Sintesi
Bank è una stazione della metropolitana (Central Line, Northern Line, Waterloo & City Line) ed una stazione della DLR (Docklands Light Railway). Vi è una interconnessione con la stazione di Monument. Nella Chiesa di St. Andrew Undershaft, si trova il Monumento di John Stow (morto nel 1605), Autore del celebre "Survey of London", documento di inestimabile valore sulla vita dalla Londra Tardo-Tudor.
Distanza dal centro: 3,2 miglia.
Attrattiva: notevole. Siete di fronte alla Banca d'Inghilterra, al Royal Exchange, all'animata Lombard Street; inoltre, vedete, in lontananza, perché più vicino alla stazione di St Paul's, il London Stock Exchange (Borsa valori).
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione della metropolitana, avete l'imbarazzo della scelta della strada da percorrere: a nord, si va in Prince's Street (che sfocia in Moorgate); ad est, si va in Threadneedle Street, dove trovate la Banca d'Inghilterra il relativo Museo, il Royal Exchange; a sud, si va in Lombard Street, dove, all'angolo con King William Street, trovate la Chiesa di St. Mary Woolnoth, mentre se vi addentrate in Lombard Street, trovate la Chiesa di St. Edmund King and Martyr; a sud-est, si va in Cornhill, dove, deviando in Gracechurch Street, da un lato, trovate la Chiesa St-Peter-Upon-Cornhill, dall'altro, raggiungete Leadenhall Market, mentre, invece, proseguendo in Leadenhall Street, se girate in Lime Street, trovate i Lloyd's, mentre se a sinistra svoltate l'angolo con la Chiesa di St. Mary Axe (pronunzia “Simmery Axe”, che trae il nome da una Chiesa abbattuta nel 1561, dedicated alla Vergine Maria e caratterizzata da un emblema con un'ascia = axe), trovate la Chiesa di St Andrew Undershaft; ad ovest, si va in Mansion House Street.
Toponimo
Il nome è un'abbreviazione di "Bank of England" (Banca d'Inghilterra), ubicata all'uscita della stazione.
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da John Weever in "Ancient Funerall Monuments within the United Monarchie of Great Britaine, Ireland, and the Islands Adiacent" (1631), pagina 413: da James Peller Malcolm, in "Londinium Redivivium, or, an Ancient History and Modern Description of London" (1803); da Robert Wilkinson in "Londina illustrata: graphic and historic memorials of monasteries, churches, chapels, schools, charitable foundations, palaces ... in the cities and suburbs of London and Westminster" (1819); da George Godwin, in "The Churches of London: A History and Description of the Ecclesiastical Edifices of the Metropolis" (1839); da George Godwin - John Britton in "The Churches of London: A History and Description of the Ecclesiastical Edifices of the Metropolis" (1839); da Charles Dickens in "Our Mutual Friend" (1864-1865); da Walter Thornbury in "Old and New London: Volume 1" (1878), alle voci "The Bank of England" (pagine 453-473), ""The Stock Exchange" (pagine 473-494), "The Royal Exchange" (pagine 494-513), "Bartholomew Lane and Lombard Street" (pagine 522-530); da Ian Douglas Nairn in "Nairn's London" (1966); da Anthony Bale (Editore) in "St Edmund, King and Martyr Changing Images of a Medieval Saint" (2009); da Mike Paterson in "City Churches: St Andrew Undershaft" (23 marzo 2011, London Historians' Blog); si leggono in "St Peter's Cornhill" (London Parks & Gardens Trust), che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Quando si giunge alla stazione di Bank (o della collegata Monument) ci si trova di fronte ad uno dei più complicati nodi del sistema metropolitano, per cui, riteniamo utile rendervi edotti di come venne realizzato. La prima stazione denominata "Bank" venne aperta il 25 febbraio 1900, quando la "City & South London Railway" (C&SLR, ora parte della Northern Line) aprì il prolungamento da Borough a Moorgate. Allo stesso tempo, venne chiuso il precedente terminale della linea, King William Street. La "City & South London Railway" era stata autorizzata ad abbattere la Chiesa di St. Mary Woolnoth, risalente al XVIII secolo, sita all'angolo di Lombard Street. Pertanto, il nome proposto per la stazione fu appunto "Lombard Street". Tuttavia, vi fu una protesta pubblica, che costrinse la Società ferroviaria a cambiare i suoi piani ed edificare solo una biglietteria sotterranea ed un ingresso con ascensore nella Cripta della Chiesa. Ciò richiese lo spostamento delle salme altrove ed il rafforzamento della Cripta con una struttura d'acciaio a sostegno delle fondamenta della Chiesa. Il 30 luglio 1990, venne aperto il terminale orientale della "Central London Railway" (CLR, ora Central Line) di Bank. Come nel caso precedente, gli elevati prezzi delle proprietà nella City of London uniti alla presenza del Royal Exchange, della Banca d'Inghilterra e della Mansion House, imposero la costruzione sotterranea della stazione. La City of London autorizzò la realizzazione della stazione al di sotto dell'intersezione delle strade trafficate, a condizione che venissero creati dei sottopassaggi per l'attraversamento dei pedoni. Al fine di evitare di indebolire la strada sovrastante, le ascensori della stazione vennero installate in condotti separati, invece di due accoppiati, come si era soliti fare. La notevole vicinanza tra le stazioni della £Central London Railway, Waterloo and City"(che aveva aperto una vicina stazione denominata "City") e "City & South London Railway", unita alle direzioni non in competizione delle relative reti, determinarono l'unione delle loro biglietterie, mentre quella dei binari tra la CLR e la C&SLR venne realizzata soltanto negli anni '20 del XX secolo, quando vennero installate le ascensori. La parte terminale meridionale dei binari della C&SLR (da allora parte della linea Edgware-Highgate-Morden) era vicina a quella della stazione di Monument, per cui, il 18 settembre 1933, venne aperta una scala mobile di collegamento. Infine, la Docklands Light Railway realizzò un'estensione sotterranea ai binari parallela (ma più in profondità) rispetto a quelle della Northern Line, che venne aperta il 29 luglio 1991. I binari della DLR vennero collegati da un lato, alla Central line, dall'altro, alla stazione di Monument. Venne scavato un nuovo collegamento tra la Waterloo & City Line e la Central Line, che scoprì parte delle coperture utilizzate per la Waterloo & City Line, che costituiscono parte del nuovo corridoio che i viaggiatori attraversano per passare tra le due linee.
2. Banca d'Inghilterra - Museo della Banca d'Inghilterra
Nel cuore della City of London ed al centro del sistema finanziario del Regno Unito, si trova la Banca d'Inghilterra. Venne fondata nel 1694, con una concessione Reale, al fine di "promote the public good and benefit of our people". Per far ciò, doveva agire come Banchiere del Governo e Gestore del debito pubblico. Naturalmente, il suo ruolo si è evoluto, divenendo la Banca centrale del Regno Unito. La sede venne trasferita a Threadneedle Street nel 1734. Il suo famoso soprannome deriva da una vignetta di James Gillray pubblicata nel 1797. Nonostante siano trascorsi più di due secoli, la Banca d'Inghilterra è ancora conosciuta come "The Old Lady of Threadneedle Street". Durante gli anni '20 e '30 del XX secolo, la Banca d'Inghilterra venne ricostruita. I lavori alla nuova struttura vennero terminati proprio allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che, fortunatamente, sopravvisse ai bombardamenti tedeschi. Fino al 1946, la Banca d'Inghilterra fu giuridicamente privata, venendo poi nazionalizzata. Nel 1997, alla Banca d'Inghilterra venne attribuita responsabilità operativa in materia di politica monetaria, poiché il Parlamento diede l'indipendenza operativa alle banche col chiaro intento di perseguire la stabilità dei prezzi, che aveva costituito la sfida principale dal punto di vista delle politiche macroeconomiche nei due precedenti decenni. Infatti, il suo compito specifico è di "promuovere e mantenere la stabilità finanziaria". Nel 2013, venne costiutito il " Financial Policy Committee" (FPC) col compito di agire per rimuovere o ridurre i rischi sistematici al fine di proteggere e potenziare la flessibilità del sistema finanziario del Regno Unito. Compito secondario è quello di sostenere la politica economica governativa. Nello stesso anno, venne creato un Ente sussidiario della Banca d'Inghilterra, la "Prudential Regulation Authority", al fine di mantenere le banche e le assicurazioni sane e solide, dato che la crisi finanziaria aveva dimostrato la necessità di un nuovo approccio alla legislazione finanziaria nel Regno Unito, il che comportò un ampliamento delle responsabilità delle banche. Chi fosse interessato ad approfondire la tematica, può visitare il Museo della Banca d'Inghilterra, dove viene illustrata la storia della Banca dalla sua fondazione. Vedendo cortometraggi, libri, manufatti, dipinti, fotografie, stampe ed altro, il pubblico può acquisire informazioni su ciò che fa la Banca per mantenere la stabilità del sistema finanziario e bassa l'inflazione ed i tassi di interesse, sulle "iniezioni di liquidità" nel sistema, sull'emissione delle banconote e tanto altro.
3. Lombard Street
Dopo l'espulsione degli Ebrei, i Lombardi (o Mercanti Genovesi, Lucchesi, Fiorentini e Veneziani) li rimpiazzarono come Prestatori e Banchieri dell'Inghilterra. Verso la metà del XIII secolo, si stabilirono in Lombard Street, rimettendo moneta in Italia tramite cambiali (bills of exchange) e trasmettendo al Papa ed ai Prelati le loro commissioni ed i redditi delle loro prebende Inglesi. Il Signor Burgon dimostrò come molti termini commerciali Inglesi si devono a tali operatori commerciali, come, ad esempio debtor, creditor, cash, usance, bank, bankrupt, journal, diary, ditto, e persino £ s. d. che, originariamente si riferivano a libri, soldi e denari. Nella prima parte del XV secolo, questi Mercanti dalla carnagione scura effettuavano prestiti allo Stato, ma con garanzie ipotecarie. Uno dei rinomati residenti di Lombard Street durante il Medioevo fu William de la Pole, padre di Michael, Conte di Suffolk. Fu Rappresentante o Mercante del Re di Eudardo III e nel 1338, ad Anversa (Belgio) prestò a tale Monarca estravagante e bellicoso, grandi capitali. Ricevette, perciò, numerose generose concessioni di terre della Corona e venne nominato "Barone Capo del Tesoro" e "Cavaliere Baronetto". Nei documenti pubblici viene sempre denominato "dilectus mercator et valectus noster". Suo figlio Michael, che morì nell'assedio di Harfleur nel 1415, successe nei compiti pubblici del padre e nella sua casa di Lombard Street, vicino Birchin Lane. Il figlio di Michael morì ad Agincourt. L'ultimo dei De la Pole venne decapitato durante la Guerra delle Rose. Sir Thomas Gresham (1519-1579), Mercante Londinese, che fece la sua fortuna commerciando con Anversa (Belgio), fondatore del Royal Exchange e del Gresham College, Banchiere, residente a Lombard Street, durante il Regno della Regina Elisabetta I (1558-1603), fu per qualche tempo Ambasciatore Inglese alla Corte della Duchessa di Parma. Nel 1559, venne insignito del Cavalierato. Ciò gli fece ritenere che fosse ormai indecoroso vivere nel suo negozio, per cui, lo lasciò al suo Apprendista e si trasferì a Bishopsgate, dove fece costruire la Gresham House. A Lombard Street, risiedeva anche Sir Robert Viner, Sindaco di Londra nel 1675 e, sembra, uno speciale favorito del Re Carlo II.
4. Royal Exchange
Nella metà del XVI secolo, le negoziazioni avvenivano ancora nelle strade fangose della City of London e tale pratica sarebbe continuata se Sir Thomas Gresham non avesse suggerito di rifarsi a quanto facevano sul Continente Europeo: trasferendo i traffici all'interno di edifici appositamente realizzati allo scopo, il che fu fatto prima del saccheggio da parte degli Spagnoli di Anversa nel 1576. Tale evento decretò la fine della città Belga quale capitale finanziaria d'Europa, consentendo a Londra di colmare il vuoto creatosi. E' naturale che Thomas Gresham trasse ispirazione dalla Borsa di Anversa, dove era stato Agente Reale sia per il Re Eduardo VI che per la Regina Maria. Gresham, molto ricco per avere ereditato una grande fortuna e per la sua abilità finanziaria applicata ad Anversa, investì una buona fetta della sua ricchezza nella nuova "London Bourse", costruita tra il 1566 ed il 1570, su terreni forniti dalla City Corporation tra Cornhill e Threadneedle Street nella City of London. La torre dell'orologio, coronata da una grande cavalletta (simbolo della Famiglia Gresham), si trovava su di un lato dell'entrata principale, da cui la campana richiamava i Mercanti alle 12 ed alle 18. L'intento di Gresham era quello di costruire un sito per ospitare una piazza di scambio (borsa), ma si rendeva conto che, di per sé, non sarebbe stato molto remunerativo. Pertanto, aggiunse altri due piani in cima e si gettò nel commercio al dettaglio, aprendo il primo vero e proprio centro commerciale britannico, con un centinaio di chioschi e negozi, i cui negozianti pagavano un fitto annuale, assicurando a Gresham, in teoria, una piacevole rendita annuale. Dopo una blanda partenza, l'idea di Gresham finalmente si affermò grazie alla promessa di una visita da parte della Regina Elisabetta I nel 1570. Ella ordinò il cambio del nome da "Bourse" a "Royal Exchange". Thomas Heywood (anni '70 del XV secolo - 1641), insigne Drammaturgo Inglese, che descriveva la vita ed il Regno della citata Elisabetta I, nella sua commedia a due parti "If You Know Not Me, You Know Nobody", dedicò i primi tre atti della seconda parte alla costruzione del Royal Exchange, riportando la frase della Regina: "Proclaime through everie high street of this citie, This place to be no longer cal’d a Burse, But since the building’s stately, faire, and strange, Be it for ever cal’d, the Royall Exchange.". Subito dopo, il sito divenne noto molto di più per la fantastica varietà di merci in vendita che per i traffici. Il nuovo Royal Exchange finì per attrarre Intermediari, Commercianti e Negozianti. Sicuramente, il centro commerciale rappresentava una piacevole distrazione, ma il fatto fu che il Royal Exchange voluto da Gresham divenne la chiave per la nuova ricchezza della City of London. La Regina Elisabetta I non tardò ad assicurarsene la sua parte, autorizzando l'attracco alle banchine per le merci lungo le rive del Tamigi, sostenendo, al tempo stesso, il ruolo di Londra come nuovo centro per il commercio. Nel Tardo XX secolo, per breve tempo, il Royal Exchange tornò al suo uso quale centro per negoziazioni finanziarie, quando, per nove anni, ospitò The "London International Financial Futures Exchange" (LIFFE). Tuttavia, le Istituzioni finanziarie si sono trasferite altrove presso edifici realizzati ad hoc, per l'esattezza, il "London Stock Exchange" (Borsa valori) al numero 10 di Paternoster Square (vicino alla stazione di St. Paul's), cosicché, oggi, il Royal Exchange funge da elegante centro al dettaglio.
5. Lloyd's
Riassumiamo brevemente la storia dei Lloyd's, spiegando come l'attività assicurativa sia stata svolta in quattro differenti siti, per poi, sintetizzare in cosa consista l'attività dei Lloyd's. La prima sede dei Lloyd's fu la Coffee House di Edward Lloyd in Tower Street, fondata nel 1688 nella City of London. Nel corso del XVII secolo, l'aumentata importanza di Londra come centro commerciale portò ad una crescente domanda di assicurazioni per le navi, tanto civili che mercantili. La Coffee House di Edward Lloyd divenne il luogo dove poter stipulare polizze di assicurazioni marittime. Nel 1691, Questo piccolo circolo di agenti di assicurazione marittima si trasferì a Lombard Street, per essere più vicino al cuore della City of London. Lentamente, i Lloyd's si trasformarono in una società e, nel 1774, i "Subscribers to Lloyd's" si trasferirono alla nuova sede del Royal Exchange a Cornhill. L'edificio venne distrutto dal fuoco nel 1838, costringendo i Lloyd's a trasferirsi temporaneamente presso la South Sea House, facendo ritorno, nel 1844, alla ricostruita Royal Exchange. Nel 1928, la Società si trasferì nel primo edificio di proprietà, al numero 12 di Leadenhall Street. Gli affari aumentavano, per cui, si rese necessario, nel 1958, un nuovo trasferimento presso una nuova costruzione in Lime Street. L'edificio dei Lloyd's, internazionalmente rinomato, che vedete a sinistra in una delle fotografie proposte, venne progettato dall'Architetto Richard Rogers e richiese ben otto anni per essere completato. La sua costruzione richiese 33.510 metri cubi di calcestruzzo, 30.000 metri quadrati di rivestimento di acciaio inossidabile e 12.000 metri quadrati di vetro. Venendo, ora, brevemente, all'attività esercitata, a differenza di altre assicurazioni, i Lloyd's non costituiscono una società. Si tratta di un mercato dove i membri si uniscono come Sindacato per assicurare i rischi. La maggior parte delle attività dei Lloyd's opera per sottoscrizione, dove più di un associato assume una quota del medesimo rischio. Gli affari sono condotti in presenza tra Intermediari e Sottoscrittori nella "Underwriting Room". Quando si parla di Lloyd's, ci si riferisce, in realtà, a due distinte parti: 1. Il mercato, che è costituito da tante parti indipendenti; 2. La Corporazione dei Lloyd's, che sovrintende tale mercato. Si tratta di parti distinte, ma lungi dall'essere indipendenti, visto che lavorano a stretto contatto per mantenere elevati livelli di rendimento nel mercato.
6. Chiesa di St. Andrew Undershaft
Aggirandovi nella City of London, non potete fare a meno di notare St Andrew Undershaft. Si trova lungo Leadenhall Street all'incrocio con St. Mary Axe ed è una Chiesa che si sviluppa verticalmente, che sembra oppressa dagli edifici moderni, sebbene, per fortuna, qualche edificio tradizionale ancora residui nei suoi pressi. Almeno sin dal principio del XII secolo, esisteva sul sito una Chiesa di St Andrew, citata per la prima volta in documenti nel 1147. Venne ricostruita nel XIV secolo. Il suo Cimitero esisteva nel 1363. Il nome originario della Chiesa era St Andrew's-super-Cornhill, essendo Leadenhall la continuazione di Cornhill. Nel XV secolo, Epoca a cui risale la torre, il nome divenne St. Andrew Undershaft, in riferimento all'asta o palo (forse più alto della torre della Chiesa) che veniva issato ogni anno accanto alla Porta meridionale ed attorno a cui celebravano delle feste. Ciò fino al 1 maggio 1517, quando si registrarono seri disordini, originati da una rissa del 28 aprile tra Studenti Londinesi e Forestieri. A quel tempo, gli stranieri svolgevano diversi commerci nella City of London ed erano visti con sfavore dai residenti che li accusavano di danneggiare le loro attività. Le autorità della City ne ordinarono la rimozione, ma tale asta o palo rimase pendente sotto i cottages di Shaft Alley, vicino alla Chiesa, sino al 1549, quando le Autorità ne ordinarono il taglio e la distruzione (col fuoco) a seguito di un provocatorio sermone da parte del Curato di St. Katharine Cree, che definì l'asta "Idolo", cioè, ritenendolo un simbolo Pagano senza significato Cristiano. La Chiesa era anche nota come St Andrew-atte-Knappe, forse, riferendosi alla cavità o "Knappe" per l'asta. La costruzione in essere venne costruita o la precedente ampiamente ricostruita tra il 1520 ed il 1532, ad opera di due Sindaci, Sir Stephen Jennings e Sir William Fitzwilliams. Quando St. Andrew venne soppressa durante la Riforma protestante, nel 1565, venne fusa con St. Mary Axe. Un altro Sindaco, Sir Christopher Clitherow, nel 1637, regalò una bella finestra orientale. Tale Sir Christopher, "Master of the Ironmongers' Company", Governatore della East India Company e Presidente del Christ's Hospital, fu sepolto nella Chiesa. La sua finestra orientale venne spostata ad ovest quando la Chiesa venne restaurata nel 1875-1876 da A. Blomfield, il cui fratello era Rettore. La Chiesa contiene un organo installato nel 1696 da Renatus Harris, che nel corso del tempo ha subito diverse modifiche e migliorie. Il Fonte battesimale risale al 1634 ed è opera di Nicholas Stone, "Master Mason" di Giacomo I e Carlo I. Tra i monumenti dedicati alle persone sepolte, non si può fare a meno di segnalare quello di John Stow (morto nel 1605), Autore del celebre "Survey of London", documento di inestimabile valore sulla vita dalla Londra Tardo-Tudor, che qui seguiva con regolarità le messe. Ogni anno si celebrava (non sappiamo se la Tradizione prosegua) una Messa di suffragio ed ogni tre anni si tiene una solenne cerimonia ad opera della Merchant Taylor’s Company durante la quale viene sostiuita la piuma (penna di allora) nella mano della statua di alabastro di John Stow. St. Andrew è generalmente chiusa al pubblico, infatti, non siamo mai riusciti a vedere i suoi interni. Essendo amministrata da St. Helen’s Bishopsgate, chi fosse interessato alla visita, contatti tale Istituzione. Sebbene non possa essere classificata tra le migliori strutture architettoniche Religiose, St. Andrew's Undershaft si segnala per il suo stile perpendicolare con l'entrata alla base della sua torre fuori centro. L'interno è divisio in sei scomparti, con molti degli originali accessori sopravvissuti al restauro Vittoriano. In aggiunta, è una delle Chiese della City of London superstiti alla Restaurazione, al Grande Incendio del 1666, ai bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale ed agli attacchi dell'IRA (Irish Republican Army) negli anni 1992 e 1993, venendo riparata negli anni 1994-1995, avendo, comunque, patito notevoli danni, come ad esempio, la distruzione di una grande finestra di vetro temperato risalente al XVII secolo. Nel piccolo giardino sopraelevato, un tempo, suo Cimitero, si trovano alcune pietre tombali di ardesia inserite nel pavimento lastricato, di Mary Datchelor (morta nel 1725, e grande Benefattrice della Parish) e delle sue sorelle. Vi sono anche due sedili commemorativi, uno dedicato a George Kimberley Perkins, Deputato, che rappresentò il Distretto di Aldgate (1957-1974) ed un altro di Frances Godfree, membra della Chiesa (1925-1951), un albero, dei fiori.
7. Chiesa di St. Peter-upon-Cornhill
La Chiesa è ritenuta una "gemma nascosta", in quanto la sua vista è oscurata da uffici e negozi di Cornhill e Gracecurch Street. Vi si accede da un vicolo che si snoda attorno alle strade indicate, di fronte al Leadenhall Market. Vanterebbe antichissime origini, dato che una Chiesa, eretta sulla collina più elevata della City of London, doveva esistere sul sito da poco meno di due millenni. Ne riferisce lo Storico John Stow, Autore di "Survey of London" (1598): "là rimane in questa Chiesa una tavola dove è scritto, non so da quale Autorità, ma di una mano tarda, che il Re Lucius (ndr primo Re Cristiano d'Inghilterra) fondò la stessa Chiesa per essere sede di un Arcivescovo Metropolitano, e Chiesa principale del suo Regno, e che così durò per quattrocento anni". La "tavola" vista da John Stow venne distutta quando la Chiesa medioevale venne attaccata dal Grande Incendio del 1666, ma prima di tale evento, diversi Autori ne avevano registrato il contenuto. In particolare, il testo della tavola originale venne stampato dall'Antiquario e Poeta John Weever (1576–1632) in "Ancient Funerall Monuments within the United Monarchie of Great Britaine, Ireland, and the Islands Adiacent" (1631), pagina 413: "Be hit known to al men, that the yeerys of our Lord God an clxxix [AD 179]. Lucius the fyrst christen kyng of this lond, then callyd Brytayne, fowndyd the fyrst chyrch in London, that is to sey, the Chyrch of Sent Peter apon Cornhyl, and he fowndyd ther an Archbishoppys See, and made that Chirch the Metropolitant, and cheef Chirch of this kingdom ...". Come si vede, le informazioni riportate da Stow sono confermate, viene anche indicata la data di fondazione, corrispondene al 179 e scritto che si trattò della più antica Chiesa di Londra. Dopo il Grande Incendio del 1666, una targa di ottone, probabilmente una copia del XVIII secolo, rimpiazzò la precedente risalente al XIV secolo. E' ancora visibile nella Sagrestia. L'iscrizione della tavola di ottone è stata stampata diverse volte, per esempio, da George Godwin e John Britton in "The Churches of London: A History and Description of the Ecclesiastical Edifices of the Metropolis" (1839) e una incisione venne inclusa da Robert Wilkinson in "Londina Illustrata" (1819-1825), che inizia come segue: "Bee it knowne to all men that in the yeare of our Lord God 179. Lucius the firs christan king of this land, then callyd Britaine, founded the first church in London, that is to say, the Chyrch of S.Peter apon Cornehill: and hee founded there an Archbishoppys See, and made that Church the Metropolitane, and cheife Church of this kingdome, and so it indured Y space of 400 yeares and more .." Come si vede, il testo è quasi coincidente col precedente. Ad ogni modo, la Chiesa doveva trovarsi lungo il Foro Romano, ora sotto Leadenhall Market, le più antiche fondamenta della City of London. In aggiunta, stando alla Tradizione, la Chiesa fu la sede di un Arcivescovo, sino alla fondazione della Cattedrale di Canterbury alla fine del VI secolo. Documenti risalenti all'incirca al 700, veniva già indicata come la più vecchia Chiesa della City of London. C'è una citazione nel 1040 di una Chiesa chiamata "St Peter binnon London", che pare avesse sei altari, fu il luogo di sepoltura di diversi Sindaci ed un santuario dei fuggitivi dalla Giustizia. Verso la metà del XV secolo, vennero fondate quattro "Grammar schools" nella City, una delle quali attaccate alla Chiesa di St. Peter, unitamente ad una grande biblioteca. Tale scuola continuò ad operare sino al XVIII secolo. La struttura originaria, tranne il basamento della torre quadrata principale (in parte di mattoni) venne distrutta dal Grande Incendio di Londra del 1666. Si cercò di ripararla, ma tra il 1677 ed il 1681-844 venne ricostruita su progetto di Sir Christopher Wren, tra il 1677 ed il 1681, con una spesa di 5.647 sterline, venendo riaperta nel 1682. Si ritiene che si tratti della quinta Chiesa edificata sul sito, più corta di dieci piedi (tre metri) rispetto la precedente, poiché la parte terminale orientale del sito era stato utilizzato per ampliare Gracechurch Street. Tra gli altri eventi di rilievo riguardanti la Chiesa di St Peter ricordiamo che nel 1444, la Chiese ricevette la donazione di un mulino che usava cavalli come forza motrice. Le campane di St. Peter vengono citate nel 1552, quando ad una fonderia di campane di Aldgate venne richiesta la produzione di una nuova campana. Oggi, la Chiesa non è aperta al culto, salvo che per servizi occasionali per il "Royal Tank Regiment", la "Poulters Company" ed il "Lime Street Ward Club". Viene, però, utilizzata da St Helen's Bishopsgate per attività dei suoi Membri. Charles Dickens, nel suo ultimo romanzo, "Our Mutual Friend", scritto negli anni 1864-1865, descrive St. Peter come appariva nel XIX secolo: "un Cimitero; un cortile lastricato, con un cumulo rialzato di terra che giunge all'incirca all'altezza del petto, nel mezzo, racchiuso da una ringhiera di ferro". II Topografo Ian Douglas Nairn (1930-1983), in "Nairn's London" (1966), descrive St. Peter come "avente tre personalità inestricabilmente cucite nella City". La facciata orientale su Gracechurch Street è una composizione a grandi pietre, i lati nord e sud sono struccati ed in stile molto più semplice, la torre è in mattoni, con la cupola di piombo cinta da una piccola guglia, sormontata da un segnavento dalla forma della Chiave di San Pietro.
8. Chiesa di St. Edmund King and Martir (o semplicemente St. Edmund the King)
La prima citazione della Chiesa si trova nel 1292, come "Saint Edmund towards Garcherche", che diventa nel 1348, "Saint Edmund in Lombardestrete". Nel 1598, John Stow, in "Survey of London", cita "St Edmund Grass Church". Nel 1666. il Grande Incendio di Londra distrusse la Chiesa Medioevale. L'attuale Chiesa venne realizzata su progetto di Sir Christopher Wren tra il 1670 ed il 1679, con una torre disegnata come un faro ornata agli angoli da urne fiammeggianti, chiara allusione al Grande Incendio. In tale periodo, nel 1675, vennero prodotte due campane, una grande ed una piccola per la Chiesa. Nel 1739, venne rifatta una delle due campane; infatti, su di essa si legge "THE GIFT OF JOSEPH SMART MERCHANT TAYLER OF LONDON 1675. RECAST ANNO DOMINI 1739". Sull'altra, invece, si legge: "GOD SAVE THE KING. THOMAS FIRMAN DANIELL WALLIS CHVRCH WARDENS 1675". James Peller Malcolm, in "Londinium Redivivium, or, an Ancient History and Modern Description of London" (1803), scrive: "piuttosto bella, ma del tipo di architettura che è difficile descrivere come capire". George Godwin, in "The Churches of London: A History and Description of the Ecclesiastical Edifices of the Metropolis" (1839), descrive la torre come "più Cinese che Italiana". La Chiesa venne restaurata nel 1864. Nel settembre 1868, vi furono dei disordini fuori alla Chiesa, ingenerata da uno dei tanti sermoni del venerdì mattina pronunziati dal Reverendo Joseph Leycester Lyne, noto col suo nome religioso di "Father Ignatius of Jesus" (1837-1908), un Monaco Benedettino Anglicano, nel quale aveva denigrato i Commercianti di Lombard Street. La Chiesa venne restaurata ancora nel 1880. e danneggiata dalle bombe nel 1917. Nel 2005, è stata rinnovata e riaperta come libreria spirituale. Va notato l'orientamento anomalo della Chiesa, dato che l'altare "guarda" a nord e non ad est.
9. Laedenhall market
Ne abbiamo trattato in una specifica pagina web nell'area dedicata ai Mercati di Londra.
Banca d'Inghilterra
Royal Exchange
Lombard Street
St. Mary Woolnoth
St. Edmund King and Martyr
St. Peter-Upon-Cornhill
Leadenhall Market
Lloyd's
St. Andrew Undershaft Church