Sintesi
Aldgate è una stazione della metropolitana (Circle Line, Metropolitan Line) che serve un'area storicamente assai importante, per la presenza, come riferisce lo Storico John Stow, di una delle quattro originali Porte nelle Mura che davano accesso alla City of London, quella dal lato orientale. Pertanto, allora come ora, Aldgate si trova al confine (circa 100 metri) della City, in prossimità del London Borough of Tower Hamlets. Qui aveva anche sede il Priorato Agostiniano della Santissima Trinità (fondato nel 1108), e vi furono le Case del Poeta Geoffrey Chaucer (circa 1340-1400) e del Matematico ed Astronomo Isaac Newton (1642-1727), il quale ultimo visse vicino alla Chiesa di St. Botolph-without-Aldgate. I documenti rivelano che l'area era alquanto pericolosa, visto che erano comuni omicidi, rapimenti e stupri.
Distanza dal centro: 2,8 miglia.
Attrattiva: storicamente il sito ha molta importanza, ma ai fini turistici, oggi, non ci sembra tanto attraente.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione della metropolitana, vi trovate all'interno di una vasta area sostanzialmente rettangolare delimitata da Aldgate High Street e St. Botolph Street. Al'interno dell'area citata, lievemente a sud-ovest rispetto alla stazione, trovate St. Botolph-without Aldgate. Guradandovi attorno ed aggirandovi nei paraggi, trovate in un contesto di edifici tradizionali, attorniati e sovrastati da edifici moderni, alcuni, nelle immediate vicinanze, giganteschi, come vedete in una delle immagini proposte, ad esempio, 30 St Mary Axe (noto come The Gherkin = Il Cetriolo). In altezza, è il secondo edificio nella City of London ed il sesto a Londra.
Robert Dodsley e James Dodsley (op. cit.) riferiscono che la prima citazione di Aldgate si ritroverebbe in una concessione del Re Edgardo verso l'anno 967. Tuttavia, non suffragano la loro affermazione con prove, né altri Autori (es. Kemble, Birch o Thorpe) la confermano. Per cui, possiamo considerare "Æstgate", che si ritrova nella Cronaca Anglo-Sassone, la prima menzione risalente al 1052, essendo la seconda come "Ealsegate", che si ritrova in "Miraculi Beati Edmundi Regis" dell'Arcidiacono Hermannus, verso il 1070: si entrava nella City of London tramite "a via que anglice dicitur 'ealsegate.' ", nome che identicamente ricorre nel 1095. Successivamente, si legge "Alegate" (1108), "Allegate" (1108, 1231), "Alegate" (1268, 1272, 1291, 1377), "Aldgate" (1295, 1348), "Algate" (1428, 1535), "Aldegate" (1539), "Aldgate" (1618). L'origine del nome è fortemente dibattuta ed incerta. La spiegazione più convincente ci sembra quella di Eilert Ekwall, che in "Street Names of the City of London" (1965), si riallaccia al nome originario "Æst geat", che significa "Porta orientale". Tale nome originario avrebbe subito un'alterazione in "Ealsegate", dove "Ealse" sarebbe la forma genitiva di un nome personale, probabilmente, "Ealh", come sostiene Arthur Bonner, in "Transactions of the London and Middlesex Archæological Society", dato che era un nome di persona di uso generale in Epoca Anglo-Sassone, o anche ai nomi, "Ala" o "Alla", come fanno altri. E per questa strada, si sarebbe giunti all'attuale nome Aldgate. Ma le interpretazioni alternative si sprecano. Ad esempio, John Stow sostiene che la parola significhi "Old gate", cioè "Vecchia porta", aggiungendo che "era così chiamata per la sua antichità ed età", perché interpreta la prima parte della parola come derivante dall'Old English "Eald" = Old (vecchio) e lo stesso fa Gillian Bebbington, in "London Street Names" (1972). Tuttavia, le forme più antiche del nome sono prive della "d", per cui, tale interpretazione è generalmente rifiutata. Ponendo l'enfasi su "Alegate" e " Allegate", invece, Loftie, la intende come "Aperta a tutti", senza spiegare perché avesse tale caratteristica, né ipotizzare l'origine del nome. Similmente, si potrebbe intendere come "Porta pubblica" o "Porta principale verso la City of London", interpretazione avvalorata da "Alegate" e "Allegate", visto che "all" significa "Tutto". Altra interpretazione fa discendere il nome dall'Old English "Ealu" (da "Ale", un tipo di birra), denotando probabilmente un luogo dove la birra veniva venduta e consumata, ricollegandosi alla possibilità che gli stanchi viaggiatori provenienti dall'Essex avessero la necessità (e ne avevano!) di rifocillarsi una volta giunti alla City of London presso qualche taverna (di certo esistente nel 1423, denominata "Saresyneshede withynne Algate"). Per ragioni di spazio e di pazienza dei Lettori, tralasciamo altre interpretazioni proposte. Qui aggiungiamo solo che la strada su cui insisteva la porta ebbe parallelamente lievi cambi di denominazione: "Ealdredesgate" (circa 1000), "Alegatestrete" (XIII secolo), "Magnus vicus de Aldredesgate" (1266), "Allegatestrate" (1309), "Algatestret" (1349), "Aldgate Street" (XVII secolo). Altre denominazioni furono "Alegatestrete" e "Allgaitestrate".
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area si leggono nella "Cronaca Anglo-Sassone"; in "William of Newburgh's Historia rerum Anglicarum" (circa 1198); sono fornite da Isabella Whitney in "The Manner of Her Will & What She Left to London, and to All Those in It, at Her Departing" (1567-1578); si traggono da "Civitas Londinum: A Survey Of The Cities Of London And Westminster, The Borough Of Southwark And Parts Adjacent In The Reign Of Queen Elizabeth" (Mappa attribuita a Ralph Agas (1570-1605?); sono fornite daJohn Leake in "Survey of the city after the Great Fire of 1666" (1667); da John Stow in "A survey of the cities of London and Westminster: containing the original, antiquity, increase, modern estate, and government of those cities written at first in the year MDXCVIII by John Stow ...; since reprinted and augmented by the author, and afterwards by A.M., H.D., and others; now lastly, corrected, improved, and very much enlarged ... by John Strype ... ; to which is prefixed the life of the author ... at the end is added An appendix of certain tracts, discourses, and remarks concerning the state of the city of London" (1720); da Robert Dodsley e James Dodsley, in "London and Its Environs Described: Containing an Account of Whatever is Most Remarkable for Grandeur, Elegance, Curiosity Or Use, in the City and in the Country Twenty Miles Round It. Comprehending Also Whatever is Most Material in the History and Anitquities of this Great Metropolis" Volume 1 (1761), pagine 149-151; da Arthur Bonner in "Transactions of the London and Middlesex Archæological Society" (1881); da Henry A. Harben in "A Dictionary of London" (1918), alla voce "Aldgate"; si leggono in "An Inventory of the Historical Monuments in London, Volume 4, the City" (1929), alla voce "Aldgate Ward" (pagine 4-13); sono fornite da Eilert Ekwall in "Street Names of the City of London" (1965); si leggono in "The Cartulary of Holy Trinity, Aldgate" (1971), alla voce "Parishes: St Botolph Aldgate" (pagine 167-192); sono fornite da Gillian Bebbington in "London Street Names" (1972); da Larry D. Benson in "The Riverside Chaucer" ( 1987); da Barry Bishop in "A keyhole through the Gateway: a watching brief at Aldgate" (Archaeology Data Service) 1998, pagina 179; da Peter Ackroyd in "Chaucer" (2005); si leggono in Aldgate Master Plan 2007 (Tower Hamlets Council), che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Le mura Romane di Londinium vennero costruite verso il 200. Un rapporto di Barry Bishop, "A keyhole through the Gateway: a watching brief at Aldgate" (Archaeology Data Service), basato su un'indagine effettuata durante la ristrutturazione di due siti ad Aldgate nel 1998, per la precisione ai numeri 87-89 di Aldgate High Street e 37 di Jewry Street, rivela l'esistenza di depositi dall'Epoca Romana al post-Medioevo, che indicano (pagina 179) che Aldgate fu "una delle principali strade che portavano fuori dalla città fortificata di Londra (= Londinium)… ubicata sul lato orientale del circuito difensivo della Città a cavallo della strada romana per Colchester". E' incerta l'esatta ubicazione della Porta di Epoca Romana (una delle quattro erette a quel tempo), ma si crede che fosse stata a cavallo di Aldgate High Street con il suo orlo settentrionale giacente sotto il marciapiede dei numeri 1-2 di Aldgate High Street ed il bordo meridionale sotto la facciata dei numeri 88-89 di Aldgate High Street, suggerendo l'ipotesi che avesse solo una singola entrata, probabilmente affiancata da due torri di guardia. Fuori la porta si sviluppò un vasto Cimitero a sud della strada. Si sa poco, tuttavia, dello sviluppo attorno ad Aldgate dopo la costruzione delle mura. Vi è una prova indiretta dello sviluppo della struttura difensiva. Ceramiche databili tra la fine del IV secolo ed il principio del V secolo vennero trovate con dei frammenti della demolizione, probabilmente dalle mura o porta. Perciò, è possibile, che l'originaria porta squadrata, parte della quale venne individuata durante l'indagine sovracitata e durante scavi nel 1968, abbia subito modifiche significative nel periodo indicato. Ciò dovrebbe essere stato causato dalle diverse modalità di combattere e dall'aumentato uso delle catapulte, nonché dalla necessità di allineare le porte difensive con i bastioni. Di certo, nel IV secolo, vennero aggiunti dei bastioni al lato orientale delle mura, di cui i più prossimi conosciuti sono a circa settanta metri a nord della porta (Dukes Place - Bastione 6) ed a circa ottantatre metri a sud della porta (Sir John Cass College - Bastione 5). Il ritrovamento delle ceramiche, quindi, mostra continuità di attività attorno ad Aldgate sino alla fine dell'Occupazione Romana di Londinium (circa 410). Robert Dodsley e James Dodsley, in "London and Its Environs Described ..." (1761) riferiscono che la prima citazione di Aldgate si ritroverebbe in una concessione del Re Edgardo verso l'anno 967. Tuttavia, non suffragano la loro affermazione con prove, né altri Autori (es. Kemble, Birch o Thorpe) la confermano. Per cui, possiamo considerare "Æstgate", che si ritrova nella Cronaca Anglo-Sassone (edizione Plummer and Earle, pagina 181), la prima menzione risalente al 1052, essendo la seconda come "Ealsegate", che si ritrova in "Miraculi Beati Edmundi Regis" dell'Arcidiacono Hermannus, verso il 1070: si entrava nella City of London tramite "a via que anglice dicitur ' ealsegate.' ". A garantire la continuità dell'importanza di Aldgate fu la fondazione del Priorato della Sacra Trinità (Holy Trinity, v. successivamente) proprio dentro la Porta Medioevale. Infatti, la Regina Matilda, nel 1108, in una concessione, al Priorato della Santa Trinità, si legge "praedictaa M(atilda). regime, portam de Alegate ...". Apparentemente, la Porta sopravvisse sino al Medioevo. A riguardo, John Stow scrive che era una delle quattro originarie porte nelle mura e che venne ricostruita nel 1108-1147 e nuovamente nel 1215. Il più celebre residente di Aldgate, il Poeta Geoffrey Chaucer (circa 1340-1400), visse in stanze sopra la Porta dal 1374 (o dagli anni '80, come sostiene Larry D. Benson, in "The Riverside Chaucer", terza edizione, Houghton Mifflin, Boston 1987), quando era Funzionario di Dogana nel Porto di Londra. A quel tempo, Aldgate non era un'area sicura, come del resto, tante altre di Londra. Infatti, Peter Ackroyd, nella sua biografia di Geoffrey Chaucer (2005), riporta che il Poeta perse il nonno materno, assassinato nel 1313 vicino alla sua casa di Aldgate, aggiungendo che i documenti della City of London rivelano che erano comuni omicidi, rapimenti e stupri. La conferma si ha in un manoscritto, noto come "Aldgate Cartulary" (v. successivamente), anche se, probabilmente. Aldgate non era peggiore di altre aree di Londra del tempo. Certamente dal principio del XV secolo, nel 1423, c'era una Taverna "Saresyneshede withynne Algate" (Sarecen's Head inside Aldgate). La Poetessa Isabella Whitney (ultimi anni della quarta decade del XVI secolo, 1567-1578), scrisse un Poema di trecentosessantaquattro righe, in cui si congeda da Londra, facendo un testamento scherzoso. Infatti, inizia "The Manner of Her Will & What She Left to London, and to All Those in It, at Her Departing". In tale Poema, ai righi 249-252, segnala che le porte della City of London erano anche luoghi di commercio, dato che sembra siano stati un luogo frequentato per la presenza di Fruttivendoli ("fruit wives") dove smerciavano i loro articoli. Tra parentesi, per facilitare la comprensione, riportiamo le attuali parole in Inglese moderno:
"To e(ve)ry Gate under the walles (= walls)
that compas thée ( = you) about
I fruit wives leave to entertayne ( = entertain)
ſuch as come in and out.".
In "A Survey of London", John Stow sottolinea che Aldgate aveva due "portcullises", cioè, due saracinesche che si alzavano ed abbassavano, ma nel 1598, ve ne era solo una. Tali saracinesche venivano abbassate di notte per proteggere la City of London. La Porta di Aldgate venne abbattuta nel 1606 e completamente ricostruita nel 1609. Nello scavare le fondamenta, vennero rinvenute due monete Romane, che il Sovrintendente Signor Bond, fece inserite nelle pietre e porre ciascuna su ogni lato della facciata orientale. Sullo stesso lato, su una base quadrata, venne posta una Statua di Giacomo I, in uniforme, con un leone d'oro e un unicorno incatenato ai suoi piedi. Sull'arco della porta, venne inciso:
"Senatus Popolusque Londinnensis
Fecit 1609
HUMPFREY WELD, MAIOR".
La Porta mostrata sulla Mappa di John Leake (William Leybourne ed altri quattro Autori) "Survey of the city after the Great Fire of 1666", venne definitivamente abbattuta nel 1761, al fine di migliorare la circolazione. Vennero allora ritrovate delle monete Romane sotto di essa. La stazione della metropolitana di Aldgate venne aperta il 18 novembre 1876, con l'estensione verso Tower Hill inaugurata il 25 settembre 1882. Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Aldgate, allora nel Middlesex, come segue: "St Botolph Without Aldgate (or East Smithfield Liberty), par., Middlesex, in Tower Hamlets bor., London, 33 ac., pop. 2883.". Adgate è probabilmente nota a molti Lettori per essere stata la zona di Londra più occidentale degli omicidi del celebre "Jack the Ripper" (Jack Lo squartatore): il 30 settembre 1888, la sventurata Catherine Eddowes fece un'orribile fine alle prime ore del mattino in Mitre Square, proprio all'ingresso della City of London. Nel 1907, vennero trovate porzioni di fondamenta di una vecchia Porta, probabilmente Medioevale, sul lato meridionale di Aldgate High Street, venticinque piedi ad est dall'angolo di Jewry Street, alla profondità di sedici piedi e sei pollici, un'altra sul lato settentrionale della strada nel 1908, sotto l'Ufficio Postale.
2. Priorato della Santissima Trinità (Holy Trinity) - Cartolario di Aldgate
Il Priorato Sgostiniano della Santissima Trinità di Aldgate venne fondato nel 1108, dalla Regina Matilda, moglie di Enrico I. Sin dal principio, fu un'importante Istituzione Monastica, che beneficiò del sostegno finanziario di tanti cittadini di Londra, come pure del patrocinio Reale. Il primo Priore fu criticato per aver per aver speso smisuratamente in costruzioni, libri, arredi e paramenti liturgici, creando problemi di nutrizione al Monastero. Tuttavia, egli riuscì a raddoppiare i redditi dello stesso. Morta la Regina Matilda, Enrico I continuò ad aiutare il Priorato, la cui situazione finanziaria continuò a migliorare durante tutto il XII secolo, grazie alle consistenti donazioni di terreni. Una di questa si ebbe nel 1125 ed è opportuno spiegare come si giunse ad essa. Occorre partire dall'ascesa al Trono di Eduardo Il Confessore (che regnò dal 1142 al 1066). Il Re, con un decreto, dichiara che i suoi uomini nella Corporazione (= Guild) dei Cavalieri (= Cnihtas) Inglesi "devono avere il loro interesse e il loro distretto amministrativo nel borough (= unità amministrativa) e senza passare sopra le loro terre e sopra i loro uomini, e come le buone leggi che avevano al tempo del Re Edgar (ndr che regnò dal 959 al 975) e del padre del Re (ndr Ethelred II 'The Unready', che regnò dal 979 al 1013 e dal 1014 al 1016) e di Cnut (ndr Canute The Great, che regnò dal 1016 al 1035). Gli originari "Cnihtas" (= Cavalieri') della Corporazione erano stati probabilmente affidabili funzionari di magnati londinesi che possedevano proprietà a Londra, nominati per rifornire i loro Lords di beni per il mercato di Londra; tuttavia, col passare del tempo, entrarono nell'Associazione Commercianti indipendenti, mutandone il carattere, sino a quando divenne una ricca Associazione di importanti Cittadini Londinesi. Pertanto, nel 1125, quindici di questi Borghesi Londinesi donarono al Priorato della Santissima Trinità dei terreni e, come contropartita, loro ed i loro ed i loro predecessori vennero accolti dal Priore nella Confraternita del Priorato. Affinché il loro dono rimanesse valido ed inalterato, i membri della Corporazione (= Guild) offrirono sull'Altare la concessione di Eduardo Il Confessore da cui siamo partiti, nonché altre concessioni connesse alla loro donazione. Al culmine del suo splendore, la Santissima Trinità aveva interessi in ben ottantasette Parishes Londinesi, traendo la maggior parte dei suoi redditi dal possedere proprietà, vendere terreni su cui venivano trattenute rendite fisse annue ed incassando rendite di piccolo imposrto in luogo dei servizi dovuti dai proprietario o affittuari. Molta di tale attività viene illustrata in una serie di documenti amministrativi raccolti nel manoscritto "Aldgate Cartulary", che vengono genericamente denominati "concessioni", che includono una vasta tipologia di testi non letterari, come "diplomas" (concessioni di terreni), affitti, testamenti, mandati, lettere amministrative, liste di fitti, riassunti di azioni legali ed altri svariati documenti. Il "Cartolario" venne composto dal "Fratello" Thomas de Axbridge tra il 1425 ed il 1427. Si tratta di un prezioso volume di duecentocinque pagine numerate e, in totale, trascrive più di mille manoscritti medioevali relativi all'attività del Priorato dalla fondazione alla metà del XIV secolo. Principalmente in Latino, i documenti sono di lunghezza varia e sono ordinati sistematicamente per Parish tramite pagine aggiunte successivamente, al fine di mantenere la sequenza. La fondazione e altre "concessioni" nelle prime sette pagine numerate sono collegate da una cronistoria che fornisce adeguatamente tutta la storia del Priorato. Infatti, si riferisce l'elenco dei primi Priori, i possedimenti del Priorato ed eventi rilevanti, come, ad esempio, il disastroso incendio del 1132. Alla fine della Cronistoria, Thomas spiega che una delle ragioni per cui scrisse il "Cartulary", fu di facilitare l'incasso delle rendite, dato che "il mondo è peggiorato talmente da confutare fatti antichi salvo che non vengano prodotte ovunque come prove copie di concessioni". Sperava che tali prove scritte avrebbero risolto ogni disputa sui pagamenti delle rendite del Priorato e così i Posteri sarebbero stati "meglio informati". Quindi, l'intento principale di Thomas era quello di rendere testimonianza di ogni documento che potesse rafforzare le pretese del Priorato. Tuttavia, su alcune questioni venne male informato, se non fuorviato. Pur essendo principalmente un documento pratico, il manoscritto è innegabilmente un lavoro professionale piuttosto sontuoso, soprattutto quando confrontato con altri libri del medesimo tipo. Molte pagine sono impreziosite da iniziali fiorenti e riccamente dorate, mentre gli inizi delle sezioni principali sono particolarmente ornamentali. Osservando i particolari, si è notato che diversi Artisti lavorarono sulle decorazioni delle pergamene. Un primo, che usava uno stile "datato", dipinse una decorazione elaborata sulla pagina di apertura. Su di essa, una iniziale incorpora uno "Scutum Dei triangulum", fornendo un'affermazione delle Dottrina della Santissima Trinità. Questo è sormontato da una corona (che denota la fondazione Reale del Priorato). I colori usati dal secondo Artista son meno ricchi, ma il suo lavoro risulta più esuberante e creativo. Naturalmente, ai fini del presente sito web, l'interesse principale del manoscritto risiede nelle informazioni che contiene sulla vita economica e sociale della Londra medioevale. In aggiunta, non solo, costituisce una risorsa fondamentale per rilevare i cambiamenti nella Topografia della città a partire dal XII secolo, ma in aggiunta, offre informazioni sui metodi e processi legali seguiti nelle negoziazioni fondiarie di questo periodo. In alcuni casi, la descrizione delle transazioni è talmente particolareggiata da consentire al Topografo di ricostruire piccole aree di Londra in un momento specifico. Altro dato interessante riguarda il progressivo spezzettamento della proprietà fondiaria a seguito della crescita della popolazione, rilevato sulla base dei documenti relativi ai pagamenti dei fitti: vi sono tanti esempi di proprietà originariamente molto ampie, suddivise tra due o tre affittuari, divenuti responsabili per la parte della rendita dovuta alla Santissima Trinità. Si riporta spesso l'ampiezza delle proprietà. Nonostante la maggior parte delle concessioni sia in Latino, ve ne sono alcuni in Anglo-Normanno ed uno in Anglo-Sassone scritti in stretta imitazione di uno scritto Anglo-Sassone. Alla soppressione del Priorato nel 1532, il manoscritto finì in mani private. Non si sa chi fu il primo proprietario, ma il manoscritto venne chiaramente usato da John Stow nel suo "Survey of London" (1598). Nel XVI secolo, comunque, appartenne per qualche tempo all'Antiquario Elisabettiano Stephen Batman, che aiutò l'Arcivescovo Parker a formare la biblioteca poi nel Collegio di Corpus Christi (Cambridge). Nel corso degli ultimi secoli, il manoscritto sembra sia stato utilizzato da molti Antiquari e Storici, sebbene la sua esistenza non sia stata ampiamente nota, almeno sino al principio del XVII secolo, quando diversi Studiosi se la scambiarono. In lettera del 27 gennaio 1713-1714, Thomas Tanner (1674-1735), Antiquario e Vescovo di St. Aspah, esprime la sua felicità che il manoscritto sia nelle mani di John Anstis (1669-1744), "Garter King of Arms" e noto collezionista di manoscritti. Tanner aggiunge che il manoscritto era stato citato da John Stow e chiede conferma in merito al nome del Fondatore del Priorato. Anstis fu apparentemete un proprietario generoso, visto che non solo consentì a Tanner di ricevere in prestito il volume nel 1720-1721, ma anche lo Storico Thomas Hearne (1678-1735) ebbe accesso ad esso, stampandone le prime sette pagine numerate nella sua "William of Newburgh, Historia rerum Anglicarum" (1719). Il volume venne venduto, nel 1768, dal figlio di John Anstis al Paleografo Thomas Astle (1735-1803). Successivamente, William Hunter (1718-1783), che dovrebbe aver acquistato il manoscritto dal citato Thomas Astle, lo lasciò iin eredità all'Università di Glasgow, unitamente a tutta la sua biblioteca e raccolte.
3. St. Botolph-without-Aldgate
Nel 1108, nei documenti viene citato Norman, il primo Rettore. L'originale costruzione Sassone venne ampliata nel 1418. John Stow scrive che la Chiesa venne quasi totalmente ricostruita a spese del Priorato della Santissima Trinità prima del suo scioglimento nel 1531. Egli aggiunge che la ricostruzione fu dovuta al fatto che i Parrocchiani erano molto anziani ed in numero crescente, per cui, occorreva spazio per i loro sedili. Nel Cimitero riposano i corpi due Nobili fatti decapitare da Enrico VIII (1491-1547) nella Torre di Londra, per essersi a lui ribellati: Lord Thomas Darcy e Sir Nicholas Carew. Il loro monumento in alabastro si trova nel Battistero. Nella Mappa "Civitas Londinium" attribuita a Ralph Agas (1570-1605?), la Chiesa è rappresentata immediatamente a nord-est di Algate e viene indicata come "S. Buttolphes". Nella nuova Chiesa cinquecentesca, si sposò Daniel Defoe. In un romanzo fornisce un terribile racconto della Grande Peste (Great Plague) del 1665, quando oltre cinquemila morti vennero sepolti in un fosso scavato nel Cimitero. Il Matematico ed Astronomo Isaac Newton (1642-1727) visse di fronte alla Chiesa quando era "Master of the Royal Mint". (Maestro della Zecca Reale). La Chiesa cinquecentesca venne demolita, in quanto insicura, nel 1739. L'attuale edificio venne terminato nel 1744 e fu realizzato da George Dance L'Anziano, che costruì anche la Mansion House, la Sede ufficiale del Sindaco di Londra. William Symington, costruttore della prima nave a vapore, venne sepolto nella Chiesa nel 1832. Verso la fine del XIX secolo, gli interni della Chiesa vennero ristrutturati dall'Architetto J.F. Bentley, a cui si deve anche la Cattedrale di Westminster (la Cattedrale Cattolica di Londra). Questi aggiunse le incisioni al tetto e l'intonacatura decorativa, creò il Coro aggiungendo gli schermi laterali, sostituì la facciata della galleria con una balaustra forata e rimpiazzò le ampie panche con gli attuali posti a sedere. Fortunatamente, le bombe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale non crearono danni alla struttura, pur colpendo questa parte di Londra e riuscendo a sfondare il tetto della Chiesa, nel 1941, ma senza esplodere. Durante quei giorni, il Rettore dormì accanto alle bare della Cripta, salendo sul tetto della Chiesa per spegnere le bombe incendiarie tedesche. Nel 1965, l'Architetto Rodney Tatchell e J. S. Comper migliorarono notevolmente gli interni, segnatamente creando il Battistero nello spazio sotto la torre. Nel 1982, Thetis Blacker compose un trittico, ispirandosi al Racconto di San Giovanni della Città Sacra vista attraverso le Porte del Paradiso: nel pannello centrale vi è l'Albero della vita, dalle cui radici scorre il Fiume della Vita. Nei pannelli laterali vi sono Angeli che controllano la Porta, che tengono Alfa e Omega, simbolizzanti l'inizio e la fine della Creazione. Il contenitore di ceramica per l'Eucarestia contenente il Santissimo Sacramento, a forma di colomba, è opera di Juliet Pilkington. Per molti anni, la Cripta di St. Botolph fu sinonimo di aiuto per i senza-tetto dell'East End. Grazie al lavoro del Rettore del tempo, Malcolm Johnson e del Teologo della Comunità, Ken Leech, St Botolph si prese cura di centinaia di persone ogni giorno, fornendo loro cibo, assistenza medica e consigli. Nel 1976, venne fondato a St Botolph il Movimento Cristiano lesbico ed omosessuale. Nel corso degli anni '80 e '90, St Botolph rappresentò un luogo sicuro per quelli che erano stati esclusi dalle altre Chiese a causa del loro orientamento sessuale. Nel luglio 2005, la Chiesa fu utilizzata come luogo di riposo e rinfresco per il personale di Emergenza impiegato per l'attentato terroristico islamico alla stazione di Aldgate, in cui persero la vita sette persone. St Botolph è il Santo Protettore dei Viaggiatori.
4. Paleys upon pilers
Nelle immediate vicinanze della stazione di Aldgate, temporaneamente, venne posta una struttura in legno, una casetta su pilastrini, non a caso denominata Paleys upon pilers (= Palace on pillars), realizzata in vista dei Giochi Olimipici del 2012, per marcare l'inizio della strada dalla City of London all'Olympic Park a Stratford. Il suo disegno venne ispirato da due poesie di Geoffrey Chaucer, scritte mentre risiedeva nelle stanze sopra la Porta di Aldgate: "The House of Fame" e "The Parliament of Fowls", che entrambe comprendono immagini di templi fantastici irreali di materiali e dimensioni impossibili, elevate su strutture precarie e preziose su paesaggi vasti e bizarri. "Paleys upon Pilers" fu un'astrazione della stanza più elevata della vecchia Porta dove visse Chaucer ed un'invocazione agli sfarzosi templi sognati dal Poeta.
St. Botolph-without-Aldgate
Nuovi edifici che sovrastano quelli tradizionali
Gli edifici moderni che spiccano sugli altri. Domina, sulla destra, "The Gherkin"
Paleys upon pilers