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Londra vissuta dagli Italiani ...

Bow Church

Sintesi

Bow Church è una stazione della Docklands Light Railway (DLR). Il nome si ricollega a "St-Mary- atte-Bow" o "Bow Church" o "Church of St Mary and Holy Trinity", che si trova alla fine orientale di Bow Road. E' una delle stazioni per visitare Roman Road Market (v. paragrafo specifico).

Distanza dal centro: 5,4 miglia.

Attrattiva: scarsa. Nulla dovrebbe spingere qui il Visitatore, salvo un interesse specifico.

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione della DLR, che vi colpisce dall'esterno per le dimensioni (in altezza) della sua copertura, siete su Bow Road, un'ampia strada, lungo cui trovate Bromley Public Hall. Se andate verso nord, trovate sulla sinistra un piccolo spazio verde, Grove Hall Park, prima di raggiungere il Fiume Lea, oltre la A12. In alternativa, dalla stazione potete andare verso nord, sino a raggiungere Roman Road Market (di poco più vicino se utilizzate la vicina stazione di Bow Road). Proseguendo ulteriormente verso nord, trovate un grande spazio verde, Victoria Park.

Toponimo

Il nome compare per la prima volta nel 1177 come "Stratford", parola composta dell'Old English"stræt" (strada) + "ford" (guado), per designare il "Guado" che attraversava il Fiume Lea lungo la Strada Romana verso est, da Londra all'allora importante città di Colchester. Da entrambi i lati del Fiume, però, si formarono due distinti Villaggi, entrambi originariamente denominati "Stratford", proprio perché tutti e due attraversati dalla citata Strada Romana: 1. Questa Stratford, nel Middlesex, che oggi rientra nel London Borough of Tower Hamlets; 2. L'altra Stratford, nell'Essex, oggi nel London Borough of Newham. Di conseguenza, per differenziare le due Stratford occorse ricorrere a prefissi o suffissi: l'area trattata in questa pagina web si disse "Stratford-atte-Bowe" (denominazione che si ritrova anche nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer), mentre l'altra Stratford, finì per essere denominata, variamente, come abbiamo specificato nella pagina web ad essa dedicata. Infine, col passare del tempo, relativamente a "Stratford" trattata in questa pagina web, la prima parte della denominazione andò perduta, rimanendo, solo la parte terminale, usata attualmente, "Bow". In merito al significato di tutta l'espressione antica, "Stratford-atte-Bowe", "Stratford-le-Bow" o termini similari, mentre la prima parte, "Stratford", come avete letto sopra, è legata al guado sul Fiume Lea, la seconda parte "Bow" si ricollega alla forma del arcuata del ponte (Bow = Arco) che venne eretto per consentire l'attraversamento del citato Fiume (a cui successivamente abbiamo dedicato uno specifico paragrafo). La modifica evidenziata, si ritrova nella successione delle denominazioni dell'area: "Stratford" (1177. 1199, 1244, 1247, 1273), "Strafford" (1203), "Stretford" (1265, 1314, 1593), "Stratford atte Bowe" (1279, 1316, circa 1400, Prologo dei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer), "Stratford ate Boghe" (1303), "Stratford atte Bough" (1323), "Stratford next Stebenhuth" (1325), "Stratford juxta Redhope" (1346), "Strettford atte Bowe", "Stretford atte Bowe" (1349, 1407), "Stratford at Bowe" (1445), "Stratford of the Bowe" (1449), "Stratford at the Bowe" (1494), "Stretford at Bowe" (1522), "Stratford at Bowe" (1535), "Stratford the Bowe" (1543), "Stratford bowe" (1547, 1606), "Stratford le Bow(e)" (circa 1560, 1805), "Stratford on the Bow" (1593), "Bow(e)" (1594, 1597).

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area si leggono in "Calendar of Wills Proved and Enrolled in the Court of Husting, London: Part 2, 1358-1688" (1890), alle voci "Wills: 6 Henry VI (1427-8)" (pagine 445-447) e "Wills: 31 Henry VI (1452-3)" (pagine 522-523); in "A Topographical Dictionary of England" (1848), alla voce "Bow, or Stratford-Le-Bow (St. Mary)" (pagine 317-320); in "Survey of London: Volume 1, Bromley-By-Bow" (1900), alla voce "The Church of St. Mary" (pagine 3-13); in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), alla voce "Religious Houses: Introduction' (pagine 152-155). Altre informazioni sono fornite da John Noorthouck in "A New History of London Including Westminster and Southwark" (1773), nel "Book 1, Ch. 2: The Conquest to King John" (pagine 21-37); sono fornite da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 2, County of Middlesex" (1795), alla voce "Bromley St Leonard's" (pagine 59-69); da Edward Walford in "Old and New London: Volume 5" (1878), alla voce "The northern suburbs: The Lea and Stratford-le-Bow" (pagine 570-576); da Osborn C. Hills in "Survey of London Monograph 2, Saint Mary, Stratford Bow" (1900), alla voce "Historical notes" (pagine 9-16); da John Stow in "A Survey of London. Reprinted From the Text of 1603" (1908), alla voce "Cordwainer streete warde" (pagine 250-258); che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Troverete anche degli ulteriori riferimenti bibliografici, a causa dell'incertezza in merito ad eventi relativi ad alcuni Edifici Religiosi trattati in questa pagina web.

1. Eventi storici di rilievo

In prossimità dell'area trattata in questa pagina web, il Fiume Lea divideva il suo corso in diversi rigagnoli. Per raggiungere l'altra riva del corso d'acqua, si poteva usare un guado rettilieneo, ma pericoloso, per cui, era più saggio fare una deviazione ed effettuare l'attraversamento utilizzando un guado più vecchio, ma più sicuro. Come leggerete più approfonditamente nel paragrafo dedicato al Ponte sul Fiume Lea, narra John Leland (o Leyland, 13 settembre circa 1503-18 aprile 1552) in "Collectanea", che, nel 1110, la Regina Matilda (circa 1080-1118), moglie del Re Enrico I, attraversando questo guado pericoloso mentre si recava all'Abbazia di Barking, "got well washed in the stream", cioè, si bagnò totalmente nelle acque del Fiume Lea, tanto da rischiare l'annegamento. Per cui, ordinò la costuzione di un caratteristico ponte "arched like unto a bowe" (Bow = Arco), dalla cui forma, il Villaggio di Stratford ricette l'aggiunta "Bowe" al suo nome, divenendo, perciò, "Stratford-atte-Bowe" o "Stratford-le-Bowe". Il citato ponte, che si pensa essere stato il primo del suo genere ad essere eretto in Inghilterra, addirittura venne ascritto al tempo di Alfredo il Grande (849 -899), dato che le cui braccia furono scolpite sulla pietra centrale. La struttura era formata da tre arcate a crociera, di cui l'arco centrale era notevolmente più grande rispetto al resto. Poiché il ponte era eccessivamente ristretto, venne realizzata una piattaforma di legno sulla parte esterna di uno dei parapetti, per consentire il transito dei Pedoni. Il "Padre della Poesia Inglese" Geoffrey Chaucer (nato tra il 1340 ed il 1345, morto verso il 1400), nel Prologo dei suoi celebri "Racconti di Canterbury" così scrive in riferimento all'avvenente Priora:

"And Frensch she spake ful fayre and fetysly
After the scole of Stratforde-atte-Bowe,
For Frensch of Parys was to hire (o her) unknowe.
"

Dal breve estratto di cui sopra, è chiaro che Chaucer, che viveva ad Aldgate, era a conoscenza delle caratteristiche di Bow al suo tempo. "Scole" (= School) dovrebbe riferirsi a quella del vicino (entro un miglio dal ponte) Convento di St. Leonard Bromley, di solito chiamato Priorato di Stratford. Le Suore di quella Casa religiosa, probabilmente, insegnavano, tra l'altro, la Lingua Francese alle Giovani di quel Borgo. La costruzione del ponte non determinò l'abbandono di Old Ford, dato che lo stagno e il guado continuarono ad essere utilizzati, ma, trovandosi in una zona isolata e rurale, il Centro della popolazione, durante il Medioevo, si spostò a Bow. Old Ford fu il sito di uno dei tanti mulini ad acqua nella zona che fornivano farina ai Panettieri di Stratforde-atte-Bow, e quindi, il pane alla City. A causa dell'isolamento dell'area e delle difficoltà connesse al raggiungimento della Parish Church di St. Dunstan di Stepney, i Residenti vennero autorizzati ad esercitare il Culto presso la Cappella di servizio a Stratforde-atte-Bow. La storia del ponte originario è nota non solo grazie a al citato John Leland e John Stow (ed Altri di cui leggerete tra poco), ma anche in base ad un documento il cui contenuto venne dato sotto giuramento in un interrogatorio davanti a due Giudici di pace nel 1303, riportato da Daniel Lysons in "Environs of London", il quale conferma le informazioni sovrariportate, aggiungendone altre: "The jurors declared that at the time when Matilda, the good Queen of England, lived, the road from London to Essex was by a place called the Old Ford, where there was no bridge, and during great inundations was so extremely dangerous that many passengers lost their lives; which, coming to the good queen's ears, she caused the road to be turned where it now is—namely, between the towns of Stratford and Westham, and of her bounty caused the bridges and road to be made, except the bridge called Chaner's Bridge, which ought to be made by the Abbot of Stratford. They said further, that Hugh Pratt, living near the roads and bridges in the reign of King John, did of his own authority keep them in repair, begging the aid of passengers. After his death his son William did the same for some time, and afterwards, through the interest of Robert Passelowe, the King's Justice, obtained a toll, which enabled him to make an iron railing upon a certain bridge, called Lock Bridge, from which circumstance he altered his name from Pratt to Bridgewryght; and thus were the bridges repaired, till Philip Bagset and the Abbot of Waltham, being hindered from passing that way with their wagons in the late reign, broke down the railing; whereby the said William, being no longer able to repair it, left the bridge in ruins; in which state it remained till Queen Eleanor of her bounty ordered it to be repaired, committing the charge of it to William de Capella, keeper of her chapel. After which, one William Carlton (yet living) repaired all the bridges with the effects of Bartholomew de Castello, deceased. The jurors added that the bridges and roads had always been repaired by 'bounties,' and that there were no lands or tenements charged with their repair except for Chaner's Bridge, which the Abbot of Stratford was bound to keep in repair.". Al principio del XIX secolo, il ponte mostrava i segni della sua veneranda età. In aggiunta, le numerose riparazioni e modifiche effettuate durante quattro secoli avevano oscurato il suo disegno originario, anzi, lasciavano dubbi su quanto residuasse della struttura originaria voluta dalla Regina Matilde. Il Ponte continuò ad esistere sino al 1834, quando, la sua fatiscenza, ristrettezza e insicurezza, portarono ad un Atto di ricostruzione. Il vecchio ponte venne abbattuto far posto ad una nuova struttura, inaugurata il 14 febbraio 1839, con una spesa di 11.000 sterline. Il ponte presenta un arco ellittico piatto, 66 piedi in campata, che si erge all'altezza di 13 piedi dal livello dell'acqua ed è protetto da solidi parapetti. La stazione di Bow venne aperta nel 1850 sulla "North London Railway", con servizio verso Poplar. Successivamente, la "Great Eastern Railway" aggiunse servizi per Fenchurch Street e Southend (Essex). La stazione si trovava sul lato settentrionale della strada e venne ricostruita, accrescendone le dimensioni, nel 1870. La nuova stazione aveva una sala concerti sopra la biglietteria e venne usata per eventi culturali ed educativi. Divenne poi "Bow Palais". Nell'Imperial Gazetteer of England and Wales (1870-72) di John Marius Wilson Bow viene descritto come segue: "a parish and a subdistrict in Poplar district, Middlesex. The parish is called also Stratford-le-Bow; lies on the river Lea, and on the North London and Eastern Counties railways, within Tower Hamlets borough, in the eastern suburbs of London, 4 miles ENE of St. Pauls; includes the village of Stratford, the hamlet of Old Ford, and part of Victoria Park; and has a station of Bow on the North London railway, a station of Stratford on the Eastern Counties railway, and post offices of Bow,‡ Bow-Road,‡ and Old Ford, under London E. ... Acres, 809. Real property, £78,460. Pop., in 1841, 4,626; in 1861, 11,590. Houses, 1,848. The name Bow alludes to a bow-shaped, three-arched bridge across the Lea, built by Matilda, the queen of Henry I. and not taken down till 1834; and the name Stratford alludes to a ford in the Lea, on the line of the Roman road or "stratum" to Layton. A new bridge, in lieu of the ancient one, with one oblique arch of 70 feet, was erected in 1839, at a cost of £11,000. Bow was once famous for cream and cakes; it also carried on an extensive manufacture of porcelain; and it had a notable annual fair which became so great a nuisance, that it was suppressed by parliament. It now has dye-houses, large breweries, and the East London waterworks; and takes a character from the proximity of the India docks. The parish was formerly a chapelry to Stepney, and became parochial in 1717. The living is a rectory in the diocese of London. Value, £349.* Patron, the Bishop of London. The church was built in the time of Henry II.; presents a curious mixture of Norman and early English; and has a low tower and an eight-sided corner turret. The vicarage of Old Ford is a separate benefice. A Baptist chapel, in the Byzantine style, at a cost of nearly £7,000, was built in 1867. There are other dissenting chapels, two endowed schools with £27 and £254, and charities £170.-The subdistrict contains also the parish of Bromley St. Leonard. Pop., 35,667.". Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Bow East fu colpito da 80 bombe tedesche altamente esplosive e 2 mine paracadutate, Bow West da 69 bombe altamente esplosive ed 1 mina paracadutata. Il servizio-passeggeri terminò nel 1944, anche se il servizio-merci continuò sino alla chiusura nel 1981, dopo di che, le strutture della stazione vennero abbattute. Nel 1987, venne aperta una nuova stazione, denominata "Bow Church", sul lato opposto della strada. Tale stazione è a metà strada tra la Chiesa e la stazione della metropolitana di Bow Road.

2. 1 Nell'area delle attuali Stratford, Bow e Bromley (=Bromley-by-Bow), insistevano due o tre Monasteri?

Partiamo da un dato che abbiamo riportato trattando di Stratford, un tempo nell'Essex ed oggi nel London Borough of Newham: le equivalenti espressioni "Stratford(e) Monachorum", "Stretford Langthorne", "Abbei Stratford", facevano riferimento alla presenza a Stratford dell'Abbazia di Stratford Langthorne, dedicata alla "Vergine Maria ed a Tutti i Santi", un Convento fondato nel 1135 da William de Montfichet. In quella sede abbiamo sottolineato che si trattò di un Monastero Cistercense, dipendente dall'Abbazia di Savigny (Normandia). Invece, abbiamo scritto che in quella che si disse Stratford-atte-Bow, allora nel Middlesex, oggi Bow nel London Borough of Tower Hamlets, di cui trattiamo in questa pagina web, venne fondato un Priorato Benedettino dedicato a San Leonardo. Tuttavia, indagando ulteriormente su Bow, per creare questa pagina web, ci è sorto un dubbio, leggendo il seguente passo di Daniel Lysons dedicato a "Bromley St Leonard's", in "The Environs of London: Volume 2, County of Middlesex" (1795), pagine 59-69, nota 3, dove nel citare le Fonti relative alle numerose concessioni fatte al Convento nel corso dei secoli, si legge: "..... Prioriff. & Monial. Beati Leonardi de Stratford,  This convent being always described in the records as at Stratford, and not at Bromley, there having been also a convent of monks at Stratford-Bow, and another at Stratford in Essex .... ". A parte l'uso indifferente di Stratford(-atte-Bowe) o Bromley per qualificare la sede del Convento dedicato a San Leonardo, il problema che sorgerebbe da tale passo è che vi sarebbero stati tre Coventi, uno dedicato a "Beati Leonardi de Stratford" un altro di Monaci a Stratford-Bow ed un altro a Stratford nell'Essex. Se è così, allora, i Conventi erano tre e non due, oppure, come abbiamo riportato trattando di Stratford, erano due, quello Circestenze a Stratford, denominato Stratford Langthorne, e quello Benedettino a Stratford-atte-Bow (denominato St. Leonard's Stratford Bowe, talvolta indicato anche come St. Leonard's Bromley)? Approfondiamo l'analisi ricorrendo a varie Fonti.

2.2 Varie Fonti in merito al quesito precedente

Indagando ancora più profondamente, i dubbi non vengono fugati. Infatti, leggendo "Religious Houses: Introduction", in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), pagine 152-155, nella leggenda di una mappa delle Case religiose a nord del Tamigi ed ovest del Fiume Lea, si legge all'inizio: "RELIGIOUS HOUSES Benedictine Nuns 1. Stratford at Bow Priory ... ". Il che almeno ci conferma che a Stratford-atte-Bowe c'era un Priorato di Suore Benedettine. Di seguito, poi si legge: "The register (c.1244-8) of Fulk Basset, Bishop of London 1244-59, lists five religious houses in the deanery of Middlesex ..... the nunneries of Stratford at Bow ...", il che conferma che si trattava di un Convento di Suore (Nun = Suora, Monaca). Tale circostanza è ulteriormente sostenuta:

3.1 L'originaria Cappella del Monastero benedettino di San Leonardo

Osborn C. Hills, alla voce "Historical notes", in "Survey of London Monograph 2, Saint Mary, Stratford Bow" (1900), pagine 9-16, riporta alcune note storiche relative alla storia di St. Mary Stratford Bow, che evidenziano tre punti importanti:

  1. Frammentarietà dei documenti: nella parte iniziale, infatti, sottolinea l'imprecisione dei documenti. Proprio la natura frammentaria degli stessi, rende ogni tentativo di scrivere la storia di tale Sacro Edificio un compito alquanto difficile. Egli scrive: "Oltre ai brevi riferimenti contenuti nei lavori ben conosciuti di Stow, Strype, e Lysons, ed il breve racconto della Chiesa che si trova nei 'Memorials of Bow Church' di Insley, molto poco sembra essere stato publicato in riferimento alla più antica storia de 'The Chapel of Stratford atte Bowe', come era originariamente definita.";
  2. Struttura originaria rimasta a lungo inalterata: Osborn C. Hills aggiunge un importante dato: "Ma le informazioni che possono essere raccolte da tali Autorità, e da uno studio dell'edificio stesso e dei suoi monumenti e dei registri, definisce al di là di ogni disputa che per almeno quattro secoli la Chiesa, anche se più volte riparata, è rimasta, in linea generale, inalterata e persino non ampliata; e che per un periodo ancora più lungo, lo stesso sito .... ha costituito il luogo consacrato sulla quale gli abitanti del villaggio Fiume (ndr Lea) di Stratford-atte-Bow svolsero le funzioni della loro religione.";
  3. Ricostruzione imprecisa o infedele da parte di Scrittori ed Artisti: Osborn C. Hills scrive ancora: "Nel tentare di mettere assieme i vari documenti non si può fare a meno di rimanere colpiti dalla mancanza di precisione da parte sia degli Scrittori che degli Artisti." I quali ultimi per Osborn sarebbero "i più grandi peccatori", dato che, riferendosi a casi concreti, evidenzia le differenze tra le raffigurazioni e l'edificio religioso, addirittura riferendo il caso di un pessimo dipinto di "Bow Church in Middlesex, 1754" che si vede presso Guildhall, che "è talmente impreciso, che si può solo concludere che l'Artista non abbia mai visto la nostra antica struttura.".

Proprio l'ultimo punto è particolarmente grave, dato che l'incertezza "regna sovrana" in merito alla data di erezione della prima struttura religiosa, una Cappella dedicata a Santa Maria, ritenuta essere stata la Cappella di un Convento Benedettino dedicato a San Leonardo. Chi volesse avere cognizione di quanto differente sia la posizione dei vari Autori in merito all'origine della Cappella, deve leggere con attenzione quanto riportato da Richard Newcourt, in "Repertorium Ecclesiasticum Parochiale Londinense - Volume 1" (1708), alle pagine 576-578, dedicate a "Bromley (S. Leonard) Nunnery", nonché alla voce "The Church of St. Mary, in "Survey of London: Volume 1, Bromley-By-Bow" (1900), pagine 3-13. In questa sede, per esigenze di spazio, cerchiamo di sintetizzare la posizione di alcuni Autori o documenti, osservando che la storia iniziale della Cappella deve essere stata per forza intimamente collegata a quella del Monastero dedicato a San Leonardo:

Un dato importante, comunque, si trova in "Survey of London: Volume 1, Bromley-By-Bow" (1900), alla voce "The Church of St. Mary" (pagine 3-13). Dopo l'affermazione comune a molti Autori, cioè, che la Chiesa sembra essere solo una parte della Chiesa che appartenne al dissolto Monastero (ndr di San Leonardo), si legge che, successivamente, fu nel dono di Sir John Roberts, Cavaliere, deceduto, che abitava in una buona casa costruita dove sorgeva detto Monastero; e durante la sua vita, finse che questa Chiesa "to be exempt from the Bishop of London's jurisdiction", cioè, non rientrasse nella giurisdizione del Vescovo di Londra. Tuttavia, risulta che le Priore del Monastero venissero scelte di volta in volta con licenza del Vescovo e la loro elezione confermata dal suo Vicario Generale. Ad ogni modo, al momento della soppressione del Monastero "Thus stood the jurisdiction of the bishop over this house before its dissolution", questo era sotto la giurisdizione del Vescovo.

3.2 Dalla Cappella alla Chiesa del Monastero

Anche questo paragrafo parte con affermazioni contrastanti da parte di due Autori:

Ma il già citato Osborn C. Hills in "Survey of London Monograph 2, Saint Mary, Stratford Bow" (1900), alla voce "Historical notes" (pagine 9-16), scrive che "Avendo studiato molto attentamente le varie parti della struttura e ricercato gli scritti di Stow, Strype, Leland, Lysons, ed i registri della Parish, io posso giungere alla conclusione che il Signor Insley sia in errore. .... Ora, cosa più probabile che la gente di Bow, essendo appena venuta in possesso di una nuova Chiesa, dovrebbe desiderare di essere indipendente e di essere costituita in una Parish separata, libera dal controllo e dagli obblighi di pagamento verso Stepney, i benefici dell'unione con tale Parish erano ormai tutti da un solo lato. La congettura è infondata, e Lysons, scrivendo verso il 1797, dice chiaramente 'la struttura originale rimane ancora.' E' formata da un Presbiterio, navata centrale e due navate, separate dalla navata da pilastri ottagonali e archi a sesto acuto. La torre è di pietra, quadrata e semplice e non merlata'. Ora sappiamo che la Chiesa non è stata abbattuta da quell'anno, e quindi possiamo tranquillamente concludere che è la struttura originale eretta con l'autorizzazione del Vescovo Baldock nel 1311. E' stata tuttavia modificata e restaurata così spesso che solo la parete della navata settentrionale può essere adeguatamente attribuita a tale data ... varie alterazioni da quel giorno a questo. Sembra quasi certo che alcuni anni prima del compromesso del 1497 un restauro completo venne effettuato, per cui, gran parte del lavoro è di questa data ...". In base ai termini dell'autorizzazione del Vescovo Baldock del 1311 di cui sopra, gli Abitanti dovevano assicurare un reddito sufficiente al Cappellano per partecipare ai Servizi Divini tutte le grandi feste presso la Chiesa-Madre e contribuire alla sua riparazione. Dopo molto tempo da tale autorizzazione, insorsero delle differenze tra gli Abitanti di Stepney e quelli di Stratford (Bow), i quali sembrano essere stati desiderosi di rendere se stessi indipendenti dalla Chiesa-Madre. Quelli del futuro Bow ebbero la peggio nelle discussioni del 1497 e l'accordo fu configurato nel senso che gli Abitanti di Stratford (Stratford era sinonimo di Bow e Old Ford) promisero per il futuro di riconoscersi appartenenti alla Parish di Stepney e la loro Cappella soggetta a tale Chiesa. Gli Abitanti di Stepney, da parte loro, accettarono di ricevere 24s. annui al posto del concorso a tutte le spese per le riparazioni della Chiesa-Madre e di dispensare quelli di Bow dalla presenza, tranne che in occasione della Festa del loro Patrono, San Dunstan, e il Mercoledì di Pentecoste, quando dovevano accompagnare il resto dei Parrocchiani in processione alla Cattedrale di San Paolo. Durante il Regno di Enrico VIII, quando Westminster venne elevata a Vescovato, la Parish di Stepney venne dispensata da questa processione di San Paolo, a condizione che il Rettore della Chiesa e i Guardiani di Stepney e il Curato ed i Guardiani della Cappella di Stratford Bow partecipassero il giorno suddetto, e fare un'offerta di 10d. a San Pietro di Westminster. Alla Soppressione, la valutazione del Monastero fu, secondo Dugdale, £ 108 1s. IId., secondo Speed, £ 121 16s. . Dopo lo scioglimento di questo Monastero, Enrico VIII, nel Trentaduesimo Anno del suo Regno, il 21 aprile, concesse il sito stesso e la Chiesa con le sue pertinenze ed il Manor con le sue pertinenze, come anche le Canoniche ed il diritto di nomina del Vicario di questa Chiesa di Bromley a Sir Ralph Sadler, Cavaliere, uno dei Consiglieri del suo Collegio privato. Sei anni più tardi, nel Trentottesimo Anno di Regno, la proprietà tornò alla Corona. Elisabetta I, nel Quindicesimo Anno del suo Regno, concesse la Canonica e la Parish Church di Bromley, con le pertinenze, a Ric. Pickman per 21 anni e, nel Ventottesimo Anno del suo Regno, ad Ambrose Willoughby per 40 anni, mentre Giacomo I, nel Settimo Anno del suo Regno, le assegnò a Francis Morrice e Francis Philips, e loro eredi in "soccage" (possesso di terreni che comporta il pagamento di un fitto o di altri servizi non militari ad una persona di rango superiore). Dai "Chantrey Roll" (o "Chantry Roll", Rotoli di Cancelleria) sappiamo anche che Hellen Hilliard diede alcune proprieà che rendevano 50s. annui ed altre persone sottoscrissero un totale di £ 13 6s. 8d. "per aumentare il salario del Prete". Quando le Cappelle e le Corporazioni vennero sequestrate dal Re, queste terre vennero vendute. Gli Abitanti tentarono di recuperarle, ma senza risultato. Vennero prese tante cose, tra cui persino gli "olde Latin Boks". Lo stipendio del Ministro al tempo di Enrico VIII era di 8 sterline annue, ma nel 1654, la somma di 92 sterline andava a Fulk Bellers, Ministro di Stratford Bow.

3.3 St-Mary- atte-Bow" o "Bow Church" o "Church of St Mary and Holy Trinity"

In via preliminare, è bene evidenziare una possibile causa di errore: questa St Mary's-atte-Bow, o altre denominazioni suindicate, non deve essere confusa con la Church of St Mary-le-Bow, che si trova a Cheapside, nella City of London, e che corre verso est da San Paolo a Bank. Sembra che la dedica a Santa Maria della nostra Chiesa di Bow risalga solo al 1719, quando la Struttura cessò di essere una Cappella di servizio di Stepney e divenne la "Parish Church" di St. Mary Stratford Bow. Sino a tale data, fu nota semplicemente come "Cappella di Stratford Bow". Il cambiamento venne decretato da un Atto del Parlamento nel Nono Anno della Regina Anna, cioè, nel 1711, seguito ad intervalli da Atti supplementari per la costruzione di cinquanta nuove Chiese "in and about the cities of London and Westminster & the suburbs thereof". Con gli stessi Atti, il Villaggio di Bow venne separato dalla Parish di Stepney nel 1719. Una risoluzione di notevole interesse, di giovedì 25 marzo 1736, tra i documenti Sagrestali, sottolinea come il Presbiterio si trovasse in pessimo stato e necessitasse di essere ripartato a carico della Parish. Nell'aprile 1747, vi fu un incendio che procurò notevoli danni. Era consuetudine conservare documenti e beni di valore nella Torre. Il documento originario di consacrazione venne danneggiato molto. L'orologio andò distrutto. Sembra che l'incendio abbia avuto origine da una casa sul lato meridionale della Chiesa e l'orologio, che allora era appeso sopra la carreggiata, venne proiettato a notevole distanza, divenendo un mezzo di rapida propagazione delle fiamme all'Edificio Sacro. Da un documento di domenica 6 agosto 1762, risulta che il Signor Thwaite di Clerkenwell, per la somma di 10 ghinee si impegnò a riparare a fondo l'orologio della Chiesa per la somma di 50s. annui si impegnava a mantenerlo efficiente ed a regolarlo ogni settimana, nonché pulirllo quando necessario. Nell'anno 1755, in preparazione per la Guerra dei Sette anni, il piombo fu molto richiesto e molti edifici pubblici vennero privati dei tetti per fornire materiale per proiettili. Il Presbiterio di Bow, narra la leggenda, condivise questo destino, e per assicurare la protezione dagli agenti atmosterici, il Presbiterio venne ricostruito in muratura e coperto con le tegole che si vedono. Orbene, è certo che il tetto venne modificato, ma nessun documento indica che la causa fu la carenza di piombo.  In alcune vecchie immagini della Chiesa si vede che le finestre più occidentali del due corridoi, un tempo, erano porte. Si raccontava che, per circa un secolo, una panetteria esistette di fronte alla porta della navata settentrionale. Il Panettiere cucinava la cena domenicale per molti dei Negozianti che vivevano sul lato meridionale della strada. Un suo Assistrente appostato all'interno della Chiesa gli dava un segnale quando il Prete raggiungeva un certo punto della celebrazione, al che, il fornaio e suoi Aiutanti, invece di camminare fuori del Sagrato, usavano la scorciatoia attraverso la Chiesa, facendo tale rumore con i loro piatti caldi e torte che, le Autorità locali, avendo vanamente tentato di fermare la pratica con altri mezzi, decisero di bloccare le porte e di riaprire quelle sul lato occidentale sotto alla Torre. E' difficile pensare che il solo agire del Panettiere abbia determinato il blocco delle porte, anche se è probabile l'incidente sia correlato con le modifiche della Chiesa in questo periodo. Ad ogni modo, sembra che dopo le riparazioni viste del 1762, il Presbiterio non ebbe ulteriori riparazioni e manutenzioni. Nel 1794, la Chiesa venne pulita e ridecorata ed il corridoio meridionale restaurato e rifatto esternamente con pietra Portland che si vede. E' anche probabile che il Pulpito ed i sedili siano stati modificati. Nel 1824, era divenuto eccessivo l'affollamento della Chiesa e del Sagrato. Ogni nuova sepoltura determinava la rimozione e la profanazione di qualche precedente defunto, e, forse, la ragione più importante, i viventi si resero conto che non potevano essere sepolti più nel Sagrato, a meno che questo non fosse stato ampliato. Per cui, venne fatto un appello al Parlamento per una legge speciale per l'acquisto della vecchia piazza del mercato (da tempo in disuso) all'estremità orientale e l'acquisto delle taverne e case sul lato occidentale. Il progetto di legge venne approvato e diventò legge il 20 maggio 1825. Poco dopo, iniziò la demolizione di "tutti i locali che si trovano a est e ovest fini della presente sagrato di detta Parish Church di St. Mary Stratford Bow, e tra le strade a pagamento che circondano la stessa.". Allo stesso tempo, il muretto che racchiudeva il Cimitero fu demolito e sostituito da una ringhiera di ghisa su una base di granito. Sembra che quattro piedi della terra e delle ossa più in alto siano state rimosse dalle paludi di Stratford, e quindi, venne fornito nuovo spaio per il numero sempre crescente di sepolture. Nel 1829, la caduta della parte superiore della Torre richiese un altro restauro parziale. Per molti anni le finestre della Chiesa vennero dotate di tende rosse, che vennero rimosse nel 1836. A tal punto, le Fonti consultate divergono, visto che secondo una, nel 1843, "In 1843 the new church was opened, the old fabric having been demolished piecemeal.", cioè, vi sarebbe stata una nuova Chiesa poiché la precedente era stata demolita pezzo per pezzo, secondo una seconda, "The rest of the building was reconstructed piecemeal in 1842-3", per cui, almeno una parte non venne ricostruita, secondo una terza, nel 1844, il soffitto era stato sollevato a spese della Signora Prisca Coborn e venne le vecchie travi scoperte. Verso il 1850, venne fatta la piccola aggiunta alla Sacrestia di mattoni. Cioè, vi sarebbe stata solo una profonda alterazione, ma non una ricostruzione. Con riferimento alle pitturazioni degli interni del 1820, a tale data, due dei piloni erano di maggiore ingombro, mentre le arcate chiuso con un mezzo arco all'estremità orientale. Questi pilastri vennero abbattuti e le arcate completate come ora visto. La parte occidentale della navata meridionale, un tempo, era occupata da una galleria ad uso esclusivo degli Ospiti della struttura. Era piccola e molto bassa ed è stata rimossa nel 1855. Per anni, pietre di varie dimensioni caddero dalla facciata della Torre, in particolare durante la prevalenza di un vento da ovest, per cui, molte persone temevano di entrare in Chiesa. Il percorso attraverso il Sagrato a quel tempo, correva vicino alle porte occidentali, ma nel 1883, l'aumento della caduta di pietre e detriti ed una grande pietra che cadde a pochi pollici da un passaggio pedonale, fece spostare il percorso parecchi piedi a ovest e le pietre allentate che potevano essere raggiunte facilmente senza ricorrere ad una impalcatura, vennero incastrate con cemento romano. Nel 1870, venne costruita una camera d'organo sul lato meridionale del Presbiterio. La finestra occidentale e l'arco della torre, dal 1702 sino a tale data, erano state completamente escluse dalla vista dall'organo, la galleria ed piano del campanaro. La rimozione dell'organo, seguita nel 1891 dalla aumento del piano del campanaro e la demolizione della galleria, consentirono una libera visuale della più bella caratteristica architettonica della Chiesa. Naturalmente, una delle caratteristiche dei secoli precedenti, non più attuata fu la scomparsa dei banconi familiari, di modo che i poveri e la gente comune sedeva ora affianco ai ricchi, mentre in passato erano relegati nelle gallerie. Sicuramente, essi se avessero potuto vedere la Chiesa nel XIX secolo, avrebbero condannato l'eliminazione del'intonaco ornamentale pesante al soffitto e la messa in vista delle vecchie travi medioevali, come pure avrebbero criticato il fatto che non doveva essere esposto ad est come le altre persone. Altri cambiamenti riguardavano porte diventate finestre, e in un caso, una finestra (prima bloccata) era diventata una porta. Le gallerie, l'organo, i sedili familiari, il pulpito, le tende e persino la navata ad arco ed il pavimento erano stati rimossi, alterati, o riarrangiati ed eliminati, in questo breve periodo. Probabilmente, non avrebbero riconosciuto la loro Chiesa. Esternamente, invece, non fu come per l'interno, anche se una ringhiera di ferro aveva rimpiazzato il vecchio muretto e la camera di organo ed il Coro della Sagrestia erano stati costruiti, mentre, la Torre, la navata centrale, quelle laterali ed il Presbiterio erano rimasti inalterati. Sino al principio del 1898, c'erano tre campane: quella indicata da Dunstan, come datata "John Clifford, churchwarden, 1636," le altre due due datate "T. Mears, Londini, 1843." Gli Amministratori civili della Chiesa le vendettero e comprarono una nuova serie di otto campane tubolari nel 1897. Infine, riportiamo un'ultima informazione indicata sotto la voce "The Old Palace of Bromley", in Survey of London: Volume 1, Bromley-By-Bow" (1900), pagine 33-40. Si legge che "Built into the lower part of the west wall, at the north corner, was a piece of Purbeck marble, with carved cinque-foiled head of 15th century date carved on it. This might seem to indicate that the house was built in part from the remains of the old Nunnery of Bromley St. Leonard's, the "Convent of Stratford atte Bowe" of Chaucer's Prioress' Tale, on the site of which is now the parish church of St. Mary.".

4. Bow Bridge, ovvero, il "Ponte di Bow"

La storia di tale ponte si ritrova alla voce "'West Ham: Rivers, bridges, wharfs and docks", in "A History of the County of Essex: Volume 6" (1973), pagine 57-61, che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Innanzitutto, veniamo a sapere che, originariamente, esistevano ben cinque ponti: prima delle allora recenti modifiche, la strada principale da Londra attraversava il Fiume Lea e le sue diramazioni a Stratford tramite cinque ponti, tutti di antica origine. Il fiume principale veniva attraversato da Bow Bridge e il Fiume Channelsea da Channelsea Bridge. Tra loro, c'erano tre ponti più piccoli: St. Michael's (o Harrow) Bridge e Pegshole Bridge, che attraversavano, rispettivamente, i bracci orientali ed occidentale del Fiume Waterworks e St. Thomas of Acre's Bridge, che attraversava il Fiume Three Mills Back. Nel corso del XIX secolo, come risultato di una confusione sulla proprietà dei ponti Pegshole e St. Thomas, i loro nomi vennero invertiti. Nel 1933, infine, St. Michael's Bridge, Pegshole Bridge e St. Thomas's Bridge vennero tutti rimpiazzati dal più grande Groves Bridge, costruito in connessione al progetto di fronteggiamento delle alluvioni. A tal punto, iniziamo a conoscere specificamente la storia del ponte di Bow: gli originari ponti di Bow e Channelsea vennero costruiti tra il 1100 ed il 1118 per volere della Regina Maud, moglie di Enrico I. Prima della sua Epoca, la strada principale da Londra verso l'Essex attraversava il Fiume Lea tramite un guado pericoloso a Old Ford, circa mezzo miglio a nord di Stratford. Il Ponte di Bow fu una dei primi ponti Medioevali in pietra in Inghilterra ed il suo nome fa riferimento alla sua costruzione arcata (Bow = Arco), allora insolita. Dopo aver fatto costruire il ponte, Maud comprò il Mulino dell'Abbazia (Abbey Mill) e terreni a West Ham e li diede all'Abbazia di Barking in amministrazione per la manutenzione dei ponti. I ponti e le loro dotazioni vennero poi presi dall'Abbazia di Sratford, fondata nel 1135. Stratford incaricò una persona delle riparazioni dei ponti, il quale chiedeva l'elemosina ai Viaggiatori. William Prat successe al padre nella manutenzione dei ponti nei primi anni del XIII secolo e iniziò a richiedere il pedaggio, ma la barra per il pedaggio venne rotta da Philip Basset e dall'Abate di Waltham. Di conseguenza, il riparatore abbandonò i ponti, probabilmente verso il 1240. Da allora, la responsabilità dei due ponti fu oggetto di inchieste ricorrenti, sino al 1315, quando l'Abbazia di Stratford accettaò formalmente la responsabilità in cambio di 200 sterline pagate dall'Abbazia di Barking. Tuttavia, nel 1366, il Ponte di Bow era ancora in rovina ed il Governo riscosse delle somme per la sua riparazione. Nel 1465-1466, dopo ulteriori controversie, la responsabilità dell'Abbazia di Stratford venne confermata. Il Ponte medioevale di Bow aveva una Cappella dedicata a Santa Caterina ed era occupata da un Eremita. Dopo il XV secolo, non si ritrovano più riferimenti a tale Cappella e nulla è noto in merito al suo aspetto ed esatta ubicazione. Dopo la soppressione del Monastero di Stratford, vi fu nuovamente un lungo periodo di incertezza per quanto riguarda la riparazione dei due ponti, derivanti dalla frammentazione delle terre dell'Abbazia di Stratford. Nel 1691, vi fu un accordo secondo cui la responsabilità per i ponti e gli approcci erano dei Proprietari terrieri di West Ham le cui terre avevano fatto parte dell'Abbazia di Stratford. Da allora, i Proprietari fondiari dei terreni dell'Abbazia, si organizzarono come Corporazione, riscuotendo somme da ciascun Membro per manutenere i ponti ed i relativi approcci. Quando il "Middlesex and Essex Turnpike Trust" prese la strada principale che attraversava Stratford, i Proprietari fondiari dei terreni dell'Abbazia facevano pagamenti annuali a tale Organismo per la strada, ma rimasero direttamente responsabili per i ponti. I Ponti di Bow vennero ampliati nel 1741. Nel XIX secolo, tuttavia, erano diventati inadeguati per il grande aumento del traffico, e nel 1827 i Proprietari fondiari dei terreni dell'Abbazia si assicurarono una legge che regolava le proprie funzioni e li autorizzava ad allargare o ricostruire i ponti, in collaborazione con le Autorità locali ed altri. A ciò, fecero seguito anni di discussione e contenziosi tra le parti interessate, che terminarono con un accordo 1834, quando una legge stabilì che il "Middlesex and Essex Turnpike Trust" dovesse gestire tutti i cinque ponti, nonché la strada a Stratford. Tale Organismo avrebbe ricevuto pagamenti annuali dai Proprietari fondiari dei terreni dell'Abbazia e dai Proprietari dei tre piccoli ponti, per la riparazione della strada. Il Ponte di Bow doveva essere demolito e ricostruito su una scala più ampia. I Proprietari dei terreni dell'Abbazia avrebbero pagato la metà del costo della sua manutenzione, mentre l'altra metà sarebbe stata equamente suddivisa fra le Contee dell'Essex e del Middlesex. Il costo del mantenimento degli altri ponti avrebbe continutato a far carico ai loro Proprietari, ma l'Organismo ottenne l'autorizzazione di ampliare o migliorare qualsiasi ponte; in tal caso, il Proprietario sarebbe stato responsabile per la riparazione solo delle parti del ponte esistenti al tempo della legge, non dei nuovi. I tre più piccoli ponti intermedi, che la legge del 1834 condusse sotto la medesima gestione dei ponti di Bow e Channelsea, esistevano già nel 1303, per attraversare le lacune fatte quando vennero tagliati i flussi dei mulini attraverso la strada rialzata di Maud. Tale racconto della loro origine può non essere totalmente esatto, dato che, i mulini erano probabilmente antecedenti alla strada rialzata, ma dal XIV secolo, i proprietari del mulino sembrano aver accettato la responsabilità per i ponti. St. Thomas's Bridge venne riparato dal Proprietario del Mulino di St. Thomas', Pegshole Bridge e St. Michael's Bridge appartenevano entrambi alla City of London, nella sua qualità di Proprietaria dei mulini di Spileman e Saynes. Poco prima del 1814, la "London Bridge House Commitee", nell'effettuare un'ispezione, pose erronemente il marchio della City of London su St. Thomas' Bridge in luogo di Pegshole Bridge e poiché Pegshole Bridge era più piccolo, e quindi meno costoso da mantenere, i Proprietari del Mulino di St. Thomas' furono felici di accettarlo come proprio. L'errore non venne mai corretto, per cui, il vecchio Pegshole Bridge divenne noto come St Thoma's Bridge e viceversa. Sotto la gestione del "Middlesex and Essex Turnpike Trust", nel 1835-1839, venne costruito il Nuovo Ponte di Bow nel 1835-1839. L'Organismo venne sciolto nel 1866, e l'anno successivo la gestione di tutti e cinque i ponti ed dei relativi approcci venne conferita all'Autorità locale di West Ham. Grazie ad una legge del 1876, i Proprietari dei terreni dell'Abbazia si liberarono della loro responsabilità per i due ponti e relativi approcci, mentre i versamenti annuali dovuti dai Proprietari degli altri tre ponti non sono vennero interessati dalla legge. A seguito del "Local Goverment Act" del 1888, la Contea Municipale di West Ham assunse il quarto nord-orientale del Ponte di Bow in aggiunta alla metà meridionale, mentre il quarto nord-occidentale passò al Consiglio della Contea di Londra. Nel 1901-1906, il Ponte fu nuovamente ricostruito, dal citato Consiglio con contributi finanziari da parte di West Ham e dal Consiglio della Conservazione. Vennero poi i cambiamenti del 1933. Groves Bridge, aperto quell'anno, trasse il nome da Thomas Groves, Sindaco di West Ham e Parlamentare per la parte di Stratford della Municipalità. Venne costruito sul lato di St. Thomas's (il vecchio Pegshole) Bridge e rimpiazzò anche St. Michael's Bridge e Pegshole (il vecchio St. Thomas's) Bridge, la cui struttura venne incorporata negli accessi rialzati del nuovo ponte. Ma già negli anni '30 del XX secolo, il nuovo Ponte di Bow era divenuto inadeguato e si iniziò a discutere in merito ad uno nuovo, ma senza realizzarlo. Nel 1967, tuttavia, realizzò un cavalcavia per trasportare il traffico est-ovest sopra il ponte. Parte della struttura originale del Ponte di Bow, forse, sopravvisse sino al 1835. Tuttavia, il ponte ha subito nel tempo molti restauri. Tre archi erano ancora visibili, ma una descrizione pubblicata nel 1814 affermava che circa 30 anni prima, quando venne abbattuto il vecchio pub sul lato dell'Essex del Ponte per allargare la strada, altri due archi, riempiti di mattoni, vennero scoperti nella cantina. Da ciò si deduce che c'erano anche archi corrispondenti sul lato del Middlesex, per cui, il Ponte aveva sette arcate in tutto. Degli archi visibili, i due più esterni, che sono stati segnalati, forse risalivano al XV secolo. L'arco centrale, già indicato, fu in un certo tempo, modificato ad un profilo più rotondo per dare maggiore spazio per le chiatte. Nel 1741-1743, il Ponte fu allargato su entrambi i lati con l'aggiunta di pezzi angolari sostenuti sui rostri dei moli. Gli archi delle aggiunte erano più alti dei vecchi archi ed erano circolari. Infine, va ricordato che il Secondo Ponte di Bow, terminato nel 1839, su progetto di James Walker e Alfred Burges, era una struttura a campata unica con muratura esterna in granito. Venne sostituito nel 1906 da un ponte di ferro.

5. Roman Road Market

Ne abbiamo trattato alla pagina Roman Road Market.

Tower Hamlets - Visita guidata

La stazione della DLR di Bow Church

La stazione della DLR di Bow Church

Bow Road

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Bromley Public Hall

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Grove Hall Park

Grove Hall Park

Roman Road Market - Bancarella di frutta

Roman Road Market - Bancarella di frutta

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