Sintesi
Bermondsey è una stazione della metropolitana (Jubilee Line) che serve quest'area storicamente assai importante, per essere stata la sede del Priorato di St. Saviour, fondato nel 1082.
Distanza dal centro: 3,9 miglia.
Attrattiva: discreta.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione della metropolitana, siete lungo Jamaica Road. Avete due possibilità principali, la seconda presentando al suo interno alcune varianti: 1. Seguire la strada andando verso est, raggiungendo Southwark Park, visitando anche Southwark Park Road Market, se di vostro interesse; 2. Seguire la medesima strada, in direzione opposta, verso ovest. In tal caso, potete: a. Tirare dritto sino a River Neckinger, dapprima deviando a sinistra, in St. James's Road sino alla Chiesa di St. James, tornare indietro e proseguire sino ad entrare sulla destra in Shad Thames sino al Design Museum; b. Deviare a sinistra in Abbey Road: qui, dopo poco, potete deviare a destra in Gedling Place e Stanworth Street, in modo da raggiungere Maltby Street Market - Ropewalk, alternativamente, proseguire diritto sino ad incrociare dopo 0,6 miglia, Tower Bridge Road. Proprio all'incrocio, trovate la Chiesa di St. Mary The Magdalene e relativo Cimitero-giardino; attraversando Abbey Street, andando in Tower Bridge Road, raggiungete subito Bermondsey Square Antique Market.
Toponimo
Il nome dell'area è documentato per la prima volta come "Vermundesei" nell'unica copia residua del XII-XIII secolo di una Concessione Anglo-Sassone risalente a circa il 712, conservata presso l'Abbazia di Peterborough (Cambridgeshire), in cui si rivendicano "antichi diritti" non provati e si presenta come trascrizione di una lettera (Bolla) di Papa Costantino (708-715), ad Haedda, Abate di Bermondsey (Vermundesei) e Woking (Wocchingas), in cui Egli concede privilegi ad un Monastero a "Vermundesei", allora appartenente all'Abate di Medeshamstede (come Peterborough era noto al tempo). Il testo della concessione, in merito alla cui autenticità vengono sollevati non pochi dubbi, è il seguente: "Constantinus Episcopus, Servus Servorum Dei, Haedda religioso abbati et presbytero monasteriorum duorum in nomine beati Petri apostoli fundatorum, utrorum positorum in provincia West Saxonum in locis qui Vermundesei et UUocchingas vocantur, ejusque congregationi. Sicut religiosx vitae professionem sumentes . id quod Deo salubriter profitentur cupimus ut optime conversando perficiant, ita et pro immunitate corum, ne a quoquam oppressi a Divini ministerii avocentur studio, . summa sedulitate procuramus cogitare. Et, quoniam suprascripta venerabilia monasteria quae in nomine beati Petri apostolorum principis fundata sunt in locis quae Vermundesei vel Wocchingas vocantur . sub dicione hujus apostolicae Christi Ecclesias a nunc et in perpetuum esse atque persistere poposcisti . Subque privilegii apostolicse sedis praemuniri optasti, votis religionis tuae faventes, ita pontificalis censurae libramen adhibemus, ut et Episcopus loci qui e propinquo eorum est . quaequae sunt secundum sacros canones inquirenda non neglegat, et monachica modestia ac monasterialis census inconcussus atque indiminutus existat. Ideoque . auctoritate beati Petri apostolorum principis, cujus nos Divina dignatio vice et ministerio fungi disposuit . Sstatuimus atque decernimus, juxta vestrae religionis votum . sub privilegio hujus apostolicae Christi aecclesiae idem venerabilia monasteria . donec Deo jubente perstiterint, permanere. Loci vero Episcopus qui e vicino monasteriis eisdem conjungitur . ordinandi presbyterum vel diaconem, quem videlicet congregatio servorum Dei ibidem constituta delegerit atque poposcerit . facultatem tantummodo habeat; ut congregatio quidem eligat quem habitura est sacerdotem . Deo amabilis autem Episcopus quaequae sint Deo canonice perquirenda . tanquam Deo de hoc rationem redditurus exquirat . Similiter, si abbatem de hoc saeculo migrare contigerit, idem vicinus Episcopus alium pro eo ordinet, quem videlicet congregatio de corpore suo delegerint, et non extraneum eis nolentibus superinferre audeat . sed et si culpas, quod absit, quas sacri canones abdicant eos perpetrasse cognoverit . ut ecclesiasticus praesul commoneat et increpare non differat . Ceterum in rebus vel dispensatione rerum monasterii . nulli Episcoporum, presbyterorum . vel diaconorum, vel cujuslibet ecclesiastici ordinis licentiam damus inquirere vel cognoscere . vel pro hoc eis insolentias aliquas irrogare. Et . ut summatim nostri decreti designetur intentio . quae ad canonicam pertinent curam . Episcopus loci procuret inquirere . quae ad rem et dispensationem monasterii pertinent . religiosus abba qui pro tempore fuerit . cum praeposito suo et prioribus congregationis . ut providerint expedire disponatur . scientes quod si quisquam ausu temerario contra hujus nostri privilegialis decreti censuram . Quod cum auctoritate beati Petri apostolorum principis promulgavimus, in toto vel in parte convellere temptaverit . canonicis animadversionibus subjacebit. Bene valete.". . Tuttavia, A.D. Mills (op. cit.) ritiene che "La prima versione del nome derivi da uin errore dell'Amanuense". Il termine si trova, poi, nel Domesday Book (1086) come "Bermundesye". Successivamente, il nome si ritrova come "Bermundes (e)ia" (1130, 1159), "Bermundesey(e)" e "Bermundesei(e)" (1130-1600), "Beremundesei(a)" (circa 1170, 1227, circa 1250), "Beremundesee" (1212), "Beremundese" (1229, 1247), "Burmundesey(e) e "Burmundesei(e)" (1250, 1272, 1330-5, 1350), "Beremundesheye" (1275-1286), "Beremundeseye" (1285), "Bermonsey" (1450, 1452), "Bredmonsey" (circa 1480), "Barmonsey" (1540, 1580, 1632), "Barmonsie" (1664), "Barmesey" (1450, 1541, Regno di Enrico VIII), "Barmessay" (1549), "Barmsey" (1617), "Barmonsie" (1664). In merito all'intrepretazione della parola, Edward Walford (op. cit.) scrive che "il nome Bermondsey .... è generalmente supposto derivare da Beormund, il Lord Sassone del Distretto, ed ea, o eye, una 'isola' descrittivo della località, vicino il lato del Fiume , ed intersecato da numerosi piccoli torrenti e fossati; sebbene un Antiquario abbia suggerito, con temerarietà superiore all'ordinaria, che beorm sia la Sassone per principe, e che mund significhi sicurezza o pace, in modo che Bermondsey possa essere interpretata come 'la sicurezza del principe a fianco dell'acqua'; Wilkinson, nel suo racconto dell'Abbazia di Bermondsey in 'Londina Illustrata', afferma che le parole ea, o eye 'sono frequenti nei nomi dei luoghi la cui situazione sulle rive dei fiumi li rende insulari e paludosi' e la parola esiste ancora nella più lunga forma 'Eyot'. "Guardando, poi, 'scrive Charles Knight', sull'originale Bermondsey come una sorta di isola paludosa quando la marea si ritirava, e una vasta distesa d'acqua quando arrivava, sino a poco a poco recuperato e reso utile, non si può non essere colpiti dai tanti segni del vecchio stato di cose ancora rimaste, anche se l'attuale Bermondsey è densamente ricoperta di abitazioni e case.". Il passo che abbiamo tradotto è importante, dato che sostanzialmente esprime le diverse posizioni ancora oggi sostenute in merito all'etimologia del termine. Infatti, A.D. Mills già citato, scrive di "un'isola di un uomo chiamato Beornmund", nome di persona Old English, ed "-ey" rappresenta l'Old English per "isola", "pezzo di terraferma in una palude", o semplicemente un "luogo presso un un ruscello o fiume". Dal che discende che Bermondsey, in Epoca Anglo-Sassone, probabilmente, non era un'isola propriamente detta, ma piuttosto un luogo più elevato o più secco tra paludi lungo il Tamigi. La stessa posizione viene assunta da Caroline Taggart (op. cit.): "tale parte pianeggiante della città era una volta una palude, e il finale di Bermondsey ci dice che si trattava di un pezzo di terra asciutta in mezzo alla umidità. Il resto vuol dire che è stata associata, in tempi Anglo-Sassoni, con un uomo di nome Beormund. Chi era? ... Non lo sappiamo.", anche se, come si vede, non si esprime sull'identità dell'uomo Anglo-Sassone a cui è associato il nome del sito.
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da G. W. Phillips in "The History and Antiquities of the Parish of Bermondsey" (1841); da Edward Walford in Old and New London: Volume 6 (1878), alle voci "Bermondsey: Tooley Street" (pagine 100-117) e "Bermondsey: The abbey" (pagine 117-133); si leggono in "Cartularium Saxonicum: a collection of charters relating to Anglo-Saxon history" Walter Birch (Ed.) Volume 1 (1899), pagine 196-196 (punto 133); in "A History of the County of Surrey: Volume 4" (1912), alla voce "Parishes: Bermondsey" (pagine 17-24); in "An Inventory of the Historical Monuments in London, Volume 5, East London" (1930), alla voce "Bermondsey" (pagine ipagine 1-8); sono fornite da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); si leggon in "A History of the County of Surrey: Volume 2" (1967), alla voce "House of Cluniac monks: Abbey of Bermondsey" (pagine 64-77); sono fornite da Doris Mary Stenton (Parsons) - Frank Merry Stenton in "Preparatory to Anglo-Saxon England: Being the Collected Papers of Frank Merry Stenton" (1970); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010); da Caroline Taggart in "The Book of London Place Names" (2012), che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Bermondsey è quasi certamente una delle parti più antiche di Southwark. Nell'area vennero trovate prove dell'occupazione Romana e Sassone. Nel Medioevo, Bermondsey era ubicata vicino al Tamigi ed il Villaggio era incentrato attorno ad Abbey Street. Come avete letto nel "Toponimo", il primo riferimento scritto relativo all'area, del 712, è incerto. Come leggerete successivamente, nel 1082, un Mercante Londinese, Aylwin Child, fondò il Priorato di St. Saviour per l'Ordine Benedettino di Cluny (Francia), che divenne una Istituzione molto importante, tanto che dominò la Storia dell'area per secoli. Si trovava nel cuore di Bermondsey, all'intersezione delle moderne Abbey Street e Long Lane con Tower Bridge Road. Certo è, invece, il riferimento che si trova nel Domesday Book (1086). In tale documento, troviamo numerose informazioni in merito a "Bermundesye", di cui ricordiamo: la popolazione totale era pari a 72 famiglie, formate da 25 nel Villaggio. 33 piccoli proprietari. 13 "burgesses", 8 terreni arabili, 20 acri di prati, boschi, maiali, una Chiesa, il valore per il Lord era pari a 15 sterline (1066 e 1086), che nel 1066 era il Conte Harold, nel 1086 il Conte Robert di Mortain (vassallo) ed il Re Guglielmo che possedava Bermondsey. Nel 1127, il Priorato di Bermondsey rivevette terreni a Dulwich ed altrove da Enrico I. Nel 1154, Enrico II tenne la sua Corte nella Abbazia di Bermondsey, una prima versione del Parlamento. In principio, il Priorato venne gestito da Francesi, tanto che il primo Priore Inglese venne nominato solo nel 1374. Nel 1338, venne costruita la Chiesa Abbaziale e l'anno seguente, nel 1399, il Papa Bonifacio IX confermò il titolo di "Abbazia", con i suoi Abati che sedevano nella Camera dei Lords. Nel 1392, vi è la prima citazione relativa a Conciatori a Bermondsey. L'Abbazia ospitò almeno due Reali, la Regina Caterina, moglie di Enrico V, che morì qui nel 1437 ed Elisabetta Woodville, la moglie di Eduardo IV, che morì qui nel 1492. Tuttavia, non si trattò di una residenza volontaria, dato che entrambe, finirono qui quando le loro fortune erano declinate e si trovavano quasi agli arresti domiciliari. Bermondsey, fuori dell'Abbazia, era ancora un piccolo villaggio, su un suolo frequentemente inondato dal Tamigi. Nel 1538, l'Abbazia venne confiscata da Enrico VIII, nel quadro della sua diatriba con la Chiesa. Venne venduta ad un privato, che, nel 1541, fece abbattere l'edificio religoso e realizzare "Bermondsey House" su un terreno di 20 acri. Ad uso generale, invece, venne costruita nei pressi, una Chiesa parrocchiale, St. Mary Magdalene, probabilmente nel 1337 (anche se l'attuale costruzione risale principalmente a partire dal 1667-1668). Nel 1560, venne costruita "St. Olave's Grammar School" a Tooley Street. Nel 1570, Elisabetta I visitò Sir Thomas Pope presso "Bermondsey House". Nel 1592, il Teatro Swan aprì ad ovest di Hopton Street. Già in Epoca Medioevale, era sorta l'industria della lavorazione delle pelli: la marea era ideale per i Conciatori. Bermondsey, inoltre, si trovava vicino ai Mercati di Londra ed aveva buoni collegamenti di trasporto. Tuttavia, le attività industriali di Bermondsey erano viste come una minaccia dalla City, che tentò ripetutamente di limitare la vendita di prodotti di Bermondsey entro tre miglia dalla City. Nonostante ciò, le attività erano floride. Nel 1703, l'industria delle pelli ricevette una concessione dalla Regina Anna. Nel 1721, in St. Thomas's Street, Thoms Guy iniziò il "Guy's Hospital". Nel 1746, Bermondsey appare sulla Mappa di Roque. Nel 1792, ben un terzo del cuoio nel Paese proveniva da Bermondsey. Il declino iniziò nel XIX secolo, quando le pelli venivano importate nei porti del Nord e molte delle imprese si spostarono a nord. Con l'industria del cuoio si spostarono altre industrie collegate, come i Produttori di pergamena e colla. Bermondsey fu un sito molto alla moda per un certo periodo dopo che, nel 1770, Thomas Keyse ebbe scoperto delle acque termali. Questi realizzò delle terme, con una galleria di quadri, concerti musicali, fuochi di artificio, tanto che giunsero molti clienti. Ma la prosperità fu di breve durata, tanto che le terme chiusero nel 1804. Bermondsey ebbe nel XVII e XVIII secolo anche poche grandi case, come "Abbey House", adiacente alla Chiesa. Nel 1835-36, vi fu l'apertura della ferrovia da Spa Road a Deptford che venne prontamente estesa verso London Bridge e Greenwich, il che permise una nuova industrializzazione dell'area, ma ciò portò povertà e sovraffollamento: i Residenti, che nel 1801 erano 27.465, divennero 65.932 nel 1851, ed addirittura 136.660 nel 1891!!!! A peggiorare le cose, diffuse erano le fogne a cielo aperto e le abitazioni di scarsa qualità. Pertanto, non è un caso se il colera, nel corso del XIX secolo, abbia afflitto duramente l'area, soprattutto, le zone vicino ai punti di scarico delle fogne legati alle maree. Fu particolarmente colpita "Jacob's Island", i cui Abitanti bevevano acqua del Tamigi. Tale bassifondo fu descritto da Charles Dickens in "Oliver Twist". L'importanza del commercio delle pelli venne mostrata dalla costruzione di Leather Market in Weston Street nel 1833 e "Leather, Hide and Wool Exchange" all'angolo di Leather Market Street nei tardi anni '70 del XIX secolo, quando la Chiesa di St. Crispin fu dedicata al Santo Patrono delle pelli e delle scarpe. Nel 1866, una fabbrica di biscotti venne trasferita a Bermondsey da Dockhead, dove era stata fondata nel 1857 da James Peek e George Hender Frean. Tale fabbrica, denominata "Peek Frean & Co.", rappresentò la maggiore fonte di lavoro per gli Abitanti di Bermondsey e Rotherhithe sino alla sua chiusura nel 1989, tanto da far designare, per decenni, l'area "Biscuit Town". Molte sono le informazioni su Bermondsey riportate nell'Imperial Gazetteer of England and Wales (1870-72) di John Marius Wilson, di cui riportiamo la prima parte: "a parish and a district in Southwark borough, Surrey. The parish lies on the right bank of the Thames, below London bridge, between Southwark proper and Rotherhithe; and is in the postal district of London S. E., and traversed by the Greenwich railway. Acres, 688; of which 27 are water. Real property, £155,629. Pop. in 1841, 34,947; in 1861, 58,355. Houses, 8,220. Large portion of the surface is covered with compact town, suburban to London. A quondam island or "eye," belonging to a Saxon chief Beormund, seems to have given rise to the name Bermondsey, originally Beormund's-eye, then Bermundesye. A Cluniac Abbey was founded here, in 1082, by Aylwin Child of London; endowed with the surrounding manor by William Rufus; made the prison and the death-place of the widowed queen of Edward IV.; given, at the dissolution, to Sir Robert Southwell; and sold, the same year, to Sir Thomas Pope. A magnificent mansion speedily superseded the Abbey church; and was afterwards inhabited by Thomas Ratcliffe, Earl of Sussex, who died here in 1583. A gate of the Abbey and some other remains were standing within the present century; but the only memorial of it now is the name of Abbey-street. Two ancient hospitals, dedicated to St. Saviour and St. Thomas, stood adjacent. A chalybeate well, some distance SE of the Abbey's site, came into repute about 1770; and though now built over, is commemorated in the name of the Spa road. Numerous watercourses or mill-streams, rising and falling with the tidal current of the Thames, early attracted manufacturers of the classes requiring their aid; but gave rise to noxious effluvia, and were converted into sewers under the sanitary regulations consequent on the ravages of Asiatic cholera. The suburb was long one of the filthiest seats connected with London; but has, of late years, been greatly improved. One part of it, called Jacob's Island, the scene of Bill Sykes's death in "Oliver Twist," is still pre-eminently bad. The chief employments are Leatherworking, ship-building, and hat-making; but other employments are numerous. A tract on the S is disposed in very productive market gardens.". Nel 1887, nel Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew, Bermondsey è descritta come segue: "par. and ry. sta., Southwark bor., E. Surrey, forming a SE. suburb of London, 627 ac., pop. 86,652 ; extensive wool stores, tanneries, and wharves.". Entro la fine del XIX secolo, il borgo ormai tutto edificato, tranne Southwark Park. Una delle principali industrie della zona era quella alimentare: i tre quarti del burro, formaggio, pancetta e carni in scatola necessari a Londra sbarcano nel locale Porto e le imprese di trasformazione si trasferirono nella zona, che divenne nota come "London's Larder" (Dispensa di Londra). "Butler's Wharf" dominava il commercio dei moli e "Peek, Frean & Co." fu, probabilmente, la più nota azienda di lavorazione degli alimenti. Il primo cibo in scatola in Gran Bretagna venne inscatolato da "Bryan Donkins" di Bermondsey nel 1811. Le banchine fornivano lavoro, ma era informale e mal pagato. Nel 1900, la popolazione di Bermondsey era formata da Operai, Lavoratori precari non qualificati e Barcaioli, nonché Chattaioli qualificati del Tamigi. Ad ogni modo, gli Abitanti di Bermondsey, nei secoli XIX e XX, lavoravano in loco, il che fece dell'area non un sobborgo, ma un'area anche autonoma. A partire dal 1900, la popolazione declinò proprio per le pessime condizioni di vita, tanto che, finalmente, le Autorità locali iniziarono ad agire, dato che vi furono casi accertati di nove persone che condividevano una stanza ed un rubinetto che serviva 25 case prive di gabinetto!!!! E' importante ricordare una persona che si distinse in questo triste periodo: Alfred Salter. Brillante Studente di medicina, scelse di fare il Medico a Bermondsey, facendosi pagare soltanto 6 pennies a visita, che però era gratuita per gli Indigenti. Si rese conto, però, che per realizzare cambiamenti strutturali nell'area, dovesse attivarsi in politica e nel 1903 venne eletto presso l'Amministrazione di Bermondsey. Nel 1922, divenne Parlamentare per Bermondsey. Nel 1910, intanto, sua moglie Ada, era divenuta la prima Consigliera donna a Londra e nel 1922, Sindaco di Bermondsey, promuovendo numerose riforme pioneristiche della Municipalità. Venne realizzato un sistema sanitario antecedente a quello nazionale di venti anni. A quei tempi, la tubercolosi poteva essere curata solo con i raggi solari, per cui, venne realizzato un solarium per aiutare gli ammalati. Nel 1927, venne realizzato un Edifico che contenva piscine, lavanderia pubblica e bagni pubblici. Nel 1930, l' "Housing Act" concesse alla Municipalità maggiori poteri iin materia di edilizia, tanto che venne costituito un apposito Dipartimento. Vennero abbattuti molti dei bassifondi e realizzate case migliori, rendendo l'area un posto migliore dove vivere. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Bermondsey fu una delle aree maggiormente colpite dai bombardamenti tedeschi, tanto che patì ben 709 vittime civili e migliaia di feriti. Al termine del Conflitto, l'area declinò economicamente, dato che le banchine del Porto di Bermondsey erano poco profonde e non in grado di soddisfare il tonnellaggio superiore della nuova generazione di super petroliere. Le banchine cessarono l'attività nel 1970, determinando lo spostamento di gran parte della locale industria di trasformazione. Le industrie del pellame scomparirono, ma Leather Market ed il vicino "Exchange" vennero preservati dall'abbattimento e convertiti in postazioni lavorative. La rigenerazione dei magazzini ad est di Tower Bridge a Shad Thames ha portato il "Design Museum" ed altre attrazioni. Inoltre, la Disegnatrice di moda e residente di Bermondsey Zandra Rhodes fondò il "Fashion and Textile Museum" al numero 83 di Bermondsey Street. Dozzine di bancarelle operano nel mercato mattutino di venerdì di antiquariato a Bermondsey Square. Vi sono anche magazzini di Intermediari di Antiquariato in Bermondsey Street e Tower Bridge Road.
2. Tappe dello sviluppo urbano
Le aree vicine al Tamigi furono le prime a sviluparsi, come "Jacob’s Island", ad est di "St. Saviour's Dock", una nota e terribile baraccopoli e lungo Bermondsey Street. Grange Road presenta una serie di case in Stile Georgiano, ma, nel Primo Periodo Vittoriano, c'erano molte costruzioni a schiera intorno a Grange Road e ci fu una seconda fase di sviluppo nel Tardo Periodo successivo con case più grandi lungo Southwark Park Road e Lynton Road.
2.1 Mappa del 1787
Mostra Bermondsey prima del suo sviluppo suburbano. Vi si vedono alberi, orti e costruzioni. Siti per il pagamento di pedaggi si distinguono a Greenwich (ora Old Kent) Road e Blue Anchor (ora Southwark Park) Road. Erano anche state costruite nuove strade: la prima sezione di (Bermondsey) New Road, che successivamente divenne (Old) Jamaica Road, ed ora Dunton Road. L'industria della concia era importante e fossi e corsi d'acqua che sostenevano tale attività sono evidenti vicino Neckinger ed appena a ovest di "St. Saviours Dock".
2.2 Mappa del 1846
La mappa mostra Bermondsey nelle prime tappe del suo sviluppo urbano e suburbano, caratterizzato sia da spazi industriali che aree residenziali. Magazzini e banchine fiancheggiano il Tamigi e tra i campi si distinguono concerie e canapifici. L'area è attraversata da due ferrovie, la "London-Greenwich" e la "Bricklayer Arms Extension", quest'ultima trasportò passeggeri sino al 1852.
2.3 Mappa del 1894 (circa)
La terza mappa mostra Bermondsey nella sua forma più intensamente urbanizzata. Si tratta di un paesaggio di magazzini e banchine vicino al Tamigi e densamente occupato da case nell'entroterra. La densità è alleviata dal Southwark Park, primo parco municipale di Londra, aperto nel 1868, la ferrovia merci "Bricklayer's Arms" ed una piccola zona migliore della media di abitazioni vicino a Fort Road, a nord-est della citato "Bricklayer's".
3. Priorato (poi Abbazia) di Bermondsey - St. Mary Magdalen
Nell'VIII secolo, venne costruito un Monastero, evento noto per l'esistenza di una lettera tra Papa Costantino e Hedda, Abate di Bermondsey, tra il 708 ed il 715 (vedasi "Toponimo"). Le terre del Monastero passarono a Guglielmo il Conquistatore nel 1066, il quale le passò ad Aylwin Childe, un facoltoso Mercante Sassone Londinese. Questi, nel 1082, iniziò la costruzione di un nuovo edificio invitando i Monaci di Cluny (Francia) a fondare una Cellula del loro Ordine. Pochi anni dopo, una Colonia proveniente dall'importante Casa di St. Mary, Charité-sur-Loire, arrivò e prese possesso del nuovo Insediamento, che divenne il Priorato di St. Saviour a Bermondsey. I quattro Monaci, Petreius (Pietro), Riccardo, Osberto e Umbaldo, arrivarono il 16 aprile 1089, durante il Regno di Guglielmo II. Pietro fu il primo Priore ad essere nominato. Stando a A. Wood, in "Ecclesiastical Antiquities", i Monaci di Cluny, in Borgogna, discendevano da Odo, un Abate del X secolo, che aveva riformato la Regola Benedettina, anche se, le regole seguite erano le stesse dei Benedettini. E' molto probabile che la nuova costruzione sia stata realizzata sul sito del vecchio Monastero Sassone. Il sito del Priorato (vedremo poi Abbazia) fu sostanzialmente a sud del Cimitero, sull'area oggi occupata da appartamenti ed un albergo (costruito nel 2006-2008), e si estendeva oltre Tower Bridge Road sul lato lontano dei semafori. Prima di queste nuove realizzazioni, il sito formò oggetto di indagine archeologica: si scoprì che l'Abbazia era molto più vasta (e probabilmente più potente) di quanto si pensasse in precedenza. Due cornici medioevali in pietra scolpita vennero trovate un secolo fa e si ritiene che avessero fatto parte degli edifici dell'Abbazia. Su di esse si identificano degli animali e sono conservate nella Chiesa di St. Mary Magdalen. Nel Domesday Book (1086) si cita "una nuova e graziosa Chiesa", che corrisponde appunto alla Chiesa Conventuale, dedicata a St. Saviour e che si trovava a sud dell'attuale Chiesa al bordo dell'attuale Cimitero-Giardino. William Rufus arricchì l'Abbazia donandole il Manor di Bermondsey. In breve volgere di tempo, l'Istituzione Religiosa divenne una delle più importanti dell'Inghilterra. Nel 1213, il Priore Riccardo eresse un Ospedale adiacente al Monastero, di cui, però, nulla rimane. Nel 1399, il Priorato venne elevato a Abbazia, dietro richiesta al Papa Bonifacio da parte del Re Riccardo II. Il Re concesse all'Abate il sigillo con un leone con pastorale e mitra, i quali simboli si possono vedere in diversi punti della Parish Church di St. Mary Magdalen (ricostruita nel 1680, all'intesezione tra Bermondsey Street e Abbey Street, occupa quasi il sito della Chiesa conventuale. E' una struttura in mattoni, con una navata, due corridoi, un coro ed un transetto, presentando anche all'estremità occidentale, una piccola torre quadrata con una torretta). Gli edifici Monastici furono, senza dubbio alcuno molto ampi e magnifici ed i Monaci offrirono una splendida ospitalità. Caterina di Francia, vedova di Enrico V, si ritirò qui a piangere, forse il vincitore di Agincourt, alla cui memoria aveva edificato, nell'Abbazia di Westminster, una statua in argento dorato a grandezza naturale; o potrebbe essere stato il suo secondo marito, Owen Tudor, che sarebbe diventato il capostipite di due dei più grandi Monarchi che abbiano seduto sul Trono inglese, per non parlare del padre di Enrico, Riccardo, ed il fratello di Elisabetta I e sua sorella Maria. Caterina morì a Bermondsey nel gennaio 1437. Nel Convento, Elisabetta Woodville, vedova di Edoardo IV, fu rinchiusa come prigioniera da Enrico VII, poco dopo il matrimonio di quest'ultimo con sua figlia Elisabetta. La Regina, ricca vedova, morì nel 1492. Pochi giorni prima della sua morte aveva fatto testamento. Suo genero (marito della figlia) Enrico VII, l'aveva crudelmente trascurata e quando, anni dopo, ordinò una celebrazione per l'anniversario da cantare il 6 febbraio, dai Monaci di Bermondsey, per il riposo delle anime della defunta Regina e figli, suo padre e sua madre, dimenticò di includere povera Elisabetta, madre di sua moglie, una volta Regina d'Inghilterra, ma che finì i suoi giorni quasi povera nella stessa Abbazia dove venne eseguita la maestosa cerimonia. Alla soppressione dei Monasteri, l'Abbazia di Bermondsey, con il suo ricco Manor, venne appropriato da Enrico VIII. A quell'epoca, l'Abate di Bermondsey non si faceva molti scrupoli di coscienza, come molti dei suoi Fratelli, organizzando tutto nel modo più piacevole possibile per il Re, venendone ricompensato. Mentre i poveri Monaci avevano pensioni da £5 6s. 8d. a £10 annue, la pensione dell'Abate era pari a £336 6s. 8d (alla faccia!!!). Il Monastero, col suo Manor e pertinenze, fu concesso dalla Corona a Sir Robert Southwell, "Master of the Rolls", che li vendette a Sir Thomas Pope, il fondatore del "Trinity College" di Oxford. In 1545, Sir Thomas fece abbattere la vecchia Chiesa del Priorato e fece edificare, impiegando il materiale di risulta, "Bermondsey House", sul medesimo sito. Qui morì, nel 1583, Thomas Radcliffe, Conte di Sussex, Lord Ciambellano della Regina Elisabetta I. Verso il 1760, venne rimossa la porta orientale del Monastero. Al principio del XIX secolo, tutto ciò che rimaneva delle vecchie strutture patì il medesimo destino, per far spazio alla realizzazione di Abbey Street. Nonostante ciò, il sito del mulino e della panetteria dell'Abbazia di Bermondsey erano ancora rintracciabili nel 1876. Oggi, l'intero sito è coperto da case, strade e cortili.
4. Southwark Park
Il Parco è aperto dalle 7,30 sino ad un'ora prima del tramonto. Vi si accede da Jamaica Road, Lower Road, Southwark Park Road e Gomm Road. Le stazioni della metropolitana da utilizzare sono Bermondsey o Canada Water, entrambe sulla Jubilee line. Southwark Park venne aperto al pubblico nel 1869 e fu uno dei primi Parchi aperti dal Consiglio Metropolitano dei Lavori (pubblici). Il progetto del Parco è attribuito ad Alexander McKenzie e copre 25 ettari. Nel Parco si trova anche il primo monumento Londinese dedicato ad un Operaio. Una fontana celebra Jabez West, un Membro della locale "Temperance Society". Il giardino di rose dedicato ad Ada Salter venne realizzato nel 1936 dal già citato Alfred Salter, Parlamentare per West Bermondsey. Vollero entrambi creare uno bello spazio di piacere dove mamme ed anziani potessero sostare. Nel 2001, il Parco beneficiò di un intervento di ristrutturazione con una spesa di 2 milioni e mezzo di sterline, erogato da "Heritage Lottery Funds". Venne rimpiazzata una copia del palco dell'orchesta del 1833 (viene utilizzato in estate per concerti). L'intervento consentì di riportare all'originario splendore molti punti del Parco. Venne costruito un nuovo padiglione per le bocce ed un'area per i giochi dei bambini. Anche il lago venne riportato alle dimensioni del suo stato originario antecedente alla Seconda Guerra Mondiale e molte porte di ingresso vennero riparate. Numerose strutture si aggiungono a quelle già citate, sia di carattere generale, come una Galleria d'arte, dedicata all'arte contemporanea, che ha la reputazione di rappresentare il trampolino di lancio di nuovi talenti, che dedicate allo sport, in particolare, al cricket, al calcio ed al tennis (i campi di tennis possono essere utilizzati gratuitamente).
5. Design Museum
Si trova al numero 28 di Shad Thames (London SE1 2YD). Lo segnaliamo per la possibilità di ascoltare da Designers, Autori e Critici cosa sta accadendo nel campo del "Design".
6. Southwark Park Road Market
Il Mercato è anche noto come "The Blue" e rappresenta, da decenni, per i Residenti un buon luogo dove comprare merci di una certa qualità a buon mercato. Vi si vendono pesce, fiori, piante, vestiti, carte, cibo per animali ed alimentari. Il Mercato si svolge in una piccola piazza pedonalizzata, all'intersezione tra Southwark Park Road e St James's Road. Si trova in posizione intermedia tra la stazione della metropolitana di Bermondsey e quella ferroviaria di South Bermondsey, dato che occorrono circa 10 minuti da entrambe per raggiungere il Mercato.
7. Bermondsey Square Antique Market = (New) Caledonian Market
Si svolge all'incrocio tra Long Lane e Tower Bridge Road, pertanto, si trova in posizione intermedia tra diverse stazioni: oltre a quella di Bermondsey, lo potete raggiungere dalla stazione della metropolitana di London Bridge (Jubilee Line, Northern Line, ferrovia) o da quelle (metropolitana o ferrovia) di Elephant & Castle, camminando circa 10 minuti da ognuna. Si tiene di venerdì dalle 6 alle 14. Il mercato, colla denominazione di "Caledonian Market", iniziò la sua vita su di uno spazio adiacente a Caledonian Road ad Islington, dove operò come mercato generale nella seconda parte del XIX secolo. A partire dal principio del XX secolo, i suoi Opertaori si specializzarono sempre di più in Antiquariato (soprattutto Argenteria) ed il Mercato prosperò. Tuttavia, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il mercato cessò la sua attività. Nel 1950, il Mercato riaprì ma a Bermondsey, il che spiega l'attuale nome "Bermondsey Square Antiques Market", anche se è chiamato pure "New Caledonian Market", proprio per sottolineare lo spostamento del sito. La piazza dove si svolge il Mercato è ormai accerchiata da nuovi edifici di appartamenti alla moda ed un albergo elegante, caratterizzato da uno stile che nessuno avrebbe potuto ipotizzare in questa ex roccaforte della Classe operaia. E' interessante e curioso sapere che sino a non molto tempo fa, Caledonian Market godeva di una pessima reputazione per essere un sito dove le merci rubate potevano essere vendute legalmente, grazie ad una legge medioevale nota come "marché ouvert", che assicurava all'Acquirente il titolo di proprietà qualora il bene fosse stato comprato in buona fede qui dal sorgere del sole al tramonto, quale che fosse stata la sua provenienza. L'abolizione della legge nel 1994, comportò (ovviamente) una drastica riduzione del commercio e, conseguentemente, delle bancarelle. Nonostrante ciò, siamo ancora in presenza di uno dei piccoli mercati Londinesi caratteristici, con Venditori variegati, che comprendono Ragazzi dell'East End, Imprenditori dell'Est Europa, eleganti Pensionati. Vi potete trovare un'ampia gamma di articoli di Antiquariato, come posate, mobili, porcellane, gioielli, argenteria. Molti dei venditori svolgono la loro attività nel mercato da lungo tempo, per cui, hanno esperienza e conoscenze specifiche. Il Mercato è noto a livello internazionale ed è visitato da Appassionati di Antiquariato. La maggior parte, comunque, è rappresentata da oggetti variegati di scarso valore, chiamati qui "bric-à-brac", bicchieri, oggetti di ottone, vasi, piatti, caraffe, teiere, tostapani, candeliere. I Venditori arrivano qui molto presto, tra le 5 e 6 di mattina, il migliore momento per fare affari. Il Mercato chiude alle 14.
8. Maltby Street Market
Maltby Street Market a Ropewalk o (Rope Walk) costituisce senz'altro uno dei più tipici mercati che possiate visitare a Londra, sia per la particolare atmosfera che lo caratterizza, che per l'inconsueta ubicazione, rappresentata dalle arcate ferroviarie Vittoriane di Bermondsey. Un altro dato da sottolineare è rappresentato dal fatto che, seppure ben conosciuto ed affollato dai Residenti, è praticamente ignoto alla moltitudine degli Stranieri. Altro elemento positivo da considerare che Maltby Street Market rappresenta un'alternativa validissima a Borough Market, consentendovi di evitare la folla del sabato che congestiona l'ultimo mercato citato. Potete gustare cibo e bevande artigianali, essendo vendute dagli stessi produttori. Si tiene tra Maltby Street, Ropewalk e Millstream Road ed è aperto il Sabato dalle 9 alle 16 ed la Domenica dalle 11 alle 16.
Jamaica Road
Southwark Park
Chiesa di St. James
Il Cimitero-Giardino della Chiesa di St. James
Shad Thames