Parish o Missione, sotto la direzione spirituale dei Padri dell'Oratorio, ora comprende tra 7.000 e 8.000 anime. La presenza media alla messa di domenica è di circa 5.000, ed il numero medio di comunicanti negli ultimi due anni è stato di circa 45.000 all'anno. Ma oltre a questa Chiesa, Kensington ne ha altre tre: St. Mary's, Upper Holland Street; St. Simon Stock, appartenente ai Carmelitani; e la Chiesa di St. Francis d'Assisi, a Notting Hill. Dei monasteri, o comunità religiose maschili, ha gli Oratoriani già menzionati ed i Carmelitani scalzi, in Vicariage Place. Di Conventi di donne ha l'Assunzione, in Kensington Square; il Convento delle Clarisse, in Edmond Terrace; il Convento Francescano, a Portobello Road; e le Sorelle di Gesù, in Holland Villas. Di Scuole, i Cattolici posseggono, nella Parish di Kensington, l'Orfanotrofio, in a Fulham Road; la Scuola industriale di St. Vincent de' Paoli; così come la grande Scuola industriale per ragazze nel distretto meridionale. Tutte queste Scuole sono frequentate moltissimo; il numero lordo di alunni pari a 1.200, quelli dell'oratorio da solo 1.000. La gentilezza e la considerazione mostrata dagli Insegnanti Cattolici verso bambini dei poveri è al di sopra di ogni lode, non solo a Kensington, ma in tutte le località in cui sono sotto la loro responsabilità; ed amore ricevono dai loro alunni in cambio costituisce uno dei loro motori più potenti nel loro sistema di proselitismo.". La Cappella di St. Mary sopra menzionata, in Holland Street, vicino alla strada principale di Kensington, è descritta nel "Catholic Hand-book", pubblicato nel 1857: "E un edificio semplice e senza pretese, la croce sulla sua facciata è l'unica caratteristica che lo distingue da una normale Casa di riunione Dissidente, il cui interno ha una notevole aria di pulizia. L'edificio stesso è una piazza rettangolare, costruita a nord a sud, ed in grado di ospitare circa 300 persone. E' illuminato da tre finestre all'estremità settentrionale ed una finestra sui lati orientale e occidentale. E' privo di ornamenti, tranne all'estremità meridionale, dove l'altare è rialzato tra due pilastri. Il corpo della Cappella è dotato di due bassi posti a sedere aperti, ed all'estremità settentrionale c'è una galleria spaziosa.". Essendo soppiantata da altri e più grandi edifici ecclesiastici, la vecchia Cappella fu utilizzata come una stanza della Scuola. Fu costruita intorno al 1812 dalla Famiglia del Signor Wheble, produttore delle famose candele di Kensington, che iniziò l'attività a con un piccolo negozio in High Street, ma morì possedendo un quarto di milione. Nel 1868, venne aperta la stazione di High Street Kensington. Nel 1878, Edward Walford sottolineava che "Sebbene Kensington sia così vicina a Londra e contenga così tanti nuovi edifici, High Street ha una notevole somiglianza con quella di una città di campagna. Le case, per la maggior parte, sono di dimensioni moderate, ed una notevole varietà è mostrata nello stile di costruzione, così che è raro che le facciate di due case siano simili.". Il centro storico di Kensington era formato principalmente da una lunga strada, che si estendeva per circa 3/4 quarti di miglio, da "Gore" ad "Earl's Terrace"; ma anche quella strada trafficata era cresciuta da poco, poiché l'unica strada per i viaggiatori verso ovest, in passato, era la vecchia Strada Romana (o attuale Uxbridge), allora girava verso sud (come anche successivamente) verso Turnham Green. Nel XVIII secolo, erano state costruite una serie di piccole strade su entrambi i lati. Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Kensington, allora nel Middlesex, come segue: "parl. bor. and par. with ry. sta., Middlesex, in W. of London, 2190 ac., pop. 163,151; contains the South Kensington Museum, the gardens of the Horticultural Society, the Kensington Gardens (300 acres), which extend to Hyde Park, and Kensington Palace (the property of the Crown since the time of William III.), in which Queen Victoria was born. Kensington parl. bor. is divided into 2 divisions - viz., North and South-1 member for each division; it was made a parl. bor. in 1885.". In tempi recenti, il carattere commerciale di Kensington High Street è stato posto a rischio dall'apertura, alla fine del 2008, a non molta distanza, a Shepherd's Bush, di un grande centro commerciale Westfield, anche se, le Autorità di Kensington and Chelsea hanno reagito cercando di migliorare l'esperienza di compere sulla strada principale rendendola più accessibile ai Consumatori.
2. Chiesa di St. Mary
Durante il Regno di Enrico I (1100-1135), Godfrey de Vere, sul letto di morte di suo padre Alberic, col consenso di questi e di alcuni parenti, diede la "ecclesiam de Chensnetuna" (Chiesa di Kensington), con due unità di terra, al Monastero di Abingdon, il cui Abate, Faricius, lo aveva curato da una pregressa malattia. Il testo di tale concessione è riportato in Notting Hill Gate. Nel XIII secolo, la Chiesa di Kensington fu assegnata al Monastero di Abingdon, su licenza di Papa Alessandro, ma senza il consenso né del Vescovo di Londra, né del Metropolita. In conseguenza di questa omissione, l'Abate ed il Convento di Abingdon concordarono che il patronato della Canonica doveva essere conferito al Vescovo ed ai suoi successori, nello stesso tempo in cui la dotarono di una metà delle decime, l'intera decima del fieno e tutte le piccole decime, riservando a se stessi i diritti di proprietà della Canonica e delle terre demaniali, senza decime, esentando anche dalle decime tutti i mulini sui loro demani. Il Vicario doveva sostenere tutti i comuni fardelli della Chiesa e le spese straordinarie che dovessero essere insorte tra di loro. Molto dopo la donazione di Geoffrey de Vere dell'XII secolo, il Priore di Colne (un Convento dell'Essex, fondato da Alberic de Vere, e reso una Cellula di Abingdon) pretese il diritto sulla Chiesa di Kensington, ma su istanza di Robert de Vere, Conte di Oxford, il Convento rinunziò alle sue pretese nell'anno 1311. Nel 1371, la Chiesa di Kensington venne valutata 26 marchi, una porzione elemosinaria, pagabile alla Chiesa di Westminster di 5 marchi, e Canonica 10 marchi. Alla Soppressione dei Monasteri, la porzione di decime e delle terre demaniali dell'Abate fu conferita alla Corona, e fu affittata con il nome di Manor e Rectory di Kensington, nel 1569, ad Elizabeth Snow, e nell'anno 1592, ad Henry Buttell. Nel 1599, fu concesso in perpetuo a Robert Chamberlen ed Humphrey Wymes, come Fiduciari di Sir Walter Cope, che, l'anno successivo, alienò la metà delle decime del Rettore a Robert Horsman, da cui, nel 1618, furono convogliate a Robert Gynn. Quest'ultimo le alienò nel 1630 a Sir William Blake, che, lo stesso anno, si unì a Gynn e le portò a John Marsh. I Commissari nominati nel 1650 per indagare sulla natura dei benefici Ecclesiastici, riferirono che il Signor Marsh fittava la sua metà delle decime per 45 sterline e che aveva mostrato i documenti, in base ai quali esse appartenevano a lui e ai suoi eredi. Riferirono, inoltre, che il patronato della Canonica era a quel tempo conferito alla vedova del Conte di Holland, il quale l'aveva acquistato, forse, in occasione della vendita di beni della Chiesa, ma la sua Famiglia non ebbe mai l'opportunità di donarli, dato che il Dottor Hodges sopravvisse sino a dopo la Restaurazione. La metà delle decime Rettorarie continuò nella Famiglia Marsh sino alla morte di Henry Marsh, che per suo testamento, recante la data del 1741, le lasciò in eredità a suo nipote Henry Thomas Greening (poi, Sir Henry Thomas Gott), proprietario nel 1878. Edward Walford riporta: "L'attuale struttura risale soltanto dall'anno 1869, avendo rimpiazzato una struttura più vecchia. Fu costruita su progetto di Sir Gilbert Scott, ed ha un certo grado di dignità architettonica che si addice all'importanza della Parish come della 'Old Court Suburb', la dimora della Famiglia Reale e un quartiere abitato da molte famiglie benestanti ed aristocratiche. Lo stile del progetto è quello che era in voga verso la fine del Tredicesimo secolo e conosciuto come Decorato, sebbene sia liberamente adattato agli usi attuali. Consiste di una grande navata e un presbiterio, ciascuno con corridoi, e corridoi aggiuntivi nella parte orientale della navata, che in quella parte, di conseguenza, ha due corridoi su ciascun lato. Il tutto è di proporzioni molto altere, con il cleristorio sia a navata che a presbiterio. La torre e la guglia, che sono su una scala considerevole, sono all'angolo nord-orientale, e collegate con il coro da un corridoio aggiuntivo, che contiene l'organo. Il costo dell'edificio fu di circa 35.000 sterline, verso il quale Sua Maestà la Regina diede 200 sterline, mentre il defunto Vicario della Parish, l'Arcidiacono Sinclair, fece una donazione di 1.000 sterline.". Tali informazioni collimano in gran parte le ulteriori seguenti. "La vecchia Chiesa Parrocchiale di St. Mary, anche se un edificio semplice e senza pretese, che il vescovo Blomfield aveva designato il più brutto della sua Diocesi, era una struttura interessante, non solo per i numerosi monumenti che conteneva, ma molto più per conto delle reminiscenze storiche ad essa connesse. Che con ricostruzioni parziali e riparazioni globali era stata modificata una dozzina di volte in meno di due secoli. Sostituì un precedente edificio di cui è documentato poco o nulla. È più che probabile che l'antica Chiesa Parrocchiale di Kensington si trovasse quasi sul posto in Holland Street, ora occupata dalla Chiesa dei Padri Carmelitani, e di fronte alla Canonica. In ogni caso, si trovava un poco a nord della Chiesa Parrocchiale dei secoli successivi, e non lontano dalla Manor House, di cui la Canonica è un successore; infatti, c'è una Tradizione, ma non confermata, che la Chiesa Parrocchiale originaria si trovasse ad una certa distanza a nord, vicino alle cave di ghiaia (Gravel Pits, ndr oggi corrispondente a Notting Hill Gate), e fu rimossa qui al momento della Conquista. La strada, per la sua ristrettezza e le sue curvature, mostra che è una via antica, ed è ancora tradizionalmente chiamata, o comunque è stato chiamato all'interno della memoria della generazione attuale, 'Parson's Yard' (ndr Cortile del Parroco). Non sarà un poco singolare se in seguito si dovesse scoprire che i Carmelitani abbiano costruito sulle vecchie fondamenta. La risoluzione per costruire questa Chiesa fu adottata dalle Autorità locali nel 1696, e tra i contributori vi furono Guglielmo III e la Regina Maria, così come la Principessa Anna. Il Re e la Regina non solo aderirono al fondo edilizio, ma donarono il tavolo da lettura ed il pulpito, su cui erano incise delle corone, con le iniziali 'W.' e 'M.' 'R.' Una panca, con le tende alla moda dei tempi antichi, fu, di conseguenza, messa a parte per la Famiglia Reale, e per lungo tempo continuò ad essere occupata dai residenti di Kensington Palace, e tra questi c'erano il Duca e la Duchessa del Kent e il defunto Duca di Cambridge. Fu in questa Chiesa che la Duchessa del Kent tornò i ringraziamenti alla nascita della Regina Vittoria.". Dati lievemente divergenti vengono forniti da Daniel Lysons il quale riporta che il corpo della vecchia Chiesa venne abbattuto e ricostruito verso l'anno 1694, mentre la torre venne mantenuta. Il costo venne parzialmente finanziato tramite sottoscrizione. Il Re Guglielmo III donò 300 sterline, la Principessa Anna 100 sterine, il Conte Craven 50 sterline, il Vescovo di Londra 50 sterline, il Conte Warwick 40 sterline La spesa complessiva fu pari a 1800 sterline. Inoltre, l'Autore aggiunge che la nuova Chiesa venne realizzata così male, che nel 1704 si rese necessario abbatterne la maggior parte, rafforzare le mura, che venne fatto spendendo 800 sterline; ma non bastò, dato che nel 1772, l'edificio venne sottoposto ad una ristrutturazione totale, ma fu necessario abbattere la vecchia torre, ricostruendo sul suo sito la nuova. I Monarchi diedero un contributo di 350 sterline per questi nuovi lavori.
3. Manors
Diversi sono i Manors che vi furono a Kensington:
3.1 Manor di Kensington
Trattando del Manor di Earl's Court, abbiamo già riportato la Storia del Manor di Kensington (visto che il primo era contenuto nel secondo), seguendo il racconto fatto da Daniel Lysons. Ora, vi forniamo la versione fornita da Edward Walford. Al tempo del Domesday Book (1086), il Manor di Kensington era posseduto dal Vescovo di Costanza, a cui era stato concesso da Guglielmo I Il Conquistatore. A quel tempo, era posseduto da Aubrey de Vere, e successivamente, divenne proprietà assoluta della Famiglia De Vere, che, successivamente, diede venti Conti di Oxford alla Nobiltà Inglese. Aubrey de Vere fu l'equivalente di un moderno Primo Ministro, e venne nominato Conte di Oxford dall'Imperatrice Maud. A seguito della perdita dei diritti civili di John, Conte di Oxford, che fu decapitato durante la lotta per il potere tra le Case di York e Lancaster, il Manor di Kensington fu attribuito da Eduardo IV a suo fratello Richard, Duca di Gloucester. Dopo essere passato al Marchese di Berkeley ed a Sir Reginald Bray, la proprietà tornò, si suppone per compera, a John, Conte di Oxford, figlio dell'omonimo John sovracitato, che era stato privato dei diritti civili. Il Manor di Kensington, probabilmente in seguito a vendita, sarebbe passato di nuovo da quella Famiglia, durante il Regno di Elisabetta I. Al principio del XVII secolo, il Conte di Argyll e tre altre persone si unirono nel trasferimento della proprietà a Sir Walter Cope, la cui figlia lo trasmise per matrimonio ad Henry Rich, Conte di Holland. Il Manor passò, poi, a Lord Kensington, che discendeva maternamente da Robert Rich, l'ultimo Conte di Warwick ed Holland, e la cui Baronia, singolarmente, era Irlandese, sebbene il titolo derivi da questo luogo. Della Manor House, abbiamo trattato brevemente in Earl's Court, dato che ivi insisteva.
3.2 Manor di Abbots' Kensington
Era formato da 2 unità ed 1 "virgate" di terre demaniali: poiché l'atto che riporta tali dati specifica che l'unità corrispondeva a 120 acri ed il "virgate" era pari ad un quarto di unità, il totale era pari a 270 acri. Esse vennero concesse verso l'anno 1100 da Godfrey de Vere, col consenso di suo padre Aubrey e di suo fratello (l'erede prossimo), all'Abate e Convento di Abingdon. Dopo la Soppressione di quel Monastero, il Manor di Abbot's Kensington venne acquisito dalla Corona. Nel 1569, la Regina Elisabetta I lo fittò ad Elizabeth Snow, e nel 1592 ad Henry Buttell. Nel 1596, Ella concesse il termine di reversione di 21 anni a Robert Horsman, e nel 1599, la perpetuità a Robert Chamberlen ed Humphrey Wymes, in amministrazione per Sir Walter Cope; le medesime parti, su istruzione di quest'ultimo, subito dopo, trasmisero qualche diritto relativo alla Manor House ed alla Canonica, con tutte le sue pertinenze, a Robert Horsman, per la somma di 665£. 6s. 8d. Horsman, al tempo stesso, passò il suo diritto sul Manor a Sir Walter Cope, che deteneva la reversione, da cui discese allo stesso modo del Manor di Earl's Court a Lord Kensington, che verso il 1775, lo vendette al defunto Lord Holland. Nel 1878, il Manor apparteneva al figlio di questi, che era l'allora Lord. La Manor House del Manor di Abbot's Kensington era Holland House, che traeva il nome da Henry Rich, Conte di Holland. L'edificio venne costruito da suo suocero, Sir Walter Cope, nel 1607, costituendo un ottimo esemplare dell'Architettura di quel periodo. Il Conte di Holland migliorò molto la Casa, assoldando i maggiori Artisti del tempo: i pilastri di pietra all'ingresso della Corte (su cui insistevano gli stemmi di Rich), furono progettati da Inigo Jones ed eseguiti da Nicholas Stone, le decorazioni interre erano di Francis Cleyne.
3.3 Manor di Knotting-Barnes
Anche detto Manor di Knotting-Bernes o Knutting-Barnes, e qualche volta, scritto Notting o Nutting-Barns, appartenne precedentemente alla Famiglia Vere, come appare in una "inquisition" sulla proprietà di John, Conte di Oxford, privato dei diritti civili durante il Regno di Eduardo IV, quando fu valutato 25 sterline, più del Manor di Kensington (25 marchi). Entrambi furono concessi al Duca di Gloucester, ed alla sua accessione, vennero nuovamente acquisiti dalla Corona. Nel 1524, Robert Fenroper, Consigliere comunale di Londra, morì in possesso di questo Manor, lasciando tre figlie, coeredi; la maggiore, Ethelreda, sposò Henry White, che, nell'anno 1543, concesse al Re il Manor di Knotting-barnes. Nel 1587, apparteneva a William Lord Burleigh, il cui figlio e successore, nel 1600, lo alienò ad Henry Anderson. Nel 1605, Sir Henry Anderson, Cavaliere ed Assessore di Londra, mori possedendo questo Manor, lasciando Richard, diciannovenne, figlio ed erede. Nel 1675, il Manor era proprietà di Sir Richard Anderson. Nel 1878, il proprietario era William Thomas Darby, che l'aveva ereditato da suo padre, il defunto Ammiraglio Darby.
3.4 Manor di West-Town
Robert de Vere, Conte di Oxford, nel 1284, concesse terreni, chiamati "Groves", a "West-towne" in Kensington, a Simon Downham, Cappellano, ed ai suoi eredi, da essere tenuti per lui ed i suoi successori, al canone di 1 penny. Nel 1481, William Essex morì possedendo il Manor di "West-towne", posseduto per Richard, Duca di Gloucester, come del suo Manor di Kensington. La "inquisition" effettuata dopo la sua morte, riporta che era stato concesso a William Essex e sua moglie Editha nel 1454, da Richard Sturthen e William Hall . Tale Manor fu fuso in quello di Earl's Court o di Abbot's Kensington; Edward Walford propende per il secondo. Il suo sito si trovava a nord della strada di Hammersmith, dove vi erano dei resti di un fossato.
4. Kensington Gardens
Ne abbiamo trattato della pagina Kensington Gardens nell'ambito dei Parchi e Giardini di Londra.
La stazione di High Street Kensington
Kensington High Street
Kensington High Street
Kensington High Street
Kensington Gardens-"Pennuti"
Holland Park
Chiesa di St. Mary Abbots