Sintesi
Mansion House è una stazione della metropolitana (Circle Line, District Line). A dispetto della denominazione, se volete vedere la Mansion House, utilizzate la stazione di Bank.
Distanza dal centro: 1,6 miglia.
Attrattiva: scarsa, anche se l'area è prossima a siti di interesse.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione della metropolitana, siete su Queen Victoria Road. Guardandovi attorno, non potete fare a meno di osservare con curiosità alcuni edifici dalla forma ed estetica caratteristiche. Andando a destra, verso est, dall'altro lato della strada, trovate St. Mary Aldermary. Continuando diritto raggiungete Mansion House, vicinissima alla stazione di Bank, mentre se deviate a sinistra, trovate una stradina, Watling Street, su cui, al numero 29, insiste il pub Ye Olde Watling. In lontananza, si vede l'imponente cupola della Cattedrale di San Paolo. Se, invece, uscendo dalla stazione andate a sinistra, trovate dopo poco, sulla sinistra, un piccolo spazio verde, Cleary Gardens, al cui interno, spicca The Tree Peony Monument. Successivamante, proseguendo diritto in leggera discesa, trovate sempre sulla sinistra, il Millennium Bridge, preceduto dall'edificio The Salvation Army International e seguito, dopo poco, St Benet Paul's Wharf - The Metropolitan Welsh Church. Non siete lontani dalla stazione di Blackfriars.
Toponimo
Il nome dell'area è legata all'edificio (House) omonimo "Mansion House", residenza ufficiale del Sindaco di Londra durante il suo anno di servizio. In Inglese moderno, "Mansion" significa "Una maestosa grande casa" (Oxford Advanced Learner's Dictionary). Il termine deriva dal Tardo Middle English (dove indicava la residenza principale di un Lord), tramite il Francese Antico, a sua volta tramite il Latino "mansio(n-)" (luogo dove qualcuno risiede), da "Manere" (Rimanere, Stare). La stazione, che trasse il nome dall'edificio, venne aperta nel 1871.
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da John Stow in "Survey of London" (1598); da James Dodsley in "Guide to London" (1761); da Ogilby e Morgan in "A large and Accurate Map of the City of London" (1677); da Thomas Shadwell in "BURY-FAIR. A COMEDY, As it is ACTED by His Majesty's Servants. Written By THO. SHADWELL, Servant to His Majesty. LONDON, Printed for Iames Knapton, at the Crown in St. Paul's Church-yard" (1689); da John Strype in "A Survey of the Cities of London and Westminster" (1720); in "London and its Environs Described. Containing an An Account of whatever is most remarkable for Grandeur, Elegance, Curiosity or Use, In the City and in the Country Twenty Miles round it. Comprehending also Whatever is most material in the History and Antiquities of this great Metropolis. Decorated and illustrated with a great Number of Views in Perspective, engraved from original Drawings, taken on purpofe for this Work. Together with a Plan of LONDON, A Map of the Environs, and several other useful Cuts. VOL. IV." (1761); da Walter Thornbury in "Old and New London: Volume 1" (1878), alle voci "The Mansion House" (pagine 435-447) e "Old Jewry" (pagine 425-435); si leggono nel Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew (1887); sono fornite da Henry A. Harben in "A Dictionary of London" (1918), alle voci "Mansion House" e "Mansion House Buildings"; da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011), che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Da Stocks' Market a Mansion House
Inizialmente, vi era un Mercato, detto "Stocks' Market", che venne poi abbattuto per far posto alla Mansion House. Sullo spazio aperto di cui sopra, vi erano dei fiori particolarmente profumati, detti "Stocks". Questi avrebbero dato il nome al Mercato che sul suolo venne realizzato e che, perciò, si disse "Stocks' Market" (in prossimità del Torrente Walbrook). Il Mercato venne costruito per la vendita di pesce e carne da Henry Walis, Sindaco nel Decimo Anno del Regno di Eduardo I (1282). Walis aveva progettato questo Mercato per aiutare a mantenere London Bridge ed il Ccustode del Ponte ebbe per lungo tempo il potere di concedere contratti di locazione per i negozi del Mercato. Nel 1312-1313, John de Gisors, Sindaco, diede ad una congregazione di uomini onesti della gente comune il potere di fittare i negozi dello Stocks' Market. Sotto il Regno di Edoardo II (1307-1327), gli "stocks" fittavano per 46 £ 13s. 4d. annui e fu uno dei cinque mercati privilegiati di Londra. Il Mercato venne ricostruito durante il Regno di Enrico IV (1399-1413). Nell'anno 1543, vi operavano 25 Pescivendoli e 18 Macellai. Durante il Regno di Enrico VIII (1509-1547), venne eretta una conduttura di pietra. La piazza del Mercato era lunga circa 230 piedi e larga 108 piedi e sul lato orientale vi erano filari di alberi "molto piacevoli per gli abitanti.". Sul lato settentrionale, vi erano 22 bancarelle di frutta coperte, mentre all'angolo sud-occidentale, bancarelle dei Macellai, e il resto del posto era occupato da Giardinieri che vendevano frutta, radici, erbe e fiori. John Strype (1643-1737) scrive "Più a nord, si trova lo 'Stocks' Market'. Per quanto riguarda lo stato attuale, è stato convertito ad un uso del tutto differente; perché invece di pesce e di carne venduta lì davanti prima del (Grande) Incendio (ndr 1666), sono ora in vendita frutti, radici ed erbe; per il quale è molto notevole e molto frequentato, essendo noto per avere le maggiori scelte nel loro genere di tutti i tipi, superando tutti gli altri mercati a Londra". Nella Mappa di Londra di Ogilby e Morgan del 1677 lo spazio oggi corrispondente alla Mansion House viene mostrato come uno spazio aperto, dal che si deduce che il Grande Incendio del 1666, aveva distrutto il Mercato, ricostruito, però in breve tempo. Infatti, Thomas Shadwell, in "Bury Fair" (1689), scrive: "Tutte queste cose abbiamo a Londra". "I prodotti dei migliori campi di grano a Greenhithe; fieno, paglia, e il bestiame a Smithfield, anche con i cavalli. Dove si trova un tale giardino in Europa come 'Stocks' Market'? Dove un fiume come il Tamigi? Stagni ed esche come nel mercato di Leadenhall per il vostro pesce e pollame?". John Strype scrive ancora: "All'estremità settentrionale della piazza del mercato, vicino ad un tubo dell'acquedotto, si erge una nobile grande statua di re Carlo II a cavallo ... su un piedistallo con i delfini tagliati in nicchie, tutte in pietra da taglio, racchiuse da belle grate di ferro. Questa statua è stata fatta ed eretto a spese del solo Sir Robert Viner, Assessore, Cavaliere e Baronetto, un magistrato onorevole, degno e generoso di questa Città.". Questa statua di Carlo II ha un'origine buffa. In origine, fu destinata ad una statua di Giovanni Sobieski, Re polacco che salvò Vienna dai Turchi. Nel primo anno della Restaurazione, l'entusiasta Viner comprò all'estero la statua incompiuta. L'austera testa di Sobieski venne rimossa da Latham, rimpiazzata dalla testa di Carlo II, ed il Turco con turbante, calpestato da Sobieski, divenne lo sconfitto Cromwell. La statua venne sistemata il 29 maggio 1672. Lo "Stocks' Market" venne rispostato nel 1737 a Farringdon Street, e venne allora chiamato Fleet Market. La statua di Sobieski venne rimossa e donata dalla City, nel 1779, a Robert Viner, un discendente del Sindaco citato.
2. Mansion House
La Mansion House si trova nel cuore della City of London, a due passi dalla stazione di Bank, quella di Mansion House è più lontana. Tranne Queen Victoria Street, tutte le strade limitrofe sono (Cheapside, Cornhill, Poultry) sono di origine Romana. Come avete già letto, l'edificio insiste sul sito del vecchio "Stocks' Market". I Sindaci di Londra, nei tempi antichi, spesso abitavano nei paraggi dell' "Old Jewry", il Ghetto Ebreo della Londra Medioevale. Oggi, nella Toponomastica, "Old Jewry" è una strada a senso unico nella City che collega Gresham Street con l'incrocio tra Poultry Street e Cheapside. Sino alla metà del XVIII secolo, i Sindaci di Londra utilizzavano le proprie case o sale per il loro lavoro come Capo delle funzioni di governo, giudiziarie e civili della Città. L'idea di realizzare una residenza permanente nacque dopo il Grande Incendio del 1666, in modo da fornire una casa per Sindaci che non erano in condizione di disporre di propri saloni. Tuttavia, occorsero quasi tre quarti di secolo per scegliere l'Architetto e Direttore dei lavori della Città, George Dance (Il Vecchio) per progettare e costruire la Mansion House. Il 25 ottobre 1739, Il Sindaco Perry posò la prima pietra della signorile e smussata della Mansion House, ma soltanto nel 1752-1753, il Sindaco Crisp (o Crispin) Gascoigne potè risidedervi, anche se i lavori si conclusero totalmente nel 1758. La Casa, con i mobili, costò 70.985£ 13s 2d, la parte principale dei quali venne pagata dalle multe ricevute da parte di persone che desideravano essere dispensate dal servizio della carica di Sceriffo. L'Architetto Dance optò per un imponente stile palladiano, con un grande portico a tempio sulla facciata avvicinato da rampe di scale su ogni lato. James Dodsley in "Guide to London" (1761) scrive "Questa Mansion House è costruita prevalentemente con pietra di Portland, ed ha un portico di sei alte colonne scanalate, di ordine corinzio, nella parte anteriore; lo stesso ordine continua con pilastri sia sotto il timpano, che su ogni lato. Il piano seminterrato è molto voluminoso e costruito in stile rustico. Al centro di questo piano si trova la porta che conduce alle cucine, cantine, e di altri uffici; e su ogni lato si erge una scalinata di notevole entità, che porta fino al portico, nel bel mezzo delle quali c'è la porta che conduce agli appartamenti e gli uffici dove si fanno gli affari. La balaustra di pietra delle scale prosegue lungo la parte anteriore del portico, e le colonne, che sono fatte in proporzioni di Palladio, sostengono un grande frontone angolare, ornato con un pezzo molto nobile in bassorilievo, che rappresenta la dignità e l'opulenza della City of London.". Sotto il portico, vi sono due serie di finestre e sopra queste c'era un attico per la servitù, generalmente noto come "Mayor's Nest" (Nido del Sindaco), con finestre quadrate, coronato da una balaustra. Venne rimosso. La Mansion House ha una forma rettangolare, presenta un'area nel mezzo ed alla fine più lontana di essa si trova la grande e nobile "Egyptian Hall" (così chiamata da alcuni dettagli egiziani che sono ormai scomparsi). Questa sala da banchetto venne progettata dal Conte di Burlington ed aveva lo scopo di assomigliare ad una camera egiziana descritta da Vitruvius. Ha due serie laterali di alte colonne che sostengono un tetto a volta ed è illuminata da una grande finestra occidentale. Vi possono cenare quattrocento persone. Nella pareti laterali, vi sono le nicchie, piene di gruppi o figure scolpite, alcuni delle migliori di Foley. In un dipinto che raffigura la Mansion House (circa 1753) con Cornhill e Lombard Street, si vedono tante figure, tra cui una Lattaia e due Facchini che trasportano una portantina, e carrozze, con una vettura ornata al centro. In "London and its Environs" (1761), si legge: "Per rendere più regolare di grado, l'Architetto ha elevato un edificio simile sulla parte anteriore, che è la parte superiore di una galleria da ballo. Ciò molesta piuttosto che adornare la facciata dell'edificio". Verso la fine, su ciascun lato, c'è una finestra di altezza straordinaria, posta tra complessi pilastri corinzi, che si estende verso l'alto dell'attico. In passato, i lati della Mansion House erano oscurati dalle case che la soffocavano, e la facciata aveva bisogno di uno spazio davanti ad essa. Venne proposto di eliminare la parte della Mansion House sporgente su Poltry e spostarla ad ovest, di fronte a Queen Victoria Street. In una guida di Londra del 1820 si parla con stupore e meraviglia del letto di stato presso la Mansion House, che è costato tre ghinee. Timbs scrive di altre sale da pranzo, come "Venetian Parlour", "Wilkes's Parlour". Il salotto e la sala da ballo sono superbamente decorate; sopra il secondo, vi è la "Justice-room" (risalente al 1849), dove il Sindaco siede ogni giorno. In un appartamento attiguo c'era il letto di stato. C'è una bella galleria di ritratti ed altre immagini. La cucina è una grande sala, provvista di forni, ciascuno di loro abbastanza grande da arrostire un intero bue. I vasi per bollire le verdure bollente non sono pentole, ma cisterne. La stufa è un lungo, ampio pavimento di ferro fissato su una serie di forni. Gli spiedi sono enormi gabbie formate da barre di ferro e girati da macchinari. Nel Gazeteer of the British Isles (1887) di John Bartholomew, Mansion House è definita come segue: "ry. sta., London; City Terminus of Metropolitan District Ry.; the Mansion House is the official residence of the Lord Mayor of London.". Facciamo notare che, sebbene l'edificio conservi molto del suo carattere originario, vi sono stati dei cambiamenti. Infatti, all'incirca cinquanta anni dopo la costruzione, due grandi padiglioni del tetto vennero ritenuti pericolosi. Il figlio del Progetista, George Dance, ne fece abbattere uno nel 1795. L'altro venne demolito nel 1846, ed, allo stesso tempo, l'ingresso principale della casa fu spostato lateralmente, dopo che vari lavori stradali restrinsero la la spianata sino ai gradini alla facciata. Seguirono delle ristrutturazioni negli anni '60 del XIX secolo e negli anni '30 e '90 del XX secolo. Oggi, la Mansion House ospita interessanti raccolte, tra cui sculture ed ottantaquattro dipinti Olandesi della "Harold Samuel Art Collection".
3. Ye Olde Watling
Watling Street (in Old English "Wæcelinga Stræt") era un'antica strada pavimentata della Britannia che collegava il Galles con la costa dell'Inghilterra sud-orientale, passando per Londinium, uscendo dalla City via Ludgate. Ye Olde Watling è un pub storico che insiste lungo tale strada, in un canto quasi nascosto. Una targa sulla parete esterna recita quanto segue: " Il pub Ye Olde Watling asserisce di essere stato costruito da Sir Christopher Wren, nel 1668, per ospitare quei lavoratori che stavano costruendo la Cattedrale di San Paolo dopo il Grande Incendio di Londra. Il pub venne costruito utilizzando lunghi assi di legname quasi marciti da vecchie navi che venivano svendute ai costruttori. Christopher Wren, nominato Cavaliere nel 1672, fu uno dei tanti Architetti che presentarono dei progetti per la ricostruzione di Londra, dopo l'Incendio, e che progettò la sua prima costruzione (la Cappella al Pembroke College, Cambridge) solo l'anno precedente. Le stanze superiori del pub erano usate come stanze da disegno durante la ricostruzione della Cattedrale di San Paolo terminata nel 1687, sebbene la Cupola venne finita solo quindici anni dopo.".
4. St. Mary Aldermary
Sul suo sito insiste una Chiesa da oltre 900 anni. La successione dei Religiosi noti inizia nel 1234. con Ernest de Berket, seguito nel 1271 da John le Rus, nel 1288 da John de Elham e nel 1290 William de Pretewell (la lista continua sino ad oggi). Il nome della Chiesa viene inteso nel senso di "Oldest Mary", cioè, la più antica Chiesa di Londra deidcata alla Vergine Maria. Nulla rimane della struttura originaria, in cui, come riporta John Stow, nel suo celebre "Survey of London" (1598), diversi Dignitari vennero sepolti, tra cui Richard Chaucer, Vinaio, un parente del Poeta Geoffrey Chaucer. Nel 1510, Sir Henry Keeble, Droghiere e Sindaco, sussidiò la realizzazione di una nuova Chiesa sul sito. Tuttavia, alla sua morte, nel 1518, la Torre era ancora sostanzialmente incompiuta e tale rimase sino al 1629, quando due lasciti consentirono il suo completamento. La Chiesa aveva la fama di essere tra le più belle e grandi di Londra, tanto che un certo numero di notabili della Città vi vennero seppelliti. Il Poeta John Milton sposò qui la sua terza moglie nel 1663. I registri parrocchiali risalgono al 1558, l'anno in cui Elisabetta I salì al Trono. Tutti i documenti esistenti sono depositati nella Guildhall Library. Il Grande Incendio di Londra del 1666 danneggiò notevolmente la Chiesa, anche se fortunatamente le fondamenta, parti delle pareti e la base della Torre rimasero intatte. Nel 1674-1676, la Torre venne pavimentata e coperta, ma solo nel 1679 si resero disponibili le somme per le riparazioni più importanti. Si racconta che il danaro proveniva dalla tenuta di Henry Rogers, un ricco signore di Somerset, che avrebbe imposto la condizione che la nuova Chiesa sarebbe dovuto essere una copia del vecchio edificio. E' vero che il benefattore fu Henry Rogers, ma è stato accertato che egli non pose tale condizione. Dopo il Grande Incendio del 1666, la Chiesa venne ricostruita nel 1679-1682, sotto la supervisione di John Oliver, uno dei vice di Christopher Wren, senza però seguire lo stile perpendicolare tardivo della Keeble Church. Ciò per diversi motivi, probabilmente: il desiderio della Parish che il nuovo edificio fosse, per quanto possibile, simile al precedente; la maggiore indipendenza economica della Parish nella progettazione, visto che non aveva bisogno di fare affidamento sulla tassa sul carbone e, sicuramente, l'economicità derivante dal riuso delle mura e fondamenta rimaste integre dopo il Grande Incendio. La ricostruzione dovrebbe essere terminata nel 1701-1704, con il contributo anche di William Dickinson, uno degli Esperti che lavoravano con Wren. La muratura venne rinforzata innestando degli assi metallici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tutte le finestre andarono in frantumi e qualche intonaco cadde dalla volta, ma l'edificio rimase intatto. L'edificio è l'unica Chiesa di Wren nella City di Londra costruita in stile gotico. Nel 1998, la Chiesa di St. Mary Aldermary venne riaperta al pubblico.
L'uscita dalla stazione si trova in questo edificio, in basso a sinistra
Edifici caratteristici a Queen Victoria Road
The Guild Church of St. Mary Aldermary
Un tratto di Watling Street
Ye Olde Watling
La Cupola della Cattedrale di San Paolo che spicca tra gli edifici
Cleary Gardens
The Salvation Army International
Millennium Bridge
St Benet Paul's Wharf - The Metropolitan Welsh Church