Sintesi
Twickenham è una stazione ferroviaria (South West Trains) non molto lontana dal confine (verso nord) col London Borough of Hounslow. Siete molto vicini a quanto residua dell'antico villaggio medioevale di Twickenham, che si snodava lungo l'attuale Church Street, avendo il suo focus in St Mary the Virgin. Questa stazione consente anche di raggiungere il celebre Twickenham Stadium, come riporta il tabellone ferroviario che vi accoglie, su cui si legge: "Twickenham Home of England Rugby". Ogni sabato mattina, nel parcheggio di Holly Road si tiene Twickenham Farmers' Market, uno dei più antichi del genere. Un eminente personaggio che visse a Twickenham Alexander Pope (1688-1744), che vi giunse nel 1719 e visse, sino alla morte, nella sua villa lungo il Tamigi a Cross Deep. Egli fu Poeta, Scrittore satirico, Traduttore, nonché una figura influente nello sviluppo del giardinaggio paesaggistico.
Distanza dal centro: 11,7 miglia.
Attrattiva: notevole. Potete immergervi, sia pure per poche decine di metri, nell'atmosfera del'antico Villaggio medioevale di Twickenham, seguendo Church Street (dove trovate diversi locali italiani della ristorazione) dominata da St Mary the Virgin. Se il livello del Tamigi non ve lo impedisce, invadendo le strade che su di esso sporgono, trattenetevi lungo il suo corso. Non male anche l'animata King Street.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, dirigetevi senza indugio verso sud, seguendo l'ampia e trafficata London Road, dove trovate un'architettura abbastanza variegata, con casette che si alternano a moderni edifici di varia altezza e tipologia, e dove, ovviamente, trovate i soliti pubs, Giungete ad un incrocio, dove prendete la prima strada sulla sinistra, York Street. In una sua traversa sulla sinistra, Garfield Road, trovate un edificio in stile che ospita Twickenham Library, su cui insiste una vecchia lapide su cui si legge "Carnegie Library Twickenham. This stone was laid on June 18 1906 by F. WALLISON Esq. JP.". Tornate sui vostri passi, proseguendo sino al quadrivio in cui Arragon Road , in direzione nord-sud, divide l'ultimo tratto di York Street da Richmond Road, in cui entrate, per ammirare la bella York House e York House Gardens. A tal punto, finalmente, dirigetevi senza indugio verso quella che era la meta di partenza, Church Street, che in discesa sembra spingervi verso St Mary the Virgin. Il percorso che vedete, affiancato da casette riproduce lo schema stradale del villaggio medioevale di Twickenham. Si tratta davvero di un bell'angolo di Londra, ben raffigurato da un dipinto di Oleg Molthanov, di cui abbiamo qui visto una riproduzione. Percorrete con calma questa decina di metri che vi riportano indietro nei secoli, osservando i negozietti carini, tra cui trovate anche diversi locali italiani della ristorazione, come Corto, Masaniello, Pulcinella, Sorrento, nonché e pubs, come The Eel Pie, The Fox (l'unico superstite dei cinque pubs che insistevano su Chruch Street alla fine del XVII secolo). Al termine, sbucate nell'animata ed ampia King Street. Se avete tempo percorretela un attimo per vedere i negozi, ma non dimenticate che siete a pochi metri dal Tamigi, per cui, o da questo lato di Church Street via Water Lane, o dall'altro da cui siete partiti vicino alla Chiesa via Church Lane, lo raggiungete. Attenzione, però, se lo fate di sera o di notte con poca luce: Water Lane appena citata e l'altra non lontana Flood Lane non si chiamano così a caso: se "Water" (acqua) si capisce perché dà accesso al Fiume, "Flood" (inondazione) ci mette in allerta, dato che a lato del piccolo Twickenham Museum (edificio risalente al principio del XVIII secolo, che appartenne alla Famiglia Twining), se alziamo gli occhi, troviamo un cartello rosso di pericolo che riporta "ROAD LIABLE TO FLOODING ...", cioè, avvisa i passanti che la strada potrebbe essere inondata quando il Tamigi si gonfia, cosa che è capitato proprio mentre transitavamo noi, come mostra una delle immagini. In assenza di "acqua alta", godetevi il Fiume, The EmbanKment e Riverside, sino al pub The Swan, e, se avete tempo, potete raggiungere la piccola dirimpettaia Eel Pie Island, dove ha sede il Twickenham Rowing Club, cioè, il locale Circolo di canottaggio. Coloro i quali siano venuti qui anche per motivi sportivi, tornando alla stazione, proseguano verso nord, seguano Whitton Road, per raggiungre il celebre Twickenham Stadium, che già sapete è la "Casa della nazionale Inglese di Rugby". Lo Stadio si trova proprio al confine col London Borough of Hounslow, tanto che se attraversate le strade che lo attorniano, Whitton Dene (a nord) o Rugby Road (ad est), entrate in quest'altra Municipalità Londinese.
Toponimo
Il nome si ritrova per la prima volta come "Tuican hom" e "Tuiccanham" il 13 giugno del 704 nell'ambito della medesima concessione Anglo-Sassone (probabilmente una copia dell'originale fatta nell'VIII secolo ed ora conservata nel British Museum), in cui si riporta che sebbene la sola parola sarebbe sufficiente come prova, per evitare che in futuro qualcuno possa commettere per errore un peccato di ignoranza, si ritiene necessario rafforzare la stabilità della concessione. Pertanto, Swæfred, Re dei Sassoni Orientali e Pæogthath, Conte, con l'autorizzazione di Æthelred, concedono la Signoria di un piccolo pezzo di terra per la salvezza delle loro anime al Vescovo Wealdhere (Uualdhario), di 30 unità (xxx. cassatorum), ubicate nel luogo chiamato Twickenham (in loco qu dicitur Tuican) nella Provincia chiamata Middlesex (in provincia quæ nuncupatur Middelseaxan). Vengono indicati i confini del terreno: da est e sud è lambito dal Tamigi; da nord dal corso del Torrente il cui nome è "Fiscesburna" (ndr oggi Yeading Brook, noto anche come Crane). Il Re concede il possesso della terra citata, con i suoi campi coltivabili, prati che permettono il pascolo, paludi, la pesca, i fiumi, recinzioni e tutte le cose che appartengono ad esso per essere posseduti da diritto perpetuo nella proprietà della Vescovo Wealdhere. Gli viene concesso il potere di fare liberamente quello che desidera. Affinché la generosità di questo dono possa essere conservata in perpetuo, vengono aggiunti i testimoni, i cui nomi compaiono alla fine del documento. Il Re stabilisce che i suoi successori possano aumentare ed ampliare la generosità del suo dono, in tal caso, si augura che il Signore aumenti la sua quota nel libro della vita, cioè lo faccia vivere più a lungo. Se, al contrario, ma che Dio non voglia, tentino di distruggere ciò, basandosi su potere tirannico, sappiano che ne dovranno rendere conto davanti al temibile Tribunale di Cristo. L'atto viene stilato nell'Anno del Signore 704, il giorno tredici del mese di giugno. Seguono le firme dei testimoni, due delle quali specificano: 1. Cenred (Coenredus), Re di Mercia (rex Mercensium), che ha deciso di dare la Signoria del terreno che si trova a Twickenham (Tuiccanham) al Vesccovo Wealdhere (Uualdhario) per la salvezza della sua anima e, per tale ragione, liberamente pone di suo pugno la croce; 2. Ceolred (Ciolred), Re di Mercia (rex Mercensium), conferma in località Arcencale, la donazione che il suo parente, il Re Cenred (Coenrædus), ha fatto prima, apponendo il simbolo della Sacra Croce. Il testo completo della concessione, in Latino, è la seguente:
+ In nomine Domini nostri Jhesu Christi Salvatoris. Quamvis solus sermo sufficeret ad testimonium attamen pro cautella futurorum temporum ne quis forte posterum fraudulentam ignorantiæ piaculum perperam incurrat idcirco scedulis saltim vilibus pro ampliore firmitatis supplimento necessarium reor adnectere Quapropter ego Sueabræd rex Eastsaxanorum et ego Pæogthath cum licentia Ædelredi regis comis aliquantulum agri partem pro remedio Animarum nostrarum Uualdhario episcopo in dominio donare decrevimus id est . xxx . cassatorum in loco qu dicitur Tuican hom in provincia quæ nuncupatur Middelseaxan. Hæc autem terra his locorum limitibus designatur Ab oriente et austro flumine Tamisæ terminata A septemtrione plaga torrente cujus vocabulum est Fiscesburna. Possessionem autem huius terræ taliter ut supra diximus cum campis sationalibus pascualibus pratis palludibus piscuariis fluminibus clusuris omnibus quæ ad eam pertinentibus in dominio supra dicti Episcopi possidendum perpetuale jure tradidimus et liberam habeat potestatem agendi quodcumque voluerit porro ut firmior huius donationis largitio jugiter servaretur etiam testes adjunximus quorum nomina subter tenentur inserta. Si quis vero successorum nostrorum hanc donationis nostræ munificentiam augere et amplificare maluerit augeat Dominus partem ejus in libro vitæ Si quis e diverso quod absit tyrannica potestate fretus infringere temptaverit sciat se ante tribunal Christi tremibundum rationem redditurum Maneatque nil hominus in sua firmitate hæc kartala scripta Anno ab incarnatione domini nostri dcc. iiii. indictione . ii . tertia decima die mensis Junii quod est idus Junii.
+ Ego Coenredus rex Mercensium hanc terram Waldhario episcopo pro remedio animæ meæ in dominio donare decrevi in loco qui dicitur Tuiccanham et libenti animo propria manu crucem infixi.
+ Ego Headda episcopus consensi et subscripsi.
+ Ego Cotta abbas consensi et subscripsi.
+ Ego Suebrædus rex Eastsaxonum propria manu.
+ Ego Peohthat signum manus imposui.
+ Ego Friodored signum manus.
+ Coenheard signum manus.
+ Cudræd signum manus.
+ Uilloc signum manus.
+ Eadred signum.
+ Cymmi signum.
+ Pagara signum.
+ Ego Ciolred [rex] Mercensium hanc donationem quam ante donavit propinqus meus Coenrædus rex et ego confirmavi in loco Arcencale et signum sancte crucis expressi.
+ Ælric signum manus.
+ Lulla signum manus.
+ Cynric signum manus.
+ Eadberht signum.
+ Sceftwine signum.
+ Wulfhat signum.
+ Tuduna signum.
Successivamente, il nome si ritrova come "Tuicanham" e "(in) "Tuicanhamme" (793), "Tuuiccanham" ( 941, 948), "Tuuicaham" (948), "Twikeham" (1216), "Twykenham" (1279, 1301, 1316), "Twikenham" (1291), "Twekynham" (1396), "Twyckname" (1560), "Twittenham" (1644, 1698, 1721). "Twitnam(e)" (1644, 1721), "Wickenham" (1650), "Twicknem" (1651).
In merito al significato del termine, la notevole varietà di denominazioni impedisce che si possa essere certi in merito alla sua origine e, di conseguenza, determina l'impossibilità di interpretarlo senza ombra di dubbio, nonostante che numerosi Autori abbiano cercato di fornire "lumi" a riguardo. Premesso che il nome è un composto formato da tre diversi elementi, cerchiamo di sintetizzare le interpretazioni che riteniamo significative:
Storia
Informazioni essenziali sulla Storia dell'area sono fornite da: Richard Newcourt, in "Repertorium Ecclesiasticum Parochiale Londinense" (1708); da John Norden in "Speculum Britanniæ: an historical and chorographical description of Middlesex and Hartfordshire. To which is added, a preparative to this work" (1723, la prima edizione risale al 1593); da Daniel Lysons, in 'Twickenham', in The Environs of London: Volume 3, County of Middlesex" (London, 1795), pagine 558-604, in ""Market gardens in London", in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), pagine 573-576, in "Table of population of Middlesex", in "The Environs of London: Volume 3, County of Middlesex" (1795), pagine 642-644;; da Richard Stuteley Cobbet, in "Memorials of Twickenham: Parochial and Topographical" (1872); da Thomas Cox, William Camden, in "Magna Britannia et Hibernia, antiqua et nova. Or, a new Survey of Great Britain, wherein to the Topographical Account given by Mr. Cambden and the late editors of his Britannia is added a more large History, not only of the Cities, Boroughs, Towns, and Parishes mentioned by them, but also of many other Places of Note and Antiquities since discovered. … Collected and composed by an impartial Hand"' 6 Volumi (1720–1731); da Edward Ironside, in "The History and Antiquities of Twickenham: being the first part of Parochial Collections for the County of Middlesex; begun in 1780" (1797); da A. D. Mills, in "A Dictionary of British Place Names" (2011); alle voci "The hundred of Isleworth", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington, ed. Susan Reynolds" (1962), pagine 83-84 (originariamente pubblicata in Victoria County History - VCH nel 1899); "Deeds: C.6801 - C.6900", in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 6" (1915), pagine 389-401 (C. 6879); "Collectanea topographica et genealogica" (1835), pagine 134-135; Mappa di Moses Glover della Hundred of Isleworth (1635); "Twickenham: Manors", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 147-150; "Alien houses: Takeley", in "A History of the County of Essex: Volume 2" (1907), pagine 199-200; "Twickenham: Introduction", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 139-147; "Twickenham: Mills", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagina 151; "Heston and Isleworth: Mills", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 112-114; "Twickenham: Churches", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" ( 1962), pagine 157-161; che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Numerosissime sono le altre Fonti che possono essere utilizzate per approfondire la tematica: "'Index of persons and places", in "A Calendar To the Feet of Fines For London and Middlesex: Volume 1, Richard I - Richard III" (1892), voce "Twickenham"; "Twickenham", in "An Inventory of the Historical Monuments in Middlesex" (1937), pagine 123-127; "Twickenham: Charities", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagina 166; "Twickenham: Local government", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962); "Twickenham: Economic and social history", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 151-155; "Twickenham: Local government", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 155-157; "Twickenham: Roman catholicism", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 161-162; "Twickenham: Protestant nonconformity", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 162-163; "Twickenham: Schools", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 163-166; "Twickenham: Charities", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagina 166; "Sport, ancient and modern: Angling", in "A History of the County of Middlesex: Volume 2, General; Ashford, East Bedfont With Hatton, Feltham, Hampton With Hampton Wick, Hanworth, Laleham, Littleton" (1911), pagine 267-270; "Heston and Isleworth: Parks", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 96-97; "Twickenham: Economic and social history", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962), pagine 151-155; "Twickenham: Other estates", in "A History of the County of Middlesex: Volume 3, Shepperton, Staines, Stanwell, Sunbury, Teddington, Heston and Isleworth, Twickenham, Cowley, Cranford, West Drayton, Greenford, Hanwell, Harefield and Harlington" (1962); Journal of the House of Lords; Journal of the House of Commons; Calendar of State Papers; Mike Cherry, John Sheaf, Ken Hale "Twickenham, Teddington and the Hamptons Through Time" (2009); J. M. Lee "The making of modern Twickenham" ( 2005); "Tweedmouth - Twywell", in "A Topographical Dictionary of England" (1848), pagine. 404-407; Anthony Beckles Willson "The Church of St Mary the Virgin, Twickenham" (2000); A. C. B. Urwin, "Saxon Twickenham", Borough of Twickenham Local History Society, paper no 48 (1981).
1. Eventi storici di rilievo
La frequentazione del territorio di Twickenham è remota, come dimostra il ritrovamento in Church Street di ceramiche e selci del 3.000 A.C., nonché tracce di occupazione Romana. La lunghissima analisi fatta nel "Toponimo" lascia ipotizzare, senza che la cosa sia, comunque, assolutamente certa, che in Epoca Anglo-Sassone, sin dal principio dell'VIII secolo, Twickenham fosse già un villaggio, a sud del Torrente Crane, come ipotizza Edward Ironside (The History cit., pagina 7): "Twickenham was probably but a small place before the church ...". Probabilmente, l'insediamento si trovava sul terreno leggermente rialzato di fronte "Twickenham Ait" (l'isoletta denominata Eel Pie Island). A riguardo, va considerata la circostanza che una serie di lapidi collocate sulle mura del vecchio giardino della Canonica nel 1774 (v. foto) dimostrano che persino inondazioni eccezionali non raggiunsero mai il sito di St Mary the Virgin. Poichè nel documento del 704 si chiarisce che le terre di Twickenham sono delimitate ad est e sud dal Tamigi ed a nord dal Torrente Crane, si può ipotizzare che la parte della futura Parish di Twickenham a nord del Crane, allora, costituisse una unità separata, forse legata a Whitton. Nel 796, Offa, "rex Anglorum", concede ad Æthelheard, Arcivescovo di Canterbury, 60 unità (tributaria) ad Hayes e Yeading e 30 a "Tuicanhamme" nel Middlesex, allo scopo di fornire paramenti per i Sacerdoti che officiavano nella Chiesa di St. Saviour a Canterbury. Sembra che relativamente alla nostra Twickenham, la concessione si riferisca alla stessa tenuta precedente. Warherdus, un Sacerdote, nel suo testamento che porta la data dell'830, diede alla Chiesa di Canterbury 8 unità di terra, con il Manor di Twitham nel Middlesex, che gli era stato concesso da Ceolnothus Decano di Canterbury (lo stesso, probabilmente, che pochi anni dopo, divenne Arcivescovo). Nel 941, il Re Edmund e suo fratello Eldred, nonché Edmund, figlio omonimo di Edmund, restituirono ai Monaci di Christ Church di Canterbury tutti i terreni che avevano ingiustamente sottratto loro. Tra questi, vi era il Manor di "Twittanham". Tuttavia, sembra che questa restituzione non sia stata effettuata, perché il Re Eldred, con una concessione che porta la data del 948, diede a detti Monaci, come piccola offerta, per amore di Dio ed a beneficio della sua anima, il Manor di Twickenham nella Contea del Middlesex, situato sul Tamigi, con tutte le sue pertinenze, l'esenzione da tutti gli oneri secolari, tasse e pedaggi, esentando contributi per la costruzione di ponti e fortificazioni, nonché le spedizioni del Re. Tale concessione termina col seguente amaro anatema contro quelli che lo violeranno; "Qualunque sia il sesso, ordine, o rango, possa la loro memoria essere cancellata dal libro della vita, la loro forza possa andare sprecata, senza che vi possa essere a ciò rimedio.". Non è noto come Christ Church di Canterbury abbia perso i suoi diritti su Twickenham, ma nel 1086 Twickenham era divenuta parte del Manor di Isleworth, nella mani di Sir Walter di St. Valery. Il fatto che l'antico villaggio non venga citato nel Domesday Book, ad esso posteriore di ben quasi quattro secoli (1086) è chiarito nel seguente passo, che spiega come era formata la "Hundred of Isleworth" (Victoria County History, Volume III): "Il Manor di Isleworth è riportato nel Domesday Book come giacente nella Hundred di Hounslow. La voce per Hampton segue Isleworth, e, anche se è senza una rubrica separata, Hampton può essere assunto essere nella stessa Hundred. Non c'erano altri Manors nella Hundred di Hounslow, ma il Manor di Isleworth allora come in seguito, probabilmente includeva tutta l'area delle tre Parishes di Heston, Isleworth, e Twickenham. Non sono stati rinvenuti riferimenti alla Hundred di Hounslow dopo il 1086, ed una concessione del XII secolo si riferisce a Isleworth, Twickenham, e Hampton come situtate nella Hundred di Isleworth. La Hundred di Isleworth viene citata nel 1183, e nel 1235 comprendeva le "vills" (ndr la più piccola unità amministrativa nel sistema feudale, formata da alcune case e terre adiacenti, approssimativamente corrispondenti alle Parishes) di Hounslow, Isleworth, e Twickenham. Hampton entro questa data era stata trasferita nella Hundred di Spelthorne, dove in seguito ha continuato ad insistere. Le tre Parishes di Heston, Isleworth, e da allora in poi Twickenham costituirono l'intera Hundred di Isleworth.". Alla stessa conclusione giunge Daniel Lysons (Twickenham cit.) quando tratta del Manor di Twickenham: "Non c'è menzione di Twickenham nell'Indagine del Doomsday. Ticheham, nella Hundred di Elthorne, quasi certamente Ickenham, che non ricorre con altro nome. Se avesse significato Twickenham, sarebbe stato collocato nella Hundred di Honislaw (ndr Hounslow). Twickenham, senza alcun dubbio, era inclusa in Isleworth (Gistelworde), il cui Manor è là detto contenere 70 unità di terra.". Pur non essendo nota la data di prima edificazione di St Mary the Virgin (v. paragrafo specifico), è probabile che la Chiesa insistesse sul presente sito sin dal Tardo XI secolo e che il villaggio medioevale, nel corso della sua crescita nei secoli, si raggruppò attorno ad essa lungo il Tamigi, in Church Street e King Street, nei vicoli che portano da queste strade verso il Fiume e in fondo a London Road. Nel 1301, Twykenham viene citato come villaggio costituente un'appendice del Manor di Isleworth. Nel 1390, un documento riporta che il Manor e la Hundred di Isleworth sono sempre stati considerati avere la stessa estensione. Il che, tuttavia, non implica alcuna giurisdizione sulle terre delle Case Religiose, che esercitavano diritti inerenti al Manor sulle loro tenute. I Frati della Santa Trinità di Hounslow avevano un piccolo Manor all'interno della Hundred, indipendente da quello del Isleworth. Durante il Regno di Enrico VII (1485-1509), una zona di Twickenham vicino a St Mary the Virgin veniva denominata Burgate, come confermano tre documenti che abbiamo rintracciato:
Il primo dei tre documenti suindicati ci ricollega alla prima esplicita indicazione del Manor di Twickenham, che nel 1445- 1446, apparteneva a William York. Già John York, probabilmente suo nonno, che morì nel 1413, nel 1410, possedeva il Manor della Canonica. William York era un Pescivendolo di Londra ed un Mercante, che morì nel 1476, quando possedeva 300 acri di terre coltivabili, unitamente ad altre terre a Twickenham, Isleworth e Brentford. Sua moglie Elizabeth, morta nel 1497 e già citata in precedenza, tenne questa proprietà a vita, ne aggiunse altre, e trascorse almeno parte della sua vita a Twickenham. Entrambi i coniugi fittarono la conigliera in Twickenham Park per molti anni, prima che l'Abbazia di Syon la vendesse ad Enrico VII. Ad Elizabeth seguì il figlio William e poi John York (morto nel 1512), figlio del più anziano William tramite un precedente matrimonio. Thomas York, il successivo proprietario, apparentemente visse a Ramsbury (Wiltshire), dove la Famiglia possedeva altri terreni e vendette la proprietà di Twickenham nel 1538 ad Edward Seymour, Conte di Hertford, più tardi, Duca di Somerset e Lord Protettore. Nel 1541 Hertford la scambiò con la Corona per terre ubicate altrove. La maggior parte delle terre della Famiglia York a Twickenham ed Isleworth gravavano attorno Whitton e Worton, ma dal 1486, Elizabeth York aveva anche case ed edifici a Twickenham che potrebbero aver compreso sia il sito della York House (v. paragrafo specifico) accanto a St Mary the Virgin (v. paragrafo specifico) che la scomparsa Manor House (v. paragrafo specifico) dall'altra parte della strada. Quale tra queste fosse la originaria casa principale non è noto, anche se la Manor House ebbe quella ubicazione subito dopo che andò alla Corona. Sotto la Corona, le terre del Manor vennero divise in tre blocchi principali: quelli centrati sulla Manor House, sulla York House e sulla Farm-House vicino alla successiva Orleans House, anche se, naturalmente, ognuna comprendeva terre sparsi per la Parish di Twickenham. Al principio del XVI secolo, Richmond ed Hampton Court erano divenuti Palazzi Reali e Twickenham, ubicata nel mezzo, ne usufruì, dato che i membri delle Famiglie Reali iniziarono a costruire case nella zona. I registri della Parish di Twickenham iniziano nel 1538. Daniel Lysons suppone che questo Manor di Twickenham sia lo stesso che, andando alla Corona, venne annesso da Enrico VIII nel 1539 all'Onore di Hampton Court, tra il 1539 ed il 1541, conceso ad Edward, Conte di Hertford, e l'anno seguente, reso da lui al Re. La Grande Pestilenza del 1603 sembra essere stata fatale per Twickenham, visto che, mentre la media annuale di morti nel periodo non eccedeva la decina, ben 67 persone vennero sepolte dal principio di agosto al principio di dicembre. Solo una persona risulta essere morta durante la Pestilenza del 1625, rispetto 37 sepolture effettuate quell'anno. Nella Pestilenza del 1665, 21 persone morirono a causa dell'infezione. Entro il XVII secolo, un borgo chiamato Heath Row era collegato al villaggio priìncipale a mezzo di costruzioni lungo Heath Road. I diritti relativi al Manor, a differenza delle tre case principali citate in precedenza e le terre ad esse collegate, non sembrano essere stati dati in locazione prima della metà del XVII secolo. Il Manor venne concesso da Carlo I alla sua Regina Henrietta Maria, come parte del suo appannaggio nel 1629. Quando le terre della Corona vennero poste in vendita durante il Periodo Repubblicano, nel 1652, questo Manor venne comprato dal Mercante John Hemsdell, a nome di se stesso e degli altri creditori dello Stato. Nell'indagine effettuata per ordine del Parlamento prima della vendita, il fitto a carico dei possessori venne valutato 8l. 16s. 3d., mentre, il c.d. "quit-rent" (somme di importo esiguo per essere esonerati da alcuni oneri o servizi gravanti sulla terra) a carico dei proprietari fu 2l. 4s. 7d., l'intero Manor 20l. Dopo la morte di Henrietta Maria, nel 1670, il Manor andò a Caterina di Braganza, consorte di Carlo II, il quale concesse un altra reversione, mentre nel 1675, ancora un'altra reversione, con effetto quando tutte le altre fossero scadute, fu concesa a John Wilmot, Conte di Rochester (morto nel 1680), per 41 anni. Tale ultimo diritto andò a Lord Bolingbroke, che avendo perso i diritti civili nel 1715, tornò alla Corona. Il suo fitto di 41 anni iniziò subito dopo e venne venduto nel 1723 da fiduciari nominati a tal fine a Wendover Jay, Thomas Jay e John Rutt. Essi, apparentemente, ricevettero, non solo i diritti afferenti al Manor, ma anche alcuni diritti relativi alla Manor House e a 67 acri di terra. Nel 1731, i loro diritti andarono a Robert Gapper e John Sainsbury. Il figlio di Robert Gapper possedeva ancora uno dei contratti di fitto della Corona nel 1818, ma dopo la scadenza del contratto, la Corona vendette i diritti del Manor, senza altra proprietà, nel 1836. Vennero comprati da Charles Osborn, che li vendette nel 1855 a Thomas Wisden di Broadwater (Sussex). Tre membri della Famiglia Wisden possedavano congiuntamente i diritti nel 1909, quando venne abolita la feudalità. Tornando al villaggio, nei documenti relativi alla Tassa sugli Immobii del 1664, gli abitanti di Twickenham risultano 1015, le case 218, di cui 11 abbastanza ampie da ospitare tra 15 e 37 famiglie. Se già nel corso del XVII secolo a Twickenham era iniziata la costruzione di ville e persone importanti avevano già iniziato a raggiungerla, entro il principio del XVIII secolo, Twickenham era diventato un tipico villaggio ed il suo lungo-Fiume impreziosito da ville, che trasmetteva, come si espresse James Norris Brewer (The Beauties of England and Wales, Or, Original Delineations, Topographical, Historical and Descriptive, of Each County X (5), pagina 388) "un'idea del lusso che, nonostante il massimo impegno con la penna, non si riuscirebbe a descrivere". Nel 1723, Twickenham veniva descritta da John Macky come avente "un'abbondanza di posti curiosi" (Journey through England I, Terza Edizione 1723, pagina 60), il che attraeva Poeti, Pittori e Scrittori, come Sir Godfred Kneller, Pittore di Corte nel 1709, Alexander Pope nel 1719, Lady Mary Mortley Montagu nel 1720, Horace Walpole nel 1749 ed i Pittori Samuel Scott e Thomas Hudson nel 1749 e 1756. Durante il XIX secolo, vari membri della Famiglia Reale Francese, durante il loro esilio, trascorsero molto tempo qui. Un piccolo numero di grandi case, comprese York House, Orleans House e Marble Hill, insistevano lungo il Tamigi. Le case lungo Montpelier Row e Sion Road vennero costruite la principio degli anni '20 del XVIII secolo, quando all'ncirca, venne anche costruito il pub The White Swan. Il traffico nell'area crebbe con la costruzione del ponte che rimpiazzò il traghetto per Richmond nel 1777. Le ville si moltiplicarono nel XIX secolo, sebbene le nuove fossero generalmente più piccole e si trovassero su spazi ristretti. La popolazione, nei due secoli precedenti, stando ai calcoli di Daniel Lysons, si sarebbe sestuplicata. In base ai risultati di una indagine fatta casa per casa nel mese di dicembre 1794, le case erano 611, gli abitanti, compresi gli inquilini, 3355, con una proporzione, quindi, di 5½ persone per casa. Il Villaggio di Twickenham nel 1795 era lungo circa tre miglia e mezzo e largo uno e mezzo, avendo una circonferenza di nove miglia. Comprendeva circa 1850 acri, di cui, secondo un'indagine fatta nel 1635, circa 630 erano terre coltivabili, 490 pascoli, 40 boschi e 690 (che si estendevano in modo considerevole su Hounslow Heath) terre comuni. La proporzione al 1795 non era variata molto, calcolando nell'ambito dei terreni coltivabili di cui sopra, i frutteti per 150. Twickenham è stata a lungo celebrata per i suoi giardini. Il padre del Vescovo Corbet si dice che abbia avuto un famoso vivaio al tempo della Regina Elisabetta I, e Richard Pointer era un notevole curiioso piantatore e miglioratore di tutti i tipi di piante rare. Nel 1870-1872, nell'Imperial Gazzetteer of England and Wale di John Marius Wilson Twickenham viene descritta come segue: "a village and a parish in Brentford district, Middlesex. The village stands on the river Thames, and on the London and Windsor railway, 1 mile SW of Richmond; was anciently called Twitnam and Twittnaham; was noted, in last century, as a place of fashionable resort; is associated with the names of very many distinguished men, by residence in or near it; and has a post-office‡ under London SW, a r. station with telegraph, a hotel, two churches, three dissenting chapels, a literary and scientific institution, large schools, and fairs on Holy Thursday and 9 and 10 Aug. ... The parish contains also T.-Green, Whitton village, and a new suburb of Richmond. Acres, 2,249. Real property, £41,388. Pop. in 1851, 6,254; in 1861, 8,077. Houses, 1,536. The property is much sub-divided. Strawberry Hill, erected by Horace Walpole, is a chief residence. Pope's Villa, famous as the residence of the poet Pope, has been divided into several residences. Marble Hill is the seat of Gen. Peel. Mansions, villas, and ornate cottages are very numerous. Much of the land is disposed in market-gardens. An islet, called T. Ait, is a favourite holiday resort. Both the head living and that of Trinity are vicarages in the diocese of London. Value of the former, £800;* of the latter, £200. Patrons of the former, the Dean and Canons of Windsor; of the latter, the Bishop of London. The chapelry of Montpelier and the vicarage of Whitton also are separate benefices. Kneller Hall, for training soldiers as band-masters, and the London Carpenters, alms houses, are in the parish.". Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descrive Twickenham come segue: "town and par., Middlesex, on river Thames, 11¼ miles SW. of London by rail, 2415 ac., pop. 12,479; P.O., T.O., 1 Bank. Twickenham is practically a suburb of Richmond, with which it is connected by Richmond Bridge. It was noted, in the 18th century, as a place of fashionable resort, and is associated with the names of many distinguished men, amongst whom are Pope, who resided here, and to whom there is a monument in St Mary's church, and Horace Walpole, who built Strawberry Hill. Mansions, villas, and ornate cottages are very numerous, and much of the land is disposed in market gardens. Like Richmond, Twickenham is a resort of Londoners.". Il vecchio villaggio di Twickenham cambiò significativamente rispetto al principio del XIX secolo. Nel 1839 veniva descritto con un'apparenza disordinata e piuttosto mediocre, mentre nel 1876 negozi, bassi, piccoli e tetri erano allineati lungo i vicoli tra le grandi case antiche. Un ulteriore crescita della popolazione si ebbe con l'arrivo della ferrovia a Twickenham nel 1848. L'originaria stazione si trovava alla fine settentrionale di Grosvenor Road e Queen’s Road, attraverso London Road dal suo sito attuale. La maggior parte dell'area circostante venne edificata tra il 1880 aed il 1895, cosa che riguardò anche per St Margarets. La prima Town Hall venne costruita in King Street nel 1876, "The Embankment" venne realizzato nel 1875-1882, mentre, nel 1889, York Street venne realizzata verso la parte terminale orientale del paese per saltare Church Street, ormai troppo stretta per assorbire il traffico di Richmond. Tuttavia, proprio l'incremento del traffico e l'accesso più facile verso la stazione finirono per mutare Twickenham, che vide ridursi il suo tradizionale carattere di luogo di ritiro lungo il Tamigi che l'aveva caratterizzato nell'ultima parte del XIX seccolo, visto che iniziò la vendita di vaste tenute, che vennero frazionate per la costruzione di lotti di piccole case. Nel 1909, Twickenham divenne la prima sede permanente della "Rugby Football Union", cosa che già sapete, visto che all'inizio vi abbiamo segnalato che all'arrivo alla stazione di Twickenham leggete il cartello che vi segnala che siete giunti nella "Casa del rubgy Inglese". Vicino si trova lo"Stood Memorial Ground", dove gioca la squadra "The Harlequins". Dopo l'abbattimento di Richmond House nel 1925, King Street venne ampliata ed in gran parte ricostruita; tra questa ed il Tamigi, venne costruita una piscina a cielo aperto all'interno di un alto recinto di mattoni. London Road venne modificata negli anni '30 del XX secolo, mentre Fortescue House venne abbattuta. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, 22 bombe esplosive colpirono St Margarets e North Twickenham, 17 Twickenham lungo il Tamigi, 23 West Twickenham. Dopo la Seconda Guerra Mondiale , gli edifici distrutti vennero sostituiti. Nel 1954, la vecchia stazione fu sostituita dall'attuale sull'altro lato della strada. Nel 1957-1958, alcune case più vecchie, la maggior parte dei quali risalenti al XVIII secolo, sopravvivevano a London Road, ed un paio alla fine di Holly Road, accanto al luogo di sepoltura del Tardo XVIII secolo. Tra le costruzioni sopravvissute vicino a London Road va citata quella che corrisponde a parte della "doppia fila più malsana di casette" che il Curato e Storico R. C. Cobbett osservava a nord di Fortescue House nel 1872. Vennero restaurate le case di mattoni rossi del XVIII secolo e la casa a pannelli di legno, forse di un centinaio di anni più vecchia. La crescita enorme della popolazione, da 3.000 persone nel 1800, a 21.000 nel 1901, a quasi 53.000 nel 1951, richiese una diverso assetto amministrativo del territorio: già nel 1926 Twickenham era divenuto "Borough", ed il local "Council" aveva comprato York House per rimpiazzare "Town Hall"; nel 1937, il "Borough" era stato ampliato per was enlarged con i vicini Distretti Urbani di Hampton, Hampton Wick e Teddington, e, finalmente, 1965, con la creazione della Greater London, Twickenham fu inclusa nel London Borough of Richmond. Durante il XX secolo, essendo il centro di Twickenham ampiamente edificato, i costruttori, dapprima rivolsero la loro attenzione verso l'esterno, ad esempio a Whitton, successivamente, ricostruirono le grandi case che avevano caratterizzato l'area con case a prezzi più accessibili. Oggi, la parte di Twickenham che si affaccia sul Tamigi, al di là di St Mary the Virgin è rimasta sostanzialmente inalterata: la Chiesa, Church Street, le casette ed i vicoli che scendono verso "The Embankment" costituiscono una caratteristica area lungo-fiume, sostanzialmente rimasta quasi inalterata dallo sviluppo urbano del XX secolo. Tuttavia, nonostante le buone opportunità abitative ed i tanti visitatori che giungono qui per le partite di rugby, i negozi ed ristoranti di Twickenham non sembrano avere la forza attrattiva di quelli a Richmond.
2. St Mary the Virgin
La Chiesa domina un lato di Church Street, che, originariamente, costituiva la principale strada attraverso il villaggio medioevale di Twickenham, che crebbe nei secoli avvolgendola. Non esistono documenti o riferimenti di qualsiasi tipo che consentano di stabilire la sua data di fondazione, posteriore al primo nucleo abitativo, come concorda Edward Ironside: " "Twickenham was probably but a small place before the church". Infatti, se è possibile, ma poco probabile che già in Epoca Sassone, ci fosse un edifico semplice eretto in questo luogo perché il promontorio accanto al Tamigi poteva rappresentare un punto di riferimento, nonchè un rifugio nei tanti momenti di difficoltà che caratterizzarono i tempi passati, di certo, l'origine della Chiesa non è nota. Tuttavia, diversi sono gli Autori che ritengono che la Chiesa sia stata edificata nel Tardo XI secolo. Un elemento a favore di questa ipitesi si trova leggendo il Domesday Book (1086): nella Hundred di Houneslaw (Hounslow) a Gistelesworde (Isleworth), c'era un Sacerdote e 0,75 acri di terreni della Chiesa. Quale era tale edificio religioso? Probabilmente quello in discorso. Un argomento più "debole" si ricollega a St Valery's di Takeley, nell'Essex, nel Distretto di Uttlesford (di cui restano i ruderi su una piccola altura), un Priorato alieno Benedettino fondato da Guglielmo il Conquistatore tra il 1066 ed il 1086, come segno di ringraziamento per la incolme traversata della Manica da parte degli invasori normanni. Al tempo del citato Domesday Book, tale Priorato possedeva terreni nell'Essex. Il problema è che diversi Autori aggiungono anche il possesso di Twickenham, talvolta scrivendo della Chiesa, altre volte solo di diritti connessi alla Chiesa, ma comunque, senza mai specificare esplicitamente che ciò ricorreva sempre al tempo del Domesday Book, come può rilevare agevolmente il lettore:
Giusto a titolo di curiosità, il lettore sappia che la data di fondazione del Priorato alieno di Takeley non è nota, ma viene collocata tra il 1066 ed ili 1086, ricollegandosi alla Conquista Normanna: quando la flotta Normanma era pronta per l'invasione nel 1066, si fermò per una quindicina di giorni alla foce della Somme, in attesa del vento favorevole. Vennero effettuate delle preghiere dall'Abbazia di St. Valery, ed alla fine i Monaci portarono fuori in solenne processione il reliquiario contenente il corpo del Santo. Lo spirare del vento del sud mercoledì, 27 settembre fu ascritto a ciò, e non vi è dubbio che le concessioni fatte all'Abbazia in Inghilterra, sia dal Conquistatore che da altri, rappresentavano il loro ringraziamento. Tuttavia, la prima documentazione ufficiale risale solo al 12 November 1332, anche se, un riferimento ancora più antico si ritrova nei Conti dell'anno 1296-1297 di Riccardo, Conte di Cornovaglia, dove si legge "Alan, Vicar of Twickenham". Nel 1327, la Chiesa di Twickenham venne tassata per 17 Marchi. Essa venne data, unitamente a quelle di Isleworth ed Heston, ai Monaci di St. Waleric, in Picardia (Francia), che le concessero al Rettore ed ai Membri del Winchester College. Nel 1544, tutte vennero rese ad Enrico VIII che concesse le prime due al Decano e Canoni di Windfor, a cui ancora appartenevano nel 1795. Gli affittuari erano gli stessi di Isleworth. Nel 1650, le grandi decime erano valutate 106 sterline annue, il fitto riservato 35l. 12s. 4½ d. Se si osserva la facciata della Chiesa, immediatamente risalta la differenza tra la brutta facciata di mattoni rossi dell'Epoca della Regina Anna e la bella Torre medioevale di pietra arenaria del Kent, che rappresenta la parte più antica della struttura. La torre è quadrata, con tre livelli, un parapetto merlato ed una scala-torretta a sud-est. Si ritiene risalga al XV secolo, in base all'evidenza stilistica, senza, però, che le si possa assegnare una data certa. Ad ogni modo, la credenza popolare che la vuole edificata nel Tardo XIV secolo, poggia sulla errata convinzione che sia stata costruita Wiliam di Wykeham. Essa è quanto residua di un pregresso edificio, probabilmente più antico, che collassò la notte del 9 aprile 1713. L'unico monumento medioevale superstite è una targa commemorativa di ottone del 1443 di Richard Burton e di sua mogie Agnes Burton. L'iscrizione, erronamente trascritta sia da Daniel Lyson (Environs cit., Volume III, pagina 382) che da Richard Stuteley Cobbet (Memorials cit., pagina 83), lo descrive come "capitalis cocus", cioè come Cuoco-Capo del Re. Infatti, il vecchio edificio si trovò così malmesso dal punto di vista strutturale, che il nuovo Vicario Pratt si rifiutò di celebrare ulteriormente al suo interno; e mentre si discuteva in merito ai lavori di emergenza da realizzare, giusto tre giorni prima del loro inizio, la struttura crollò. I documenti indicano che i pilastri, che forse avevano sostituito le mura nel secolo precedente, erano prossimi al crollo. Infatti, la Chiesa era diventata troppo piccola per la crescente popolazione. Per tale ragione, nel 1640, i Parrocchiani rimossero parte delle pareti in prossimità del Presbiterio, sostituendole con contrafforti e pilastri, al fine di migliorare l'illuminazione e per guadagnare spazio. Dei posti a sedere vennero collocati ne Presbiterio e nel 1673, la presenza di banchi su ogni lato del tavolo di comunione, dove alcuni domestici sedevano, venne registrato con disapprovazione. Una galleria settentrionale era stata recentemente aggiunta. Esiste anche una testimonianza scritta nel mese successivo al crollo del 1713, in cui Lady Wentworth lo descrive in modo stravagante: "Il Dottor Pratt aveva insistito per l'erezione di un tabernacolo nel Cimitero, prima del crollo. Soe ha predicato lì ed ha esortato tutti di ringraziare per la grande liberazione affinché la Chiesa non cada quando vi si trovano al suo interno, essendo (ndr la Chiesa) quindi in piedi. La gente lo derideva e nel giro di una settimana (ndr la Chiesa) crollò al suolo, Soe tutta la parrocchia contribuiscono alla sua (ri) costruzione.". Daniel Lyson descrive la Torre: "The tower is of free stone, an ancient Gothic structure; the body, which is brick, with stone coins and cornices, was built after a design of James the architect. The old church fell down in the night of the 9th of April 1713. The present building was not completed till 1715." In nota, Egli aggiunge: "The inscription on the oldest bell is, "Multis annis resonet Campana Joannis.". Ora, sappiamo che le otto campane storiche della Torre, risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII, sono ancora in uso, ma non sappiamo se esista ancora la campana citata da Lyson. In breve tempo venne raccolta la somma di 1300 sterline, grazie a liberalità, la vendita di banchi ed altro, ricavandosi, comunque, una somma insufficiente per coprire l'intera ricostruzione, tanto che alcuni degli operai per essere pagati dovettero ottenre degli ordini di Cancelleria. I lavori relativi alla navata ed al coro in mattoni rossi, iniziarono rapidamente e vennero completati poco prima di quanto scritto da Lyson, nel dicembre 1714, durante il Regno di Giorgio I. Per la ricostruzione, si riporta da Alcuni che la direzione dei lavori fu di Sir Godfrey Kneller (1649-1723) di Kneller Hall, il Pittore di Corte, e Thomas Vernon, di Twickenham Park, un ex Mercante con la Turchia. Tuttavia, mancano le prove che essi abbiano svolto una parte superiore a quella che corrispondeva alla loro carica di Amministratori civili della Chiesa, che ricoprivano a quel tempo. La nuova Chiesa venne progettata dall'Architetto John James (circa 1672-1746) di Greenwich, che pochi anni prima aveva presieduto la costruzione della Orleans House. Nel progettare la nuova Chiesa, più grande di quella antica, il progettista James fu soggetto ad un rilevante vincolo: doveva edificare sul sito della vecchia Chiesa, al tempo stesso, incorporando nella nuova costruzione la Torre di pietra arenaria. A voler essere pignoli, se dalla navata della ricostrita Chiesa si osserva verso l'interno della Torre, ci si rende conto che la Torre non è perfettamente allineata, cosa che non risulta palese dall'esterno. Nel 1789, alla Torre venne aggiunta una cupola, che venne rimossa, sembra, durante il XIX secolo.
3. Monastero di Sion (o Syon)
Nel 1414, Enrico V fondò nel Manor di Isleworth, un Convento di Suore di Santa Brigida, dandogli il nome di Sion. Il sito originale era nella Parish di Twickenham, molto probabilmente nei prati appartenenti a Lord Frederick Cavendish, precedentemente chiamato Isleworth Park e poi Twickenham Park. Le dimensioni degli spazi su cui il Convento insisteva, vengono così dichiarati da un antico documento del Quarto anno del Regno (1413-1422): lunghezza, in direzione del Fiume, 2820 piedi; verso Twickenham Field, 1938 piedi; larghezza da un lato era 980 piedi, sull'altro 960 piedi. Alcuni Monaci alieni si dice che si siano stati stabiliti nello stesso sito. Camden dice solo che Enrico V, avendo espluso i Monaci alieni, fondò questo Convento, da cui Daniel Lysons (Isleworth cit.) suppone che egli alludesse alla generale espulsione e non soppressione di un Convento che era esistito a Twickenham. Leland dice che avendo espulso alcuni Monaci alieni, il Re fondò questo Monastero. Ma non sembra buon terreno per tale supposizione. Se così fosse stato, nessun dubbio che sarebbe stato menzionato nella concessione. Al contrario, nel documento citato, il Convento è riferito come di recente costruzione, per ordine del Re, e il valore del terreno appropriato dai demani reali per il sito, è lì valutato 33s. 4d. annui. Nel 1432, 18 anni dopo la fondazione del Monastero, Enrico VI diede il permesso alla Badessa ed al Convento di Sion di trasferirsi in un più ampio edificio che avevano costruito sui loro terreni all'interno della Parish di Isleworth. Per la storia successiva, rimandiamo appunto a quanto scritto in Isleworth.
4. Attività produttive a Twickenham
Il Tamigi fa una doppia curva passando per Twickenham, lambendo diverse isole. In passato, questa situazione venne sfruttata realizzando una serie di sbarramenti per la pesca lungo il suo corso. Twickhenham, Brentford, Isleworth, Twickenham, Hammersmith, Kensington, e Plumstead, erano i principali luoghi di produzione della frutta, che venivano fatte crescere, soprattutto nell'ultima località citata, in serre, principalmente ciliege. Le prime tre località citate, quindi, anche Twickenham, erano particolarmente famose per le fragole, il cui suolo, un bel terriccio, era particolarmente adatto. Il Signor Nettleship di Twickenham possedeva circa 16 acri e coltivava circa 50 acri a frutta di vario genere in quella Parish ed in quella di Isleworth. La quantità di terra destinata a frutteto solo nell'ultima Parish era pari a circa 400 acri. I frutti che venivano raccolti contribuivano considerevolmente alla fornitura dei mercati di Londra. Il Signor West, un Giardiniere, in una stagione particolarmente produttiva, inviò ben 4110 galloni (1 gallone britannico = 4.546090 litri) di lamponi ad una distilleria nel corso di quindici giorni. L'unico produttore nella Parish di Twickenham era il polverificio (fabbrica di esplosivi) del Signor Hill ed alcuni frantoi appartenenti al Signor Winslow, entrambi lungo il piccolo Torrente Crane, che venne ampliato con un taglio artificiale dal Coln. Durante il Medioevo, gli abitanti di Twickenham utilizzavano i mulini attaccati al Manor di Isleworth, in cui nel 1086, ve ne erano due. Nel XIV secolo, un mulino era a vento e potrebbe essere stato sul sito di un mulino a vento del XVII secolo nella Parish di Twickenham, che si trovava al bordo della Brughiera ad est dell'incrocio tra Percy Road e Hospital Bridge Road. Scomparve tra il 1675 ed il 1743. C'era anche un mulino medioevale sul Crane in un sito chiamato Oldford, che sembra essere stato vicino a Hanworth Bridge, forse vicino al sito del successivo Hounslow Powder Mills (fabbrica di polveri da sparo). Tale mulino sembra essere stato in parte nel Manor di Isleworth (e nella Parish di Twickenham) in parte ad Hanworth. Scomparve tra il 1340 ed il 1351. Nel 1486, Elizabeth York possedeva una casa-mulino con macine, che probabilmente si trovava su una parte di una successiva Manor House. Nel XVI secolo, vennero scavati due canali artificiali a Londra sud-ovest, una sezione orientale ed una sezione occidentale, noti congiuntamente come "The Duke of Northumberland's River". Ai fini di questa pagina, ci interessa la sezione orientale, che devia l'acqua del Torrente Crane a Whitton vicino Twickenham. Dopo la realizzazione dei canali citati, vennero costruiti due mulini i nel tratto rinforzato del Torrente Crane a Twickenham:
5. Manor House
La Manor House si trovava di fronte a St Mary the Virgin. Stando alla Tradizione, fu la residenza di una delle Regine di Enrico VIII, forse era una parte dell'appannaggio della Regina Katherine Parr, e lei potrebbe averne fatto uso durante la sua residenza a Hanworth o ad Hampton Court. Daniel Lysons riferisce di non aver trovato tracce di fitti antecedenti il 1557, allorquando William Russel ebbe una sua concessione per 21 anni. Nel 1569, fu concesso un nuovo contratto di locazione Catherine e Barnard Hampton (Barnard era stato impiegato del Consiglio di Edoardo VI, della Regina Maria e della Regina Elisabetta I). Nel 1583, venne concesso un contratto di locazione per 21 anni a John Hall, un altro contratto di locazione a Richard Breame e Robert Holland, nel 1603, per 50 anni, a partire dal 1625. Questo contratto fu assegnato l'anno successivo a Edward Carey. Nel 1635, la Manor House era occupata da Lady Walter, vedova di Sir John Walter, Capo dello Scacchiere, il quale, probabilmente, vi risiedette. Morì nel 1630, lasciando una liberalità ai poveri di Twickenham. Nel 1650, questa casa, con il parco adiacente, (il contratto di locazione viene poi conferito a John Browne) fu venduta a John Walker. L'indagine realizzata in quell'anno descrive due stanze rotonde in una torretta di mattoni, che ancora esistevano al 1795, e cita una bella sala rivestita da pannelli di legno, in cui c'era uno schermo di ottima fattura.
6. Antichi Palazzi rientranti nel Manor
Nel 1597, il caseggiato del Manor di Twickenham fu fittato a Sir Thomas Newenham per 21 anni; lo stesso, con 51 acri di terra, venne fittato nel 1599 a Jane Harden. Un contratto di locazione per 30 anni, a cominciare dal 1622, venne concesso a Andrew Pitcarne, Inserviente della Camera da letto. Quando nel 1650 venne effettuata l'indagine parlamentare, il contratto di locazione venne conferito alla vedova, Charity Pitcairn. Tale indagine lo descrive come "un caseggiato piacevole e delizioso, a circa 20 pali dal Fiume, costruito in parte con mattoni, e in parte con legname, e la parete fiamminga, con camere avvenenti, i giardini non solo rari per piacere, ma estremamente redditizi, essendo coltivati a cavoli, rape, carote, e molte altri vegetali dello stesso tipo.". C'erano 16 acri di giardini di ciliegio. Questa tenuta fu poi venduta a Richard Ell. Subito dopo la Restaurazione, fu trasferita a Richard Webb e George Gosfreight per 21 anni; nel 1671, alla Signora Jane Davies; un contratto di locazione differito, venne concesso lo stesso anno a Sir Charles Cobb per 14 anni, con inizio nel 1688; un secondo contratto di locazione fu poi concesso alla Signora Davies per 8 anni e mezzo, con inizio nel 1702. La Signora Davies, che era la sorella del primo Lord Berkeley di Stration, nell'anno 1694, fittò la sua casa di Twickenham alla Regina Anna (allora Principessa di Danimarca), essendo stato ritenuto necessario un cambiamento d'aria per il Duca di Gloucesterchange. La Signora Davies rifiutò le cento ghinee che la Principessa le aveva offerto per il mese durante il quale aveva occupato la casa. Essendo stato comprato dalla Signora Davies il diritto di fitto differito di Lord Rochester su questa casa, lo trasferì a James Johnstone, che, nel 1702, ottenuto dalla Regina vedova un contratto di locazione di 13 anni dal 1720. Il Signor Johnstone migliorò la casa considerevolmente, ed aggiunse la sala ottagonale che venne costruita per accogliere la Regina Caroline, quando diede un intrattenimento lì a Sua Maestà. Dopo la morte del Signor Johnstone, venne acquistata da George Morton Pitt, la cui figlia ed erede sposò Sir George Pocock, al quale il contratto di locazione è stato rinnovato nel 1765, per un lungo periodo di 50 anni. Nel 1795, apparteneva a suo figlio George Pocock.
7. York House - York House Gardens
Nel percorso che vi abbiamo suggerito per la visita a Twickenham, abbiamo segnalato anche di vedere la York House ed i suoi Giardini, di cui trovate una fotografia tra quelle proposte. Orbene, parte integrante del Manor di Twickenham erano "Yorke Farm" e "Yorke House", che trassero il nome dalla Famiglia "Yorke", proprietari dei terreni dal 1381 al 1539. Nel 1556, il sito venne locato a John Jermyn e James Bafers; nel 1582, per 21 anni, a Lancelot Alford; e nel 1590, per un periodo più lontano di 21 anni, a George Watkins e William Forster. Nel 1635, fu concesso dietro canone di affitto di 20 sterline a William Scriven, Philip Eden e loro eredi. L'attuale York House venne costruita nel 1637. Il suo primo proprietario fu Andrew Pitcarne. Verso l'anno 1661, questa tenuta divenne proprietà del Lord Cancelliere Clarendon, che elesse York House la sua residenza estiva per diversi anni. Dopo la sua morte, sembra che sia divenuta proprietà del suo secondo figlio Lorenz, Conte di Rochester. Fu comprata verso il 1740, da James Whitchurch, dopo la cui morte, venne venduta al Tenente Colonnello James Webber, proprietario nel 1795. Tra gli ultimi proprietari si annovarano i Principi di Orleans (che hanno lasciato il loro simbolo con "fleur de lys" sui lavori in pietra, sui tubi di acqua piovana e sui caminetti). Nel 1926, la House divenne la Town Hall quando Twickenham divenne "Borough";
8. Twickenham Park House
Ne abbiamo trattato nell'ambito di St Margarets, dove era ubicata.
La stazione di Twickenham
London Road
York Street
Twickenham Library
Richmond Road
York House e Giardini omonimi
St Mary the Virgin
La lapide del 1754
Church Street, che segue il tracciato medioevale ed è attorniata da casette: sembra di essere tornati indietro di secoli!
The Eel Pie - Pub
The Fox, risalente al 1670, quando si chiamava "The Bell"; è l'unico superstite dei cinque pubs esistenti alla fine del XVII secolo su Curch Street
Corto
Due locali, tra cui Masaniello
Osteria Pulcinella
Due locali, tra cui Sorrento
King Street
Il piccolo Twickenham Museum
Il cartello segnala il pericolo di inondazioni ....
Ed, infatti, mentre passavamo il livello del Tamigi era talmente alto, che aveva inondato la stada. Di fronte, si vede Eel Pie Island.