Sintesi
Isleworth è una stazione ferroviaria non lontana (circa 1 miglio) dal confine (verso ovest) col London Borough of Richmond. Si tratta di un'area di insediamento assai antica, quella relativa all'originario Villaggio lungo il Tamigi è detta "Old Isleworth". Dopo la soppressione dei Monasteri, la crescente proprietà privata della terra portò allo sviluppo di Isleworth come una ricca zona residenziale, che verso la metà del XVII secolo, era ormai in Villaggio consolidato, ma praticamente nulla rimane di questo periodo. Infatti, l'arrivo delle ferrovie innescò lo sviluppo suburbano che sconvolse la vecchia configurazione, anche se, in precedenza, nel XVIII secolo ed al principio del XIX, Church Street e Lower Square erano state impreziosite da belle case a schiera stuccate, di cui diverse sono giunte ai nostri giorni. Nel 1876, l'Artista post-Impressionista Vincent van Gogh si trasferì ad Isleweorth. Una targa azzurra ricorda il luogo dove visse lungo Twickenham Road. Nel 1994, Isleworth ha perso parte del confine lungo il Tamigi, a seguito di una ridefinizione dei confini, a favore di St. Margarets. Isleworth Ait è una piccola isola in mezzo al Tamigi, protetta dal punto di vista ambientalistico.
Distanza dal centro: 9,8 miglia.
Attrattiva: Gli immediati paraggi della stazione non sono particolarmente attraenti, sebbene migliori di tante altre zone periferiche Londinesi. La parte migliore, interessante, è lungo il Tamigi, verso la Chiesa di All Saints.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, siete in London Road. Sulla destra (verso est), vedete il Ponte della Ferrovia, sulla sinistra (verso ovest), l'Ufficio Postale ed oltre il West Thames College. Raggiungete il Tamigi, puntando verso sud-est, dove trovate la Chiesa di All Saints ed il vicino pub The London Apprentice, forse, il più antico di Isleworth.
Toponimo
La prima ricorrenza del nome dell'area come "Gislheresuuyrth" pone problemi, innanzitutto, in merito all'effettiva data della concessione Anglo-Sassone in cui è contenuta, 677, ma potrebbe riferirsi al 687, 688 o 695. Inoltre, come capita in tante concessione del genere, tranne qualche Autore che la ritiene "autentica", "autentica, la data dovrebbe leggersi 687", "totalmente autentica, tranne forse parte della clausola di datazione", "ampiamente affidabile", forti dubbi, invece, vengono da Altri sollevati, ritenendola "dubbia", "dubbia o falsa", "falsa", "falsa, nomi delle tenute derivate interamente o parzialmente da concessioni pregresse autentiche", "se frutto di falsificazione, allora, prodotta entro due secoli dalla fondazione di Barking", "può non essere autentica nella sua interezza, ma diplomatica ineccepibile, commenti sui problemi di datazione", "probabilmente falsa, ma incorpora materiale pregresso", "il falsificatore ebbe accesso a materiale pregresso", "problemi di datazione. Ad ogni modo, Eorcenwold (Ercnuualdus), Vescovo dei Sassoni Orientali, concede privilegi e conferma terre al Convento di Suore di Barking, tra cui 53 unità ad Isleworth, nel Middlesex, concesse dal (Re di Mercia) Æthelredia). Il testo è in Latino (abbiamo evidenziato in neretto la parte che riteniamo rilevante): "In nomine Domini Dei nostri et saluatoris Jesu Christi . Ego Ercnuualdus episcopus prouinciae East Saexanorum . seruorum Dei seruus . dilectissimis in Christo sororibus in monasterio quod appellatur Berecingas habitantibus . quod Deo auxiliante construxi . concedo ut tam uos quam posteri uestri in perpetuum . ut constructum est . ita possideatis . et ne quis presul cuiuslibet sit ordinis . uel qui in locum meum successerit . ullam in eodem monasterio exerceat potestatem . nec sui iuris ditione contra canonum decreta inquietudines aliquas facere presumat . ea uero tantum faciat in predicto monasterio . quae ad utilitatem animarum pertinent . ordinationes sacerdotum . uel consecrationes ancillarum Dei . Ipsa uero sancta congregatio . qui propter Dei amorem ibidem Deo laudes exhibet . moriente abbatissa . ex seipsa sibi aliam eligat ad Dei timorem . Omnes terras quae mihi ex donationibus regum sunt concessae ad nomen eiusdem monasterii . quemadmodum donatae sunt . ex integro et quieto iure possideant . sicut chartulae donationum continent . quas in presenti uobis tradidi . Et ne quis forte improbus negator huius donationis erumpat . ideo singillatim has terras in hac chartula enumerandas et nominandas optimum duxi . Quarum prima fuit . quae mihi a Suidfrido rege data fuerat . xl . cassatarum et appellatur . Berecingas et Beddanhaam . Secunda quae ab Oedilredo tradita fuerat . lxxv . manentium et appellatur . Ricingahaam . Bydinhaam . Daeccanhaam . Angenlabeshaam . cum campo qui dicitur . Uuidmundes feld . Terra tertia quae ab eodem Oedilredo data fuerat . x . manentium appellatur . Celta . Quarta quae ab Ædilredo rege data fuerat . liii . manentium . et uocatur Gislheresuuyrth . Quinta iuxta . Hydaburnam . donata a Caeduualla rege . lxx . manentium appellatur . Badoricesheah . Sexta iuxta . Lundoniam . unius . manentis data a Uulfhario rege . Septima supra uicum . Lundoniae . data a Quoenguyda uxore . [...]aldi . x . manentium . Octaua quae appellatur . Suanescamp et Earhy∂ . donata ab Ædilredo rege . xl . cassatarum . Siquis autem episcoporum cuiuslibet dignitatis fuerit . uel omnium secularium potestatum . contra hanc chartulum . canonice ac regulariter a me constitutam . contendere presumserit . uel aliquid exinde subtrahere . sit separatus a consortio sanctorum in hoc saeculo omnium . et in futuro coelestis regni portas clausas contra se undique inueniat . a sancto Petro clauiculario coelestis regni . a quo mihi licentia huius priuilegii data et permissa fuerat per os beatissimi Agathonis . apostolicae sedis presulis . cum Romam adii ante annos . x . anno ab incarnatione Domini . dclxxvii . indictione prima . Chartula autem haec a me dictata . confirmata in sua stabilitate nihilominus maneat .
+ Ego Ercnuualdus episcopus donator pro confirmatione subscripsi .
+ Ego Uuilfridus episcopus consensi et subscripsi .
+ Ego Haedde episcopus consensi et subscripsi .
+ Ego Guda presbyter et abbas consensi et subscripsi .
+ Ego Eggbaldus presbyter et abbas consensi et subscripsi .
+ Ego Hagona presbyter et abbas consensi et subscripsi .
+ Ego Hooc presbyter et abbas consensi et subscripsi .
Sig+num manus Sebbi regis Est Saexanorum .
Sig+num manus Sigiheardi regis .
Sig+num manus Suebredi regis .".
Successivamente, si legge "Gistelesworde" (1086, Domesday Book), "Istlesworde (1100-1135), "Histelehurd" (1123-1133), "Histelewrde" (1163), "Ystleswurða" (1176), "Ysteleswurde" (1177), "Ysteleswurtha" (1180), "Istleworth" 1231 e frequentemente sino al 1675), "Istelworth" e "Ystelworth" e "Istilworth" e "Histleworth" (1231-1675), "Yistelesworth" (1275), "Yhisteleworth" (1275), "Yistelworth" (1306), "Yisilworth" (1306), "Thistelleworth" (1313), "Thistelworth" (1313, 1416), "Yistilworthe" (1333), "Isletworth"(1348), "Isleworth" (1463), "Thystelworth" (1477), "Thissilworth"(1522), "Isellworth" (1576), "Isselworth" (1576), "Istleworth alias Thistleworth" (1629), "Thistleworth" (1641), "Thistlewood" (1650), "Isleworth vulgo Thistleworth" (1675). "Isleworth Ait" o "Islewort Eyot" è un'isoletta nel Tamigi. La seconda parola, deriva dal Middle Enlgish "Eyte" o "Ayte", a sua volta dall'Old English "ygett" (piccola isola). A fine pagina, trovate un breve paragrafo dedicato a tale isoletta. In merito al significato del termine "Isleworth", si ritiene generalmente che si tratti di un composto due parole dell'Old English, "worth" + nome personale, per cui, si traduce come "Insediamento recintato di un uomo chiamato Gislhere". Vanno, però, considerate le osservazioni di Daniel Lysons: "La derivazione di Skinner di Islington, da Gisel un ostaggio, e tun una città, potrebbe più giustamente, con l'alterazione di tun per worth un villaggio, essere applicata a questo luogo; perché non sembra che Islington in alcun antico documento si chiamasse Giselton, o Gistelton, ma Isendune. Per quanto riguarda il vero fatto in entrambi i luoghi, non c'è alcunchè documentato nella storia per giustificare la congettura. L'idea più generale della sua derivazione è stata suggerita dal nome moderno Isle-worth, ma io penso che l'utilizzo costante di Isleworth da tanti secoli porta a cercare qualche altra etimologia, sebbene forse potrebbe essere difficile trovarne una che sarebbe del tutto soddisfacente.".
Storia
La Bibliografia relativa alla Storia di Isleworrth che abbiamo individuato è molto abbondante, per cui, ne abbiamo effettuato una selezione, fermo restando, come noterete, che abbiamo consultato una gran mole di documenti. Informazioni fondamentali sulla Storia dell'ares sono fornite da John Norden in "Speculum Britanniae. The First Parte an Historicall, & Chorographicall Discription of Middlesex. Wherin are Also Alphabeticallie Sett Downe, the Names of the Cyties, Townes, Parishes Hamletes, Howses of Name &c. W.th Direction Spedelie to Finde Anie Place Desired in the Mappe & the Distance Betwene Place and Place Without Compasses. Cum Priuilegio. By the Trauaile and Vew of Iohn Norden (1593); da John Stow in "Annals of England to 1603" (1603), pagine 293-294; da Moses Glover in "Map of Isleworth Hundred" (1635); da Willam Dugdale in "Monasticon Anglicanum, or, The history of the ancient abbies, and other monasteries, hospitals, cathedral and collegiate churches in England and Wales. With divers French, Irish, and Scotch monasteries formerly relating to England" (1693); da Richard Newcourt in "Repertorium Ecclesiasticum Parochiale Londinense: Comprising all London and Middlesex, with the parts of Hertfordshire and Buckinghamshire to the said diocese belonging" Volume 1 (1708); da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 3, County of Middlesex" (1795), alle voci "Isleworth" (pagine 79-122) e "Table of population of Middlesex" (pagine 642-644), nonché in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), alla voce "Market gardens in London" (pagine 573-576); si leggono in "Chronicles of the Mayors and Sheriffs of London 1188-1274" (1863), alle voci "Chronicles of the Mayors and Sheriffs: 1263-4" (pagine 61-74) e "The French Chronicle of London: Henry III" (pagine 231-237); in "O.S. Books of Reference to Plans of Heston and Isleworth" (1865); sono fornite da James Thorne in "Handbook to the environs of London, alphabetically arranged" (1876), Volume 1 pagina 342; si leggono in "Letters and Papers, Foreign and Domestic, Henry VIII, Volume 8, January-July 1535" (1885), alla voce "Henry VIII: April 1535, 11-20" (pagine 202-218); sono fornite da Walter de Gray Birch in "Cartularium saxonicum: a collection of charters relating to Anglo-Saxon history" (1885-1893); si leggono in "Middlesex County Records: Volume 1, 1550-1603" (1886), alla voce "Middlesex Sessions Rolls: 1586" (pagine 165-169); in "Calendar of Wills Proved and Enrolled in the Court of Husting, London: Part 2, 1358-1688" (1890), alla voce "Wills: 1 Richard II (1377-8)" (pagine 197-201); in "Calendar of the Patent Rolls Preserved in the Public Record Office - Edward I A.D. 1292-1301" (1895); in "Calendar of Letter-Books of the City of London: B, 1275-1312" (1900), alla voce "Folios 30 - 39b" (pagine 65-90); in "A History of the County of London: Volume 1, London Within the Bars, Westminster and Southwark" (1909), alla voce "Houses of Military Orders: The Temple" (pagine 485-491); in "Two London Chronicles From the Collections of John Stow" (1910), alla voce "A London Chronicle: Henry VIII" (pagine 1-17); in "A History of the County of Nottingham: Volume 2" (1910), alla voce "House of Carthusian monks: The priory of Beauvale" (pagine 105-109); in "A History of the County of Middlesex: Volume 2, General; Ashford, East Bedfont With Hatton, Feltham, Hampton With Hampton Wick, Hanworth, Laleham, Littleton" (1911), alle voci "Ancient earthworks" (pagine 1-14) e "Table of population, 1801-1901" (pagine 112-120); in "An Inventory of the Historical Monuments in Middlesex" (1937), alla voce "Isleworth" (pagine 84-88); sono fornite da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); da Frank Merry Stenton in "Anglo-Saxon England" (1943); si leggono in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), alle voci "The hundred of Isleworth" (pagine 83-84), "Heston and Isleworth: Introduction" (pagine 85-94), "Heston and Isleworth: Parks" (pagine 96-97), "Heston and Isleworth: Manors" (pagine 103-111), "Heston and Isleworth: Other estates" (pagine 111-112), "Heston and Isleworth: Markets and fairs" (pagina 112), "Heston and Isleworth: Mills" (pagine 112-114), "Heston and Isleworth: Economic and social history" (pagine 114-119), "Heston and Isleworth: Local government" (pagine 119-122), "Heston and Isleworth: Churches" (pagine 122-129); in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), alle voci "Archaeology: The Mesolithic Age" (pagine 21-28), "Archaeology: The Neolithic Age" (pagine 29-36), "Domesday Survey: Introduction I" (pagine 80-88), "Domesday Survey: Introduction II" (pagine 88-90), "Domesday Survey: Introduction III" (pagine 90-94), "Domesday Survey: Introduction IV" (pagine 95-98), "Domesday Survey: Introduction V" (pagine 98-118), "Domesday Survey: Appendix III" (pagine 135-138), "Domesday Survey: Appendix I" (pagine 130-132), "Domesday Survey: Appendix II" (pagine 132-135), "Religious Houses: House of Trinitarian friars" (pagine 191-193), "Index to the translation of the Domesday Survey" (pagine 361-362); sono fornite da A. K. McHardy in "The Church in London, 1375-1392" (1977), alla voce "Taxation of the clergy, 1379-81: Poll tax of 1381 in archdeaconry of Middlesex" (pagine 29-38), voce 363; da Elspeth M. Veale in "The English Fur Trade in the Later Middle Ages" (2003), alla voce "Appendixes: B. The Rabbit in England" (pagine 209-214); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names" (2011); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011); sono fornite da Alastair Sooke in "The Isleworth Mona Lisa A second Leonardo Masterpiece?" (17 febbraio 2015, BBC); da Stephanie A. Mann in "Maurice Chauncey: A Carthusian Who Took the Oath" (23 luglio 2018, Blog personale); da "Catholic Encyclopedia" (versione su Internet) alla voce "Maurice Chauncey", che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse ulteriormente approfondire la tematica, legga: "Isleworth Remembered: Memories of Life in a Riverside London Village 1900-2002: Memories of Life in a Riverside London Village 1900-2003" (2003, Christine Diwell Ed.); Mary Brown - Kevin Brown "Isleworth - The second selection" (2004).
1. Eventi storici di rilievo
Al fine di agevolare la lettura, distinguiamo la trattazione in paragraf:
1.1 Preistoria
Corna risalenti al Mesolitico (Età della Pietra di Mezzo), dal 10.000 all'8000 A.C, ed artefatti di ossa vennero rinvenuti ad Isleworth lungo il Tamigi. Alcune centinaia di asce, che possono essere attribuite al Neolitico (Nuova Età della Pietra), vennero rinvenute "tecnicamente" nel Middlesex, anche se di solito al largo delle sue rive del Tamigi. La maggior parte di esse, scheggiate o lucidate, sono di selce. La proporzione più piccola è di pietra levigata o macinata (di solito di basalto, riolite, granito o altra roccia macrocristallinea o metamorfica, la cui struttura grossolana le rendeva ideali per la macinazione di altri materiali, comprese le piante ed altre pietre), che, talvolta, veniva importata da altre parti della Gran Bretagna. Poche di queste asce sono rotte, anche se alcune sembrano essere state modificate scheggiandole. Esse rappresentano le perdite di oggetti durevoli per un periodo di circa due millenni. Per tale ragione, la datazione è difficoltosa. I ritrovamenti furono concentrati in diversi punti, e per quanto riguarda quelle rinvenute in quest'area o in aree limitrofe, molto densi furono i ritrovamenti tra Teddington e Twickenham ed Isleworth e Brentford.
1.2 Romani
Ad est di Osterley Park, venne rinvenuta una piccola semplice struttura difensiva circolare di 200 pietri di diametro, con l'entrata sul lato orientale, attribuita al Periodo Romano-Britannico. Rinviamo al paragrafo dedicato ad "Isleworth Ait" per ulteriori informazioni relative ai Romani.
1.3 Sassoni
Dal "Toponimo", sapete dei problemi di datazione e dei dubbi in merito alla prima concessione Anglo-Sassone del VII secolo relativa a "Gislheresuuyrth", il primo insediamento permamente.
1.4 Normanni
Si rende necessario chiarire, in via preliminare, il rapporto tra la Hundred di Hounslow e la Hundred di Isleworth, come pure quello tra Isleworth ed Heston, molto stretto, nonché quello con Twickenham ed Hampton. Il Manor di Isleworth è riportato nel Domesday Book (1086) come giacente nella Hundred di Hounslow, all'interno della Contea del Middlesex. La voce di Hampton segue Isleworth, e sebbene sia senza una rubrica separata, Hampton può essere assunto essere nella medesima Hundred. Non c'erano altri Manors nella Hundred di Hounslow, ma, probabilmente, a quel tempo, e successivamente, il Manor di Isleworth comprendeva l'intera area delle tre Parishes di Heston, Isleworth e Twickenham. Dopo il 1086, mancano riferimenti alla Hundred di Hounslow ed una concessione del XII secolo riferisce Isleworth, Twickenham ed Hampton come nella Hundred di Isleworth, parte della Contea del Middlesex, denominata "Ystleswurð" (1176) e "Ysteleswurde" (1182). Nel 1183, si fa riferimento alla Hundred di Isleworth, che nel 1235, comprendeva la sedi di Hounslow, Isleworth, e Twickenham. Da tale data, Hampton fu trasferito alla Hundred di Spelthorne, di cui ha continuato a far parte. Successivamente, le tre Parishes di Heston, Isleworth e Twickenham, costituirono l'intera Hundred di Isleworth. Poc'anzi avete letto del più stretto legame tra le Parish di Isleworth e la Parish di Henson, molto antico, che, alla fine, formarono un'unica Parish civile nel 1927, avendo già in comune un unico Consiglio locale di Sanità dal 1875, per cui, essendo stata la loro storia intimamente intrecciata, è quasi impossibile trattarle separatamente. L'insediamento di Hounslow era diviso tra le due citate Parishes, mentre il Manor medievale di Isleworth comprendeva tutta la Parish di Heston. Anche Twickenham ricadeva all'interno del Manor di Isleworth, ma per altri versi, era più indipendente. Naturalmente, in questa pagina ci concentreremo su Isleworth, rinviandovi alle pagine degli altri siti indicati, salvo quando non sia strettamente necessario in questa sede richiamare o integrare eventi, circostanze, persone e via discorrendo. Il Domesday Book riporta che la popolazione totale di "Gistelesworde" era pari a 118 nuclei familiari (dato molto ampio), di cui 105 nel Villaggio, 6 di piccoli Proprietari, 6 nei cottages ed 1 Prete. Il valore totale tassabile era pari a 70 unità (dato molto ampio). Vi era terra per 55 aratri, con 6 gruppi di lavoro del Lord e 28 di uomini liberi, prati per 20 aratri, boschi per nutrire 500 maiali, 2 mulini. Il valore per il Lord era 80 sterline (1066), 72 sterline (circa 1070 e 1086. Nel 1066, il Lord era il Conte Algar (in Sassone, probabilmente, "Ælfgār", ricordato nella Toponomastica da "Algar Road" ed "Algar Close", nelle immediate vicinanze della stazione di Isleworth, verso est). Va osservato, però, che stando allo Storico Britannico Sir Frank Merry Stenton (1880-1967), il Conte Algar sarebbe morto nel (o verso il ) 1062 (Anglo-Saxon England cit.), ed in tal caso, è incerto chi nel 1066 possedeva le sue Tenute, forse, suo figlio Edwin (che gli succedette nella sua Contea, anche se il Domesday Book sembra implicare il contrario) o il Re Eduardo Il Confessore, cosa più probabile. Nel 1086, molte delle pregresse Tenute di "Ælfgār" erano tenute da Guglielmo I Il Conquistatore (e nel Buckinghamshire ed Essex, almeno, furono concesse in primo luogo alla Regina Maud), ma il Middlesex, tuttavia, era posseduto a quel tempo da Walter di St. Valery, uno dei Lords del Manor, unitamente ad un "Francigene" (Francese) ed un "Anglicus" (Inglese), mentre Walter di St. Valery era anche Tenant-in-chief. I due Manors di Isleworth ed Hampton, che comprendevano i Villaggi di Heston, Twickenham, Isleworth ed Hampton, sono tutti citati in una concessione (in cattivo stato di conservazione) di Guy di St. Valery che conferma ai Monaci di St. Valery i diritti sulla Hundred di Isleworth di cui Essi godevano sin dal tempo di suo nonno Walter, il Barone del Domesday Book. A tale concessione il già citato Storico Britannico Sir Frank Merry Stenton (1880-1967) attribuì la data 1170-1180, anche se, diversi elementi (che leggerete nella pagina dedicata al "Manor di Isleworth") inducono a ritenere che potrebbe essere stata rilasciata molto prima nel medesimo secolo XII. Va aggiunto che, sebbene la Famiglia St. Valery tenne il Manor di Isleworth, non vi sono prove che abbia mai vissuto qui, dato che Isleworth costituì per essa solo una fonte di ricchezza e di potere.
1.5 XIII secolo
Nel 1231, Richard di Cornovaglia ottenne una concessione relativa al diritto di tenere nel suo Manor di Isleworth un mercato di giovedì ed una feria di due giorni durante la Settimana di Pentecoste. I profitti di tale Mercato non sembrano essere contabilizzati nei conti del Manor che iniziano dalla fine del XIII secolo; inoltre, successivamente, non risulta che un mercato ed una fiera siano stati trasferiti col Manor. Fiere di piacere continuarono a tenersi ad Isleworth (a luglio) e ad Heston (a maggio), ancora nel XIX secolo, e quella di Isleworth, a dispetto di tentativi di chiuderla, si teneva ancora nel 1909, e si diceva che si tenesse in virtù di un antica concessione. Verso la metà del XIII secolo, quando Isleworth era diventato un Villaggio su una Tenuta Signorile, Richard, che si fregiava di vari titoli e fratello di Enrico III, fu un grand benefattore, se non addirittura il secondo Fondatore della Casa dei Frati della Trinità di Hounslow, a cui donò le sue terre di "Babworth" ad Isleworth (tranne lo stagno da pesca), che, successivamente, compresero più di 80 acri nei pressi del Fiume Crane oltre Baber Bridge, e nella recinzione fuori Hounslow Heath ulteriormente a nord (concessione confermata nel 1314 da Eduardo II). Lo Storico John Stow (Annals cit.) riferisce che nel 1263, Simon de Montfort ed i Baroni ribelli al Re Enrico III piantarono le loro tende e del loro Esercito nel Parco di "Istelworthe": la villa di Isleworth del Conte di Cornovaglia fu bruciata ed il Quartiere Ebraico di Londra (vicino Guildhall) fu distrutto. A riguardo, abbiamo trovato traccia di quella che dovette essere il resoconto degli eventi fatto dagli Sceriffi Thomas de Ford e Gregory de Rokesle: Hughle Despeuser, a quel tempo una sorta di Primo Ministro, che aveva la responsabilità della Torre di Londra, con una innumerevole moltitudine di Londinesi, uscì dalla Città, raggiunse "Ystleworthe", che subì devastazioni ed incendi nel Manor, nonché saccheggi tutte le proprietà che i Londinesi trovarono sulla loro strada, bruciando i mulini del Conte e le sue conserve di pesce. Ciò fu l'inizio di tanti guai e la fonte di quella guerra mortale, a causa della quale tanti Manors vennero bruciati, tanti uomini, ricchi e poveri, depredati, tante migliaia di persone persero la vita. E' interessante notare che alcune concessioni e casi di sconfinamento rivelano che la lepre e la volpe erano le bestie principali nelle tane, almeno nelle prime fasi del XII e XIII secolo. Nessun caso di sconfinamento che coinvolga i conigli è documentata prima del 1268, anno in cui il già citato Richard, Conte di Cornovaglia, lamentà che la sua conigliera di Isleworth, nel Middlesex, era stata rotta. Se non abbiamo errato ad interpretare la data, nel 1299, Ventisettesimo Anno del Regno di Eduardo I, Henry le Galeys e Robert de Colebroc si riconobbero debitori di Sir Edmund, Conte di Cornovaliga, per la somma di 16 sterline d'argento, per la legna comprata da lui del suo parco di "Istelwrth" nel Middlesex, da pagarsi alla Festa di San Michele.
1.6 XIV secolo
Nel 1300, per concessione, sei persone possedevano quattro proprietà a canone annuale nel Manor di Isleworth, ma ve ne erano anche nove prive di concessione, di cui uno possedeva 4 acri e gli altri 2 acri ciascuno. Entro la metà del secolo le quattro proprietà con concessione vennero ulteriormente divise, mentre quelle senza concessione si erano ridotte ad otto. Una di queste proprietà si trovava ad Isleworth, e questo sembra il luogo più probabile per tutte le altre, dato che non era solo il centro dell'amministrazione del Manor, ma anche forse il più grande insediamento al principio el Medioevo. Il 1 aprile 1300, si ha l'autorizzazione da Westminster, dopo una "inquisition ad quod damnum" fatta dallo Sceriffo del Middlesex, per una multa fatta davanti al Vescovo di Coventry e Lichfield, il Tesoriere, per Edmund, Conte di Cornovaglia, consanguineo del Re, Affittuario "in chief", a rimettere e trasferire in manomorta al Maestro e Fratelli dei Cavelieri Templari in Inghilterra, 2 scellini di canone ad "Istelworth", che il Conte era solito ricevere da loro per diritti di pascolo comuni che Essi avevano in quella città. Il 4 ottobre 1301, si ha un "inspeximus" e conferma in manomorta di una concessione datata 3 dicembre del Ventottesimo Anno del Regno di Eduardo I, in cui si fa riferimento a pascoli e brughiera all'interno della Hundred di "Istelworth". Nel 1312, i sovracitati Cavalieri Templari, al tempo della soppressione del loro Ordine, possedevano a Londra e nei paraggi, tra l'altro, relativamente al circondario trattato in questa pagina, il Manor di Hampton, terreni in Hampton e Wyke, terreni a pascolo ad Isleworth. Il mercato e la fiera concessi nel 1231 non sembrano essere sopravvissuti a lungo, però, e le transazioni commerciali ad Isleworth si ridussero mano a mano che il Medioevo avanzò, sebbene riferimenti ai traghetti, banchine e quote di diritti di ormeggio, indicano, come ci si potrebbe aspettare, che il Fiume portà traffici da e per Isleworth. Nel Calendario dei testamenti provati e registrati presso la Corte di Husting (Londra), si legge che il 25 gennaio 1377, il lunedì, Festa della Conversione di San Paolo, si analizza il testamento di John Tornegold, Mercante, datato Londra, sabato il Giorno seguente la Circoncisione (1 gennaio 1377), in cui il defunto aveva disposto di essere seppellito nella Chiesa di St. Mary Magdalen in "Old Fish Market", prevedendo, tra tante altre disposizioni, il lascito a sua moglie Johanna dei suoi caseggiati, canoni e servizi nei suoi Manors di Brayford, Hanewell, Yistilworth, Yillyng, Bordeston. In merito alla tassazione del Clero, in riferimento alla imposta locale sulla persona fisica del 1381 nell'Arcidiaconato del Middlesex, risulta che funse da Esattore il Priore della Santa Trinità di Londra. Nei suoi conti risulta una sovvenzione concessa dal Clero al Re Riccardo II nel Quarto Anno del suo Regno (1377-1399), in cui risulta, per la somma 7s. 9d., Laurence, il Vicario di "Killworth", forse Isleworth. Concludendo la trattazione di questo secolo, va rilevato che Isleworth, piuttosto il suo Manor, si caratterizzò nel XIV secolo per una notevole contrazione della popolazione: nel Manor, vi era un'antica consuetudine secondo cui gli Affittuari erano tenuti a pagare al Lord una certa somma di danaro chiamata "Diseyne", pari ad 8 marchi, in aggiunta a certi canoni consuetudinari. Tale somma veniva esatta, in equale proporzione, sui maschi a partire dai 15 anni. Nel 1386, richiesero una riduzione, affermando che, in precedenza, il pagamento di quella somma non era stato un grande fardello, dato che il numero di abitanti era tale da ammontare a un solo penny a persona; ma poiché il luogo si era così spopolato che risultava essere sei volte maggiore, di modo che, molti, non appena diventati soggetti alla tassa, abbandonavano il posto, rendendone il peso ancora più gravoso. In conseguenza di questa petizione, il pagamento del "disneyne" fu interamente rimesso per quattro anni.
1.7 XVI secolo
Dal XVI secolo, una certo numero di case ad Isleworth furono di proprietà o in fitto di persone importanti: la maggior parte di queste proprietà meritano attenzione piuttosto in virtù dei loro proprietari, o del carattere delle case e terreni a loro servizio, piuttosto che per la loro dimensione. Questo fu il secolo dell'autoritario e sanguinario Enrico VIII, che ordinò la morte di tante persone che non riconobbero il suo primato sulla Chiesa, rifiutando il "Giuramento di Supremazia". Gli ultimi giorni di vita dei Frati Certosini Inglesi si legge nel bello e patetico raconto di Maurice Chauncey, Certosino della "London Charterhouse"; a dispetto della stragrande maggioranza degli altri Certosini, che furono praticamente unanimi nel rigettare la superemazia di Enrico VIII in materia ecclesiastica, Egli invece, si sottopose al giuramento (salvando la "pellaccia", cosa di cui però ripetutramente si lamentò in seguito, vergognandosi della sua debolezza) e quando il suo Monastero venne acquisito dalla Corona, nel 1537, unitamente a pochi altri Certosini, si unì a quelli di Sheen che si erano trasferiti a Bruges). All'Ascesa al Trono di Maria I, essi tornarono a Sheen, e nel 1556, Chauncy fu eletto Priore, ma nel 1558, tornarono a Bruges, vivendo con i loro Fratelli Fiamminghi sino al 1569, quando ottennero una propria Casa in St. Clare Street. L'ostilità dei Calvinisti li costrinse a lasciare nel 1578, e non riuscendo a stabilirsi a Douai, si ritirarono a Louvain nel maggio 1578. Chauncy morì il 2 luglio 1581 nella vecchia Casa di Bruges. Orbene, Maurice Chauncey scrisse "Historia aliquot nostri saeculi Martyrun in Angliâ ...." (1550, Mainz e 1583, Bruges), "Commentariolus de vitae ratione et martyrio octodecim Cartusianorum qui in Anglia sub rege trucidati sunt" (1608, Gand), "Vitae Martyrun Cartusianorum aliquot, qui Londini pro Unitate Ecclesiae adversus haereticos ...." (1606, Milano), come si vede, alcune pubblicate postume. In tali opere, come i titoli lasciano presagire, racconta delle accuse e dei processi ai Certosini nel 1535, tra cui il Superiore della Casa della Contea di Nottingham, Robert Lawrence, Priore di Beauvale, Augustine Webster, Priore di Axholme. Dopo essere stati incarcerati e ripetutamente interrogati, riconoscendo solo il Papa come Capo della Chiesa e non Enrico VIII; vennero condannati a morte e ricondotti nella Torre di Londra. Il 4 maggio, il Priore Lawrence di Beauvale, con gli altri due Priori, un altro Padre dell'Ordine del Santissimo Salvartore (Ordo Sanctissimi Salvatoris), informalmente noto come "Ordine Brigittino o Brigidino, nonché John Hale, Vicario di Isleworth, vennero impiccati a Tyburn, in mezzo ad una grande folla, tra cui molti Lords e Cortigiani. I Condannati furono portati al luogo di esecuzione nei rispettivi abiti e tutto venne organizzato per rendere la loro morte, un esempio terribile di potere del Re sopra i Religiosi ed Ecclesiastici del Regno. A ciascuna delle vittime, mentre saliva sul patibolo, fu offerto il perdono del Re qualora avesse accettato Enrico VIII come Capo supremo della Chiesa, ma tutti rifiutarono. I particolari dell'esecuzione furono ancora più spettrali e rivoltanti di quelli adottati solitamente nelle esecuzione per alto tradimento. Le funi utilizzate per l'impiccagione preliminare erano particolarmente robuste e pesanti, in modo da evitare la possibilità di strangolamento fatale prima che il successivo squartamento potesse essere concluso. Mentre erano ancora in vita, venivano lacerati in presenza dell'altro, i loro corpi mutilati oscenamente, i loro cuori tagliati fuori e strofinati nelle loro bocche e facce, e tutto ciò prima che lo squartamento fosse iniziato. Ecco come lo Storico John Stow (Collections cit.) riporta il drammatico evento nell'Inglese del suo tempo (fine XVI secolo-inizio XVII secolo): "The xxvj. yere of his reygne, John Champneys mayre, ye xxix. day of Apryll ye prior of ye Charterhouse of London, the prior of Beuall, the prior of Exsam, & a brodar of ye same callyd mistar Raynolds, & a pryste callyd Mast. John Hayle, vicar of Thystylworthe were all condemnyd of treason & judgyde at Westmystar to be drawne, hangyd, & quarteryd at Tybourne, who wer executyd at Tyborne ye iiij. day of May, & ther heds & quarters set at every gate of London, & at ye Chartarhous in London one quartar. The viij. day of May the kynge comaundyd all about his court to powl theyr hedes, & to gyve them ensample he dyd cawse his owne hed to be powllyd lykewyse.". E ricercando tra i riferimenti dei documenti di questo periodo, abbiamo trovato il testo della lettera inviata dal citato John Hale, Vicario di Isleworth, al Consiglio (del Re?), il 20 aprile 1535, quindi, poco prima di essere giustiziato, in cui, tra tante cose, scrive "Io penso, circa due anni, fa delle Leggi del Parlamento fatte contro gli Uomini della Chiesa, con il Priore di Hounslow, che offrì di mostrarmi una profezia; ma non avemmo il tempo di parlarne insieme ulteriormente ....", come pure "Anche il Signor Waren, Vecchio Sovrintendente, e Maestro di Ashford, nel Kent, talvolta Assistente del Vescovo di Canterbury, parlò nel Cimitero-Giardino di Istleworth dei duri statuti fatti e da farsi contro la Chiesa.". Il 7 aprile 1586, davanti a Christopher Ryth (sembra un Giudice), Robert Wyne di "Isleworthe" nel Middlesex, Sarto, compare (o deve comparire) per il riconoscimento di un suo debito di 10 sterline. La formula usata è "sibillina", ma sembra capirsi che si disponga la sua apparizione alla successiva Sessione Generale del Giudice di Pace "per rispondere .... per il grande fastidio degli onesti residenti di Isleworth, al cattivo esempio di altri, come essi affermano di che ci dovrebbero essere soldi ed alcuni difesero e vennero trattenuti per aver resistito agli Ufficiali lì". Nel 1593, John Norden, Cartografo ed Antiquario, cita (Speculum Britanniae cit.) fabbriche di rame ed ottone ad Isleworth. Egli dice che il minerale veniva portato da Mendip Hills e che "manie artificial devises were to be noted in the performance of the worke" (molti attrezzi artificiali si notavano nell'esecuzione dei lavori). Tali fabbriche di rame esistevano ancora a distanza di secoli presso Baber Bridge, quando appartentevano al Duca di Northumberland ed erano affittate dalla Società Incorporata delle Miniere Reale.
1.8 XVII secolo
Nel 1603, vi furono 75 sepolture, più del doppio della media del periodo. Nel 1625, vennero sepolte 126 persone, di cui 38 si dissero decedute per la peste. Il 3 e 4 agosto 1647, il Generale Fairfax acquarterò il suo Esercito ad Isleworth, dove nel secondo giorno citato, Egli ricevette i Commissari Parlamentari, a cui "Sua Eccellenza ed il Consiglio di Guerra proposero un modo secondo cui il Parlamento poteva essere protetto dalla forza e dalla violenza; e paure e gelosie essere rimosse tra la città e l'Esercito". Nel 1665, vennero sepolte 195 persone, di cui 149 morte di peste. Questi ultimi dati e quelli di inizio secolo, mostrano come Isleworth abbia sofferto significativamente per le pestilenze citate. Proprio per questo, nel 1665, si disse che vi fosse stato un Lazzaretto sul sito di una successiva Casa di lavoro sindacale. Nel 1664, per la tassazione dei focolari vennero gravate, ad Heston ed Isleworth, senza contare Hounslow, rispettivamente 59 e 138 persone, e quelli non gravati 110 e 143. Ad Isleworth, 15 persone avevano dieci focolari ed oltre e 36 ne avevano cinque o più.
1.9 XVIII secolo
Nel 1723, si diceva che vi fossero circa 160 famiglie nella Parish di Heston e più di 200 in quella di Isleworth. L'angolo nord-occidentale di Isleworth, che confina a nord con Osterley ed ad ovet con Lampton, è noto come "Spring Grove". Nel 1779, Sir Joseph Banks, il più grande Botanico Inglese, prese in fitto e successivamente comprò, una casa con 34 acri (14 ettari) lungo il lato settentrionale di quella che poi si sarebbe detta London Road. Essa divenne nota come "Spring Grove House". Nonostante il Botanico avesse anche una casa nel centro di Londra, Egli trascorse molto tempo e dedicò molta attenzione alla sua proprietà di Isleworthy, dove costantemente creò un capolavoro botanico rinomato, realizzato principalmente con molte delle grandi varietà di piante straniere che aveva collezionato nei suoi grandi viaggi in tutto il mondo, in particolare, Australia e Mari del Sud. Banks morì nel 1820, e nel corso dei successivi trent'anni, la casa fu considerevolmente modificata ed ampliata da un nuovo proprietario, Henry Pownall, che vendette la proprietà nel 1850 per un parziale risanamento. Nell'ultimo decennio del XVIII secolo, Daniel Lysons riporta che ad Heston vi erano 281 case abitate da 1632 persone, mentre ad Isleworth le case erano 712 con 4190 abitanti. Sempre lo stesso Autore riporta che nel 1796 i siti di principale coltivazione della frutta erano Brentford,Isleworth, Twickenham, Hammersmith, Kensington, and Plumstead.
1.10 XIX secolo
Nel 1849, l'arrivo della "South Western Railway" spinse i residenti più ricchi ad allontanarsi da Londra, il che favorì la crescita di orti al posto dei frutteti. La prima fase dello sviluppo periferico si ebbe nella già citata Spring Grove e a Woodlands. La ferrovia portò anche le fabbriche. Sino alla metà del secolo, la crescita più rapida si ebbe ad Heston, e nel 1851, subito dopo la che costruzione della ferrovia, con stazioni ad Isleworth ed Hounslow, Heston aveva oltre 4.000 abitanti ed Islcworth tra 6.000 e 7.000. Da allora, il tasso di crescita ad Isleworth fu ben oltre 1.000 persone ogni decennio. Nel 1876, l'Artista post-Impressionista Vincent van Gogh si trasferì ad Isleweorth, per diventare un Insegnante ed Assistente Predicatore in una Scuola locale. Una targa azzurra ricorda il luogo dove visse lungo Twickenham Road. Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Isleworth, allora nel Middlesex, come segue: "par. and vil. with ry. sta., Middlesex, on river Thames - par. (containing part of Hounslow), 3143 ac., pop. 12,973; vil., 12 miles SW. of London; P.O., T.O; produces large quantities of fruit, and has flour mills, cement mills, breweries, and perfumery works.". Alla fine del XIX secolo, la nuova area residenziale di St. Margarets riempì il vuoto tra Isleworth e Twickenham. Quanto riportato in precedenza, trova espressione nella succesione dei dati statistici seguenti sui residenti per Heston 1.782 (1801), 2.251 (1811), 2.810 (1821), 3.407 (1831), 4.071 (1841), 5.202 (1851), 7.096 (1861), 8.432 (1871), 9.754 (1881), 10.389 (1891), 11.690 (1901) e per Isleworth 4.346 (1801), 4.661 (1811), 5.269 (1821), 5.590 (1831), 6.614 (1841), 7.007 (1851), 8.437 (1861), 11.498 (1871), 12.973 (1881), 15.884 (1891), 19.874 (1901).
1.11 XX secolo
Verso la metà degli anni '20, Great West Road venne a nord del distretto, portando case bifamiliari che congiunsero Isleworth con Osterley. La parte meridionale di Isleworth si chiamava Mogden. Qui, nel 1936, entrò in funzione l'Impianto di depurazione delle Acque del Tamigi, uno dei più grandi dell'Inghilterra Meridionale, che tratta le acque reflue di circa 2 milioni di persone, relative ad un bacino di utenza di 60 miglia quadrate di Londra settentrionale ed occidentale. La costruzione di tale impianto di depurazione rese meno attraente quest'angolo sud-occidentale di Isleworth, mentre, da allora, i residenti protestano per l'odore ...... . Nel 1921, Isleworth aveva circa 30.000 abitanti, contro i poco meno di 20.000 di Heston. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Isleworth fu colpito da 23 bombe tedesche altamente esplosive, che colpirono duramente la Chiesa di All Saints (v. paragrafo specifico). Le devastazioni apportate dai bombardamenti, unitamente ai vuoti derivanti dagli abbattimenti effettuati dalle Autorità locali prima e dopo la Guerra, resero gran parte di Old Isleworth deserta, e solo dopo diversi decenni la zona fu completamente riqualificata. Nella seconda metà del XX secolo, l'Amminstrazione locale ed i Costruttori privati realizzarono diversi edifici per appartamenti, mentre altre parti di Old Isleworth, da allora, hanno formato oggetto di ulteriore ammodernamento, soprattutto alla fine degli anni '80, con una serie di case a schiera lungo il Fiume, uffici ed un pub . blocchi recenti gated di appartamenti in stile loft hanno ulteriormente aggravato la disarmonia, ma Old Isleworth conserva comunque abbastanza patrimonio per giustificare la sua denominazione. Nel frattempo, nel 1970, la Chiesa di All Saints fu ricostruita, con un'aggiunta.
1.12 XXI secolo
Nonostante che, in tempi recenti, la discordanza architettonica sia stata accresciuta a seguito della realizzazione di ulteriori edifici di appartementi, Old Isleworth conserva ancora parte del suo patrimonio da giustificare la sua denominazione. Concludiamo informandovi dell'esistenza di un quadro che raffigura quella che sembra una "Monna Lisa" del Louvre più giovane; tale raffigurazione era nota come "Isleworth Mona Lisa", anche se gli attuali Proprietari la definiscono "Earlier Mona Lisa", ritenendo che Leonardo da Vinci abbia dipinto la parte superiore del quadro all'incirca un decennio prima di iniziare il più famoso quadro del mondo, "La Gioconda" del Louvre. Ed in effetti, a prima vista, l'immagine è molto somigliante, ma i principali Esperti escludono che si tratti di un lavoro di Leonardo. Comunque sia, l'opera venne scovata poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, verso il 1913, da Hugh Blaker, in una vecchia Manor House del Somerset, dove era appesa da più di un secolo, dopo essere stata acquistato in Italia come capolavoro originale di Leonardo da Vinci. Egli la portò nella sua Galleria di Church Street.
2. confini tra Isleworth ed Heston
Chiarito, in precedenza, il rapporto tra la Hundred di Hounslow e la Hundred di Isleworth, come pure quello tra Isleworth ed Heston, molto stretto, nonché quello con Twickenham ed Hampton, riteniamo utile sintetizzare la questione dei confini, in modo che i successivi paragrafi possano essere intesi più agevolmente. Il Villaggio di Isleworth si trova sulla parte esterna di una curva nel Tamigi come il Fiume scorre a nord da Kingston a Brentford. L'antica Parish di Isleworth presenta una forma ad L, con un ramo che si estende verso ovest dal Villaggio al Fiume Crane circa due miglia di distanza, e l'altro in direzione nord lungo il Fiume Brent per circa due miglia. La Parish di Heston risiede nell'angolo dei due braci. La parte più antica dei confini delle due Parishes è, forse, quella formata dal Tamigi e dal Brent. E' ignoto se il punto a sud di Isleworth Ait sul Tamigi sia sempre appartenuto a Richmond: nel XVII secolo, qui insistevano quattro isolette (Ait= Piccola isola, Inglese dialettale), i cui canali di divisione, da allora, vennero insabbiati. Lungo il Fiume Brent, più volte, il confine è stato leggermente modificato (anche in relazione a cambiamenti del corso del Fiume), e nel XVI secolo, il Manor di Isleworth e relativa Parish rivendicarono senza successo un piccolo pezzo di terra comune dall'altra parte del Ponte di Brentford. A nord, un tempo, un Ruscello confluente nel Fiume Brent segnava il confine tra le due Parishes (Isleworth ed Heston) e Norwood ad ovest fino Norwood Green. Il resto del confine settentrionale è meno facile da spiegare. Il confine occidentale di Heston corre lungo un percorso di collegamento tra Cranford e Norwood, in modo che il Villaggio di Cranford, esistente dal 1086, si interpone tra Heston ed il suo confine apparentemente più naturale sul Fiume Crane. A sud di Cranford, il Fiume Crane forma il confine di Heston, e poi di Isleworth, e questo fu il confine del Manor di Isleworth dal 1299. Più a sud, in corrispondenza del confine tra Isleworth e Twickenham, la divisione tra le terre dei due Villaggi potrebbe non essere stata definitivamente definita sino a quando entrambi ebbero la Chiesa. Per la maggior parte, il confine segue un corso d'acqua che attraversava la brughiera al Fiume Crane. Dove il torrente confluiva nel Crane, il confine lasciava entrambi ed andava diritto al Tamigi, questa sua parte sembra essere stata fissata dal XV secolo (Accordo tra Parishes del 1439). E' incerto dopo quanto tempo sia stato determinato il confine tra Heston ed Isleworth: nella parte occidentale, corre appena a sud della strada principale su Hounslow Heath, poi segue un corso d'acqua attraverso la città Hounslow ed attraversa i campi apparentemente senza una guida naturale per Osterley, dove corre lungo un ruscello. La linea attraverso la brughiera potrebbe non essere stata fissata prima del Regno di Enrico VIII. La Mappa de 1607 fatta da Ralph Treswell per il Conte di Northumberland riporta solo le terre demaniali e le caratteristiche vicino a loro, mentre, invece, tutti i confini sono mostrati chiaramente nella bella e dettagliata Mappa della Hundred di Isleworth di Moses Glover del 1635, fatta per il Conte di Northumberland. Dal 1635, intervennero pochi cambiamenti. All'atto della recinzione del 1818, una piccola area sulla brughiera già appartenente ad Isleworth fu assegnata ad Heston come cava di ghiaia. Nel 1894, dopo che le due Parishes costituirono un Distretto Urbano, la parte di Heston a nord di Grand Junction (poi Union) Canal (114 acri) fu trasferita al Distretto Urbano di Southall, con cui successivamente è divenuta più strettamente legata. Nel 1932, il Distretto Urbano (già dal 1927, Parish civile) di Heston ed Isleworth divenne "Borough". Due anni dopo, tutta la parte della Parish di Cranford ad est del Fiume Crane (361 acri) fu aggiunta al "Borough" e furono effettuati adeguamenti nei suoi confini con Twickenham, Brentford e Chiswick, e Southall-Norwood. Di conseguenza, nel 1951, il "Borough" copriva 7.218 acri (nel 1865, Heston, era stimato 3.823 acri, Islcworth 3.143 acri).
3. Analisi Topografica
Dopo il lungo "cappello" precedente, che speriamo abbia chiarito, a grandi linee, quanto ci apprestiamo ad illustrare, passiamo a dividere l'analisi topografica per i principali periodi storici relativi all'area corrispondente alla ex Hundred di Isleworth, ripetendo che cercheremo di focalizzare l'attenzione solo su Isleworth.
3.1 Topografia prima del 1635
I primi insediamenti dell'area, probabilmente, furono Isleworth, sul Fiume, ed Hounslow, sulla strada principale. Heston, come Isleworth, è incentrata sulla sua Chiesa, che sorge su una piccola collina. La Chiesa fu, probabilmente, lì dalla fine dell'XI secolo (v. paragrafo "Rapporto tra la Chiesa di Isleworth e quelle limitrofe"). Prima del XIII secolo, nessuno degli altri Borghi viene citato, sebbene, probabilmente, la maggior parte di loro siano stati fondati in precedenza: si tratta di North Hyde, Sutton, Lampton, Scrattage (in Heston), e Worton, Wick (in Isleworth). Apparentemente, Osterley fu mai più di una casa colonica e Wyke potrebbe essere stato non molto più di ciò, sebbene nel 1274, venga indicato come una circoscrizione. Il Toponimo "Scrattage" è andato perduto, anche se sopravvisse sino a poco tempo fa come in Scrattage Lane (poi Jersey Road), lungo la quale vi erano cottages dispersi. Nel Tardo Medioevo, probabilmente, Brentford iniziò ad espandersi oltre il ponte per Brentford End. Parte dei Villaggi di Cranford e Whitton si protesero, rispettivamente, in Heston ed Isleworth. I campi aperti di Isleworth si trovavano a nord ed ovest dell'insediamento. Tra Worton, Whitton ed Hounslow, i terreni furono parzialmente recintati dal 1635, ed alcuni di essi, ai margini della brughiera, possono non essere mai stati soggetti alla coltivazione sotto campi aperti. Dal XIII secolo, Il Parco del Manor si trovava sulla riva del Fiume a sud di Isleworth e nel XV secolo, fu il sito dell'Abbazia di Syon, dato che pochi anni prima fu spostato sui prati a nord del Villaggio. Il nome di Heston suggerisce che potrebbe essere stato fondato sul bordo della brughiera, ma dal Medioevo, una larga fascia di campi aperti, probabilmente si estendeva proprio di fronte al confine di Cranford a Wood Lane, rotto solo dalla striscia di "Common" (41 acri nel 1635) che correva su sino a Lampton dalla brughiera. A sud, questi campi erano delimitati da Bath Road, che correva lungo il bordo della brughiera. Dalla fine del Medioevo, fuori nella brughiera, vi furono due gruppi di terre recintate, entrambe denominate "Babworth": la prima era un ovale di 160 acri accanto Bath Road (nel 1635, era chiamato Notrh Beaver), mentre South Beaver e Beaver Mead correvano lungo il Fiume Crane a nord di Baber Bridge. A nord di Heston Fields, c'erano, nel 1635, i 60 acri di terra comune di North Hyde, ed oltre, vi erano recinzioni, alcune delle quali mai coltivate in campi aperti. Ad est del Villaggio di Heston, le terre di Osterley furono totalmente recintate dal tempo in cui sono citate per la prima volta, anche se vi erano alcuni terreni comuni ad est di Osterley, che vennero assorbiti nella Tenuta dopo il Medioevo. A sud di Wyke, vi erano dei campi aperti vicino a London Road. Complessivamente, la congiunzione dei toponimi e della geologia con la storia antica delle Tenute suggerisce che in questa parte della Parish verso nord da Hounslow e Isleworth e verso est da Heston, l'espansione dell'uso dei terreni potrebbe essere avvenuta come pascoli recintati piuttosto che come campi aperti coltivabili.
3.2 Topografia 1635-1849
Nel 1635, la Mappa di Mosses Glover della Hundred di Isleworth mostra il Villaggio di Heston formato da poche case raggruppate intorno ad un incrocio di fronte alla Chiesa e che si estende un poco lungo la strada a nord. L'unica grande casa era Hallplace, nel angolo tra Heston Road e Church Road. Sino al XIX secolo, vi fu una grande casa su questo sito. Nel 1635, c'era un netto vuoto tra il Villaggio di Heston ed Heston End, che era all'incirca della stessa dimensione, all'estremità di New Heston Road. Il Villaggio crebbe molto poco tra il 1635 e il 1818. Entro la metà del XIX secolo, vi erano un paio di case più grandi in Heston End, da allora chiamato New Heston, ed una Scuola nazionale vicino alla Chiesa, ma nel 1876, il Villaggio veniva descritto come costituito da "tre o quattro vie irregolari che convergono su un piccolo spazio verde triangolare sporco, nel cui centro è uno squallido stagno di mattoni.". L'unica Taverna del Villaggio, "Rose and Crown" si trovava in Heston Road, citata nel 1818. Nel 1958, gli unici edifici sopravvissuti da prima del XIX secolo sembravano essere St. Laurence Cottages in New Heston Road, del XVII secolo, ed alcuni fienili di legno ad Heston Farm, dei quali l'intelaiatura è probabilmente del medesimo periodo. Dalla fine del Medioevo al XIX secolo, le aree di maggiore espansione edilizia furono a sud dell'insediamento di Isleworth e lungo London Road. Nel 1635, la maggior parte delle case del Villaggio di Isleworth insistevano attorno alle due piazze, North Street e South Street, Church Street, e la parte più vicina di Twickenham Road. C'erano pochi edifici a nord di Duke's River ad eccezione della Chiesa, la Canonica, l'abitazione del Parroco, il caseificio. Porch House (demolito), vicino alla Chiesa, dovrebbe essere apparsa subito dopo. All'interno del centro abitato vi erano molti giardini e le case erano ampiamente distanziate. La Scuola di carità era già in Lower Square, nei pressi di Town Wharf, e Moat House ancora si frapponeva tra Church Street e North Street sul probabile sito della vecchia Manor House. Lord Grey di Warke (morto nel 1674) occupava una casa sul lato meridionale di Swan Street ed aveva da poco ampliato il suo giardino deviando parte della strada. La sua casa, probabilmente, appartenuta a Sir Thomas Ingram a metà del XVII secolo, in seguito, passò ai Conti di Shrewsbury, che costruirono una Cappella Cattolica nelle sue pertinenze. James Gibbs (1682-1754) è noto per aver progettato una casa ad Isleworth per il Conte di Shrewsbury. "Shrewsbury House", come veniva chiamata, fu abbattuta nei primi anni del XIX secolo. Nel XVII secolo, Lord Grey non fu l'unico membro dell'Aristocrazia a vivere ad Isleworth: oltre le già citate grandi case costruite nei pressi di London Road, dal XVI secolo, un crescente numero di classi superiori e medie furono attratte dal Villaggio di Isleworth e dalla vicina riva del Fiume, tanto che nei primi anni del XIX secolo, il bellissimo paesaggio su entrambe le sponde del Fiume era "adornato da eleganti palazzi e ville". Nel 1635, il sito della costruzione principale di "Nazareth House" (cioè, la parte meridionale dei due successivi edifici principali) era occupato, ma, a quel tempo, la strada correva tra essa ed il Fiume, e c'erano altre case più a nord. Il successivo edificio, anticamente chiamato Isleworth House sembra risalire al tempo di Sir William Cooper, Cappellano di Giorgio III. Fu Lui che nel 1833 ebbe Richmond Road deviata verso il suo corso (ancora del 1958). Allo stesso tempo, o poco prima, le poche case a sud di Swan Street furono demolite insieme a diverse a Railshead (ad 1,2 miglia a sud-est della stazione di Isleworth; oggi, residua nella Toponomastica solo Railshead Road, prossima al Tamigi) ed loro siti divennero parte dei terreni. Prima di ciò, c'era un molo ed una fabbrica di ceramiche a Railshead ed un piccolo gruppo di case, che continuò a stare vicino a "Coach and Horses". Nel 1635, esistevano solo due case a sud di Railshead. "Gordon House", venne costruita sul sito della più settentrionale delle due, e fu usata anche come Scuola per ragazze e poi divenne parte della Scuola Navale Reale. Anche l'altra casa fu una Scuola e venne ricostruita o modificata e poi ricostruita e chiamata St. Margaret's. I terreni vennero anche estesi per includere parte di Twickenham Park nella Parish di Isleworth e Richmond Road fu leggermente deviata, allontanandola dalla casa. Twickenham Park fu il vecchio parco del Manor di Isleworth, ma fu una Tenuta separata dal XVI secolo, con una casa sul confine della Parish, che fu abbattuta verso il 1805 e la Tenuta frazionata. La citata St. Margaret's venne rimpiazzata nel 1853 da un'altra, che nel 1856 divenne la sede della Scuola Reale Navale e chiamata successivamente Kilmorey House. Venne mantenuto il nome Gordon House per l'altra casa accanto. "St. Margaret's (o Kilmorey) House" fu bombardata nel 1940 e la Scuola si trasferì. Gordon House e il sito di St. Margaret's vennero rilevate nel 1949 da Maria Grey del Training College e il Comitato per l'istruzione del Middlesex aggiunse diversi nuovi edifici per il Collegio. Durante i secoli XVII e XVIII, sebbene ad Isleworth non vi fu molta espansione edilizia, comunque vennero erette ulteriori costruzioni. John Broad, che lavorava in Brazil Mill nel XVI secolo, visse in una casa all'angolo meridionale tra Twickenham Road e North Street. Venne poi ricostruito e denominato Silver Hall, venendo abbattuto al principio del XIX secolo, ed venne costruita una casa identicamente denominata sul lato opposto di North Street, egualmente scomparsa nel 1958. Nel 1635, vi era una casa sul sito di Gumley House (poi parte di un Convento Cattolico) a Twickenham Road, ma la parte più antica del successivo edificio risale al 1700. Dopo essere stato ricostruito in questo periodo e successivamente ampliato, dopo essere divenuto nel 1750 sede di colazioni, danze, mucica e pesca, venne abbattuto nel 1795. Dopo la recinzione del 1818, delle case cominciarono ad essere costruite sulla brughiera, in cui, nel 1793, era già stata realizzata la Caserma di Cavalleria. Nei primi anni del XIX secolo, vi fu la distruzione di diverse vecchie case a Isleworth.
3.3 Topografia dal 1849
Il 22 agosto 1849, venne aperta una stazione temporanea, denominata "Hounslow" ad est di Wood Lane, a circa 400 metri ad est/nord-est dell'attuale sito, in modo da consentire che si effettuasse il servizio sino al completamento dei ponti, del terrapieno e degli edifici della stazione. Dopo soli quattro mesi, il nome venne cambiato in "Smallberry Green". L'attuale stazione venne aperta il 1 febbraio 1850 come "Isleworth", ma, nel 1855, venne ridenominata "Spring Grove & Isleworth" (assunse nuovamente l'attuale nome di "Isleworth" nell'agosto 1911). Nel 1862, il Kelly's Directory evidenziava il declino di Isleworth, non più "di moda", l'abbattimento di alcune vecchie ville al principio del secolo, ma soprattutto, prevedeva un immenso aumento della popolazione nei paraggi delle nuove stazioni aperte, dove già degli immobili venivano costruiti, ma non alla velocità raggiunta in alcuni sobborghi Middlesex, cosa probabilmente dovuta, in parte, all'uso dei terreni per l'Orticoltura; tuttavia, la ragione principale fu che la maggior parte delle nuove Tenute fu costruita per le classi medie, che non vennero ad Isleworth ed Hounslow nei numeri attesi. Spring Grove fu uno dei progetti per la classe media più ambizioso, principalmente destinato agli Ufficiali dell'Esercito in pensione; fu realizzato nei primi anni '50 del XIX secolo, la Chiesa fu costruita nel 1856, e nello stesso anno, la rapida ascesa del distretto fu un notevole risultato del nuovo sistema ferroviario. Tuttavia, il buon inizio terminò rapidamente: nel 1865, vi erano solo poche ville con giardini lungo le strade che attorniavano la Chiesa, come Thornbury House (poi Campion House), dove viveva H. D. Davies, il promotore della Tenuta; vi erano anche poche altre case più grandi in "Grove". Successivamente, davvero poche case del tipo originale furono aggiunte alla Tenuta, ed anche se un certo numero di Soldati in pensione sembra aver vissuto in un primo momento, nel 1888, il fallimento del progetto venne implicitamente riconosciuto. Nelle vicinanze, il Collegio Internazionale (aperto nel 1867) rappresentò un altro progetto che non soddisfò mai le speranze originali: nel 1890, l'edificio, che era in Stile Gotico, fu rilevato dal "Borough Road Training College". A sud della stazione di Spring Grove (ora di Isleworth), Woodlands fu una versione leggermente più umile di Spring Grove: le case avevano giardini, ma molte erano semi-indipendenti. Fu inizialmente sviluppato verso lo stesso periodo, ma successivamente, riuscì a sostenere il suo progresso più costantemente ed ebbe la sua Chiesa subito dopo Spring Grove. La terza Tenunta per la classe media fu St. Margaret's. Negli anni '50 e '60 del XIX secolo, nella vecchia Isleworth, vi fu la costruzione di case bifamiliari ed a schiera in fitte strade più piccole. Nel 1901, arrivarono i tram e nel 1905 la District Line venne elettrificata; la crescita iniziò ad avere un ritmo maggiore e più piccole case bifamiliari inziarono a circondare la originaria "Spring Grove Estate". Nel primo decennio del XX secolo, vennero costruite circa 2.000 nuove case attorno ad Hounslow ed Isleworth. Heston, Sutton, Lampton, mentre l'area di Syon Hill rimase immutata sin al 1925, quando venne aperta Great West Road, che tagliava l'estremità settentrionale di Spring Grove ed il borgo di Lampton, ma per il resto, praticamente attraversava aperta campagna. Altrove, l'espansione edilizia si diffuse fuori dalle zone più vecchie, mentre a Nord Hyde, continuò ad avanzare nella Municipalità da Norwood. Nel frattempo, vi era stata molta ricostruzione nelle aree dei vecchi villaggi. Ad Heston, alcuni edifici attorno alla Chiesa in Heston Road sopravvivono da prima del XX secolo, ma il resto del Villaggio è stato praticamente ricostruito. Gran parte della vecchia Isleworth fu demolita prima della Seconda Guerra Mondiale, e inoltre fu bombardata durante il Conflitto, ed ancor più, abbattuto successivamente. Nel 1951, circa 30 suoi acri vennero designati come "area di riqualificazione vasta", anche se nel 1958, la ricostruzione era solo all'inizio: l'area tra Lower Square e North Street era ancora vuota di edifici, ma alcuni appartamenti erano stati appena costruiti nella più grandi vuoti in South Street.
4.1 Manor di Isleworth
Due premesse si rendono necessarie:
Dal "Toponimo", sapete che stando ad una postuma concessione Anglo-Sassone falsificata, tra il 677 ed il 695, 53 "manentes" (unità) a "Gislheresuuyrth" furono concesse all'Abbazia di Barking dal Re Ædilred (probabilmente Ethelred di Mercia, 674-704). Non è certo se questa Tenuta possa essere identificata con Isleworth. Twickenham venne concesso all'incirca nel medesimo periodo al Vescovo di Londra e poi passò nelle mani di Christ Church di Canterbury. Qualunque sia la spiegazione di tali operazioni, l'intero Manor di Isleworth, che comprendeva Heston e Twickenham, apparteneva, nel 1066, alla morte di Edoardo Il Confessore, al Conte Algar. Nel 1086, era tenuto Walter di St. Valery, uno dei compagni di Guglielmo I Il Conquistatore. Aveva un figlio Bernard, che presumibilmente gli successe, e nel 1130, Reynold di St. Valery teneva la stessa quantità di terra nel Middlesex che era stata posseduta da Walter. Nel 1166, Bernard, figlio di Reynold, ereditò le terre di suo padre in Oxfordshire e Berkshire, ma non risulta che abbia avuto Isleworth prima del 1183. Probabilmente, fu prima di circa 20 anni di tale data che un tal Guy St. Valery confermò ed estese la concessione di proprietà nella Hudred di Isleworth che era stata fatta all'Abbazia di San Valery (alla foce del Somme in Picardia) dal nonno, Walter, dopo la Conquista Normanna. Bernard St. Valery, morì verso il 1191, e suo figlio Thomas (morto verso il 1219), alternativamente sostenne il Re di Francia ed il Re d'Inghilterra nelle loro guerre, in modo che, le sue terre patirono vicissitudini corrispondenti: Isleworth fu in possesso Reale tra il 1193 ed il 1195, ma era tenuto da Thomas tra il 1202 ed il 1203. Le proprietà Inglesi di Thomas passarono al genero Robert, Conte di Dreux, nel 1227, privato delle terre a favore della Corona in quanto terreni di un Normanno, che vennero poi concessi al fratello del Re, Richard, Primo Conte di Cornovaglia. Isleworth fece parte della dote della vedova di Edmund di Cornovaglia, ed alla sua morte, nel 1312, tornarono nuovamente alla Corona. Nel 1327, Isleworth fu concesso alla Regina Isabella e nel 1330 alla Regina Philippa. Nel 1337, quando venne creato il Ducato di Cornovaglia, la reversione di Isleworth, con il resto dell'Onore di St. Valery, fu incluso nella concessione di terreni. Nel 1374, la Corona concesse un contratto di locazione per 10 anni a partire dal 1369, ed il Locatario continuò a tenere il Manor sino alla sua morte nel 1387. Allora, fu concesso alla Regina Anne a vita, ed, in conseguenza della pregressa concessione al Ducato di Cornovaglia, fu poi detenuto da Enrico V come Principe di Galles. Nel 1400, Isleworth fu concesso a vita ad Henry Bowet, poi Arcivescovo di York, che nel 1421, cedette suo contratto di locazione. Successivamente, il Re concesse Islcworth all'Abbazia di Syon, di nuova fondazione, nel cui possesso rimase sino al 1539. In generale, l'Abbazia sembra avere terre affittato le più distanti terre demaniali, ma, tranne forse per un breve periodo alla fine del XV secolo, coltivò la maggior parte di quelle in Isleworth. Dal 1508, se non prima, questi demani di Islcworth erano conosciuti come "Dairy Farm" o "Dairyhouse Lands". Nel 1539, dopo la soppressione dell'Abbazia di Syon, Isleworth fu aggiunto all'Onore di Hampton Court, e John Gates, un Gentiluomo del Consiglio Privato del Re, fu nominato Balivo e Gestore dell'Abbazia, Manor e demani. Nel 1541, Egli ottenne anche un contratto di locazione dei demani per 21 anni. Nel 1547, il Duca del Somerset, come Lord Protettore, si assicurò una concessione della Tenuta, ma la perse alla caduta dal potere nel 1549, ma lo riguadagnò in un secondo momento e lo tenne sino alla sua esecuzione nel 1552, anno in cui la Corona affittò le citate "Dairyhouse Lands" a Sir Thomas Wroth a vita, ma nel 1553, furono attribuite, con la casa e gestione del Manor a George Tyrrell, un Gentiluomo, Usciere del Consiglio Privato del Re. Questi, a sua volta, cedette i suoi diritti, e l'intera Tenuta fu concessa al Duca di Northumberland giusto pochi mesi prima della sua "caduta". Non è certo quanto completamente qualche successore di Somerset ne abbia preso il possesso: la Duchessa del Somerset visse a Syon sino al 1554, quando la Regina le ordinò di andarsene. Potrebbe essere stato in quel periodo che il Conte e la Contessa di Lennox tennero i terreni di Syon: un documento non datato si riferisce a loro come possessori delle terre demaniali di Syon ad Isleworth, e delle terre ad Heston, appartenenti alla Regina, e nel 1555, dipendenti di Lennox vennero coinvolti in una rissa a Brentford. Nel 1555, Joyce Wastell (o Page) Stalliere del Consiglio (Privato del Re), ottenne un contratto di locazione di 21 anni delle "Dairyhouse Lands", che entro il 1557, sembra essere stato ceduto, quando Maria I rifondò l'Abbazia, includendo le "Dairyhouse Lands" nella sua prima donazione ad essa. L'ex parco della Abbazia a Syon Hill, a nord di London Road, ed altre terre che erano appartenute al Manor vennero ad esso restituite nel 1558, ma alla soppressione del'Abbazia nel 1559, l'intera proprietà tornò nuovamente alla Corona. Nel 1560, Sir Francis Knollys e sua moglie ottennero un contratto di locazione di 31 anni di Dairyhouse e di altre terre ed Egli fu nominato Custode della casa e dei boschi e Gestore ed Balivo del Manor a vita. Knollys sembra aver tenuto Dairyhouse prima di questa concessione, e nel 1577, suo figlio Robert si assicurò la reversione del contratto di locazione del padre per altri 21 anni, e della sua custodia a vita, trasferendo, poi, tutti i suoi diritti al padre, il quale, nel 1584, gli riassegnò la Tenuta. Nel 1587, Robert Knollys ipotecò la proprietà di John Stanhope, che ha assegnò il suo diritto, un anno dopo, al Conte dell'Essex, il figlio della sorella di Robert. Tale Conte dell'Essex ed un suo creditore, Thomas Crompton, a cui aveva assegnato il suo diritto, a sua volta, trasferirono i loro diritti a Sir John Perrott, il suocero della sorella del Conte dell'Essex, Dorothy. Dopo la morte del figlio di Perrott, nel 1594, Dorothy sposò Henry Percy, Conte di Northumberland, il quale nel 1598, si assicurò tutti i diritti dei Knollys sulla Dairyhouse e ricevette dalla Corona un nuovo contratto di fitto di 40 anni con inizio dal 1612, alla scadenza del fitto dei Knollys. E' incerto chi sia stato l'effettivo possessore di Isleworth Syon durante queste successive ipoteche, ma nel 1590, il Conte dell'Essex riferì se stesso come Custode del Manor della Regina. Nel 1602, il Conte del Northumberland si assicurò un contratto di fitto di 21 anni del Parco a Syon Hill, e nel 1604, ottenne una concessione a canone della casa e del Manor, con il parco, Dairyhouse, ed altre pertinenze. La proprietà discese a Charles, Duca del Somerset (morto nel 1748), che sposò la figlia ed erede di Joceline, Conte del Northumberland (morto nel 1670). Il loro figlio (moto nel 1750) fu nominato Conte del Northumberland con regresso a suo genero, Sir Hugh Smithson, a sua volta nominato Duca del Northumberland nel 1766. Smithson e sua moglie furono detti aver ricevuto Isleworth Syon dal padre di Lei all'atto della sua succesione su di esso, prima che essi lo ereditassero col resto della proprietà. Nel 1958, un loro discendente, il Decimo Duca, possedeva Isleworth Syon.
4.2 Manor House e Mulino
Nel 1227, già sapete che Enrico III sequestrò Isleworth ed altre proprietà alla Famiglia St. Valery, dando il Manor a suo fratello, Richard, Primo Conte di Cornovaglia, il quale fece costruire una nuova Manor House circondata da fossato, descritta nel "Libro Nero del Tesoriere" come dotata di un tetto a tegole, camino, due stanze da letto ed una corte interna. Oltre il fossato, vi era un ulteriore cortile esterno con diverse costruzioni per i servitori e forniture, e non lontano, un mulino ad acqua. La posizione esatta di questa casa non vè documentata, ma un rapporto di un'area molto tempo fa conosciuta come "Moated Place" colloca il probabile sito della Manor House medioevale tra Nord Street e Church Street, a sud di quello poi chiamato Fiume del Duca del Northumberland. Nel 1264, la Casa fu bruciata e saccheggiata dai Londinesi, durante la Seconda Guerra dei Baroni, le cui inimicizia Richard aveva suscitato e che anche irruppero nel parco che aveva realizzato ad Isleworth e Twickenham, svuotando il suo stagno con i pesci a Baber Bridge. La Casa fu ricostruita, e venne visitata nel XIV secolo, sia da Eduardo III che dalla Regina Philippa. Nel 1370, la Casa era in cattivo stato, ma ancora comprendeva una sala, la Cappella, e diverse altre camere all'interno del fossato, così come fabbricati agricoli ed un mulino esterno, che in base ad altri elementi, molto probabilmente, sembra sorgesse sul sito del successivo Islcworth Manor Mill, alle spalle di Church Street. Dopo che il Manor andò all'Abbazia di Syon, non vi fu più necessità di una Manor House, anche se l'Abbazia continuò ad utilizzare fabbricati agricoli (in seguito "Dairyhouse Farm") che si trovavano dall'altra parte di Duke's River (Fiume del Duca del Northumberland) a nord. La Manor House e gli edifici all'interno del fossato vennero fittati verso il 1455 e lo erano ancora nel 1486. John Fox, Vescovo di Winchester, ebbe un contratto di locazione nel 1506 del sito con fossato e della limitrofa abbandonata casa del Mulino. Tra i successivi Locatari, vi fu Thomas, Lord Darcy (morto nel 1537). Robert Cole (o Plume) affittò il sito con fossato sotto Elisabetta I ed un Plum è indicato nella Mappa del 1607 come Occupante di una casa con fossato sul sito sopra descritto (il suo fitto dalla Corona giunse al termine per tale data, ma Egli potrebbe aver avuto un sub-affitto). Nel 1635, Moses Glover ascrive la stessa casa a "Ofley kt." e nel 1643, Sir John Offley ottenne un contratto di fitto dal Conte di Northumberland della casa del sito con fossato (Moat House) ad Isleworth dove Egli allora viveva e che avrebbe ricostruito dopo due anni. La stessa proprietà fu affittata di nuovo nel 1661, e si disse che una casa nello stesso posto o nelle vicinanze sia stata occupata dalla vedova di Charles, Duca del Somerset. Fu chiamata "Somerset House", e dopo essere stata utilizzata per qualche tempo come Scuola, venne abbattuta nel 1803. Nel 1851, l'unica prova della precedente esistenza della Manor House con fossato era il piccolo braccio del Duke's River (Fiume del Duca citato) ad est di Percy Gardens che sembra rappresentare il lato occidentale del fossato. Nell'effettuare le ricerche per scrivere questa pagina, abbiamo trovato un riferimento ad un semplice recinto difensivo, del tipo casa con fossato "ad ovest di Isleworth e del Fiume Crane vi è un fossato quadrato con l'ingresso sul lato orientale", ma non sappiamo se coincida con quello appena riferito. Al principio del paragrafo, avete letto di un Mulino vicino alla Manor House. Ed infatti, oltre ai riferimenti già indicati, se ne trovano molti altri al Mulino appartenente al Manor al principio del XIV secolo, che forse riguardano i Mulino di Isleworth. La sua ubicazione viene indicata per la prima volta nel 1352, vicino alla Manor House lungo il Torrente chiamato Bourne, che sembra essere scorso attraverso l'insediamento di Isleworth secondo il corso del successivo Duke's River, e la Manor House, come detto, probabilmente, si trovava a sud del Fiume ed ad ovest di Church Street. Inoltre, una Cronaca comprende un Mulino tra le costruzioni appartenenti a Richard di Cornovaglia che vennero distrutte dai Londinesi nel 1264: se ciò è esatto, esso potrebbe essere insistito qui, accanto alla Manor House che la folla bruciò, o a Baber Bridge, vicino allo stagno di pesca, che essi svuotarono.
5. Il rapporto tra la Chiesa di Isleworth e quelle di Heston, Twickenham ed Hampton
Non è nota l'originaria relazione tra le Chiese di Isleworth, Heston, Twickenham ed Hampton. Il Domesday Book (1086) cita un Prete ad Isleworth, di cui, a quel tempo, facevano parte Heston e Twickenham, mentre manca un riferimento ad uno ad Hampton. Walter di St. Valery (che avete letto essere forse il Lord nel 1086, salvo che non sia morto verso il 1082, nel qual caso lo era suo figlio o Eduardo Il Confessore) che possedeva sia Isleworth e Hampton, si disse nel XII secolo che aveva dato le quattro Chiese all'Abbazia di St. Valéry (ubicata alla foce del Somme, in Picardia). Ed infatti, William Dudgale (Monasticon Anglicanum cit.) riporta che la Chiesa Isleworth fu appropriata in un periodo originario all'Abbazia di St. Waleric (Walericus = Valéry), in Picadia, al cui Monastero venne confermata, insieme agli altri beni dell'Abbazia da Enrico II (1154-1189). Nel 1290, un Vicario che prese il posto del Rettore, citato nei documenti collegati all'Abbazia di Syon, diede alla sua famiglia 2 sterline ed una nuova tonaca ogn anno e carne giornaliera e bevande alla tavola superiore dell'Abbazia, mentre il suo domestico doveva essere alimentato alla tavola degli Stallieri. Un documento di circa il 1300 relativo alle terre Inglesi di St. Valéry, si riferisce ad Hampton, Heston e Twickenham come Cappelle di Isleworth, ma ciò potrebbe essere stato perché Islcworth rimae il centro amministrativo della Tenuta Rettorale del Monastero, piuttosto che perché le altre Chiese, in realtà, siano state fondate dalla Chiesa di Isleworth. Due concessioni del XII secolo, una probabilmente copia dell'altra, riportano tutte e quattro le Chiese con tale titolo, mentre l'altra le chiama tutte "Cappelle". Nel XIII secolo, le Chiese sembrano essere state ecclesiasticamente distinte: non è nota la data in cui l'Abbazia di St. Valéry ordinò Vicari nelle Chiese che possedeva nel Middlesex, tuttavia, si sa che Hampton ebbe un Vicario dal 1254, Twickenham dal 1286, Isleworth dal 1291 (Taxatio Ecclesiastica, quando la Canonica valeva 2 sterline), Heston dal 1310. Sino al 1391, il diritto di nomina del Rettore (advowson) di Isleworth ed Heston appartenne a St. Valéry, sebbene Vicari furono presentati dalla Corona quando le terre Inglesi dell'Abbazia vennero sequestrate nel XIV secolo. Poi, discesero con le Tenute Rettoriali alla Corona. Richard Newcourt (Repertorium Ecclesiasticum cit. ) scrive che il Priore di Takely, la cui Casa era una cella dell'Abbazia di St. Valéry, presentò il Vicario come suo Procuratore. Nel 1391, l'Abate e Convento di St. Valéry concessero la Chiesa al Collegio di William di Wickham di Winchester. Nel 1485, la Chiesa di Isleworth fu dedicata a Tutti i Santi (All Saints). Nel 1535, il Vicario John Hall, entrato in carica nel 1521, fu giustiziato a Tyburn per essersi rifiutato di riconoscere la supremazia di Enrico VIII. Ma di ciò siete già stati ampiamente informati. A seguito della soppressione dei Monasteri, Patrocinatore della Chiesa divennero gli Amministratori fiduciari della Cappella di St. George di Windsor. Entro la fine del XVII secolo, Sir Christopher Wren fu contattato per disegnare un progetto per un nuovo corpo degli edifici ormai fatiscenti, che però, venne ritenuto troppo costoso, sino a quando, nel 1705, Sir Orlando Gee (Membro del Parlamento) di Sion Hill nella Parish, lasciò 500 sterline con testamento a favore del lavoro. Tale somma, in combinazione con i fondi raccolti attraverso sottoscrizioni, consentì la realizzazione del progetto, con modifiche, tra il 1705 ed il 1706. Nel 1943 un grande incendio, innescato da due ragazzi che qualche giorno dopo diedero fuoco anche alla Chiesa della Santissima Trinità di Hounslow, portò alla totale completa ricostruzione interna con materiali più leggeri. Il corpo interno della chiesa attuale fu costruito nel 1970, impiegando l'Architetto Michael Blee, che progettò gran parte di Douai Abbey ed il Vetraio New, mantenendo la torre in pietra del XV secolo. Altro residuo antico è rappresentato dalle fondamenta, che insieme alla citata torre rappresentano tutto ciò che della struttura è antecedente al XX secolo.
6. Isleworth Ait
In precedenza, avete già trovato riferimenti a questa isoletta incontaminata nel Tamigi, a 30 miglia dalla sua foce, al largo di Old Isleworth, alla foce del Fiume Crane (già sapete che "Ait" significa "Piccola isola"). E' detta anche Isleworth Eyot, si estende per pochi ettari, variabili in base alla fase della marea, ed ha una forma allungata, tipo goccia. Una porzione fronteggia il canale di marea di fronte ad Old Isleworth (London Borough of Hounslow), un'altra fronteggia Kew Gardens (The London Borough of Richmond upon Thames). A sud di Isleworth Ait, vennero rinvenute file di antichi pali, in primo tempo, interpretate come una specie di fortificazione, mentre, in realtà, erano probabilmente i resti di trappola per pesci di marea, del resto, rinvenuti anche nella vicina battigia. Nell'anno 54, si dice che una Legione Romana abbia guadato il Tamigi verso ovest, per poi dirigersi verso nord, sul cammino della conquista. Tuttavia, le prove a sostegno di tale tesi sono alquanto limitate. Come capitava su altre numerose isolette del Tamigi, qui si coltivavano i salici, per i loro rami flessibili, che venivano utilizzati per produrre cestini a Londra. Verso la metà del XVII secol, l'isoletta rientrava nella Tenuta di Syon Park dei Fuchi del Northumberland, i quali permisero la costruzione di una elementare piscina per il divertimento dei bambini locali, ma nulla di ciò residua. Oggi, Isleworth Ait costituisce una riserva naturale gestita dal Gruppo di Hounslow del "London Wildlife Trust" per conto del proprietario "Thames Water". La Flora è costituita, oltre che dai già citati salici, da platani secolari, pioppi, biancospini, agrifogli, sambuchi, fiocchi di neve estivi, calendula di palude, mentre la Fauna comprende il martin pescatore, aironi, pipistrelli, farfalle ed alcune lumache rare. Al fine di preservare l'ambiente naturale, la visita del sito non è stimolate, sebbene siano consentite delle rare visite sorvegliate.
La stazione di Isleworth
Ponte della Ferrovia
London Road
Ufficio postale
West Thames College
London Road