Anni fa, quando studiavamo nell'UCL - University of London, durante una lezione di inglese, un docente mostrò a noi studenti un breve documentario che verteva su Garden Suburb ad Hampstead. La visione stimolò la curiosità, visto che si trattava di un'area verde, elegante e tranquilla. Il che doveva anche essere logico, visto che, se la mente non ci inganna, il docente raccontò che vi si erano trasferiti gli Ebrei che avevano abbandonato l'East End, distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, dove, come leggete nell'articolo relativo a Petticoat Lane Market, avevano rinverdito i fasti di tale mercato.
La realtà corrispose
esattamente all'impressione avuta vedendo
il documentario, visto che le caratteristiche
suindicate erano davvero presenti. Non
avendo allora scattato foto, ci siamo tornati
appositamente, in modo da condividere con
voi questo segreto londinese.A dire il vero,
la storia di questo sito è più complessa di
quella a cui abbiamo accennato. Ve la riportiamo
in sintesi. Hampstead Garden Suburb è la migliore dimostrazione fatta nel Regno
Unito della possibilità di coniugare la soluzione
al problema abitativo in un contesto
di espansione metropolitana con un'attraente
area residenziale. Non a caso, il sitoè considerato una pietra miliare nella storia
dell’architettura inglese e della pianificazione
urbana.
La realizzazione di Garden Suburb è legata al nome di Henrietta Barnett, la quale ebbe l'idea di far costruire un sobborgo residenziale dove fosse possibile far convivere gente di ogni classe e reddito. Era moglie di Cannon Samuel Barnett, vicario di St Judes a Whitechapel. I coniugi Barnett possedevano una casa dove trascorrevano i fine settimana, con un incantevole panorama sull'Health, ma l’apertura della stazione di Golders Green ed i progetti di espansione urbana, mettevano a rischio la zona, che rischiava di essere coperta da anonime case a schiera secondo l’architettura prevalente al tempo. Perciò, Henrietta si attivò affinché la sua idea venisse messa in pratica, in modo da realizzare ad un tempo un esperimento sociale ed architettonico. Dal punto di vista economico-sociale, i ricchi avrebbero dovuto contribuire al pagamento dei fitti dei poveri, dal punto di vista architettonico, le costruzioni sarebbero state realizzate avendo una visione d'assieme, evitando di allineare uniformemente le case ed avendo molta cura nel loro aspetto. In particolare, grande attenzione sarebbe stata dedicata all’estetica, aggregando gli edifici. ma con una densità contenuta, separandoli con giardini ben curati. In tal modo, fu possibile preservare parte degli originari spazi verdi, salvando vecchie querce. In aggiunta, sarebbero stati realizzati degli orti (allotment gardens), in modo da consentire ai residenti di provvedere personalmente al fabbisogno minimale di prodotti agricoli.
Per realizzare il suo progetto, Henrietta Barnett incaricò Raymond Unwin, rimarcando la necessità di elaborare un progetto che guardasse all’insieme e non al particolare. Molto opportunamente il progettista evitò di ricorrere a schemi stradali tradizionali e cercò di assecondare le caratteristiche dei luoghi: ecco perché troviamo piacevoli strade curvilinee che seguono la conformazione del terreno, spazi intimi e panorami interessanti. La "“ciliegina sulla torta" fu la piazza centrale, il punto più elevato, visibile a miglia di distanza ed a cui si accede seguendo una spirale, dove, assecondando una precisa volontà di Henrietta Barnett, vennero collocati gli spazi culturali e religiosi (carini a vedersi), opera di Edwin Lutyens.
Giungendo rapidamente alla conclusione, altrimenti il lettore si "stizzisce", ricordiamo che essendo il progetto di Rayon Unwin altamente sperimentale (anche se si ispirò ad alcune città medioevali della Baviera, come risulta nel libro che pubblicò nel 1909, intitolato "Town Planning in Practice"), occorse un apposito atto del Parlamento per poter essere realizzato. Il progetto materialmente iniziò nel 1907 e, con successivi acquisti di terreni, nel 1935, coprì circa 800 acri di terreni da Golders Green a East Finchley. Poiché nel 1967 il Leasehold Reform Act consentì ai residenti l'acquisto delle case (qui lo chiamano freehold, per distinguerlo dal fitto di lungo periodo che chiamano leasehold), c'era il rischio che l’uniformità architettonica garantita da un unico proprietario andasse irrimediabilmente perduta, visto che ognuno avrebbe potuto effettuare interventi piccoli e grandi in maniera differenziata. Per questo, saltando alcuni passaggi, nel 1969, in applicazione del Civic Amenities Act (1967), il London Borough of Barnet, la municipalità in cui ricade Garden Suburb, dichiarò il sito“conservation area”, successivamente imponendo ai residenti la richiesta di autorizzazione anche per modifiche minime. In aggiunta, l'Hampstead Garden Suburb Trust è incaricato di controllare i cambiamenti esteriori delle costruzioni e del paesaggio ed offre consulenza ai residenti ed ai proprietari sulle riparazioni e modificazioni di case e giardini.
Hampstead Garden Suburb
Municipalità | Barnet |
Indirizzo | Hampstead Garden Suburb, Londra NW11 |
Metrop. | Golders Green |
Apertura | Sempre |
Perchè? | Il meglio che Londra possa offrire dal punto di vista esteticofunzionale in campo residenziale. |