Sintesi
Lewisham è una stazione della Docklands Light Railway (DLR) ed una stazione ferroviaria. L'antico Villaggio di Lewisham, che faceva originariamente parte della Contea del Kent, si sviluppava attorno a High Street e sue immediate diramazioni (dall'attuale stazione a George Lane, a sud, oltre Lewisham Library, più Lewisham Road, a nord della stazione, e Loampit Vale, immediatamente a sud della stazione, e Loampit Hill, verso nord-ovest della stazione).
Distanza dal centro: 6,7 miglia.
Attrattiva: scarsa. Non vediamo ragioni che possano spingere un visitatore sin qui, salvo un motivo specifico. E' una zona che non ci è mai piaciuta ed ogni volta che ci torniamo, traiamo sempre la medesima impressione negativa.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione della Docklands Light Railway (DLR), seguite Station Approach e Station Road per raggiungere Loampit Vale. Superate il senso rotatorio ed entrate in Lewisham High Street. Dall'altro lato del corso d'acqua denominato Quaggy River, su Stephen's Grove, trovate l'Anglican Parish Church of Saint Stephen and Saint Mark. Lungo Lewisham High Street si tiene Lewisham Market, un mercato di strada. Camminando, osservate Lewisham Clock Tower. Continuando, trovate la Chiesa Cattolica di St Saviour, poi, Lewisham Library. Proseguendo ulteriormente, si raggiunge la Parish Church of St. Mary the Virgin, (vicino alla stazione di Ladywell), ricostruita nel 1774–1777 da George Gibson (eccetto la Torre occidentale, Tardo XV secolo tranne la parte superiore del XVIII secolo).
Toponimo
Il nome dell'area è documentato per la prima volta nell'862 come "Liofshema mearc" in una concessione Anglo-Sassone (che descrive i confini di Bromley) con cui Æthelberht, Re del Wessex e del Kent dona a Dryhtwaldo, suo Ministro, 10 "aratrorum" a Bromley nel Kent. Al pari di tante concessioni medioevali, l'originalità di tale documento è posta in dubbio, ritenendolo una imitazione del X o XI secolo di un documento del IX secolo, con rilievi sui nomi deli luoghi utilizzati, anche se, se posteriore, fatto su un originale genuino, ma potrebbe essere una copia contemporanea, almeno di prima del 900 (di uno Scriba che scrisse anche altre concessioni) con numerosi rilievi su confini e pascoli dei maiali, anche se vi è chi non pone in dubbio l'originalità del documento, con rilievi sul Latino utilizzato. Il testo è in Latino con indicazione dei confini in Sassone (abbiamo evidenziato i punti salienti in neretto, per agevolare la lettura): "+ Regnante in perpetuum domino nostro Iesu Christo Omnia regna húius labentis uite regnorumque dispensatores ab initio istius sæculi cum uelocitate deficientes ceciderunt ideo fugitiuis ex mortalibus rebus aetærna gaudia promerenda sunt quapropter ego Aeðælberht rex Occidentalium Saxonum séu Cantuariorum cum consensu et consilio episcoporum et principum meorum et æcclesiasticarum et sæcularium pro ætærna redemptione anime mee et criminum meorum obsolutione aliquid que mihi dominus et saluator noster cunctorum largitor bonorum tribuerat statuens donare decreueram, tibi Dryhtwaldo ministro meo dabo et concedo aliquantulum agri id est . x . aratrorum in loco ubi dicitur Bromleag uð hauead et perfruet uita comite et post obitum suum qualicumque heredi sicut illi placatum fuerit relinquat in héreditatem sempiternam, hancque liuertatem prefato ministro meo in eadem prenominato agello deuoto mente donaui ut omnium regalium tributum et exactorum operum et penalium causarum aeternaliter liberabo notis et ignotis maioris minoris id est pratis . pascuis . siluis . fluminibus fontibusue exceptis tribus necessariis causis expeditione et arcis pontisque constructione nunc et deinceps pro me et pro anima mea liberabo Hoc ipsumque omnibus successoribus meis , regibus principibus seu cuiuslibet personis uel dignitatis hominibus in nomine omnipotentis dei obseruare precipio si uero quod non optamus aliquis diabolica instigatus cupiditate insurrexerit qui hoc infringere aut inmutare temptaberit sciat se rationem esse redditurum in die iudicii ante tribunal aeterni iudicis nisi prius digne emendauerit , Hæc sunt etenim termini predicti agelli circumiacentia An norðan fram Ceddanleage to langan leage Bromleagingamearc 7 Liofshema ðanne fram langan leage to ðam wón stocce ðanne fram ðam wón stocce be Modingahemamearce to Cintastiogole ðanne fram Cintastiogole be Modingahemamearce to earnes beame ðanne fram earnes beame Cregsetna haga an easthalfe sced hit to Liowsandene ðanne fram Liowsandene to swelgende ðanne fram swelgende Cregsetna haga to Sioxslihtre ðanne fram Sioxslihtre to Fearnbiorgingamearce Fearnbiorgingamearc hit sced to Cystaningamearce Cystaningamearc hit sced suðan to weardsetle ðanne fram weardsetle Cysstaningamearc to Wichæmamearce ðanne sio westmearc be Wichemamearce ut to Bipplestydæ ðanne fram Bipplestyde, to Acustyde to Bioha\h/hemamearce fram Acustyde to Ceddanleage :- Ðanne belimpoð ðer to ðam londe fif denn an an utwalda . Broccesham ðes dennes nama . 7 ðes oðres dennes nama ; Sængethryg ; Billanora . is ðes ðriddan nama . ðanne twa denn an Gleppanfelda ; Actum est hec mea donatio anno prescripta in loco qui dicitur Willherestrio coram his testibus qui hæc consentientes subscripserunt quorum hic nomina infra tenentur adscripta: / anno dominice incarnationis , dccclxii ,
+ Ego Aeðelberht rex hanc meam donationem signo sancte crucis roboraui 7 subscripsi
+ Ego Ciolnoð archiepiscopus consensi et subscripsi
+ Ego Aeðerred filius regis
+ Ego Aelfred filii regis
+ Ego Aeðælred dux
+ Ego Dryhtwald dux
+ Ego Heremod presbyter
+ Ego Alhhard
+ Ego Mucel minister
+ Ego Egcberht minister
+ Ego Eaduulf minister
+ Ego Æðæluulf minister
+ Ego Signoð minister
+ Ego Eanuulf minister
+ Ego Æsca minister
+ Ego Eastmund minister
+ Ego Orduulf minister
+ Ego Wiohtgar minister
+ Ego Æðelred minister
+ Ego Cynlaf minister
+ Ego Coenwald minister
+ Ego Cuðred minister
+ Ego Uulflaf minister
+ Ego Ælfhere minister".
I riferimenti successivi sono diretti: "Lievesham" (918, ancora una concessione Anglo-Sassone), "Levesham" (1086, Domesday Book), "Leueseham" (1203), "Leusham" (circa 1762). Si tratta di un nome composto, la cui interpretazione non è univoca, dato che la prima parte potrebbe corrispondere ad un nome di persona dell'Old English, Lēofsa, oppure a "Leswe", "Læs", "Læse", o "Læsew", che in Sassone indicano una palude o acquitrino, oppure a "Leves, o Leswes", che in Sassone indicano terreni a pascolo, mentre la seconda parte "Ham", può indicare un villaggio o casa, per cui, andrebbe inteso come "Casa (o villaggio) di un uomo chiamato Lēofsa", oppure, "Casa tra gli acquitrini", o ancora "Casa tra i terreni a pascolo". Inoltre, nel 1897, una Loggia Massonica Londinese, fondata nel 1886, chiamata "Quatuor Coronoti Lodge", pubblicò i risultati di alcune ricerche, e nel Decimo Volume, riportò questa interpretazione "il segno degli abitanti di 'Liofsham', la casa o dimora di alcune persone il cui nome inizia con 'Liof' o 'Leof', ad esempio caro. Tale prefisso sembra essere stato alterato da Keof-su, che era da Leofsuna, letteralmente caro figlio. Ancora sopravvive nella Famiglia chiamata Leveson, pronunziata Lewson. Il Toponimo sembra passare attraverso alcune digressioni (ndr allontanamento dalla via retta), dato che nel XVII secolo era scritto Lews’am, e detto foneticamente Lusam, che, alla fine, divenne con cambio di etimologia, Lewis.". Quindi, l'espressione, stanto a tale visione, deriverebbe dall'Old English "Haeme" (abitante, residente) + "Mearc" (confine), per cui, significa "Confine della gente di Lewisham".
Storia
Informazioni sulla Storia dell'area vengono fornite da Edward Hasted, alla voce "Parishes: Lewisham", in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 1" (1797), pagine 503-526; da Daniel Lysons, alla voce "Lewisham", in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), pagine 514-536; da Edward Walford, alla voce "Eltham, Lee and Lewisham", in "Old and New London: Volume 6" (1878), pagine 236-248. Approfondimenti specifici si ritrovano sotto le voci "Alien houses: The priory of Lewisham", in "A History of the County of Kent: Volume 2" (1926), pagina 238 e "Lewisham", in "An Inventory of the Historical Monuments in London, Volume 5, East London" (1930), pagine 48-52, che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Le aree limitrofe a Lewisham videro la presenza Romana: Watling Street attaversava Blackheath, dove c'era un accampamento, la strada per Dover attraversava Hatcham, che corrisponde a New Cross/New Cross Gate. Tuttavia, pare che il primo Insediamento nell'area di si ebbe solo nel VI secolo ad opera dei Sassoni. Come avete letto nel "Toponimo", una delle interpretazioni del nome lo ricollega al nome dell'Old English "Lēofsa" o "OLēofsa". Nella stessa sede appena citata, avete letto che il primo documento che cita l'area risale all'862, quando si legge "Liofshema mearc". Successivamente, trattando del Manor di Lewisham, leggerete che nel Domesday Book (1086) l'area viene denominata "Levesham". Nel Medioevo, il Manor di Lewisham apparteneva all'Abbazia di Gand (Belgio). Al tempo della sovracitata Indagine Normanna, c'erano undici mulini lungo il Fiume Ravensbourne, metà dei quali con probabilità nel Villaggio di Lewisham (tali mulini furono usati prima della Rivoluzione industriale per diversi scopi, non solo per la macinazione del grano, ma anche per la produzione dell'acciaio per armi, per la concia delle pelli e per altri usi pre-industriali). Durante gli anni di alcune pestilenze, le sepolture a Lewisham furono 117 (1603), 103 (1625), 56 (1665), 52 (1666). Abraham Colfe, Vicario di Lewisham dal 1610 to 1657, nel 1664, fondò una "Grammar School", una Scuola elementare e sei "almshouses" per gli Abitanti di Lewisham. Come altri futuri Villaggi di Londra, Lewisham divenne un popolare luogo di residenza per ricchi della città dal XVII secolo, e sempre di più nel XVIII secolo. Al principio del XIX secolo, Lewisham era ancora un Villaggio rurale sulle rive del Fiume Ravensbourne ed occorreva un lungo viaggio con carrozza per raggiungerlo. Come anticipato, era un attraente sobborgo Londinese con una notevole High Street, come si legge nel "Survey of Kent" del 1797, che evidenziava anche le caratteristiche del Villaggio e dei suo Residenti: "Lewisham-street is more than a mile in lenght, wich, as well as the hamlets and environs near it, are in great measure inhabited by opulent merchants and Londoners, the vicinity to the metropolis making this place a most agreable and convenient recess". Come molti villaggi, l'affermazione della ferrovia e la Rivoluzione Industriale ne mutarono le caratteristiche. La prima strada ferrata ad attraversare Lewisham, la "North Kent" per Dartford, aprì nel 1849. L'attuale stazione aprì nel 1857, quando venne aggiunta la linea "Mid Kent". Tali ferrovie stimolarono la costruzione di nuove case per Pendolari. Tuttavia, sino agli anni '80 del XIX secolo, Lewisham ospitò soprattutto ampie case con vasti giardini, per cui, le aree per gli Operai erano poche. Successivamente, i Residenti agiati si trasferirono altrove, tanto che verso la fine del XIX secolo, le case per i Pendolari dellle Classi medio-basse ed artigiane avevano rimpiazzato abbondantemente le grandi case. Nell'Imperial Gazetter of England and Wales (1870-1872), Lewisham era descritta come segue: " ... in Kent. The village stands on the river Ravensbourne ... consists chiefly of one street, about a mile long, extending N and S .... Mansions and villas are very numerous; many new ones have recently been built; and much of the entire area may be regarded as a suburb of London.". I mezzi di trasporto, treni, tram, autobus, portarono compratori a Lewisham, per cui, dal 1900, esistevano un buon numero di grandi negozi nel centro cittadino. Fu proprio in tale anno che venne completata la "Lewisham Clock Tower" (Torre dell'Orologio), per celebrare il "Diamond Jubilee" della Regina Vittoria del 1897. Nel 1904, iniziò ad operare un mercato di strada, Lewisham Market. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Lewisham Central fu colpito da 72 bombe tedesche altamente esplosive, e nel 1944, i bombardamenti tedeschi arrecarono grossi danni al centro. Tuttavia, già verso i Tardi anni '50 del XX secolo, Lewisham si era ripreso. Nel 1977, venne costriuito un centro commerciale e nel 1994 venne pedonalizzata la High Street nel centro cittadino, al fine di realizzare una strada priva di traffico ed uno spazio aperto. Nel 1999, la Docklands Light Railway aprì un prolungamento dalla Isle of Dogs.
2. Trasformazione urbanistica
La trasformazione di Lewisham è evidente osservando tre mappe di epoche successive:
3. Il Priorato Benedettino
A Lewisham, esisteva un ex Convento Benedettino, che era una cella dell'Abbazia di San Pietro a Gand (Belgio). Il tempo della sua fondazione è incerto. John Weever scrive che John Norbury fondò un Priorato a Lewisham, che riempì di "Frati Neri" da Gand, ma ciò è errato, dato che il Priorato esisteva molto prima del tempo di Norbury, "Lord Treasurer" durante il Regno di Enrico IV (1399 - 1413). Se è probabile che la fondazione si ebbe subito dopo che il Manor venne dato a quell'Abbazia dal nipote di Re Alfredo, di certo, il Priore di Lewisham è già citato nei documenti dei Regni di di Enrico II (1154-1189) ed Enrico III (1216-1272). Questo Priorato pagava una pensione annuale o il riconoscimento di 40s. all'Abbazia di Gand, come suo Superiore. Venne soppresso nel 1414 con gli altri Conventi alieni da Enrico V ed il sito venne concesso al Priore e Convento di Shene (= Sheen = Richmond, v. North Sheen).
4. Il Manor di Lewisham
Stando alla leggenda popolare, Re Alfredo fu il primo Lord del Manor di Lewisham. Quando l'originaria "Lewisham Library" (Biblioteca) venne aperta, venne posta una targa commemorativa per ricordare la circostanza. Tale targa è situata al pianterreno. Verso il 900, il Manor di Lewisham, con le sue pertinenze di Greenwich e Combe, venne dato da Elthruda, nipote del Re Alfredo, all'Abbazia di San Pietro di Gand (Belgio), di cui poi Lewisham divenne "cella" o "Priorato alieno". Tale concessione venne successivamente confermata dal Re Edgardo nel 964, da Eduardo il Confessore nel 1044, con l'aggiunta di molti privilegi. Nel Domesday book (1086), i dati relativi a Lewisham possono così essere riassunti: L'Abbazia di San Pietro a Gand (Belgio) possedeva Lewisham per il Re, sia prima della Conquista Normanna (1066) che a quel tempo (1086) e la teneva per Eduardo Il Confessore. La popolazione totale era di 62 unità familiari, di cui 50 formate da abitanti del Villaggio, 9 da piccoli Proprietari e 3 da Servi della gleba. Le terre arabili erano 14, c'erano due gruppi di lavoro del Vassallo e 17 diversi. C'erano 30 acri di terre a pascolo, boschi sufficienti per 50 maiali, 11 mulini L'intero Manor venne valutato al tempo del Re Eduardo (1066) 16 sterline, che poi si ridusse (circa 1070) a 12 sterline, salendo poi a 30 sterline (1086). Guglielmo Il Conquistatore e diversi suoi successori confermarono il Manor e le sue pertinenze alla sovracitata Abbazia di Gand. Nel 1275, il Vescovo di Rochester ottenne l'autorizzazione Reale (Eduardo I) a comprare il Manor. Nel 1281, l'Arcivescovo di Canterbury sembra aver negoziato l'acquisto o il fitto, ma l'Abbazia di Gand continuò a possederlo sino alla soppresione dei "Priorati alieni", quando venne confiscato per la Corona (secondo anno del Regno di Enrico V) e concesso da Enrico V, l'anno seguente, unitamente al sito del Priorato di Lewisham al Priore e Convento Certosino di Shene (= Sheen = Richmond, v. North Sheen). Nel 1531, il Re Enrico VIII ottenne la concessione di questo Manor (e Greenwich), dal Monastero di Shene, in cambio di altre terre. Poi, il fitto andò a Edward Ford, per 40 anni, concesso nel 1525, a John Cheseman. Nel 1538, il Re concesse la gestione di questo Manor a Richard Long, l'anno successivo, concesse la reversione a Sir Anthony St. Leger. Si fa menzione di una concessione del Manor di Lewisham, nel 1547, a Lord Thomas Seymour, ma sembra che la gestione sia stata data dalla Corona lo stesso anno a Sir Thomas Speke, e nel 1551, a Lord Thomas Darcy di Chiche. Il Manor fu poi concesso dal Re Edoardo a John, Duca di Northumberland, che fu decapitato nel 1553. John, Conte di Warwick, il figlio più anziano del Duca di Northumberland, possedette successivamente questo Manor, ma perse i diritti civili ed il Manor venne incamerato dalla Corona. Nel 1563, la Regina Elisabetta I lo concesse a vita a suo fratello Sir Ambrose Dudley, che era stato restaurato nel sangue dalla Regina Maria, e nel quarto anno della Regina Elisabetta I era stato creato Barone L'Isle, e il giorno dopo, Conte di Warwick. Ben presto, Sir Ambrose Dudley, lo scambiò con altre terre con quella Principessa; e Lei, nel diciottesimo anno del suo Regno, concesse questo Manor e la Canonica, per 40 anni, a Sir Nicholas Stoddard, di Mottingham. Alla scadenza della concessione, nel 1605, il Re Giacomo concesse un altro fitto per ulteriori 40 anni a Sir Francis Knolles, che essendo una persona molto zelante per la Riforma, era molto stimato dalla Regina Elisabetta I, tanto che nel primo anno del suo Regno, entrò a far parte del suo Consiglio privato e poco dopo Vice-Ciambellano della sua Casa, Capitano della sua Guardia, Tesoriere della sua famiglia, e, infine, Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera. Sposò Caterina, figlia di William Carie, ed ebbe numerosi figli, dei quali William, il figlio superstite maggiore, nel Primo Anno del Regno di Giacomo I, venne creato Lord Knolles di Grays, nell'Oxfordshire, e poco dopo, Cavaliere della Giarrettiera; nel Quattordicesimo Anno del Regno fu elevato alla dignità di Visconte Wallingford e nel Secondo Anno del Regno di Carlo I fu creato Conte di Banbury. Sembra che Edward Alleyne, Fondatore del "Dulwich College", abbia acquistato il Manor e la Canonica di Lewisham nel 1620, per 1000 sterline. Tale acquisto potrebbe essere stato solo per la rimanente parte del contratto di locazione di Knolles. Nel 1624, il Re Giacomo concesse questo Manor in quota a John Ramsey, che era stato un Paggio del Re e lo aveva salvato da una congiura, per cui, era stato ricompensato col titolo di Visconte di Hadington. Nel Diciottesimo Anno del Regno di Giacomo, egli venne creato Barone di Kingston upon Thames e Conte di Holderness. Morì prima della scadenza del suo fitto, senza prole, per cui tramise i suoi diritti sul Manor al fratello Sir George Ramsay, naturalizzato dal Parlamento, nel Settimo Anno del Regno di Giacomo I, il cui figlio John Ramsay, quando il primo fitto era scaduto, verso il 1645, vendette la proprietà a Reginald Grahme, che ottenne una nuova concessione o la conferma dalla Corona nel 1664. Alla fine del Regno di Carlo II, nel 1673, Grahme vendette il Manor a George Legge, Ammiraglio della Marina, poi creato Lord Dartmouth (Devonshire). Ebbe importanti incarichi, comandando la flotta reale nel 1688, ma venne poi privato dei suoi beni e nel 1691 venne rinchiuso nella Torre di Londra, dove morì tre mesi dopo di apoplessia (attacco di ira). Dalla moglie Barbara, morta nel 1718, aveva avuto un figlio William e diverse figlie. Tale William Legge venne elevato dalla Regina Elisabetta I a diversi titoli d'onore ed incarichi, tanto da far parte del suo Consiglio privato ed il 5 settembre 1711, venne nominato Visconte di Lewisham e Conte di Dartmouth. Sposò Lady Anne Finch, morta nel 1751, da cui ebbe sei figli e due figlie. William Legge morì nella sua casa di Blackheath, che rientrava nella Parish, nel 1750. Gli subentrò l'omonimo nipote William Legge, unico figlio del suo più vecchio figlio George, Visconte di Lewisham, che aveva sposato Elizabeth, unica figlia ed erede di Sir Arthur Kaye dello Yorkshire, che morì nel 1732, quando il padre era ancora in vita. Tramite lei, che si risposò con Francis, Conte di Guildford, ebbe William, Conte di Dartmouth e due figlie; il quale William, possedette il Manor di Lewisham e risiedette a Blackheath, nella Parish. Il Conte di Dartmouth sposò nel 1755 Frances Catherine, figlia unica di Sir Charles Gunter Nicholl, ed ebbe da lei diversi figli, di cui George, il più anziano, Lord Visconte di Lewisham, nacque nel 1755 e sposò nel 1782 Lady Sarah, sorella del Conte di Aylesford. Tale Lord George Dartmouth, ottenne dal Re Carlo II una concessione relativa alla tenuta di una fiera due volte all'anno ed un mercato due volte a settimana, a Blackheath nella Parish. Il primo si teneva il 12 maggio ed l'11 ottobre, ma venne interrotto a partire dal 1772 (eccetto per la vendita di bestiame). La vecchia Manor House, che era anche, probabilmente l'antico sito del Convento, si trovava a sud della Parish Church di St. Mary the Virgin, dove successivamente vi fu la Manor Farm.
Il cartello alla stazione della DLR di Lewisham
Lewisham High Street
Il corso d'acqua "Quaggy"
Anglican Parish Church of Saint Stephen and Saint Mark
Frutta e verdura in vendita a Lewisham Market
Lewisham Clock Tower
Chiesa Cattolica di St. Saviour
Lewisham Library