Sintesi
Erith è una stazione ferroviaria che serve un'area, in origine, denominata "Loisnes" o "Lesnes" o "Lesness", termine che si estendeva anche a siti prossimi. Erith si trova lungo il Tamigi e la sua storia è intimamente legata al corso del Fiume. Fu Enrico VIII (1509-1547) a cambiare il corso della Storia di Erith, quando nel 1512, vi fondò un Cantiere navale, al'estremità orientale di West Street, a nord-ovest dell'attuale centro, dove, nel 1515, venne montata la sua famosa nave da guerra "Henri Grace à Dieu" o "Great Harry". A quel tempo, e sino al XIX secolo, Erith costituì un luogo di ancoraggio molto frequentato, dato che le navi, spesso, scaricavano parte del carico, prima di affrontare le secche a monte. Sino alla metà del XIX secolo, Erith fu sostanzialmente un piccolo porto fluviale, ma da tale momento, si affermò come località di villeggiatura estiva, dopo l'apertura di un molo per un battello a vapore, di un albergo e della stazione. L'area venne abbellita con Riverside Gardens, con un labirinto ed arboreto. Allo stesso tempo, le banchine portarono la crescita industriale, che incrementò nella seconda parte del secolo, quando la popolazione di Erith decuplicò. Perciò, la cittadina si riempì di case a schiera per Lavoratori, mentre i Lords del Manor, la Famiglia Wheatley, gradualmente, crearono un sobborgo di alta classe nella zona di Lesney Park, costruendo, altresì, una nuova Manor House in Northumberland Heath e creando Avenue Road, una strada diretta verso Erith. Al principio della Seconda Guerra Mondiale, nella zona nord-occidentale, si affermarono delle attività industriali e di trasformazione agricola, mentre nella restante parte della prima metà del XX secolo, la produzione di armamenti e cavi furono le attività industriali principali. Proprio la presenza di attività belliche, fu all'origine dei pesanti bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, che danneggiarono gravemente Erith. Il centro venne ricostruito, ma stravolgendolo, lasciando poco dell'antico, conferendole una fisionomia ambigua, che disorienta il Visitatore, al quale sembra visitare una periferia commerciale.
Distanza dal centro: 17,2 miglia.
Attrattiva: scarsa. Non siamo attratti particolarmente da quest'area, che ci sembra lugubra, dato che gli interventi urbanistici dei decenni passati, in parte giustificati dai danni causati dai bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, non solo hanno stravolto il cuore di Erith, ormai quasi del tutto privo di antiche "testimonianze", ma in aggiunta, le hanno sostituite con discutibilissime realizzazioni commerciali pseudo-moderne.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, siete su Bronze Age Way (A 2016). Andate sulla destra, superate Bexley College, e raggiungete una grande rotatoria, a lato della quale vedete Christ Church. Entrate in Bexley Road, osservate Erith Library (Biblioteca) Erith Town Hall (Municipio), che lasciate a sinistra, e proseguite diritto nella strada citata sino ad Erith Post Office (Ufficio Postale). Se andate a sinitra, entrate in Erith High Street, fiancheggiata da Riverside Gardens, mente se andate a destra, in Wharfside Close, raggiungete un grande spiazzale, con il Supermercato Morrisons, ed a lato le banchine ed il molo (Pier) di Erith Deep Wharf. Tornati alla stazione, andate questa volta in direzione opposta alla precedente, sino a raggiungere Saint John The Baptist, alle cui spalle, verso il Tamigi, trovate Thames Path, un percorso da seguire se volete passeggiare lungo il Fiume. Dall'altro lato della strada, trovate un grande spazio verde, Frank's Park. Infine, un residuo dell'antico nome dell'area è dato da Lessness Heath.
Toponimo
a. Premessa
Il discorso relativo al nome dell'area è alquanto complicato, visto che non solo questa zona, ma anche quelle limitrofe, che abbiamo trattato in Abbey Wood e Belvedere, rientravano in "Lesnes" (o "Lesness" o "Loisnes"). Pertanto, al di là di quanto riportato nelle sedi appena indicate, ritorniamo sul punto, limitando (si fa per dire) il discorso alla specifica area in questione. Edward Hasted, dopo aver scritto che questo luogo "era chiamato in precedenza Lesnes, alias Erith", richiama la spiegazione data da William Lambarde in merito al primo nome. Pertanto, siamo andati alla ricerca di tale Fonte, di cui riportiamo il testo originale, in modo da far apprezzare al lettore l'Inglese del XVI secolo: "I COULD easily have beleeved, that the name Lesnes, had been derived out of the Frenche, and that it had beene first imposed at the foundation of the Abbay, saving that I finde the place registred in the booke of Domesday, by the very same, and none other calling. And therefore I am the rather led to think that the name is Saxon, and there miswritten (as many other be, by reason that the Normans were the penners of that Booke) Lesnes, for Leswes, the which woord, (in the Saxon tongue) signifieth Pastures, and is not as yet utterly forgotten, forasmuch as til this day pastures be called Lesewes in many places. This is my fantasie touching the name, wherein if I faile, it forceth not greatly, since the matter is no more weightie ....". Orbene, per William Lambarde si sarebbe facilmente indotti a ritenere Lesnes derivare dal Francese. Il nome venne imposto ad un'Abbazia, perciò detta Abbazia di Lesnes, che Egli trova identicamente riportato nel Domesday Book (ndr Loisnes). Tuttavia, Egli ritiene che il nome sia di origine Sassone, e scritto male Lesnes (come per tanti altri nomi nel Domesday Book, dato che venne scritto dai Normanni) invece di Leswes, che in Sassone significa pascoli, nome al tempo in cui scriveva William Lambarde (XVI secolo) non ancora del tutto dimenticato, dato che, in molti luoghi, i pascoli erano ancora chiamati Lesewes. Edward Hasted chiarisce ancora meglio: "Io piuttosto ipotizzerei che esso (ndr Lesnes) sia derivato dalla vecchia parola Britannica, lese, pascoli, e nese, un promontorio o capo, entrambi i nomi adatti per le diverse parti di questa Parish; il primo a (quella) orientale, il secondo alla sua parte orientale. (Lesnes) fu scritto, in antichi documenti, Hliesnes, nel Textus Roffensis, Lisna e nel Domesday, Loisnes.". Inoltre, Egli chiarisce anche un altro importante punto: "Questa Parish ..... la parte occidentale di essa sembra particolarmente aver conservato il nome di Lesnes, mentre la parte orientale verso il paese ed il porto, quella di Erith.". Pertanto, finalmente, comprendiamo che Erith fu il nome assunto dalla parte orientale della vasta area un tempo detta Lesnes. La questione verrà ulteriormente chiarita nella parte dedicata alla Storia dell'area.
b. Denominazioni e significato
Il nome dell'area è documentato per la prima volta in atto che abbiamo riportato in riferimento a diverse località ivi indicate, innanzitutto, nella pagina dedicata a Barking, datato 677 (per 687 o 688, mentre il Cartolarium Saxonicum indica come anno 695), con cui Eorcenwold, Vescovo dei Sassoni Orientali conferma privilegi e concede e conferma terre al Convento delle Suore di Barking, in riferimento a numerose località, tra cui, per quel che qui interessa, 40 unità (cassatae) a Swanscombe ed "Earhy∂", nel Kent (concesse dal Re Æthelred di Mercia). Rinviamo alla pagina suindicata per le valutazioni in merito ai dubbi in merito all'autenticità dell'atto ed al suo testo integrale. Successivamente, si legge "Earhith" (circa 960, concessione Anglo-Sassone), "Eareth" (970, Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum episcopum), "Erhede" (1086, Domesday Book), "Erhethe" (1278), "Eryth" (1610). Abbiamo anche trovato il termine "Ærrehythe", in Epoca Sassone, ma senza l'indicazione temporale relativa. In merito al significato del termine, esso è un composto delle parole dell'Old English "ēar" (ghiaia, fango, terra) + "hyð" (un approdo su un fiume; un porto interno), per cui, viene reso generalmente come "Porto fangoso" o "Approdo ghiaioso". Non lontano da tale interpretazione si era posto il già citato Edward Hasted, secondo cui "Il nome di Erith sembra essere derivato dalla parola Sassone, ærre-bythe; cioè "Il vecchio rifugio (= porto), in ciò seguendo Wlliam Lambarde, che, in precedenza aveva scritto lo stesso sull'origine del nome di "EARETHE".
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite dal "Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum episcopum" (1122-1124); da William Lambarde (1536-1601) in "A perambulation of Kent, conteining the description, hystorie, and customes of that shire; written in the yeere 1570, first published in the year 1576, and now increased and altered from the author's owne last copie" (1826), pagine 393-400; da Edward Hasted in 'Parishes: Erith', in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 2" (1797), pagine 227-263; da William H. Ireland in "Englands Topographer: Or a New and Complete History of the County of Kent, Volume 4" (1830); da William Miller in "Jottings of Kent, being a series of historical, ecclesiastical, topographical, and statistical sketches" (1864); da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); da P. J. Tester in "The archaeology of the Bexley area" (1985); da L. Wheeler in "Erith Deep Water Wharf: an archaeological assessment" (1997); da Anthony David Mills in "A Dictionary of London Place Names" (2010) e "A Dictionary of British Place-Names" (2011); da Lily Knowles in "Erith and its prehistory" (London Borough of Bexley); da "Historical references to Erith Market" (London Borough of Bexley); che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Nel paragrafo intitolato "Il Mercato e le Fiere di Erith (o Lesnes)" sono riportati ulteriori riferimenti bibliografici. Chi volesse approfondire la tematica, legga: Frances Sweeny "Memories of Erith and Crayford" (2002).
1. Eventi storici di rilievo
Al fine di agevolare la lettura, distinguiamo i seguenti paragrafi:
1.1 Preistoria
Al termine dell'ultima Era Glaciale, l'area venne coperta da una foresta, che andava da quello che sarebbe diventato il Tamigi sino ad Hornchurch. La frequentazione del territorio di Erith è remota, dato il ritrovamento di reperti archeologici risalenti al Paleolitico; inoltre, vi sono prove che indicano insediamenti nel Paleolitico (circa 500.000 A.C. - circa 9.000 A.C.), Mesolitico (circa 9.000 A.C. - 4.300 A.C.), Neolitico (circa 4.300 A.C. - 2.000 A.C.), Età del Bronzo (2.000 A.C. - 650 A.C.) ed Età del Ferro (650 A.C. - 43). Sono stati ritrovati diversi manufatti in selce, tra cui due asce del Paleolitico scoperti ad Erith, che suggeriscono che ci sono stati i Coloni in quella zona. Ci sono stati ritrovamenti del Meseolitico, che suggeriscono anche un Insediamento nella zona di Erith. Nei pressi del Tamigi, vennero ritrovati 11 "tranchet axes" (strumento litico che presenta un lato smussato e tagliente), mentre in cima alle sabbie naturali e ghiaie in un sito adiacente ad "Erith Deep Water Wharf", tra Crescent Road e Manor Road, vennero rinvenuti 2 manufatti in selce, databili tra il Mesolitico e l'Età del Bronzo. Tra i ritrovamenti relativi al Neolitico si segnalano 2 coppe rinvenute in lavori nella ghiaia vicino Erith in ipotizzate fosse comuni. Sono alte circa 6 pollici e sono decorate da fasce orizzontali. Copie di tali recipienti si trovano nel Museo di Bexley. Ancora vicino Erith, vennero scoperti resti di una barca preistorica, in un letto di torba nela Palude, che viene fatta risalire al Neolitico dato che contiene una testa d'ascia levigata di selce ed un raschietto. Inoltre, le scoperte relative all'Età del Bronzo ed all'Età del Ferro suggeriscono anche Insediamenti ad Erith a quei tempi. Dall'età del Bronzo, un raschietto ed una spada furono scoperti nel Tamigi nei pressi di Erith, insieme ad una scure ad incastro. Inoltre, due monete dell'Età del Ferro sono stati scoperti in Erith, che è una forte evidenza di un piccolo Insediamento. L'antico porto e l'insediamento si svilupparono dove i sentieri preistorici incontravano il Tamigi.
1.2. Romani, Sassoni, Normanni
I Romani abbandonarono definitivamente la Britannia nel 410, tanto che l'Imperatore d'Occidente Onorio fece sapere agli Abitanti della Britannia che si sarebbero dovuti difendere da soli, cosa che non furono in grado di fare: infatti, la Britannia fu invasa da Genti Nordiche di stirpe Germanica (Angli, Juti, Sassoni, Frisoni). La Cronaca Anglo-Sassone riporta che, nel 457, gli invasori vinsero la Battaglia di Crayford, uccidendo molte persone, rivendicando, poco dopo, tutto il Kent. Il loro diverso stile di vita modificò il tipo di insediamento: le città e le tenute di campagna dei Burocrati Romani vennero rimpiazzate da una rete di Villaggi, che ospitavano Guerrieri e Contadini, come fu per Erith, dove, probabilmente, in Epoca Romana, esisteva una Chiesa dove oggi insiste St. John the Baptist, e quasi sicuramente un Edificio Sassone. L'insediamento originario attorniava tale Chiesa, pertanto, il centro di Erith era leggermente spostato ad ovest rispetto a quello odierno. Dal "Toponimo, sapete che il primo riferimento all'area si ritrova in un documento in Latino la cui data è variamente interpretata come 677 (per 687 o 688, mentre il Cartolarium Saxonicum indica come anno 695). Nei primi tempi, la zona che comprendeva anche l'attuale Erith era nota come come "Loisnes", "Lesnes" o "Lessness". Il "Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum episcopum", un manoscritto compilato, presumibilmente durante il tempo del Vescovo Ernulf di Rochester (1115-1124), probabilmente tra il 1122 ed il 1124, riporta un evento del 970 che riguarda Erith. Un uomo ricco, che possedeva Cray, Eareth, Ainesford e Woldham, non avendo eredi, con testamento fatto alla presenza di Dustan, Arcivescovo di Canterbury, ed altri, lasciò tali terre ad una sua parente, vita natural durante, e dopo la morte di lei, una metà a Christ Church di Canterbury, e l'altra metà a St. Andrew di Rochester, per sempre. Quando il Testatore morì, sua moglie si sposò con un tal Leoffun, che le sopravvisse e tenne le terre come fossero state sue, a dispetto di quanto prevedesse la disposizione testamentaria. Di conseguenza, venne sporta denunzia ad un tal Wulsie, Giudice della Contea, davanti al quale, ad Eareth, comparvero l'Arcivescovo Dunstan, le parti stesse, altri Vescovi ed una grande moltitudine di laici. Davanti a tutte le persone indicate, Dunstan (con una Croce in mano) prestò giuramento sul Libro delle Leggi Ecclesiastiche, che passò al Giudice (Leoffun rifiutò di prenderlo) ed affermò che il diritto su questi terreni spettava a Christ Church ed a St. Andrew. Per ratifica e credito del suo giuramento, un migliaio di altre persone (scelte al di fuori del Kent Orientale ed Occidentale, Eastsex, Middlesex, e Sussex) prestarono anch'esse giuramento sulla Croce davanti a lui. Pertanto, il giudizio si concluse con l'attribuzione del possesso dei terreni a Christ Church e St. Andrew, estromettendone per sempre Leoffun. Il Domesday Book (1086) riporta che nel 1066, la Parish era posseduta da Azor (o Azur) de Lesneie, che aveva il diritto di "sac and soc" (amministrazione della Giustizia) su tutte le sue terre nella "Lath of Sutton", molto estesa, in cui rientrava anche la "Hundred of Little and Lesnes" in cui ricadeva la Parish di Erith. Guglielmo Il Conquistatore diede Lesnes, tra altri grandi possedimenti nella Contea, al suo fratellastro Odo, Vescovo di Baiyeux e Conte del Kent. Il Documento Normanno riporta altri dati interessanti: la popolazione totale era di 68 famiglie (68 x 5 = 340 persone), quindi, l'area era ben abitata, di cui 60 nel villaggio, 3 piccoli Proprietari, 2 Servi e 3 nei cottages; le unità tassabili erano 10; c'erano terreni per 17 aratri, 30 acri di prati, boschi per nutrire 20 maiali, 3 attività ittiche; il valore per il Lord era 20 sterline (1066), 18 sterline (circa 1070), 22 sterline (1086). Già sapete nel 1066, il Lord era Azur, nel 1086, Roberto l'Interprete, ed il "Tenant-in-chief", Odo, Vescovo di Bayeux. Odo cadde in disgrazia, e Guglielmo Il Conquistatore, privò il suo fratellastro delle sue terre e possedimenti, per cui, il Manor di "Loisnes" (così indicato nel Domesday Book) venne acquisito dalla Corona. Richard de Lucy, Giustiziere d'Inghilterra, lo possedette durante il Regno di Enrico II (1154-1189). Nella pagina pagina dedicata ad Abbey Wood, abbiamo trattato dell'Abbazia Agostiniana di Lesnes, fondata a Westwood, dedicata a Santa Maria e San Tommaso Martire, che Richard de Lucy fondò nel 1178, per espiare l'assassinio di Thomas à Becket, nel quale fu implicato. Egli dotò abbondantemente tale Abbazia, in particolare, con metà dei suoi beni in questa Parish, la cui parte occidentale si disse poi "Manor di Lesnes", mentre, la restante parte dei suoi possedimenti, che costituivano la parte orientale di questa Parish, da allora in poi, si disse "Manor di Lesnes, alias Erith" ed andò ai suoi Discendenti. Sua moglie Roesie morì prima di lui (e fu sepolta nell'Abbazia di Faversham). Ebbe due figli, Geoffry e Herbert, e due figlie, Maud, che sposò Walter Fitz Robert, il cui figlio prese il nome Fitzwalter, e Roesie. Ma Geoffry de Lucy morì quando suo padre era ancora in vita, lasciando Richard, suo figlio ed erede, il quale non ebbe prole, per cui, il Manor ed il resto dell'eredità andò a Roesie prima citata, a quel tempo, la sua unica zia supestite, che sposò Fulbert de Dover. Ella, nel Settimo anno del Regno di Riccardo I Cuor di Leone (1189-1199) fece una transazione col Re per il possesso della metà delle terre di Richard de Lucy, suo nonno, in Inghilterra ed in Normandia, di cui Richard suo nipote aveva avuto possesso. Si ipotizza che il loro figlio ed erede, Robert de Dover, morì prima del Sesto anno del Regno di Giovanni Senza Terra (1199-1216), quando sua madre Rosie era ancora in vita, la quale, tre anni dopo, si accordò col Re per il possesso dell'intera Baronia, che andò a lei a seguito della morte sia di Richard che di Herbert de Lucy, senza eredi. A Robert de Dover successe Roesie, figlia ed erede, che sposò Richard, figlio di Roger de Chilham; nel Dodicesimo Anno del Regno di Enrico III (1216-1272) possedeva per concessione il Manor di Lesnes, che lei e suo marito avevano riacquisito dopo una battaglia legale contro Robert Fitzwalter. Alla morte del marito, prima del Sedicesimo Anno di quel Regno, lei poco dopo sposò Richard, un figlio naturale del Re Giovanni, comunemente chiamato Richard Le Fitzroy. Nel Ventiseiesimo Anno del Regno di Enrico III, vi fu un accordo tra Richard, figlio del Re, e Roesie sua moglie, e l'Abate di San Pietro di Westminster relativo alle terre a Lesnes ed Hamme nel Kent; sulle quali, ai Giudici degli Ebrei fu proibito di porle in liquidazione sul Manor di Lesnes, per qualsiasi denaro che essi gli avessero prestato, perché tale Manor era stato assegnato, in presenza del Re, per il suo mantenimento. Dopo di che, nel Trentacinquesimo Anno di quel Regno, pagando una somma al Re per sposare chi le aggradava, divenne, infine, moglie di Richard de Wilton, chiamato anche Richard de Dover, e così come sua moglie Roesie, nel Cinquantaseisimo Anno di quel Regno, morirono possedendo tale Manor, tenuto per il Re, lasciando un figlio, chiamato Rich de Dover, il loro erede, ed una figlia Isabel. Alla morte di Richard de Dover, il figlio, senza eredi, John, Conte di Athol, o, come veniva chiamato in Scozia, John de Asceles, figlio di Isabel sua sorella, prima citata, da David de Strabolgie, Conte di Athol, sposò poi Alexander Baliol, divenendo suo erede. Joane Pecche, vedova dell'ultimo citato Richard de Dover, nel Ventunesimo Anno del Regno di Eduardo I (1272-1307) reclamò ed ottenne certi diritti sul suo Manor di "Lesnes, alias Erehethe", che ebbe poi in dote, come eredità di John, Conte di Athol, ed atri diritti, come si accertò che i suoi Antenati ne avevano goduto da tempo immemorabile. Lo stesso anno, Joan Pecche, e l'Abate di Lesnes, ciascuno reclamarono tratti di mare nel Tamigi, all'interno dei rispettivi Manors di Lesnes. L'Abate sostenne che la Chiesa li possedeva alla sua venuta, ma il giudizio fu a lui contrario, dato che si accertò che gli Antenati di John, Conte di Athol, avevano goduto tali spazi, all'interno del loro Manor di "Lesnes, alias Erehethe", da tempo immemorabile. Nel Trentaduesimo Anno del Regno di Eduardo I, alla morte di Joane, vedova di Richard de Dover citato, il Conte di Athol aveva il possesso di questo Manor, che gli giungeva da Isabel, sua madre, sorelle di Richard. Essendo implicato nella morte di John Comin e dell'incoronazione di Robert de Brus, Re di Scozia, ed essendo portato in Inghilterra, egli venne condannato a morte da Eduardo I, nel Trentaquattresimo Anno di quel Regno; ma per rispetto della sua discendenza reale, egli non venne squarciato (tirato), come di solito si faceva per i traditori, ma issato a cavallo ed impiccato su una forca alta cinquanta piedi, la testa infissa sul London Bridge ed il suo corpo bruciato. Pertanto, il Manor venne acquisito dalla Corona, che, nello stesso anno, lo diede a Margaret, Regina di Inghilterra, anche se non lo possedette a lungo. Infatti, Eduardo II (1307-1327), nel Terzo anno del suo Regno, su instanza Gilbert de Clare, Conte di Gloucester, ed Henry de Lacy, Conte di Lincoln, lo concesse a Bartholomew, figlio di Gunceline de Badlesmere, ed a sua moglie Margaret. Nel Nono Anno di tale Regno (1316), come ricompensa per eminenti servizi resi, ottenne diversi privilegi e diritti sui suoi Manors e Tenute, fra cui la concessione di un mercato settimanale (v. paragrafo specifico) da tenersi il giovedì ad "Erhethe" e due fiere annuali, una in occasione della Festa dell'Invenzione della Santa Croce e l'altra nella settimana della Pentecoste, nonché un mercato settimanale di giovedi, a Lesnes, e due fiere annuali nelle stesse giornate di quelle di "Erhethe", ed anche la concessione di poter cacciare selvaggina nelle sue terre demaniali di "Erthethe" e Lesnes. Nel Quindicesimo Anno del Regno di Eduardo II, poiché il citato Bartholomew, aveva parteggiato per il Conte di Lancaster ed altri Baroni scontenti, ed essendo stati sconfitti a Borough-Bridge, nello Yorkshire, fu catturato e portato a Canterbury, dove fu giustiziato, di modo che, questo Manor venne incamerato alla Corona. Nello stesso anno, il Re lo concesse a David de Strabolgie, figlio di John, Conte di Athol, in precedenza citato, in considerazione dei suoi eminenti servizi. Tuttavia, poiché morì nel Ventesimo Anno del Regno di Eduardo II, possedendo il Manor di Erith, mentre attraversava il Tamigi, il Manor tornò alla Corona. Nel Secondo anno del Regno di Eduardo III (1327-1377), Giles, figlio di Bartholomew de Badlesmere, il cui processo e conseguente sentenza venne ribaldata, ottenne la restituzione del Manor e delle terre paterne, tra cui rientrava questo Manor. E, nonostante fosse minorenne, fu in tale favore del Re che nel Settimo anno di quel Regno, aveva il possesso di tutte le sue terre, e, dopo essere stato chiamato in Parlamento, morì nel Dodicesimo Anno di quel Regno, possedendo ancora il Manor ed il locale passaggio sul Tamigi, lasciando quattro sorelle suoe coeredi. La moglie, figlia di William de Montacute, Conte di Salisbury, allora vivente, ebbe come dote l'assegnazione di questo Manor. Morì nel Trentatreesimo Anno dello stesso Regno, possedendo il Manor di Erith per il Re, come per il suo Castello di Dover. Alla sua morte, ci fu un'ulteriore suddivisione (essendovene già stata una precedentemente) dell'eredità di Giles de Badlesmere tra le sue quattro sorelle, vale a dire. della sua dote, quando questo Manor andò nella quota di Elizabeth, poi moglie di William de Bohun, Conte di Northampton, che morì il Primo Anno del Regno di Riccardo II (1377-1399), essendo sopravvissuta al Conte suo marito, lasciando un figlio avuto da lui, Humphry, il quale, a seguito del decesso di suo zio, Humphry, senza eredi, subentrò nelle Contee dell'Hereford e dell'Essex, ed alla carica di "Constable" d'Inghilterra; ma il Manor di Erith andò a Roger, il suo unico figlio superstite del suo primo matrimonio, con Edmund Mortimer, che proveniva da una Famiglia di antico lignaggio, dato che discendeva da Ralph Mortimer (che aveva accompagnato Guglielmo Il Conquistatore), tramite una serie di illustri Antenati. Uno di questi, era stato l'ambizioso Roger Mortimer, di Wigmore, il quale dopo alterne fortune, per la sua insolenza e superbia, era diventato così odioso ad Edoardo III ed al Paese in generale, che il Re, dopo averlo fatto rinchiudere nel Castello di Nottingham, dopo una riunione in Parlamento, venne dichiarato colpevole, in particolare, di aver acconsentito all'omicidio del defunto Edoardo II, per cui, fu condannato e giustiziato nel Quarto anno di quel Regno. Questi lasciò quattro figli e diverse figlie, del primo, Edmund, il più anziano, non ebbe il titolo di Conte di March, dato che non venne annullata la perdita dei diritti civili nel suo tempo. Era di Wigmore, e sposò Elizabeth, una delle quattro sorelle e coeredi di Giles de Badlesmere. Morì nel fiore della sua gioventù, a Stanton Lacy, nel Quinto Anno del Regno di Edoardo III, lasciando la moglie Elizabeth superstite, che in seguito, sposò William de Bohun, Conte di Northampton, come è stato già detto in precedenza. Roger de Mortimer, suo figlio, nel Ventottesimo Anno del medesimo Regno, ottenne l'annullamento della sentenza contro suo nonno Roger, Conte di March, come errata, e pertanto, venne restaurato nel titolo, ottenendo la restituzione di tutte le sue altre terre, che per tale decadenza andarono alla Corona. L'anno seguente, venne nominato "Constable" del Castello di Dover e Guardiano dei cinque porti e, nel Tretatreesimo Anno di quel Regno, ottenne il possesso del Manor di "Erythe", la cui eredità gli discendeva dalla morte di Elizabeth, vedova di Giles de Badlesmere, e poi di Hugh le Despencer, egli essendo erede diretto del primo, essendo figlio di Elizabeth, una delle sue sorelle e coeredi. Morì l'anno seguente a Ronera, in Borgogna, dove comandava le Forze Inglesi, quando possedeva i Manors di Swanscombe ed "Erythe", il cui ultimo possedeva per il Re, come per il Castello di Dover. Edmund Mortimer, Conte di March, il suo figlio più anziano. sposò Philippa, figlia ed erede di Lionel, Duca di Clarence, terzo figlio di Eduardo III e Philippa di Henault, sua moglie, dal cui incrocio i suoi Discententi, in seguito, reclamarono la Corona, come loro giusta eredità. Nel Quarantaseiesimo Anno di quel Regno, Egli aveva il possesso concesso delle sue terre, nonostante non raggiungesse la maggiore età. Aveva numerosi titoli, nel primo anno del Regno di Riccardo II (1377-1399) e nel Terzo anno, dopo aver ricevuto il titolo di Luogotenente di Irlanda, lì, attraversando un grande fiume vicino Cork, si ammalò e morì nel Quinto anno, quando possedeva il Manor di Erith, con il passaggio sul Tamigi lì. Tramite Elizabeth, madre di Philippa, sua moglie, figlia ed erede di William, figlio ed erede di John de Burgh, Conte dell'Ulster, e tramite Elizabeth, sua moglie, terza sorella e coerede di Gilbert de Clare, l'ultimo Conte di Gloucester, ottenne la terza parte della Contea di Gloucester, e tramite il detto William, la Contea dell'Ulster, ed il dominio di Connaught in Irlanda. Ebbe da lei due figli e due figlie. Roger Mortimer, il suo figliio più anziano, alla morte del padre, ma di undici anni; ma essendo un giovane di buone speranze e molto concreto, fu fatto, poco dopo, Luogotenente d'Irlanda, e nel Parlamento tenutosi nel Nono Anno di Riccardo II, a causa della sua discendenza da Lionel, Duca di Clarence, fu dichiarato erede alla Corona di questo regno. Nel Diciassettesimo Anno di quel Regno, aveva il possesso concesso di tutte le sue terre; ed essendo al servizio del Re, poi lo seguì in Irlanda, con al suo seguito un centinaio di uomini in armi, otto Cavalieri, duecento Arcieri a cavallo, e quattrocento a piedi; e l'anno successivo, fu nominato Lord Luogotenente di tutto il Regno, tanto che nel Ventunesimo Anno del Regno, tornò nuovamente lì. Ma l'anno successivo, facendo troppo affidamento sul proprio coraggio, si avventurò troppo avanti davanti al suo Esercito e fu ucciso a Kenles. Morì possedendo il Manor di Erith, con il passaggio sul Tamigi lì. Nel 1381, Abel Ker di Erith guidò una rivolta locale collegata alla celebre "Rivolta dei Contadini". Essa iniziò nell'Essex, ma diverse persone di Erith appiccarono il fuoco rapidamente alla vicina Abbazia di Lesnes e costrinsero l'Abate a prestare giuramento a loro sostegno. Dopo di che, marciarono su Maidstone per unirsi all'armata principale degli uomini guidati da Wat Tyler.
1.3 Epoche successive
Il figlio di Roger Mortimer, Edmund Mortimer, fu l'ultimo Conte di March di questa Famiglia, e per qualche tempo, fu tenuto da Enrico IV (1399-1413) in stretta custodia, dato che il Re era ben consapevole che Edmund era il legittimo erede al Trono d'Inghilterra, discendendo da Lionel, Duca di Clarence, terzo figlio di Eudardo III, e quindi, vantando precedenza rispetto a lui, che discendeva da John of Gaunt, Duca di Lancaster, il quarto figlio di tale Re. Durante il successivo Regno di Enrico V (1413-1422) Edmund trovò un tal favore che nel Primo anno ricevette l'invito al Parlamento come Conte di March, e durante tutto il corso di quel Regno, venne impiegato in molti servizi importanti, morendo nel Terzo anno di Enrico VI (1422-1461) senza eredi, e Richard, Duca di York, figlio di Anne sua sorella, moglie di Richard, Conte di Cambridge, fu suo erede, essendo l'unico figlio di Richard de Coningsborough, Conte di Cambridge, il secondo figlio di Edmund de Langley, Duca di York, Conte di Cambridge, e Lord Tindall, quinto figlio di Eduardo III. In tal modo, egli discendeva dal Re sia dal lato paterno che materno. Alla morte dello zio, Eduardo, Duca di York, che fu ucciso nella Battaglia di Agincourt, nel Quarto anno del Regno di Enrico V (1413-1422) e morì senza eredi, questo Richard suo nipote risultò essere suo erede, e nel Terzo Anno di Enrico VI (1422-1461), alla morte di suo cugino, Edmund Mortimer, l'ultimo Conte di March, senza eredi, anch'egli fu suo erede, e, come tale, acquisì il diritto al Manor di "Erythe"; e nell'Ottavo Anno del Regno, pur non essendo maggiorenne, divenne "Constable" d'Inghilterra. Nel Decimo anno, dopo aver raggiunto la sua piena età, egli richiese al Parlamento il titolo di Richard, Duca di York, figlio di Richard, fratello di Edward, ultimo Duca di York, e cugino di Edmund, Conte di March, per il possesso dei diritti ereditari dell'ultimo Duca e Conte, che gli vennero riconosciuti, talché, l'anno successivo, ricevette l'invito al Parlamento. Dopo di che, fu nominato Luogotenente e Capitano generale di Francia e Normandia e poi costituito Lord Luogotenente d'Irlanda, ma tornando di là, rivolse i suoi pensieri esclusivamente al recupero del suo diritto alla Corona d'Inghilterra, come erede maschio in linea diretta, e in possesso di un diritto precedente a quella rivendicata dalla casa di Lancaster. Per raggiungere tale scopo, organizzò un Esercito ed entrò nel Kent, accampandosi a Dartford Brent, mentre il Re andò con le sue Forze a Blackheath. Ci fu la mediazione di alcuni Nobili, che portò ad una riconciliazione tra di loro, ed il Duca fu perdonato. Poco dopo, per rafforzare il suo partito, il Duca sposò Cicilie Nevill, la più giovane figlia di Ralph, Conte di Westmoreland, e di Joane Beaufort sua seconda moglie, figlia di John di Gaunt, Duca di Lancaster. In tal modo, Egli divenne legato alla maggior parte dei più grandi nobili del Regno, e quasi alleato alla Famiglia Nevill numerosa e fiorente, perché aveva per i suoi fratelli, Richard Nevill, Conte di Salisbury, padre di Richard, Conte di Warwick, soprannominato Make King; William Nevill, Lord Fauconberg; George Nevill, Lord Latimer; Edward Nevill, Lord Bergavenny; e Robert Nevill, Vescovo di Durham; e ai suoi fratellastri, Ralph Nevill, Conte di Westmoreland, e Nevill, Lord Ousley. Con il cui sostegno, Egli poteva ben aspirare a fronteggiare la Casa di Lancaster per la Corona. Basandosi, dunque, sulla potenza di una così grande un'alleanza, egli organizzò nuovamente un Esercito, per sostenere le sue pretese sulla Corona, contro Enrico IV, e dopo diverse battaglie combattute contro i Lancaster con vari successi, una volta vincendo e facendo prigioniero il Re, ed un'altra venendo sconfitto e costretto a lasciare il Regno, il Duca finalmente, mentre la Regina sollevava un potere contro di lui, marciò da Londra verso nord, nominando suo figlio, il Conte di March, a seguirlo, con tutto il suo potere, ed andò al suo Castello di Sandale, nei pressi di Wakefield, nello Yorkshire, la Vigilia di Natale del Trentottesimo Anno del Regno di Enrico VI (1470-1471). Là la Regina lo seguì immediatamente; ed il Duca, anche se molto inferiore di numero, tirò fuori le sue Forze verso Wakefield; ma fu sopraffatto, il suo piccolo Esercito fu presto instradato ed Egli stesso ucciso, e il suo cadavere venne prima sepolto a Pontefract, poi trasportato e interrato nel Coro della Chiesa collegiata di Fotheringhay. Egli morì possedendo il Manor di Eryth, come risulta da una "Inquisition" effettuata nel Terzo anno del Regno di Eduardo IV (1471-1483). William Lambarde riporta una insolita pesca effettuata nel Tamigi di fronte ad Erith nel 1457: "Toward the latter ende of the reigne of King Henrie the sixt, there were taken at this Towne, foure very great and rare fishes, of which one was then named to be Mors Marina, another a swoorde fish, and the rest were supposed to be Whales.". Nonostante tutti gli eventi riportati ed il tentativo di privare Richard ed altri dei diritti civili e la decadenza dai diritti ereditari, durante il Trentottesimo Anno dell'ultimo Regno, alla sua morte il Manor di Eryth andò al suo figlio maggiore Edward, che portava il titolo di Conte di March nel tempo di vita di suo padre, in qualità di suo figlio superstite maggiore, a ragione della sua discendenza dalla Famiglia Mortimer, Conti di March, anche se tramite una erede femminile. Essendo a Gloucester quando suo padre fu ucciso, organizzò subito un grande Esercito, e dopo aver ucciso numerosi Sostenitori del Re a Mortimer's Cross, ed aver avuto il sostegno di un considerevole rinforzo, entrò nella City of London, con un gran numero di persone che giunsero in suo aiuto dalle Contee del Kent e dell'Essex e da altre parti. Convocò una grande riunione di Lords, in cui si dichiarò che poiché Enrico VI non era in grado di governare, andava deposto, per cui, essi nominarono Eduardo, Conte di March, Re, col titolo di Eduardo IV. In tal modo, il Manor di Eryth andò alla Corona e tale rimase sino a che Enrico VIII (1509-1547), nel Trentaseiesimo Anno del suo Regno, concesse il Manor di "Eryth alias Lysnes", con tutti i suoi membri e pertinenze, ad Elizabeth, vedova e seconda moglie dell'allora defunto George, Conte di Shrewsbury. Il Regno di Enrico VIII portò cambiamenti per Erith e si suppone che Egli abbia trascorso una notte qui lungo la sua strada verso la Francia. Fondò il suo Cantiere navale di Erith, all'estremità orientale di West Street (grosso modo, dove si trovano ora i Riverside Gardens) e la sua famosa nave da guerra, "Henri Grace à Dieu" o "Great Harry" venne allestita qui nel 1515. La creazione di tale Cantiere navale può aver determinato lo spostamento del centro di Erith da attorno a St. John the Baptist al suo attuale sito. Nel 1544, Enrico VIII, dovendosi imbarcare per la Francia, viaggiò dal suo Palazzo Reale di Westminster ad Erith via Tamigi, e qui dormì l'11 luglio. Il giorno seguente, partì sempre via acqua per Gravesend, dove cenò; poi, cavalcò il suo cavallo ed arrivò la notte stessa a Faversham. Il giorno seguente, cavalcò ancora sino alla casa dell'Arcivescovo di Canterbury, Forde, vicino tale centro, dove cenò, ed, infine, la stessa notte cavalcò sino a raggiungere finalmente Dover. L'Abate dell'Abbazia di Lesnes, un importante Proprietario terriero locale, svolse una importante parte nel prosciugamento della Palude. Tuttavia, tale attività ed i costi della manutenzione degli argini del Tamigi fu una delle ragioni delle croniche difficoltà finanziarie croniche dell'Abbazia. Comunque, non costituì mai una grande Comunità e venne chiusa dal Cardinale Wolsey nel 1525, con una licenza per sopprimere Monasteri di meno di sette persone. La Signora Elizabeth, vedova e seconda moglie dell'allora defunto George, Conte di Shrewsbury, prima citata, era una delle figlie e coeredi di Sir Richard Walden, di questa Parish, e di Margaret, sua moglie, sepolta nella Chiesa di Erith. Da lui ebbe un solo figlio, John, morto giovane, ed Anne, sposata a Peter Compton, figlio ed erede di Sir William Compton, che morì nel Trentacinquesimo Anno di quel Regno, minorenne. Elizabeth, divenuta Contessa di Shrewsbury, nel Quarto Anno del Regno di Elisabetta I (1558-1603), impose tributi sul Manor, con il passaggio sul Tamigi, e morì il Decimo Anno del Regno, venendo sepolta in una tomba sontuosa, nella citata Chiesa, con le sue effigie su tutta la sua lunghezza. Prima che morisse, sembra che il Manor fosse stato trasferito alla sua sola figlia Anne, allora moglie di William Herbert, Conte di Pembroke, e vedova di Peter Compton, di cui si è detto prima, che lo possedeva nel Nono Anno del Regno di Elisabetta I. Il Conte di Pembroke morì nel Docicesimo Anno di quel Regno, senza aver avuto eredi da lei, che gli sopravvisse, morendo nel Trentunesimo Anno, venendo sepolta con grande solennità nella Chiesa di "Eryth", così che il relativo Manor andò al suo unico figlio ed erede Henry, avuto da Peter Compton, suo primo marito. Tale Famiglia di Compton discendeva da Philip de Compton, che visse durante il Regno di Re Giovanni; il cui nipote con lo stesso nome, possedeva il Manor di Compton Wyniate, nel Warwickshire, che fu la sede della sua discendenza da allora. Il suo diretto discendente, Sir William Compton, fu in tale favore con Enrico VIII, quando era Duca di York, che lo promosse a "Chief Gentlemen" della sua "Bedchamber"; ed in soli tre anni, in considerazione dei suoi servizi, fece a lui ed ai suoi eredi una speciale concessione, estendendo notevolmente lo stemma di Famiglia. Egli morì nel Ventesimo Anno del Regno di Enrico VIII, quando svolgeva ancora il ruolo suindicato. Gli successe il suo unico figlio Peter Compton, già citato, il cui unico figlio, Henry, avuto da Anne, figlia di George, Conte di Shrewsbury, alla morte della madre, le successe nel Manor di "Eryth". Fu nominato Cavaliere ed ammesso al Parlamento tra i Baroni, con atto nel Quattordicesimo Anno di quel Regno, come Barone Compton, di Compton, nel Warwickshire, morendo nel Trentaduesimo Anno di quel Regno, venendo sepolto a Compton, tra i suoi Antenati. Prima si era spostato con Frances, figlia di Francis Hastings, Conte di Huntingdon, dalla quale ebbe William, suo erede, e Thomas, e una figlia, Margaret. La sua seconda moglie fu Anne, figlia di Sir John Spencer, di Althorpe, vedova di William Stanley, Lord Mounteagle; da lei ebbe Sir Henry Compton, di East Grinstead, nel Sussex, ramo poi estinto. Henry, Lord Compton, sovracitato, trasferì il Manor di "Eyrth" a Sir Thomas Compton, il suo secondo figlio tramite la sua prima moglie, Mary, Contessa di Buckingham, vedova di Sir George Villars, e madre di George, Duca di Buckingham. Egli morì senza eredi, per cui, con testamento, lo trasferì al suo pronipote Sir William Compton, terzo figlio di Spencer, Conte di Northampton, il solo figlio di William, Lord Compton, nominato Conte di Northampton, da Giacomo I (1603-1625) nel Sedicesimo Anno del suo Regno, ed era il fratello maggiore di Sir Thomas Compton, possessore del Manor di "Eryth", come già riportato. Sir William Compton fu molto valoroso e fedele, partecipando alla Guerra Civile parteggiando per Carlo I (1625-1649), nel Diciottesimo Anno del suo Regno, durante il quale venne nominato Governatore del Castello di Banbury, e nel 1648, Generale Maggiore delle forze di Sua Maestà. Subito dopo, egli trasferì il Manor di "Eryth" al Signor Lodowick, di Londra, il quale prontamente lo vendette a Nicholas Vanacker, un Mercante Londinese, che aveva antenati stranieri. Lasciò quattro figli e due figlie. Dei figli, di Francis Vanacker, il più anziano, si dirà tra poco; James morì celibe; Nicholas fu un Commerciante di tacchini, nominato Baronetto nel Dodicesimo Anno del Regno di Guglielmo, con rimanente a suo fratello John, e a Sir Jeremy Sambrooke, ma morì senza eredi. John, il quarto figlio, era un Commerciante di tacchini e ottenne il titolo di Baronetto e morì senza eredi. Delle due figlie, Susanna era sposata con Sir William Hedges, e Judith a Sir Jeremy Sambrooke, il cui figlio, Samuel, successe a suo zio John, nel titolo di Baronetto. Francis Vanacker, il figlio più anziano, che avevamo temporaneamente rinviato, alla morte del padre, ebbe il possesso del Manor di Erith, ed era Sceriffo di questa Contea nel 1675. Sposò Cornelia, figlia di William Bovey, del Gloucestershire, da cui non ebbe eredi. Morì nel 1686, e venne sepolto nella Chiesa di Erith. Alla sua morte, la sua vedova ne entrò in possesso e poco dopo sposò William Bateman, che nel suo diritto ne godette. Ella gli sopravvisse, morendo nel 1702, venendo sepolta nella Chiesa citata. Le successe in questo Manor il cognato, Sir John Vanacker, un Commerciante di Londra, l'unico fratello superstite, ed erede del suo primo marito, Francis Vanacker, deceduto. Sir John Vanacker, morì senza eredi, ed il Manor di Eryth entrò nel possesso di un suo parente, Sir William Hedges, Consigliere di Londra, per diritto di sua moglie, Susanne, sorella di Sir John Vanacker, come già detto, ed egli morì possedendolo nel 1701. Ala sua morte, suo figlio, William Hedges, ne ottenne il possesso, e morendo senza eredi nel 1734, fu sepolto nella citata Chiesa. Trasferì il Manor di Erith a John Wheatley, che morì nel 1748, e giace sepolto con Margaret Salisbury Wheatley, sua moglie, sempre nella medesima Chiesa. Sembra prima della morte abbia trasferito il Manor a suo figlio, William Wheatley, che morì possedendolo quando suo padre era ancora in vita, nel 1745, e fu sepolto nella Chiesa, lasciando superstite la sua vedova, che in seguito sposò il Signor William Hussey, il Procuratore della City of London, a cui ella egualmente sopravvisse, morendo nel 1777. L'unico figlio ed erede, William Wheatley, che, nel corso dell'anno 1769, serviva la carica di Sceriffo per questa Contea. Nel 1797, risultava essere il possessore del Manor di Erith, alias Lesnes, risiedendovi in una nuova casa, che aveva da poco costruito sul lato settentrionale di Northumberland Heath, su un sito molto più elevato rispetto alla vecchia Manor House, che si trovava nel Villaggio di Erith. Sposò Mary, figlia del Signor Randall, dalla quale ebbe diversi figli. Una ulteriore informazione sulla ubicazione di tale Manor House ci viene fornita da Edward Hasted, il quale scrive "All'ingresso di questo villaggio da Crayford, sul suo lato occidentale, insiste la vecchia Manor House". L'Autore fornisce numerose altre informazioni su Erith, l'importanza del Tamigi e delle attività economiche ad esso collegate: "All'estremità nord-orientale della Parish si trova la città di Erith, composta da una piccola strada di case, che porta al lato dell'acqua, dove si trovano aperte le anse formate qui dal Tamigi .... Sul Tamigi di fronte questa città, gli uomini della Compagnia delle Indie, nel loro passaggio sul Fiume, spesso vengono ad un ancoraggio, e si fermano per un poco di tempo per essere alleggeriti di una parte del loro fardello, in modo da porter procedere con maggiore sicurezza risalendo il Fiume. Ciò costituisce una grande risorsa per Erith, non solo degli amici e conoscenti di coloro che sono a bordo di queste navi, ma per qualche continuità dopo, nel portare avanti un traffico con gli abitanti e la campagna circostante, per i diversi tipi di merci dell'East India, che vengono procurati da bordo. Questo, insieme alla spedizione di merci da e per Londra, l'invio dei prodotti degli estesi boschi di queste parti (gran parte del quale viene prima accatastato su pontili costruiti qui per questo scopo) ed alcuni pochi pescherecci, impiegano la generalità degli abitanti di questo luogo. Qui c'è una sede delle Dogane, con un Ispettore, e due barcaioli. Le paludi in questa Parish, essendo la parte settentrionale di essa, contengono circa 1550 acri, di cui il tutto è a volte arato per il mais, e, in generale, più di 1000 acri all'anno, che portano costantemente le colture più esuberanti di mais.". Nel XVIII secolo, il Distretto ebbe un qualche ruolo nella notevole crescita del numero di case di campagna, di cui "Belvedere House" è un tipico esempio. Ne abbiamo trattato nella pagina web dedicata a Belvedere. Tuttavia, soltanto nell'Età Vittoriana, Erith si sviluppò a pieno sia dal punto di vista industriale che come centro residenziale. La ragione principale di tale crescita improvvisa fu l'apertura della stazione ferroviaria di Erith sulla "North Kent Line" nel 1849 (l'edificio originale sopravvive ancora oggi), dato che essa consentiva un rapido a Londra a molti potenziali ricchi Residenti ed, infatti, occorse poco ai Proprietari terrieri locali per rendersi conto dell'opportunità di guadagnare edificando su alcune o tutte le loro terre per soddisfare questa esigenza. Uno dei primi, negli anni '50 del XIX secolo, fu Sir Culling Eardley, che iniziò la costruzione di ville sulla sua "Belvedere Estate". Ad Erith, la "Wheatley Estate", che comprendeva praticamente l'intera Erith, fu venduta nel 1874 e prontamente urbanizzata. Nel 1870-1872, l'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson descriveva Erith come segue:"a small town and a parish in Dartford district, Kent. The town stands on the river Thames, and on the London and Gravesend railway, 3½ miles NW of Dartford; was known to the Saxons as Ærrehythe, signifying the old haven; was once a market and corporate town; consists chiefly of one irregular street, but includes many recent villas and other good houses; presents an agreeable rural appearance, with environments of green lanes and pleasant paths; is a sub-port, where many large merchant ships, going up to London, stop to discharge part of their cargo; and has a steam-boat pier, extensive public gardens, two chief hotels, a railway station with telegraph, a post office under London, SE, and a fair on Whit-Monday. ..". Nel 1887, il Gazetteer of the British Isle di John Bartholomew descriveva Erith come segue: "town and par. with ry. sta., W. Kent, on river Thames, 4½ miles E. of Woolwich and 14 miles E. of London, 3860 ac. and 753 tidal water and foreshore, pop. 9812; P.O., T.O., 1 Bank. Erith is a summer resort; it is a steamboat station, and a rendezvous of various yacht clubs. Public pleasure-grounds skirt the river, and on the wooded banks are many fine villas. In vicinity are factories; also brickfields and ironworks. In Erith church Hubert de Burgh met the Barons after the signing of Magna Charta; Henry VIII.'s ship, the "Grace de Dieu, " was built at Erith in 1515.". La popolazione di Erith passò da 2.082 persone nel 1841 a 25.296 nel 1901. Allo stesso modo, la possibilità di accedere agevolmente tramite la nuova ferrovia o il Tamigi, portò ad Erith molte diverse industrie, la cui gamma, nel XIX secolo, fu molto variegata, comprendendo motori a vapore, armamenti, porcellane dure, attrezzature minerarie, mattoni e terriccio da cave locali. Tra le aziende che si trasferirono ad Erith verso gli ultimi anni del XIX secolo, vi furono "Callender's Bitumen Telegraph" e "Waterproof Company". William Callender si occupò della costruzione delle strade sino al 1881, quando brevettò il "bitume vulcanizzato", un materiale isolante, e creò una nuova impresa per sfruttare tale scoperta. Nel 1882, essa fu coinvolta nell'elettrificazione di "Hatfield House", una delle prime case di campagna ad installare l'illuminazione elettrica. L'azienda divenne ben presto un noto ed importante produttore di cavi, BICC. Negli anni '40 del XIX secolo, vennero costruiti un approdo per un piroscafo, un albergo ed aree ricreative, ma la vita di Erith come luogo di villeggiatura fu breve. Negli anni '60, le gare delle chiatte a vela iniziavano e terminavano ad Erith. Ancora oggi, "Riverside Festival" ricorda nel nome l'importanza del Tamigi per lo sviluppo di Erith e della sua Comunità. Nel 1872, venne costituito il "Royal Corinthian Yacht Club", ma si trasferì altrove nel 1898. Alla fine del secolo, la regata annuale attirò grandi folle e fu il miglior momento dell'anno per Erith. Nel 1867, vi era un giornale locale, "The Bexley Heath, Erith and Sidcup Observer", ma il primo giornale veramente stampato ad Erith fu "The Erith Times", a partire dal 1882, con sede in High Street. Nel 1871, venne costituito il Consiglio Scolastico di Erith, che fu uno dei primi Consigli scolastici del Kent. La sua istituzione fu dovuta in gran parte a William Anderson, Ingegnere ed uomo d'affari, che si era trasferito ad Erith nel 1864. Fu a capo di una delle aziende più importanti nella Vittoriana Erith, "Easton & Anderson's Ironworks". Altra iniziativa importante fu la creazione nel 1876 del Consiglio Locale della Sanità di Erith, che fu una prima forma di governo locale deputato a gestire attività tipo riparazioni stradali, illuminazione stradale e raccolta dei rifiuti. Nel 1894, venne rimpiazzato dal Consiglio del Distretto Urbano di Erith, che ampliò notevolmente la gamma di servizi pubblici resi alla popolazione locale. Per la fine del XIX secolo, Erith era ormai divenuto un fiorente centro industriale e di vendita al dettaglio. Oltre alla già citata "Callender's", altre grandi imprese industriali con sede qui erano "Easton & Anderson", "Vickers", "Fraser & Chalmers" (impianti a vapore e macchinari per fresatura), "William Cory & Son" (Commercianti di carbone) e "Cannon & Gaze" (mulini). "Mitchell Department Store" in High Street e Pier Road fu il principale dettagliante. Il negozio era molto grande e nei volantini pubblicitari veniva spesso chiamato "Il centro commerciale del Kent" e vantava non meno di 35 dipartimenti. Il negozio iniziò come un piccolo negozio a metà del XIX secolo, ma solo dagli anni '90 del XIX secolo il suo Proprietario James Dudney vendette al Signor Hedley Mitchell, e l'azienda veramente decollò. Durante la Prima Guerra Mondiale, Erith funse da area di estrema importanza per la produzione di pistole e munizioni, gran parte dovuta alla presenza del grande Vickers nella zona di Fraser Road. Nel 1918, la Regina Maria visitò la fabbrica di Vickers, , in riconoscimento del suo impegno durante la Guerra. La crescita dei servizi pubblici proseguì con una nuova Biblioteca pubblica costruita a Walnut Tree Road nel 1906 e l'Ospedale di Erith, aperto dal Principe di Galles, futuro Re Edoardo VIII, nel 1924. Accanto alla Biblioteca, venne aperta un nuovo imponente Municipio per il Consiglio Distrettuale Urbano nel 1931 e poco dopo, nel 1933, iniziò la Biblioteca mobile o in viaggio con i primi veicoli appositamente costruiti nel Paese. Una ulteriore tappa della storia del governo locale di Erith si ebbe nel 1938, quando quando il Distretto Urbano Locale divenne "Erith Borough Council". Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Erith venne colpito da ben 77 bombe esplosive tedesche e 2 mine paracadutate. La ragione di tale alto numero fu dovuta alla vicinanza alle fabbriche di produzione belliche. Forse, il periodo più controverso e di ampio respiro nella Storia di Erith si ebbe alla fine degli anni '60 ed all'inzio degli anni '70 del XX secolo, quando il centro fu riqualificato nell'ambito del piano approvato dal Ministero per l'edilizia abitativa e degli Enti locali nel 1964. Il piano venne varato a causa del continuo declino del commercio nella zona dopo la Seconda Guerra Mondiale che veniva criticata per le difficoltà di accesso, ed in generale, per la cattiva disposizione del centro cittadino. Si decise di affrontare il problema con vigore per assicurre al sopravvivenza ad Erith. Il tema principale del piano fu la demolizione di quasi tutto il centro esistente per essere sostituito da un nuovo centro moderno incorporante entrambi gli sviluppi commerciali e residenziali. Ciò ebbe inizio nel 1966 e, simbolicamente, "Mitchell's", il più grande e più antico negozio superstite della città, fu il primo ad andare. Il centro commerciale e altre realizzazioni vicine, come "Riverside Swimming Centre" furono progettati dall'Architetto Richard Seifert nel 1968 nello Stile Modernista di quel periodo. Tuttavia, la riqualificazione incontrò difficoltà, tra cui ritardi, problemi finanziari derivanti da un crollo nel mercato dell'edilizia, l'opposizione locale e alti affitti per le nuove unità di vendita al dettaglio. Di conseguenza, la maggior parte del programma originale dovette essere modificata e riprogettata e questo significò che le originali idee disseminate di buone intenzioni dell'Architetto di far rivivere il Centro di Erith sembravano aver fallito. Già negli anin '70 del XX secolo, i problemi dei negozi non occupati e atti vandalici erano stati evidenziati nei giornali locali. In aggiunta, la crescita successiva di Bexleyheath come il principale centro commerciale nell'area ebbe le sue conseguenze. Inoltre, vennero avanzati dubbi sullo Stile Architettonico adottato ed i materiali utilizzati. Tale piano fu ereditato dal London Borough of Bexley quando venne creato nel 1965, che riunisce le pregresse Autorità locali di Erith, Sidcup, Crayford e Bexley. Nel 1996, le Autorità di Bexley emisero l' "Erith Town Centre Strategy and Action Plan" che riconobbe che il piano degli anni '60 non aveva raggiunto i suoi obiettivi quale ne fosse stata la ragione, e che si proponevano nuovamente di rivitalizzare il centro di Erith, soprattutto in relazione alle attività al dettaglio. La realizzazione di un nuovo grande supermercato (Morrisons) sul sito del vecchio "Erith Deep Wharf" riqualificò notevolmente quella che in precedenza era la principale area indutriale. In aggiunta, venne ristrutturata la banchina, ampliando la passerella lungo-Fiume, realizzando un molo. Un grande progetto completato successivamente fu "Erith-Thamesmead Spine Road" aperto nel maggio 1997, denominato "Bronze Age Way" dopo importanti scoperte archeologiche durante la sua costruzione. Il collegamento Erith-Thamesmead è la quarta ed ultima fase della strada principale "spine road", originariamente proposto dal Consiglio della Grande Londra nel 1976, tra Woolwich e Erith, da fungere come importante collegamento di trasporto per stimolare la riqualificazione rendendo il Centro di Erith più accessibile per le imprese nuove ed esistenti. Purtroppo, molte delle originarie costruzioni di Erith sono andate perdute, anche se alcune sono rimaste, come "The White Hart" in the High Street, la Chiesa di St. John in West Street e la Biblioteca di Erith. Il declino dell'industria ha lasciato spazio a vaste aree per l'edilizia residenziale. Appartamenti, villette a schiera e villette individuali sono sorte dappertutto negli ultimi anni. La lontananza dal centro di Londra, giustifica il basso livello dei prezzi degli immobili, sia per le case, che gli appartamenti. Se tale fattore potrebbe attrarre un potenziale Acquirente, ve ne è un altro che potrebbe tenerlo lontano, o comunque, farlo riflettere: l'ubicazione di Erith, in posizione bassa oltre le Barriere del Tamigi, potrebbe esporla in maniera crescente alle inondazioni qualora il riscaldamento globale facesse innalzare il livello del mare.
2. Lo sviluppo di Erith attraverso le mappe
La crescita di Erith può essere ulteriormente illustrata osservando due mappe:
2.1 Mappa del 1897
Mostra Erith come fiorente porto industriale, con le sue ferrovie, cantieri navali, moli, depositi di carbone, opere in muratura e deposito di legname. Si vedono numerosi servizi pubblici in funzione; la stazione di polizia, i vigili del fuoco, Cottage Hospital e le scuole. Al di là di Christ Church, nell'estremità occidentale, le case a schiera lasciano il posto a ville graziose e larghi viali. Nell'angolo sud-orientale della mappa Anchorbay Farm sfida il paesaggio urbano.
2.2 Mappa del 1933
Mostra l'ulteriore crescita di Erith dal punto di vista industriale e dei servizi publici, come pure in termini abitativi. Ad est delle banchine ferroviarie, si nota la nuova fabbrica "British Fibrocement". Tranvie collegano Erith con Londra a ovest, e ci sono piscine, una biblioteca e uffici comunali. Nuove strade sono state realizzate a sud di Manor Road, ma si vede ancora Anchorbay Farm nell'angolo sud-orientale della mappa.
3. Il Mercato e le Fiere di Erith (o Lesnes)
Da questa o da altre pagine web del sito, già sapete che, durante il Medioevo, Erith ebbe delle concessioni reali per l'effettuazione di mercati e fiere. Rose, moglie di William de Wilton, che sposò nel 1250 o 1251, pronipote di Richard de Luci (fondatore dell'Abbazia di Lesnes) ottenne da Enrico III una concessione per tenere un mercato il giovedì nel Manor di Lesnes, nome con cui era allora conosciuto Erith. Nel 1315, Edoardo II fece una concessione similare a favore di Bartholomew de Badlesmere, Lord del Manor di Erith e Lesnes. Nella concessione si legge che "abbiamo concesso ...... a favore del nostro caro e fedele Bartholomew de Badlesmere che lui ed i suoi eredi può tenere per sempre un mercato il giovedi di ogni settimana nel suo Manor di Erheth ... ed un mercato il giovedi di ogni settimana nel suo Manor di Lesnes ...... ". Nel corso dei secoli, inoltre, vi sono riferimenti occasionali al Mercato di Erith nell'ambito di documenti locali. Nel 1663, Richard Findall, un Panettiere, venne multato per aver praticato prezzi del pane superiori a quelli che fossero giustificati dal prezzo del grano nei mercati limitrofi. Nei successivi quattro anni, egli venne multato ancora diverse volte per lo stesso motivo. Altri Panettieri furono multati in modo simile, tra cui un certo Richard Turpentine (entrambi erano di Woolwich). Nel 1752, il Lord del Manor venne richiesto di realizzare una gabbia e magazzini al Mercato di Erith, ma non ci sono prove del sito di questa struttura di mercato, tranne che era in High Street, che vi venivano forniti pesi e bilance. Tale richiesta venne rinnovata nel 1777. Tuttavia, il Mercato di Erith deve essere stato a lungo agonizzante, sino ad essere abolito: infatti Thomas Fisher in "The Kentish Traveller's Companion: In a Descriptive View of the Towns, Villages, Remarkable Buildings and Antiquities, Situated on or Near the Road From London to Margate, Dover and Canterbury (1776), riporta che venne "a lungo interrotto"; nella "Directory" di James Pigot (1841) si legge che il Mercato di Erith non era tenuto a memoria d'uomo; inoltre, sia James Thorne in "Handbook to the environs of London, alphabetically arranged" (1876), che Edward Walford "Greater London: A Narrative of its History, Its People, and its Places (1884), scrivono entrambi di un Mercato ormai non più esistente. Ed infatti, non vi è alcuna citazione di un mercato nei documenti delle Autorità locali dal 1876 al 1919, salvo una proposta di iniziare un mercato che non venne accettata nel 1904, nonché una proposta simile rigettata nel 1910 da parte della locale Associazione dei Commercianti. Nel 1919, tuttavia, tali Autorità decisero a favore di un mercato e le bancarelle vennero collocate in Pier Road e High Street. Dovrebbe trattarsi del mercato ricordato dagli Anziani e che durò sino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi, comunque, un cartello nel centro di Erith riporta che nel parcheggio delle auto vicino il supermercato Morrisons si tiene, ogni mercoledì, "Erith Market" dalle 9 alle 16.
Bexley College
La Biblioteca di Erith
Grande rotatoria
Christ Church Erith
Ufficio postale
Cartello che dà il benvenuto nel centro di Erith ...
Il centro è molto deludente!
Wharfside Close
il grande spiazzo con Morrisons
Banchina e Molo
Il cartello relativo al Mercato di Erith