Sintesi
Belmont è una stazione ferroviaria ad immediato ridosso del confine (a sud) con la Contea del Surrey che serve l'omonimo tranquillo Villaggio.
Distanza dal centro: 12,9 miglia.
Attrattiva: discreta. Belmont sorprende il visitatore, apparendo un villaggetto tranquillo, con diversi negozi e spazi verdi.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla stazione, seguendo uno dei due rami di Station Road e passando sul ponte sulla ferrovia, giungete ai piedi della salita affiancata da casette tipiche ad uno o due piani con negozi a livello stradale. L'atmosfera appare tranquilla e rilassata. Seguite la strada per tutta la sua lunghezza, giungendo in cima, con sulla sinistra un piccolo spazio verde col Monumento ai Caduti, di fronte, St. John the Baptist. Tornati alla stazione, avete nelle vicinanze Belmont Park (a nord-est) e Banstead Common (a sud-est), Banstead Downs (a sud-ovest).
Toponimo
Normalmente, il nome dell'area viene ricollegato a "Little Hell", che si trova nel 1765 nella Mappa della Contea del Surrey di John Roque. Il collegamento sarebbe una reazione al nome stesso, nel senso di sostituzione di un nome "sinistro" (Hell = Inferno), con uno più desiderabile, l'attuale "Belmont", che si ritrova soltanto dal principio del XIX secolo, esattamente, nel 1905 (Ordnance Survey Map). Tuttavia, tre obiezioni sembrano validamente contrastare l'interpetazione proposta: 1. "Hell" non indica "Inferno", ma è una vecchia forma dialettale di "Hill" (collina), e Belmont si trova in collina; 2. la Birreria Little Hell deve essere scomparsa quando California Arms e la stazione di Belmont erano state costruite alcuni anni prima; 3. "Belmont" fu una denominazione diffusa a Londra in Epoca Vittoriana per designare strade (si trovano ad East Barnet, Mill Hill, Stanmore) in ragione della sua pseudo-associazione Normanna (Bel + Mont)
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area si leggono in "The Victoria history of the county of Surrey" Volume 1 (1902); in "A History of the County of Surrey: Volume 4" (1912), alle voci "The hundred of Wallington: Introduction and map" (pagina 163), "Parishes: Cheam" (194-199), "Parishes: Sutton" (pagine 243-246); da E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); da Roland Sparkes in "Belmont: A Century Ago" (2009) (dello stesso Autore anche un altro libro, che non siamo riusciti a reperire, ma i cui estremi sono approssimativamente "A description of the Belmont area as it existed in 1865"); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010): si leggono in "A Dictionary of British Place Names" (2011); in "History of Our Area" (Belmont & South Cheam Residents' Association), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse approfondire la tematica, legga: Gareth Edwards "The Story of Belmont Hospital 1853-1959" (1959); C. Leslie Craig "Splendid the Heritage - the story of Belmont and its Methodist Church" (1965); Robert P. Smith "A History of Sutton A.D. 675-1960" (1970); Bridget Cherry - Nikolaus Pevsner "Buildings of England: London South" (1983); Adrian Room "A Concise Dictionary of Modern Place Names in Great Britain and Ireland" (1985); Margaret Reed "A Village Church - the story of the first 75 years of St John's with Belmont Methodists" (1992); Frank Burgess "Cheam, Belmont and Worcester Park, a Pictorial History" (1993); Patricia Berry "Cheam and Belmont in Old Photographs" (1993); "A Century of Sutton" (2000).
1. Eventi storici di rilievo
Immediatamente a sud della stazione di Belmont, sui Downs, sono state individuate tracce di capanne neolitiche e, sicuramente, nell'area, vi è rilevante materiale di quell'Epoca, come pure diversi tumuli di terra sopra sepolcri: quattro tumuli a forma di ciotola capovolta formano Galley Hills, ma risultano alquanto alterati nella loro fisionomia per la presenza del campo da golf. Uno scheletro è quanto ritrovato come reperto. Questi tumuli si trovano in un bosco ceduo sul lato occidentale di Brighton Road. Tre importanti strade che si sviluppano da nord a sud, risalgono, probabilmente, a tempi antichi: Brighton Road (che affianca la stazione da est), Burdon Lane e Sandy Lane (ad ovest rispetto la stazione, la prima più vicina e la seconda più lontana); le ultime due strade, in origine, giungevano ad intersecare Brighton Road, ma l'estremità meridionale di Burdon Lane fu chiusa ed inglobata nel campo da golf, alla fine degli anni '60 del XX secolo, mentre l'estremità di Downs di Sandy Lane non fu mai più di un sentiero. Burdon Lane potrebbe trarre il nome da un corso d'acqua lungo tale viottolo, ma "Burdon" significa "fortezza", e può essere rilevante la circostanza che incrociava la strada principale vicino a Galley Hills. Un altro vecchio sentiero, visibile sulle più antiche mappe, si snodava sulla linea di Avenue Road, York Road e Gander Green Lane. A Banstead Downs Golf Course, vi sono dei siti di sepoltura Sassoni e Romani. Pochi anni fa, un'altra sepoltura Sassone venne scoperta in un giardino sul lato occidentale di The Crescent (a nord della stazione di Belmont, tra le stazioni di Sutton, Carshalton Beeches e Carshalton. Il Domesday Book (1086) riporta che la Hundred di Wallington, nella Contea del Surrey, comprendeva Addington, Chaldon, Coulsdon, Croydon, Sanderstead, Woodmansterne, Beddington, Carshalton, Cheam, Mitcham, Morden, Sutton. La futura Belmont si trova nella sezione meridionale delle Parishes di Cheam o Sutton. Nel XVIII secolo, Banstead ed Epsom Downs (a sud-ovest della stazione di Belmont, la prima a 2 miglia, la seconda a 4 miglia) erano frequentate per le corse dei cavalli (una corsa trasse il nome da una pregressa villa ubicata in Oaks Park, sulla strada da Banstead a Purley). La Birreria frequentata da Pastori e Mandriani sul sito della stazione di Belmont, indicata come "Little Hell" nella Mappa del Surrey citata nel "Toponimo", aveva una cantina da gioco sotto una botola e sei gradini. Esisteva un'altra Birreria, The Running Horse, in Downs Road, nell'angolo occidentale di Clifton Avenue (ad est della stazione di Belmont, a sole 0,3 miglia). Le Ordnance Survey Maps del 1819 e 1868 mostrano diverse strade e alcune altre caratteristiche ancora identificabili, che comprendono Hare Warren, un cottage, parte del quale sopravvive come una casetta dietro il numero 20 di Station Road, The Crescent, una fattoria chiamata Hundred Acres (sul sito che divenne inizialmente l'Ospedale Psichiatrico di Banstead e ora due prigioni), Sutton Lodge, allora sede di una tenuta agricola sul lato orientale di Brighton Road. Carl (anche Charles) Warburg (circa 1805-1892), fu uno Scienziato inventore di una medicina per la cura delle febbri (compresa la malaria), ben nota col suo nome nel XIX secolo. Egli, nel corso degli anni '50 (e forse '60) del XIX secolo, aveva dei locali che utilizzò come laboratorio in Downs Road, in vicinanza della sede di Sutton del Royal Marsden Hospital. Il laboratorio, abbattuto nel 1881, venne qui collocato per ragioni di segretezza, visto che a quel tempo, verso la metà del XIX secolo, quest'area vicino a Banstead Downs era remota e scarsamente abitata. A quel tempo, l'area comprendeva porzioni di due tenute: Sutton Lodge, ad est di Brighton Road, ed terreni appartenenti alla Famiglia Northey (da cui trasse il nome Northey Avenue, a nord-ovest della stazione di Belmont, a meno di 1 miglio) ad ovest con agricoltori in affitto. Di rilievo nella metà del XIX secolo, fu John Gibbons, anche se non è certa la ragione della sua andata in California, dove partecipò alla "Corsa all'oro": secondo una prima versione, sarebbe fuggito per evitare un processo per aver rubato un fagiano sulla Northey Estate a Cheam, secondo un'altra, Gibbons avrebbe finanziato il suo viaggio dopo aver trovato un secchio pieno a metà di monete romane mentre lavorava in una cava ad Epsom. Quale che ne sia stata la causa, di certo, Egli fece fortuna gestendo un negozio di attrezzature per minatori. Al suo ritorno a Belmont, verso il 1860, costruì California Arms, sul sito del pub The Belmont. Alla stazione, aperta nel 1865, sulla linea per Epsom Downs, giusto sul confine della Parish di Cheam, si diede il nome California. Il nome della stazione "California" fu all'origine di un equivoco, visto che delle merci destinate all'Hotel California, vennero invece spedite in California, in America. C'erano campi dove crescevano menta peperita, lavanda e fragole vicino Station Road e campi di grano sulla strada verso nord al Villaggio di Cheam (2 miglia a nord dalla stazione di Belmont), due mulini a vento ad Hundred Acres e tre cottages su un sito all'angolo di Station Road e The Crescent. Nel 1871, una mappa indica tale sito come The Folly ed era circondato da un muro (residua una pertinenza lungo un differente allineamento da Station Road); la mappa citata mostra anche tre Scalpellini con una fornace di calce in Downs Road. Il già citato John Gibbons, nipote della donna che possedeva la Birreria Little Hell lungo Brighton Road, nel 1849, acquistò otto ettari, compresi queste cave. Quattro cotteges per lavoratori furono costruiti più tardi nelle cave insiste adesso California Court. Si vede anche Clapham Lodge, ora circondato da case in Bawtree Close vicino a Banstead Road South. Il nuovo nome "Belmont" derivò dalla nuova tenuta (Belmont Estate), di cui passiamo a parlare, che venne poi esteso al villaggio che sorse successivamente. Nel 1865, Marshall N. Inman, Architetto ed Ispettore del numero 7 Bedford Row (London Borough of Camden) acquisì diritti per acquisire e sviluppare terreni tra la ferrovia e Burdon Lane (ad est della stazione di Belmont, a circa 0,7 miglia) e chiamò il suo progetto "Belmont Estate". A sud, raggiungeva il bordo di Banstead Downs ed a nord, sino a Dorset Road. Copie del suo progetto si trovano tra gli atti delle case più antiche di Belmont e la Biblioteca di Sutton ne ha una. Un'altra versione è visibile come cartellone pubblicitario nella fotografia della cerimonia di fondazione di St John's. Il progetto prevedeva un nuovo sobborgo, con la sua Chiesa e Royal Hotel (mai costruito). Lo schema residenziale prevedeva case a schiera in Belmont Road e Kings Road, case bifamiliari nella parte bassa di The Crescent e Redcliffe Road (mai costruite, approssimativamente sulla linea di Belmont Rise) e case indipendenti in Queens Road, l'estremità meridionale di The Crescent e Burdon Lane. Non venne prevista una Scuola, il che si spiega per il fatto che le Scuole elementari divennero obbligatorie dal 1880. Il progetto può essere paragonato a Stoneleigh Estate degli anni '20 e '30 del XX secolo, con la differenza che venne ritardato di 30 anni, come dimostra la mappa del 1897 in cui si vedono soltanto otto case bifamiliari (numeri 17-31) ed Ayott Lodge (numero 38) in The Crescent e case a schiera sui lati orientali di Belmont Road (inizialmente chiamata Queen's Road) e Kings Road. Tutavia, sebbene Belmont Estate non sia stata terminata come programmato, diede forma alla zona. Successivamente, gli edifici seguirono lo schema stradale previsto da Marshall N. Inman e lotti in proprietà vennero venduti come indicato nel suo piano originale. Negli anni '80 del XIX secolo, iniziò l'urbanizzazione ad ovest della linea ferroviaria, di modo che le case presero il posto dei campi di lavanda, menta piperita e fragola di cui avete letto sopra. Gli spazi della Belmont Estate vennero occupati con gradualità. In Epoca Vittoriana, si trasse vantaggio dall'ambiente sano, accessibile ed a buon mercato di Belmont per costruire Ospedali ed altre Istituzioni, come Scuole, che ospitarono bambini vagabondi ed orfani della sezione meridionale di Londra, poi utilizzate come ricovero per i poveri, campo prigionieri di guerra, centro di formazione. Nel 1877, venne fondato l'Ospedale Psichiatrico per gli Imbecilli di Belmont sotto il Consiglio di governo locale, che guadagnò successivamente fama nazionale come centro per la cura dei disturbi nervosi. Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Belmont come segue: "sta. on London, Brighton, and South Coast Ry., Surrey, 16 miles SSW. of London.". I numeri 14-20 di Station Road vennero edificati tra il 1879 ed il 1884, nuove case a schiera vennero costruite in Belmont Road negl anni 1884 e 1888, e verso il 1890, sul lato settentrionale di Station Road vennero costruiti dei negozi, sul lato orientale di Kings Road ed all'angolo occidentale di Belmont Road. I documenti mostrano che l'erede di Marshall Inman comprò parte della tenuta nel 1898 al fine di edificarvi. Case bifamiliari vennero costruite nell'estemità inferiore di The Crescent da circa il 1900, e nel 1904, Alfred Belcher venne incaricato di tagliare The Crescent, Queen's Road e Northdown Road e di "piantare degli alberi nell'erba". Il suo negozio di verdure al numero 31 di Station Road, ora parte del Circolo Conservatore, fu costruito nello stesso anno. L'area commerciale originaria era data dal tratto di Brighton Road tra California e l'angolo di Downs Road (dove, sino al 1907, c'era l'ufficio postale). La maggior parte dei negozi e delle case a schiera in Station Road, quelle attorno all'angolo di Avenue Road, sembrano essere state costruite entro la Prima Guerra Mondiale. I primi negozi di Station Road furono The Parade verso il 1900, sul lato meridionale tra il ponte e l'angolo di The Crescent. Un dipinto mostra una di questi come rivendita di prodotti caseari e ufficio postale. I negozi alla fine di fronte alla Chiesa sembrano essere coevi. Fino alla fine del XIX secolo, il centro dell'area era rappresentato dall'angolo tra Brighton Road e Downs Road (praticamente, nell'immediata prossimità della stazione di Belmont). Prima di qualunque negozio costruito lungo Station Road, tre erano stati costruiti tra The California Arms e l'angolo citato. Il più antico sembra essere stato il negozio d'angolo, originariamente l'ufficio postale di Belmont appartenente a W H Brain. Nel libro di Frank Burgess, una veduta mostra una cassetta della posta di Epoca Vittoriana (la prima cassetta fu realizzata nel 1852), ora in Station Road, accanto a questo negozio. In un quadro del 1910, un quarto negozio aveva riempito il vuoto e la cassetta della posta non appariva più. All'angolo di Downs Road, a partire dal 1875, furono costruite diverse case oltre le cave di gesso, a partire da due case a schiera, ognuna delle cinque case. Altre furono costruite oltre queste. L'Età Eduardiana (1901–1910) vide una nuova espansione con case indipendenti su The Crescent ed in cima a Burdon Lane. Dall'altro lato della ferrovia, case bifamiliari su Pelton Avenue e Cotswold Road sembrano essere coeve. St John the Baptist venne costruita su Northdown Road dopo l'esplosione della Prima Guerra Mondiale e successivamente ampliata (oggi è utilizzata da diverse confessioni religiose). Al termine della Guerra, si ebbe la fase principale di crescita di Belmont e la località si può dire interamente costruita entro gli anni '30 del XX secolo. Nel 1920, l'Ufficio Postale venne sostato dall'angolo tra Brighton Road e Downs Road (vicino alla stazione di Belmont) ad una delle originarie serie di negozi di Station Road. Poi, venne ancora spostato dall'altro lato della strada, sul sito dove rimase sino alla chiusura nel 2005. La colonna postale riporta le iniziali VR, dal che si deduce che deve trattarsi della stessa colonna postale che insisteva originariamente in Brighton Road. Non è documentata la data di erezione del Monumento ai Caduti, all'angolo tra Station Road e Queens Roads, ma si sa che venne realizzato nel 1923. Negli anni '20 e '30, una ulteriore espansione iniziò a colmare i vuoti tra Belmont e Sutton. Dal 1923, vennero costruite case indipendenti su Avenue Road. La costruzione di Belmont Rise nel 1927 tagliò Belmont Estate (direttrice nord-sud). Lungo York Road, sviluppata dopo la Seconda Guerra Mondiale, c'erano in precedenza campi in cui Colmans di Norwich coltivava l'aglio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Belmont fu colpita da 30 bombe tedesche altamente esplosive. Il 15 aprile 1941, una bomba distrusse l'originale California Arms e la stazione di Belmont, 10 persone morirono e vi furono molti feriti. L'edificio della stazione fu rimpiazzato da una biglietteria prefabbricata, recentemente rimossa. Una targa nel Banstead Golf Club commemora un pilota che si schiantò evitando l'area abitata. Cuddington Lane, una strada privata, ma con diritto pubblico di passaggio, che collega Sandy Lane con Banstead Road Ewell, si dice che sia stata costruita dalle forze Canadesi presenti in quella stazione. Nel 1955, California Arms venne ricostruito come The Belmont. Negli anni '60, Shanklin Village, di proprietà municipale, aggiuse 424 appartamenti con porte di accesso esterne e case a due piani. Nel 1963, l'Ospedale psichatrico divenne un avamposto del Royal Marsden Hospital. Sino al 1970, numerosi erano ancora i negozi a Belmont che soddisfavano diversi bisogni: al numero 18 di Station Road c'era il panettiere che faceva pane e dolci, c'era una banca all'angolo di Belmont Road, al numero 22 c'era un commerciante di tessuti, c'erano anche fruttivendolo, un pasticciere ed un ferramenta. Nel 1982, le Scuole vennero demolite e sostituite da alloggi. Da un punto di vista amministrativo, l'area costituì la parte meridionale delle Parishes di Cheam e Sutton, ai margini di terre comuni, Banstead Downs, usate dai residenti per il pascolo. I vicini Downs ospitarono anche ladri ed i viaggiatori che si dirigevano verso Reigate vedevano un patibolo dove venivano impiccati i ladri di strada, vicino al crocevia di Banstead. Nel 1928, Sutton e Cheam divennero Distretti Urbani nell'ambito della Contea del Surrey. Nel 1965, con la formazione della Grande Londra, costituirono il London Borough of Sutton, unitamente agli altri Distretti Urbani di Carshalton e Wallington. Belmont visse il suo miglior periodo come comunità autonoma tra il 1910 ed il 1970, quando lungo Station Road vi era una notevole varietà di negozi. Station Road è la principale strada commerciale del Villaggio di Belmont, con una varietà di negozi indipendenti e ristoranti, molti però sono occuati da uffici. E' in salita, e va dalla stazione sino in cima a St John's, ad est. Un miglio a nord, si trova Sutton. La posizione di Belmont ai margini dei Downs, con bacino di utenza limitato, e poco spazio per le auto, è un fattore limitante per le imprese commerciali. A Belmont, vivono essenzialmente Bianchi, anche se in calo percentuale. La minoranza etnica maggiormente consistente è rappresentata da Indiani, di nascita o discendenza.
La stazione di Belmont
Il ponte sulla ferrovia
Il tratto iniziale di Station Road
Casette tipiche
Il Monumento ai Caduti
St John Church Belmont
Belmont Park