Sintesi
Hackbridge è una stazione ferroviaria che serve un'area, un tempo, sede di fiorenti industrie, grazie alla sua felice posizione sul Fiume Wandle. I suoi ricchi residenti vivevano in grandi case, ed alcuni di essi possedevano mulini e fabbriche, da tempo scomparse. Hackbridge (a sud) comprende anche Beddington Corner (a nord).
Distanza dal centro: 9,9 miglia.
Attrattiva: il giudizio è davvero soggettivo, dato che variegata è l'Archiettura, diverse sono Bellington Corner (a nord) ed Hackbridge (a sud). Presenti in entrambe le direzioni spazi verdi, interessanti soprattutto ad Hackbridge.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, siete in London Road. Se andate verso nord (a sinistra), vi dirigete verso Beddington Corner. Dopo un primo tratto in discesa, trovate sulla sinistra una grande costruzione moderna, Saxon House, poi un senso rotatorio, e vicino un cartello con la scritta "Hackbridge" ed un disegno con tre uccelli, di cui i due superiori in volo. Siete in mezzo a casette tipiche da un piano con negozi a livello stradale. Vedete anche una piccola costruzione con la scritta Hackbridge Hall con sopra alla porta di ingresso un cartello che ne specifica l'attuale destinazione "Hackbridge Christian Spiritualist Church". Proseguite diritto, trovando a breve distanza dalla strada, sulla sinistra, in Medland Close, una villa Vittoriana, Culvers Lodge, sulla destra BedZED (di cui leggete successivamente) e sulla sinistra, All Saints Church of England Hackbridge and Beddington Corner ed All Saints Centre. Andate ancora diritto, giungendo, finalmente a Mill Green, attraversato dal Fiume Wandle. Avendo raggiunto la prima destinazione (Bellington Corner), tornate alla stazione e proseguite diritto verso Hackbridge, dove trovate Beddington Park, attraversato dal Fiume Wandle (in realtà un Torrente, essendo un affluente del Tamigi). Il Parco copre 100 acri (40 ettari) ed originariamente faceva parte di Deer Park attaccato a Carew Manor, una grande casa di campagna di Epoca Tudor. Trovate anche un lago ed uno stagno. Dall'altra parte del Parco, trovate St Mary's Church, Beddington.
Toponimo
Il nome dell'area è documentato per la prima volta verso il 1235 come "Hakebrug(e)" ed identicamente ancora nel 1230-1240. Successivamente, il nome si ritrova come "aqua de Hakebrugg" (1359), "Hakebrygge" (1360, 1444, 1447, 1449), "pons vocata Hakebregge" (1429), "Hakebryge" (1449). In merito al significato del termine, esso è probabilmente un composto delle parole dell'Old English "haca" (probabilmente, si riferisce all'area tra due affluenti del Fiume Wandle che si fondono proprio a monte da dove passa il ponte, ancora chiamato "Hack Bridge") + "brycg" (ponte), per cui, può rendersi come "Il ponte presso il pezzo di terra a forma di uncino".
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da John Aubrey in "The Natural History and Antiquities of the County of Surrey: Begun in the Year 1673" (1718), pagine 151-159; si traggono dalla "Mappa del Surrey - Foglio 013 - Ordnance Survey, Southampton, 1871-1882"; dall' "Index to the charters and rolls in the Department of manuscripts, British museum" (1900), pagina 320; da "The Victoria history of the county of Surrey" (1902), Volume 1 (pagine 263–264); da "A History of the County of Surrey: Volume 4" (1912), alle voci "Parishes: Beddington" (pagine 168-178) e "Parishes: Carshalton" (pagine 178-188); da "Court Rolls of the Manor of Carshalton From the Reign of Edward the Third to that of Henry the Seventh Volume 2" (1916 - Surrey Record Society), pagine 2, 22, 23, 51, 66, 70, 72; sono fornite da Frederick Gymer Parsons in "Chartulary of the Hospital of St. Thomas the Martyr, Southwark, 1213-1525" (1932); sono fornite da E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); da "Surrey Archaeologica Society (Bollettino 353 Novembre 2001, pagina 11); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010); da "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011); da W. J. Baker in "A History of the Marconi Company 1874-1965" (2013); si leggono in "Hackbridge Mills, Carshalton/Beddington" (Wandle Industrial Museum), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse approfondire la tematica, legga: "Petition for regulating Medway Navigation. A Petition of James Christie, of Hackbridge ..." in "Journal of the House of Commons: Volume 85, 24 giugno 1830" (pagine 580-585); Francesca Bellucci "The Culvers Lodge (The Friends of Honeywood Museum).
1. Eventi storici di rilievo
L'area ha avuto una frequentazione in diverse epoche storiche, sin da tempi remoti. Ed infatti, un Bollettino della Surrey Archaeological Society riporta che lungo London Road vennero rinvenute "residue selci (pietre focaie) scalfite e bruciate dell'Età del Bronzo; terra d'aratura post-medioevale; condotte, discariche di strutture di costruzioni, canali di scolo di campi e due evidenze archeologiche contenute in incavi". A sud di Hackbridge, vennero scoperti i resti di sepolture Anglo-Sassoni apparentemente pagane, e di una villa romana. Per agevolare la lettura, distinguiamo tra diverse epoche:
1.1 Romani
In aggiunta a quanto riguarda questo punto e riportato nel paragrafo successivo, si tenga conto che nei paraggi di Woodcote (poco più di un miglio a sud della stazione di Hackbridge), i primi Antiquari, William Camden, Aubrey, John Horsley, Roger Gale, dichiararono di aver visto o sentito parlare di resti romani di edifici, pozzi, mattoni, urne e monete. Fu, perciò, selezionato come il sito di Noviomagus, Ncomagus o Noiomagus degli "Itinerari". Poiché in Gran Bretagna, sicuramente più di un posto fu chiamato Noviomagus, l'identificazione è possibile ma incerta.
1.2 Anglo-Sassoni
Vicino alla villa romana, a Park Farm, nella Parish di Beddington a nord del Fiume Wandle e non lontano dalla stazione di Hackbridge, di tempo in tempo, sono state effettuate scoperte di resti Anglo-Sassoni. Il ritrovamento di una moneta di argento di Aethelstan (925-40) può essere considerato puramente accidentale, dato che non prova che la villa fosse in piedi, tanto meno che, in quel periodo, fosse occupata. A circa 500 yarde a sud dell'edificio, nel 1871, vennero trovati dei resti di uno scheletro umano, con punta di lancia di ferro di produzione superiore, un piccolo coltello e porzioni del capo delllo scudo. A qualche metro di distanza, si trovava un secondo scheletro in una tomba che era stata ben tagliata ad una profondità di 18 pollici. Sul medesimo sito, si trovò anche una grande urna sepolcrale di ceramica scura, caratterizzata da modelli di notevole eleganza; era molto umida e fragile, ma fu fortunatamente rimossa interamente. Misurava 9 pollici in altezza come pure di diametro e conteneva frammenti di ossa frammisti a terra. Un'urna più piccola si fece a pezzi all'atto della rimozione, ma una terza fu trovata alcuni giorni dopo, simile alla prima, anche se molto danneggiata; e vicino ad essa, ve ne era una di proporzioni ancora più piccole, ma più graziosa, circa 7 centimetri di altezza, con linee circondanti e ornamenti impressionati. Era posizionata verticalmente a circa 18 pollici dalla superficie e conteneva un frammento di ossa. Un altro scheletro con il solito coltello di ferro e anche un'altra urna fratturata vennero recuperate in seguito; e si osservò che sebbene la ghiaia, che si estendeva per circa un acro, fosse chiaramente sollevata sopra i prati circostanti, non c'erano indicazioni in superficie delle sottostanti sepolture. In occasioni successive, all'incirca a metà della stessa area, furono trovate cinque urne funerarie e resti di quattro sepolture incombuste, in due delle quali la testa fu vista giacere verso ovest. Le tombe contenevano, oltre ad uno scudo di ferro, del solito modello, alcune punte e coltelli, ma pochi ornamenti personali, composti da una singola perla di vetro blu, un braccialetto di bronzo e qualche pezzo di bronzo che poteva corrispondere a porzioni di spille, ma non fu possibile riconoscerle. Tre anni dopo, nel 1874, furono effettuate altre scoperte nella stessa zona, trasformata in un impianto di depurazione per Croydon. Furono scoperti i resti di un gigante di circa 6 piedi, con la testa appoggiata su uno scudo circolare di cui rimase solo il capo di ferro; un altro scudo con un capo simile si trovava vicino al suo braccio sinistro, mentre una lancia era stata posta lungo la sua sinistra. Venne anche alla luce una parte di una spada e di alcune punte di lancia che potrebbero essere appartenute ad altre tombe, in quanto gli scavi non furono rigidamente supervisionati. Frammenti di legno carbonizzato e "un'urna nera grossolana ed una tazza bianca vetrata da bere con vetri puliti e brillanti" furono considerate come prove di cremazione; e si dedusse da un piano che il principale interramento di cui sopra fu fatto con i piedi che puntano a nord-est e la testa verso il centro di una di due piccole alture durante l'appianamento di cui nel 1871 erano stati trovate due urne cinerarie. Qui sembra eservi una lieve discrepanza tra i due racconti, ma il fatto fondamentale rimane che all'interno di una zona limitata si trovano scheletri sdraiati con la testa ad ovest, uno almeno con la testa a sud-ovest e diverse urne funerarie del Periodo Anglo-Sassone. Si potrebbe dedurre dal racconto degli scavi nel 1874 che lo scheletro che si trovava a sud-ovest e nord-est era su un livello inferiore di quelli precedentemente trovati sdraiati ad est e ovest e le sepolture cremate che sono state cancellate con le "leggere alture" tre anni prima. Se ciò potesse essere stabilito, la presunzione sarebbe che la sepoltura non orientata era antecedente alle altre, sebbene la presenza di urne funerarie in associazione lasciasse ancora incerto il carattere cristiano delle tombe postume.
1.3 Medioevo
Hackbridge faceva parte della Contea del Surrey, nella Hundred di Wallington, ed, in particolare, rientrava in Carshalton (e pare parte in Beddington). Dal "Toponimo", sapete che la Storia dell'area è stata legata, come si evince dal nome, ad un ponte, chiamato "Hakebrug" o similmente, che ai margini di Carshalton, attraversava il Fiume Wandle già nel XIII secolo. Un altro elemento che influenzò le vicende locali fu un mulino: sulla prima mappa nota di Carshalton, si vede un mulino lungo il Fiume Wandle appena sotto la confluenza dei corsi d'acqua di Croydon e Carshalton, a breve distanza da "Hack Bridge" (successivamente, nei paraggi, ne vennero costruiti degli altri anche sulla riva orientale del corso d'acqua di Croydon; ad essi non venne dato uno specifico nome, ma vennero identificati dalle loro funzioni, sino al XX secolo, quando talvolta, venivano chiamati "Hackbridge Mills"). Non solo non si sa quando sia stato costruito il primo mulino, ma in aggiunta, non se ne conosce l'originaria funzione (anche se nel 1361 era usato come gualchiera, un opificio dove i macchinari venivano mossi da una corrente d'acqua, che serve a sodare i tessuti di lana o le pelli), come pure, è incerta anche la sua storia più antica, pur essendo possibile delineare alcune delle possibili disposizioni di proprietà prima del 1540. Nel 1200, Robert De Beseville possedeva alcuni terreni e mezzo mulino a Carshalton, e William De Flanders e sua moglie Maud possedevano l'altra metà del mulino con un caseggiato. La metà di Robert De Beseville passò a sua nonna Joan, sposata con William Ambesas. Nel 1289, essi concessero questa parte ai Canonici del Priorato di St. Mary Overy di Southwark. Joan Ambesas successivamente si risposò con John De Bures, e apparentemente aveva acquisito la proprietà dell'altra metà del mulino, già detenuta dai De Flander, passato alla famiglia De Bures. Nel 1360, la Corte Manoriale di Carshalton ricevette una denuncia secondo cui "la strada principale a Bakenescroft è indebolita ed affondata per colpa degli eredi Bourers e del Priore della Beata Maria di Overye". Orbene, "Bakenscroft" appena indicato, successivamente noto come "Bacons" o "Great Bacons", era una tenuta sulla riva occidentale del Fiume Wandle di Croydon, e fu associato al mulino. La metà quota della Famiglia De Bures deve essere stata succesivamente concessa al Priorato di St. Mary Overy (che era certamente in possesso di tutto il mulino al momento della Soppressione dei Monasteri, quando fu confiscato dalla Corona). E' possibile che i Canonici del Priorato di Merton, che nel 1538, possedevano le decime del mulino, a quel tempo, possedevano anche una quota della proprietà. L'Ospedale di San Tommaso di Southwark fu fondato dai Canonici del Priorato di St. Mary Overy, che per un certo periodo, ebbero anche dei diritti sul mulino. Nel 1359, l'Ospedale certamente aveva la proprietà nei pressi del Wandle vicino al mulino, quando un ricorso venne trattato dalla Corte Manoriale contro il Direttore dell'Ospedale di San Tommaso di Southwark per acque di Hackbridge deviate sul Common; la medesima accusa venne fatta l'anno successivo, con problemi simili che si ripetettero per oltre un secolo, come riassumiamo:
1.4 Epoche successive
Nel 1842, nell'area di Carshalton c'erano dieci mulini/fabbriche, alcuni ad Hackbridge sul Fiume Wandle, che, come sapete, hanno condizionato la cultura e la storia di Beddington ed Hackbridge. Negli anni '40 del XIX secolo, Hackbridge e Beddington Corner (a metrà strada tra le stazioni di Hackbridge e Mitcham Junction) erano due distinti borghi separati da campi e frutteti. Hackbridge era formata da circa 20 case vicino al ponte sul Fiume Wandle, in cui vivevano lavoratori agricoli abbastanza poveri per le fattorie e le proprietà circostanti. Beddington Corner, invece, era una striscia di 60 cottages lungo London Road, dove si trova ora Mill Green Estate. Essi vennero utilizzati dai lavoratori delle aziende industriali lungo il Fiume Wandle, producendo pelle, acqua di lavanda, tabacco da fiuto, carta e la polvere da sparo. Beddington Corner era così chiamato dato che l'area formava un angolo con le Parishes di Carshalton e Mitcham. A quel tempo, l'area rientrava nella vasta Parish di Beddington, che si allungava da Mitcham a Coulsdon, ed era ampiamente rurale. Le cose cambiarono nel 1859, quando la Famiglia Carew dovette svendere la propria tenuta per pagare i suoi debiti di gioco. In precedenza, nel 1843, il Rettore di Beddington, il Reverendo Alexander Hamilton, aveva fatto edificare una Scuola per i bambini locali su Mill Green a Beddington Corner, di fronte al pub The Goat. Dal 1849, di domenica, si tenevano funzioni religiose, con servizi di domenica e di mercoledì sera tenuti da Curati di St Mary's (Beddington). Nel 1870-1872, l'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson descriveva Hackbridge come segue: "a hamlet in Carshalton parish, Surrey; ½ a mile N of Carshalton. It has a station on the London and Dorking railway". Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Hackbridge come segue: "hamlet with ry. sta., Carshalton par., mid. Surrey, 1 mile NB, of Carshalton.". La Chiesa provvisoria venne rimpiazzata da una Chiesa di ferro sul sito attuale di All Saints Center come Cappella di servizio della Parish di Beddington. Si chiamava "All Saints Beddington Corner e Hackbridge Mission Church". Era fatta di ferro ondulato all'esterno e rivestimento in legno all'interno, con una bella finestrella in vetro colorato (che fu trasferita nella Cappella della nuova Chiesa costruita in mattoni e pietra nel 1930). Tra il 1893 ed il 1913, un orribile estensione di ferro venne costruita a sud del Presbiterio per eventi sociali. Nel 1916, il Reverendo James Bevan fu il primo Vicario della Parish e fece costruìre l'attuale All Saints Church. Occorsero due anni per realizzarla, con l'aiuto della Diocesi di Southwark. Entro il 1928, vennero raccolte oltre 6.000 sterline rispetto ad un costo di costruzione di 9.270, a parte gli arredi. Venne aperta nel 1930, ma consacrata solo il 19 maggio 1931, dopo che la Chiesa aveva pagato la maggior parte dei suoi debiti. La Chiesa di ferro rimase aperta per eventi sociali ed organizzazioni. Nel corso degli anni '30 del XX secolo, Marconi Company aprì una fabbrica ad Hackbridge, data la sua vicinanza all'Aeroporto di Croydon. La fabbrica, ubicata in Wandle Road, era un edificio a due piani, con una superficie di 6.000 piedi. Vi si producevano attrezzature per aerei, svolgendovi tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione. Verso il 1946, James Bevan si accordò con la Fabbrica Mullards per rimpiazzare la navata della Chiesa di ferro con una sala di mattoni ed un palcoscenico da essere utilizzati per vita sociale della Parish (la Fabbrica Mullards, una innovativa impresa di elettrodomestici ed elettronica, giunse a New Road nel 1929, giungendo, successivamente, a dar lavoro ad oltre 4.000 persone. Venne comprata dalla Phillips ed infine, abbattuta nel 1995). Negli anni '70 del XX secolo, Adrian Esdaile, Vicario di All Saints dal 1968 al 1980, con l'aiuto di volontari, rimpiazzò quanto rimaneva della Chiesa di ferro con due sale di mattoni aggiuntive. Nel 1994, All Saints Church Centre era in pessime condizioni, ma grazie alla raccolta di 250.000 sterline, il Centro venne totalmente rinnovato. Oggi, Hackbridge e Beddington Corner costituiscono un'area declinante dal punto di vista industriale, visto che, come già sapete, un tempo, Hackbridge era sede di fiorenti industrie, grazie alla sua felice posizione sul Fiume Wandle. I suoi ricchi residenti vivevano in grandi case, come The Culvers, The Limes, Wallington Cottage, Hackbridge Lodge e Hackbridge House, ed alcuni di essi possedevano mulini e fabbriche, da tempo scomparse. Oggi, la trasformazione edilizia è ciò che maggiormente colpisce il visitatore. E' vero che Hackbridge si caratterizza per una varietà di stili architettonici, anche se, essenzialmente, presenta edifici Edoardiani e del principio del XX secolo nella zona centrale commerciale, mentre i sobborghi circostanti si distinguono per le case bifamiliari in stile Tudor, dato che, in tempi recenti, un certo numero di alloggi sociali in stile post-bellico sono stati demoliti. Il London Borough of Sutton si è dato da fare per rendere Hackbridge "il primo sobborgo veramente sostenibile", con un piano di riqualificazione in diversi siti, il tutto parte di "Hackbridge Regeneration", che prevede dei progetti dettagliati come nuove case ecologiche tra cui spiccano "Beddington Zero Energy Development" (BedZED), un complesso residenziale ecologico (completato nel 2001 sul pregresso sito di un impianto di depurazione tra London Road e Beddington Lane, su un'area di 3 acri e mezzo, cioè 1 ettaro e mezzo), nonché il grande edificio completato nel 2013 in London Road, di fronte alla stazione ferroviaria, un maggiore numero di negozi, servizi, lavori, trasporti sostenibili, piste pedonali e ciclabili, spazi aperti.
La stazione di Hackbridge
London Road
Saxon House
Rotatoria
Cartello con la scritta "Hackbridge" e tre uccelli
Casette tipiche