Sintesi
Mortlake è una stazione ferroviaria che potete utilizzare per visitare non solo Mortlake, ma anche l'area a sud di essa, in cui rientrano East Sheen e Richmond Park, per secoli parte del Villaggio di Mortlake. La sua storia nei periodi Stuart (1603-1714) e Giorgiano (1714-1830) fu caratterizzata dallo sviluppo di attività produttive (lavorazione del malto, birrerie, arazzi, agricoltura, battellieri). Dal 1845, Mortlake rappresenta il traguardo della gara sul Tamigi, che si tiene ad aprile, tra le imbarcazioni delle Università di Oxford e Cambridge, che termina giusto a valle del Ponte di Chiswick. Segnaliamo un personaggio controverso, Johannes (John) Dee, che visse a Mortlake, a cui abbiamo dedicato ampia trattazione.
Distanza dal centro: 8,7 miglia.
Attrattiva: scarsa, se limitata alle immediate adiacenze della stazione. Tuttavia, male fareste a fermarvi. Infatti, il giudizio cambia totalmente se vi spingete verso nord, raggiungendo il Tamigi, verso nord-est, seguendo Mortlake High Street, dove trovate anche delle belle costruzioni in stile, ed ancora di più verso sud, sino a East Sheen, un bel borgo ubicato su un terreno in salita notevolmente al di sopra del livello del Fiume. Vi trovata un centinaio di case, con diverse belle ville. Se si aggiunge la vicinanza di Richmond Park ed il verde circostante, si comprende come il sito sia davvero interessante.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dalla piccola stazione, vi trovate di fronte un'anonimo spazio verde, Mortlake Green. Dall'altro lato, domina lo sfondo una grande costruzione con una ciminiera nei pressi, che incuriosisce il visitatore. Attraversato lo spazio verde, verificate che tale edificio corrisponde a Mortlake o Stag Brewery (v. paragrafo specifico) e non a caso, nei pressi, trovate due pubs, che ci sembrano normalissimi, The Tapestry, il cui nome ricorda la produzione degli arazzi (v. paragrafo specifico) e The Jolly Gardeners. Attraversate la stada e seguite Ship Lane sino a raggiungere il Tamigi. Qui, trovate un altro pub, chiamato The Ship, costruito nel 1781. Godetevi il Fiume, camminando lungo Thames Bank, osservando verso ovest (sinistra) Chiswich Bridge e magari qualche canoa e barca che solca le acque del Tamigi. Tornate indietro, ed appena raggiungete Mortlake Green, guardate a sinistra la rotatoria: imboccatela e seguite Mortlake High Street, dove trovate anche delle belle case a due piani e pian terreno con mattoni rossi, Old Power Station e superato un piccolo spazio verde, Dovecote Gardens, la strada prosegue parallela al Tamigi, sino a sfociare in The Terrace, che vi porta alla stazione di Barnes Bridge.
Toponimo
Il nome si ritrova per la prima volta come "Mortelage" (1086, nel Domesday Book), "Mortelaga" (XI secolo), divenendo successivamente, "Mourtelage" (1282, 1294), "Murtelac" (1135), "Morteslak" (1227), "Mortelak(e)" (1227, 1569), "Mordelac" (1282), "Mourtlake" (1465), "Mourtelake" (1469), "Mortelak" (XIV e XV secolo), "Murtlake" (1541), "Morelake" (1547). Facciamo notare che abbiamo trovato riferite tante altre denominazioni, ma non abbiamo trovato traccia della data, per cui, evitiamo di riportarle. Aggiungiamo che in un documento scritto a "Mortlake on Thames" il 21 agosto 1545, lo stesso villaggio è chiamato "Maloch". In merito al significato del termine, Daniel Lyson (Mortlake cit.) scrive che "Il nome di questo luogo è fatto generalmente derivare da mortuus Lacus, o lago morto. Nel Doomsday Book, si chiama Mortlage, che in lingua sassone significa una legge coercitiva, una derivazione che sembra gettare poca luce sulla sua etimologia.". Tale interpretazione, però, è esclusa alla voce "Parishes: Mortlake", in "A History of the County of Surrey: Volume 4 cit.: "Il terreno è di ghiaia e sabbia e sedimento alluvionale del Tamigi ...... L'attuale derivazione del nome di Mortlake dal francese è improbabile, se si considera che era il nome di una vasta proprietà terriera che andava oltre Wimbledon Common nei giorni immediatamente dopo la conquista normanna, e probabilmente prima di essa. La maggior parte del terreno era alto e secco, e non c'è mai stato un lago, tranne lo stagno artificiale a Wimbledon Park.". Per cui, occorre cercare un'altra interpretazione ragionevole: poiché il Domesday Book rileva la presenza dell'industria ittica a Mortlake, il suo nome potrebbe derivare dalle parole dell'Old English "Mort" (giovane salmone) + "Lacu" (piccolo ruscello, oggi scomparso), e quindi, potrebbe essere tradotto come "Ruscello dove sguazzano i giovani salmoni".
Storia
Informazioni sulla storia dell'area sono fornite da "Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 1, County of Surrey" (1792), alle voci "Mortlake" (pagine 364-388), "Putney" (pagine 404-435), "Appendix: Additions and corrections" (pagine 541-572); da J. Johnson, in "Analytical Review: Or History of Literature, Domestic and Foreign, on an Enlarged Plan, Volume 16" (1793); da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), alla voce "Market gardens in London" (pagine 573-576); si leggono in "Journal of the House of Commons: Volume 7, 1651-1660" (1802), pagina 27; in "Journal of the House of Lords: Volume 1, 1509-1577 (1767-1830), pagine 160-161, alla voce "House of Lords Journal Volume 1: 23 July 1540"; in "Journal of the House of Commons: Volume 7, 1651-1660" (1802), alla voce "House of Commons Journal Volume 7: 10 October 1651" (pagina 27); in "A Topographical Dictionary of England" (1848), alla voce "Mortlake" (pagine 345-350); sno fornite da T. H. Munday in "The Life of Dr. John Dee ... Containing an Account of His Studies ... His Travels ... His Various Prophecies, Among which May be Noticed an Earthquake to Destroy London in the Year 1842. Embellished with a Correct Likeness ..." (1842); si leggono in "Calendar of State Papers Domestic: James I, 1603-1610" (1857), alla voce "James I: Volume 3, August-September, 1603" (pagine 26-43); in "Memorials of the Guild of Merchant Taylors of the Fraternity of St. John the Baptist in the City of London" (1875), pagine 479-483; "Book 1: 1659"; in "Calendar of State Papers, Spain, Volume 8, 1545-1546" (1904), pagine 234-242; "Memorial CXXIV: Preferments awarded to former Scholars"; in "A History of the County of Middlesex: Volume 2, General; Ashford, East Bedfont With Hatton, Feltham, Hampton With Hampton Wick, Hanworth, Laleham, Littleton" (1911), alla voce "Sport, ancient and modern: Angling" (pagine 267-270); in "A History of the County of Surrey: Volume 4" (1912), alle voci "The hundred of Brixton: Introduction and map" (pagine 1-2), "Parishes: Mortlake" (pagine 69-74), "Parishes: Wimbledon" (pagine 120-125); in "House of Commons Journal Volume 7: 10 October 1651"; in "Records of the Worshipful Company of Carpenters Volume I: Apprentices' Entry Books 1654-1694" (1913), pagine 42-47; sono fornite da T. H. McK. Clough "The Beaker Period in Cumbria" (lettura tenuta a Penrith il 6 aprile 1968); si leggono in "A Handbook to the PostMortlake Productions of English Weavers" (1930), pagina XIII; sono fornite da E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); si leggono in in "Survey of London: Volumes 33 and 34, St Anne Soho" (1966), alla voce "Appendix 1: The Soho Tapestry Makers" (pagine 515-520); in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), alla voce "Archaeology: The Beaker Period" (pagine 36-41), "Archaeology: The Bronze Age" (pagine 42-50); in "The Brewing Industry: A Guide to Historical Records, Richmond L. e Turton A. (Editori) (1990); "The Victoria History of the County of Sussex Volume II, pagine 354-359); sono fornite da Maisie Brown in "Barnes and Mortlake Past, with East Sheen (1997); da A.D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names (2011); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011); sono fornite da H. C. Marillier, "English Tapestries of the Eighteenth Century, che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Mentre le Culture neolitiche erano fiorenti, nuovi gruppi di immigrati continentali entravano Gran Bretagna. Si trattava delle c.d. "Beaker people", così chiamate dalla ceramica che ne rappresentava il tratto distintivo. Infatti, in Inglese, col termine "Beaker culture" si indica la "Cultura del vaso campaniforme" relativa al periodo della Tarda Età del Rame (2600 A.C.-1.900 A-C. circa), durante il quale si diffuse tale tipo di ceramica. Tali gruppi giunsero in diversi tempi e diversi luoghi sulle coste meridionali ed orientali, distribuendosi su gran parte del Paese, penetrando e probabilmente dominando, le Società del Neolitico. Le genti "Beaker" provenivano da varie parti del Continente, ma quelle che raggiunsero la Gran Bretagna sembrano provenire principalmente dall'Europa nord-occidentale. Numerosi sono i ritrovamente archeologici nell'area di Mortlake: lungo il Tamigi, un coltello e bicchieri di rame; bicchieri dragati dal Tamigi, facendo ipotizzare che un insediamento fosse nei pressi; frammento di un grande vaso, con impressioni unghia appaiati; probabilmente del periodo Beaker o Neolitico; coltello di rame con foro centrale a linguetta, del Neolitico o Beakers; coltello di rame, ciotola. Legati, invece, alla "Wessex culture"(metà del II Millennio A.C.) sono altri ritrovamenti: pochi frammenti di urne col colletto (collared urns), probabilmente di varie epoche; singole urne a secchio senza ossa. Inoltre, vennero ritrovate anche reperti risalenti, forse a circa il 1400 A.C. rappresentati da un frammento di urna col colletto, decorata con impressioni attorcigliate, in linee verticali spezzate sul colletto e in un grezzo schema a spina di pesce sulla faccia. In un antico documento del Manor di Wimbledon si cita "a huge stone placed opposite the town of Mortlake, to which as their boundaries they claim."; per cui, esisteva una enorme pietra di fronte a Mortlake che ne indicava il confine. In un antichissimo "terrier" (registro delle terre appartenenti al proprietario terriero) la Parish di Mortlake era riportata come pari a 61 "yardlands", ognuna composta da 15 acri in base agli usi del Manor, per cui in totale erano 915 acri (Lyson ritiene che si tratti di terre in "copyhold"). In origine, Mortlake rientrò nella Hundred of Brixton, una divisione amministrativa di una Contea, per fini militari o giudiziari, i cui confini, probabilmente, non cambiarono sino al tempo del Domesday Book (1086). Prima della Conquista Normanna (1066), comunque, il Manor di Mortlake apparteneva all'Archivescovo di Canterbury. Tuttavia, mancano i documenti che attestino quando tale possesso sia stato acquisito. Nel tempo durante il quale Mortlake appartenne a Canterbury, la Manor House fu a Mortlake, fungendo occasionalmente da residenza degli Arcivescovi, la maggio parte dei quali scrissero proprio da qui dei loro atti pubblci. In aggiunta, nello stesso periodo, anche molti Re visitarono il loro Palazzo di Mortlake. Prima della Conquista Normanna, durante il Regno di Eduardo Il Confessore (1042-1066), l'industria ittica di Mortlake apparteneva al Conte Harold, di cui beneficiava il Lord del Manor al tempo dell'Invasione Normanna, l'Arcivescovo Stigand. Si dice che sia stata creata artificialmente a Barnes e Kingston, riferendsi probabilmente ad uno sbarramento per la cattura delle anguille, ma durante il Regno di Guglielmo I, apparteneva all'Arcivescovo Stigand, che ebbe il Manor di Mortlake. Al tempo del Domesday Book (1086), il Manor di Mortlake era molto vasto, dato che nell'importantissimo documento normanno si legge che era formato da terreni per 35 aratri. La popolazione era, tenuto conto dei tempi, numerosa, dato che vi vivevano 110 famiglie, formate da 80 che vivevano nel villaggio, 14 piccole case di uomini liberi e 16 di schiavi (riteniamo servi della gleba). Vi era una Chiesa, 2 mulini, la già citata industria ittica, 20 acri di pascoli (81.000 metri quadrati), boschi del valore di 55 maiali. Il valore per il Lord era di 32 sterline (1066), 10 sterline (circa 1070), 38 sterline (1086). Nel 1099, Anselmo, Arcivescovo di Canterbury, celebrò a Mortlake la Pentecoste. Nel 1136, l'Arcivescovo William de Corboyle venne confinato nella sua casa dalla malattia. La pesca nel Tamigi da Mortlake a Brentford fu concessa al Priorato di Merton da Enrico II (1154-1189) e Riccardo I (1189-1199). Durante il Regno di Enrico III (1216-1272), il Priore di Merton fece causa contro Robert de Beauchamp ed altri per la pesca lì con grandi reti, prendendo salmoni ed altri pesci di grandi dimensioni, quando, invece, era loro permesso solo pescare con piccole reti chiamate "flodnettes"'e pescare i pesci piccoli come lunata e pesce persico. Due degli imputati, però, affermavano che i loro diritti di pesca inerivano ai caseggiati che tenevano per conto dell'Arcivescovo di Canterbury, al quale pagavano due salmoni all'anno; mentre Robert de Beauchamp rivendicò il suo diritto di pesca come custode della figlia Alice ed erede di John Belet, che teneva il continguo Manor di Richmond. La causa venne rinviata sino a che fosse stata riempita la sede vacante di Canterbury. Enrico III si recò spesso nel Palazzo di Mortlake, quindi Manor House, la prima parte del suo Regno. Nel 1240, a Mortlake, venne pescato un pesce mostruoso nel Tamigi, proprio di fronte alla Manor House. Eduardo I fu qui nel 1270, prima di divenire Re e vi fece ritorno nel 1292, dopo la sua ascesa al Trono. Nel 1281, John Peckham, Arcivescovo di Canterbury, scrisse lettere da Mortlake e vi morì nel 1292. Eduardo II scrisse lettere da Mortlake nel 1309 e 1318. Nel 1314, l'Arcivescovo di Canterbury Thomas Cobham si lamentò dell'abbattimento dei suoi alberi di Mortlake e l'Arcivescovo Walter Reynolds morì qui nel 1327. L'Arcivescovo Simon Mepham, essendo ormai in disaccordo col Papa, venne da questo scomunicato nel 1330, ritirandosi a Mortlake, dove trascorse molti giorni in solitudine. Eudardo III fece frequenti visite a Mortlake; mentre vi si trovava, nel 1337, concesse la custodia dei "Rotoli" a Sir John de St. Paul, il quale prestò qui giuramento alla presenza dell'Arcivescovo e degli alti Ufficiali di Stato. La Regina Filippa visitò Mortlake nel 1342. Nel 1385, l'Arcivescovo di Canterbury William Courtenay venne esentato dalle onerose richieste onerose del fornitore del Re per sé ed i suoi fittavoli a Mortlake. Nel 1397, l'Arcivescovo di Canterbury Thomas Arundel incamerò tutte le sue terre, tra cui Mortlake, per la sua quota nel procurare un Consiglio di reggenza nel 1386. Egli le riottenne in occasione dell'ascesa al Trono di Enrico IV. Nel 1406, Nicholas Bubwith venne consacrato nella Cappella della Manor House di Mortlake dall'Arcivescovo Arundel e dai Vescovi di Winchester e Worcester. Enrico VI visitò Mortlake nel 1441, mentre Eduardo IV vi giunse nel 1480. Enrico VII dovrebbe avervi cacciato. L'Arcivescovo Morton si trovava a Mortlake nel 1494-1495, quando la "Corporation" di Canterbury lo consultò sulle richieste del Re per il denaro o gli uomini che dovevano combattere contro il Re degli scozzesi. L'Arcivescovo William Warham (1503-1532), che emanò solo un atto da Mortlake, sembra essere stato l'ultimo Prelato ad avervi risieduto. Al principio dell'Arcivescovato del suo successore, Thomas Cranmer (1533-1555), esattamente nel 1533, è documentato che dei finimenti ecclesiastici ed altri ornamenti vennero rubati dalla Chiesa di Mortlake. Cramner permutò nel 1535–1536, il Manor di Mortlake con altre terre con Enrico VIII. Con molta probabilità, la Manor House venne abbattuta subito dopo e la residenza del Manor trasferita a Wimbledon. Nel 1536, Enrico VIII concesse i Manor di Wimbledon e Mortlake a Thomas Cromwell, Segretario di Stato, il quale vi edificò ampiamente. Nel 1536, egli ricevette una lettera da Richard Tomyow datata "Mortlake", in cui si legge che i domestici di Cromwell erano in salute e la bella costruzione in crescita. Egli soggiornò frequentemente a Mortlake sino al 1539. Nel 1540, egli vendette il Manor di Mortlake con quello di Wimbledon al Re, il quale lo attaccò all'onore di Hampton Court. Nell'atto di vendita, Mortlake viene descritta come paarte di Wimbledon, che a quella data era divenuto il Manor principale. Il 23 luglio del 1540, nel Giornale della Camera dei Lords, si legge: "DIE Veneris, 23 Julii, 58° hujus Sessionis: Hoc die Veneris, hora postmeridiana, presentibus Magistro Baker, Attornato Regio, et Magistro Horwood, in inferiori Ambulacro, juxta Ortum Regium, in Palatio suo Westm. Thomas de Soulemont, Clericus Parliamentorum ad manum sue Regie Majestatis tradidit duos Actus conclusos, manu sua Regia subscriptos; sed postea per subsequentes Actus reprobatos, videlicet, Actus Permutationis inter suam Majestatem et Thomam Cromwell; pro Mortlake, &c. et Monasterio sancte Osithe (ndr St. Osyth) , &c. Alius Actus erat de Dotalitia, five Junctura, Anne Clevens. durante p'uso Matrimonio cum Regia Majestate. Enrico VIII sembra aver risieduto a Mortlake, dato che fece abbattere la vecchia Chiesa nel 1543 e costruire una nuova su di un nuovo sito. Leland, nel nono volume dei suoi "Itinerary" pubblicati da Hearne, che scrisse durante il Regno di Enrico VIII, riferendosi alla Mortlake House nella sua "Cygnea Cantio" : "Dehinc et mortuus est lacus, superba Villa effigies, domusque nota.". Nel febbraio 1543–1544, Enrico VIII concesse i Manor di Wimbledon e Mortlakealla sua Regina consorte Katherine Parr, e vennero fatti dei preparativi per il suo arrivo a Mortlake nel settembre di quell'anno. Ella tenne la villa di Mortlake ed i diritti del Manor, ma fittò le "demesne lands" a Robert Tyrwhitt. Katherine Parr morì nel 1548. Da tale momento, non viene fatta più alcuna citazione del Manor di Mortlake, che venne fuso con quello di Wimbledon, sebbene vennero fatti distinti contratti di fitto per parte delle "demesne lands". Nel 1551–1552, Eduardo VI concese a Sir William Cecil il fitto per 21 anni delle "demesne lands" di Mortlake fino ad allora dal 1567, quando il fitto di Robert Tyrwhitt sarebbe scaduto. Tali terre vengono descritte come "tutta quella parte di 'demesne land' tra le Highwaye che porta da Mortlake a Richmond ed altri confini, un pascolo chiamato 'Brone Close' ed un prato chiamato 'Watermeade." La Regina Maria concesse la reversione delle stesse terre al Cardinale Pole a vita, e nel 1575-1576, Elisabetta I concesse alcune delle stesse terre a Christopher Hatton. Il Manor di Wimbledon, con eccezione di Mortlake Park, venne concesso da Elisabetta I nel 1589–1590 a Sir Thomas Cecil, e questo probabilmente comprendeva il resto di Mortlake, dato che Sir Thomas concesse Mortlake House nel 1590 a Robert Walter. Nello stesso anno, Robert Walter la vendette a Elizabeth, la vedova di Hugh Stukeley. I terreni che appartenevano ad esso vennero descritti pari a 4 acri e terra incolta che raggiungevano il livello più basso (in ritirata) delle acque del Tamigi. Il 26 agosto 1603, Giacomo I concesse a vita a Sir Edward Cecil il titolo di Custode di Mortlake Park. Sir Thomas Stukeley, figlio di Elizabeth Stukeley, vendette nel 1607 la Manor House a William Penn. Nel 1618, era andata in possesso a Edward Myles, il domestico dei giovani Principi Henry e Charles. Egli morì quell'anno, lasciando le sue tenute al figlio Ralph, allora ventunenne. Mortlake House era ancora in piedi nel 1663, ma sembra essere stata abbattuta poco dopo il 1700. Il suo sito nel 1817 apparteneva al Signor Penley, un Orticoltore, che disse che la sua Famiglia lo aveva posseduto dalla Rivoluzione.
L'unica traccia residua del vecchio edificio era un muro e la casetta di campagna che dava sul Fiume. Infatti, già a fine XVIII secolo, Daniel Lyson scriveva che "Not a trace of it Mortlake-house now remains except the foundation of a wall, which forms the boundary (towards the river) of a garden in the occupation of Mrs. Penley.". In una indagine effettuata nel 1612, sembra che la Parish, compresi i beni comuni e le terre in "freehold" (piena proprietà), conteneva 2.000 acri. Nel 1632, quando venne raccolta una somma di denaro per la casa del Re, vennero valutati circa 1.400 acri, che quasi coincideva con il calcolo al tempo di Lyson (fine XVIII secolo), di cui circa 650 acri a quel tempo erano racchiusi in Richmond Park, dove i confini della Parish di Mortlake si estendevano quasi fino al grande Lodge (ndr dovrebbe trattarsi della Casa in origine del Guardiano, di cui abbiamo scritto in Richmond). Nonostante l'ampiezza del Manor di Mortlake, sino al 1619, il villaggio fu formato da poche case lungo il Tamigi lungo una sola strada. Fu allora che Giacomo I fornì un sostegno finanziario l'istituzione di una fabbrica di arazzi (v. paragrafo specifico) impiegando tessitori fiamminghi. Interessante è un testamento, datato 17 agosto 1626, relativo ad una borsa di studio da parte di John Juxon (citato successivamente trattando del Manor di East Sheen e Westhall) ad Oxford o Cambridge: il testatore concede al Maestro e Guardianidella Taylor's Merchant Company", per sempre, una rendita di 12 sterline, soggetta ad una imposta sui terreni pari a 2l. 8s, su terre a Mortlake, Surrey, da pagarsi da loro come meglio ritenevano, il Giorno della Festa di San Tommaso Apostolo o prima, ad alcuni studentii poveri; di un anno a Oxford, e l'altro anno a Cambridge per sempre. La Società si fa carico dell'imposta sui terreni con i fondi aziendali, e paga il dono senza deduzione ad uno studente meritorio a Oxford e Cambridge, alternativamente, per permettergli di acquistare libri con i quali proseguire i suoi studi. Nel 1636, Carlo I rilevò la Fabbrica di arazzi. Nel seguente 1637, il Re si rese meno popolare comprando coattivamente 732 acri della Parish di Mortlake, come parte della sua nuova vasta riserva di caccia a Richmond Park. In una Corte baronale tenuta nel 1640, si disse che era uso del Manor che i Pescatori dessero alcuni salmoni annualmente per ogni camera da pesca appartenenti a Mortlake o Putney al Lord del Manor per la licenza di pesca e sbarcare le loro reti sul suolo del Lord, il suo interesse si estendeva sino alla linea di bassa marea. Il 28 aprile 1659, Arthur Meredith, il figlio di Samuell Meredith di Mortlake nella Contea del Surrey, "farrier hath putt himselfe Appntice to John Cole of St Saviors Church for seaven yeares from the first day of May next comeing.". Nel corso del XVII secolo, nel villaggio venne creata una raffineria di zucchero e diverse aziende dedite alla produzione del malto, ma la Fabbrica di arazzi chiuse nel 1703. Verso il 1743, John Sanders fondò a Mortlake la sua fabbrica di ceramica, diventando il più grande produttore di Londra di vasellame in terraglia (grès). Joseph Kishere, un ex dipendente delle ceramiche di Sanders, successivamente, creò il proprio laboratorio sul lato meridionale della strada principale, producendo vasi decorativi conosciuti come "Kishereware". Nell'ultima parte del XVIII secolo, quando vennero costruite alcune belle case vicino al Fiume, James Weatherstone gestiva una fabbrica di birra di successo che ampliò sino al lungo-fiume nel 1807. L'attività beneficiò di contratti lucrativi per la fornitura dell'esercito britannico in India con "pale ale" (un tipo di birra) e venne successivamente comprata da Watney’s. Nel 1792, Mortlake contava 301 case e 1.766 abitanti. Nel 1796, Daniel Lysons scriveva che la coltivazione dell'asparago era effettuata nella massima misura nelle Parishes di Deptford, St. Paul's, Chiswick, Battersea, e Mortlake, a cui erano dedicati in totale circa 180 acri, di cui circa 70 a Mortlake, che produceva la maggiore quantità di tale ortaggio di qualsiasi altra Parish d'Inghilterra. Deptford era anche famosa per la coltivazione di cipolle per semina, di cui, in media, c'erano circa 20 acri, mentre circa 10 acri erano coltivati a questo scopo nelle Parishes di Mortlake e Barnes. Nel 1792, la principale attività produttiva a Mortlake era la fabbrica di birra dei Signori Watney sulle rive del Tamigi. Un'altra attività importante era la lavorazione del malto. Daniel Lysons, a fine XVIII secolo, scrive che, ormai, per quanto gli risultava, non si pescavano più salmoni nel Tamigi da 12-14 anni, mentre, in precedenza, se ne pescavano in grandi quantità e di ottima qualità a Mortlake, Isleworth ed in altri luoghi. Mortlake Common Fields esistavano nel 1809, quando Stevenson li enumera con Putney e Barnes con un'estensione di 340 acri; essi probabilmente scomparvero con la recinzione dle 20 ottobre 1856; già sapete che gran parte delle terre comuni di Mortlake erano già state fatte inglobare coattivamente in Richmond Park da Carlo I. Un bel dipinto di J. M.W. Turner del 1827, mostra la veduta di Mortlake Terrace (simpatico il gattino sul parapetto), con i suoi alberi, il Tamigi con delle imbarcazioni, tratta da "The Limes" per il proprietario della casa, William Moffatt. "The Limes" funse da Mortlake Town Hall dal 1895 sino a quando venne danneggiata dai bombardamenti tedeschi del 1940. Venne poi restaurata e da allora ospita uffici. I dipinti di Turner si trovano a New York (Frick Collection) e Washington (National Gallery of Art). Nel 1848, "A Topographical Dictionary of England" indica che Mortlake aveva 2.778 abitanti. L'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson del 1870-1872 descrive Mortlake come segue: "a village, a parish, and a sub-district, in Richmond district, Surrey. The Village stands on the river Thames at the boundary with Middlesex, adjacent to the Windsor branch of the Southwestern railway, 2 miles ENE of Richmond; contained a house, taken down in 1858, which belonged to Lord Henry Cromwell; and has a station on the railway, and a post office‡ under London SW.—The parish contains also the hamlet of East Sheen. Acres, 1,168. Real property, £25,720. Pop. in 1851,3,110; in 1861,3,778. Houses, 652. The manor belonged, from before the Norman conquest, to the see of Cauterbury; and was resigned to the Crown by Cranmer. The Archbishops had a residence here; Anselm once kept Whitsuntide at it; and Simon de Meopham retired to it, after being excommunicated by the Pope. Several elegant seats are on the banks of the river. Cromwell House was the residence of Protector Cromwell; passed to E. Colston, Esq., the distinguished benefactor of Bristol; was rebuilt, in the form of a handsome red brick mansion, in the Tudor style; and is now the seat of J. Wigan, Esq. Dr. John Dee, a famous philosopher and astrologer in the time of Elizabeth, lived in a. house to the W of the church; and was frequently visited there by the queen. A manufactory of fine tapestry was established on the site of Dr. Dee's laboratory, in 1619, by Sir Francis Crane; was patronised by James I. and Charles I.; copied five of Raphael's cartoons, sent for the purpose by Charles I.; enjoyed assistance from Vandyck and Rubens; was intended by Charles II. to be assisted also, in a large way, by Verrio; but, soon after Verrio's arrival, was discontinued. Malting and brewing are now largely carried on. A weir was on the river here at Domesday. The living is a p. curacy, united with the chapelry of East Sheen, in the diocese of London. Valne, £180. Patrons, the Dean and Chapter of Worcester. The parochial church was rebuilt in 1543, enlarged in 1725, and again enlarged in 1840; has a tower; and contains a font of the time of Henry VI., given by Archbishop Bourchier, a good altarpiece by Gerard Seghers, a tablet to Sir Philip Francis, the reputed author of the "Letters of Junius,'' a white marble sarcophagus of the first Lord Sidmouth, a rich monument to the Hon. Charles Coventry, who died in 1699, and the graves of Dr. Dee and Sir John Barnard. The churchyard con tains the grave of John Partridge, the astrologer and almanac-maker, who became physician to Charles Il., and the grave of John Barber, alderman of London, who erected the monument to Butler in Westminster abbey. A new cemetery was opened in 1859. A church was built at East Sheen in 1864, and is a handsome edifice. There are chapels for Independents and Roman Catholics; national, British, industrial, infant, and Roman Catholic schools; three suites of alms houses; and charities, inclusive of school and alms houses' endowments, £177. -The sub-district contains also the parish of Barnes. Acres, 2,219. Pop. in 1851,4,989; in 1861,6,137 Houses, 1,066.". Nel 1886, Mortlake contava 7.000 abitanti. Nel Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descrive Mortlake come segue:
"par. and large vil. with ry. sta., Surrey, on river Thames, 1½ mile NE. of Richmond and 8½ miles SW. of Waterloo sta., London, 1883 ac., pop. 6330. Malting and brewing are considerable industries at Mortlake, which is famed as a boating resort. In the church and churchyard are interred Dr John Dee, the philosopher and astrologer, John Partridge, astrologer, and other notable personages.". Il Local Government Act del 1888 circoscrisse la Hundred of Brixton con l'annessione alla Contea di Londra di tutte le sue Parishes, ad eccezione di Barnes, Merton, Mortlake e Wimbledon. Nel 1912, Mortlake misurava circa un miglio e mezzo da est ad oves e due miglia e mezzo da nord a sud, comprendendo 1.583 acri. Il Torrente Beverley lo separava da Putney. Un'attività imprenditoriale di successo a Mortlake si ebbe nel 1919, ad opera di Richard Wesley Gale, il quale iniziò ad imbottigliare la sua "prize honey". Durante la Seconda Guerra Mondiale, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, Mortlake e Barnes Common vennero raggiunte da 43 bombe esplosive tedesche. Mortlake, storicamente parte del Surrey, sino al 1965 rientrò nel Municipal Borough of Barnes, quando venne assorbita dalla Greater London. Negli anni '60 del XX secolo, l'ampliamento dello schema stradale incise negativamente sulla High Street, senza però sminuire la popolarità di Mortlake per gli acquirenti di case, rappresentati da persone di mezza età e con posto fisso a Mortlake e Barnes. Prima della fine del XX secolo, molte pregresse bellezze e locali commerciali vennero trasformate in appartamenti. Ed infatti, oggi, Mortlake è principalmente una zona residenziale per pendolari. Ha una storia di commercianti tradizionalmente incentrati sul confine, Upper Richmond Road, metà parte di East Sheen. Mortlake High Street è anche nota come Lower Mortlake Road. "The Barnes and Mortlake History Society", fondata nel 1955, promuove la conoscenza non solo della storia di Barnes e Mortlake, ma anche di East Sheen.
2. Il Manor di East Sheen e Westhall
Nel 1243, Simon de Sywell comprò una casa e terreni e mezzo "carucate" di terra a East Sheen da William de Arras, che vendette nel 1257 a Matilda de Burn. Ciò potrebbe essere Westhall, che sembra essere citato per la prima volta in una "fine" del 1386, con cui Robert de Dynely e sua moglie Margaret comprarono una "messuage" chiamata Westhall, 160 acri di terra e 5s. di rendita da John de Swanton e sua moglie Margaret. Nel 1395–1396, Margaret, vedova di Robert Dynely, trasferì tutte le sue terra ad East Sheen a James Dynely, le quali vennero vendute da Robert Dynely a Thomas Burghill nel 1442–1443. Il Manor era tenuto nel 1473 da Michael Gaynsford e sua moglie Margaret, nel diritto di Margaret. Essi vendettero in quell'anno a William Welbeck, Merciaio, di Londra. Il Manor di East Sheen e Westhall (i due nomi sembrano comprendere solo una tenuta) sembra essere sorto dalla affrancazione dal Manor di Mortlake (dato che sembra essere stato tenuto da quel Manor ed in seguito, dal Manor di Wimbledon) durante il Regno di Enrico VII ( 1485-1509). A quel tempo, era ancora posseduto dalla Famiglia Welbeck, che lo tenne sino al 1577 (o 1587), quando William Welbeck e sua moglie Susan lo vendettero a William Brasbrydge (o Bracebridge). Nel 1594 (o 1596), venne trasferito da Henry Brasbrydge e sua moglie Alice a Thomas Whitfield. L'anno successivo, sorse una disputa tra loro e Thomas Whitfield lamentò che William Brasbrydge aveva venduto separatamente alcuni delle "customary lands" che avrebbero dovuto essere incluse nel Manor. Nel 1618-1619, il Manor venne trasferito a John Juxon da Thomas Whitfield, John Whitfield e sua moglie Elizabeth. John Juxon era un Londinese, che svolgeva diverse attività produttive e commerciali, che morì nel 1626, lasciando East Sheen e Westhall al figlio maggiore John, che aveva allora sedici anni. Ebbe altri due figli, Joseph e Thomas. Nel sondaggio parlamentare del Manor di Wimbledon del 1649, appaiono i nomi del Capitano Thomas Juxon e Joseph Juxon tra coloro che pagavano affitto nel territorio di Mortlake. Thomas Juxon fu uno dei Commissari nominati dal Parlamento di effettuare nel 1658 un'indagine nelle terre ecclesiastiche nella Hundred di Brixton. I membri della Famiglia Juxon erano evidentemente dei Puritani ed avevano molti simpatizzanti a East Sheen. Dopo la Restaurazione, nel 1664, East Sheen venne condannata come luogo in cui si tenevano innumerevoli "conventicole" (incontri Cristiani clandestini) e tra i nomi di tredici fanatici è riportato quello di Nicholas Juxon, Giudice ai tempi di Oliver Cromwell. Questi, probabilmente, era un nipote del più vecchio John Juxon. Nel 1661, il Manor di East Sheen e Westhall era tenuto da Thomas Juxon. E' probabile che John e Joseph Juxon morirono senza eredi e che questo era il terzo figlio del più anziano John Juxon. Il nome di sua moglie Elizabeth è citato con quello di Thomas Juxon come posseenti il Manor nel 1665. Thomas Juxon morì prima del 1708, ed in quell'anno il Manor era posseduto da Elizabeth Juxon, vedova, John Wynne e sua moglie Elizabeth, probabilmente la figlia di Thomas ed Elizabeth. La sorte del Manor qui diventa piuttosto incerta. Sembra probabile che morto John Wynne, la sua vedova Elizabeth sposò Maurice Kay, dato che nel 1722, Maurice Kay tenne le Corti del Manor, mentre nel 1731 furono tenute da Elizabeth Kay, vedova. Tale interpretazione è sostenuta dal fatto che 1749 le Corti feudali furono tenute da Juxon Kay, un nome che suggerisce un rapporto. Il Manor in seguito passò alla Famiglia Taylor. Edward Taylor tenne le Corti a East Sheen nel 1780. Morì nel 1787, lasciando parte delle sue proprietà alla moglie per tutta la vita e successivo passaggio a suo figlio Edward, l'altra parte, alle sue tre figlie, Elizabeth, Frances Anne e Leonora. Suo figlio Edward morì nel 1788. Corti furono tenute dalla Signora Taylor e le sue tre figlie nel 1808, dopo di che, la tenuta venne divisa. La tenuta di Temple Grove ad East Sheen, sembra essere appartenuta a Sir Abraham Cullen, nominato Baronetto nel 1661, il quale è descritto come di East Sheen. Morì nel 1668, e suo figlio Sir John Cullen nel 1677. L'ultimo figlio Sir Rushout Cullen sembra aver venduto la tenuta poco dopo a Sir John Temple, Procuratore Generale d'Irlanda, fratello di Sir William Temple, il ben noto Diplomatico ed Autore, spesso erroneamente collocato a East Sheen, mentre era di West Sheen. La Casa prendeva il nome da Sir John. Nel 1680, suo figlio Henry venne descritto come di East Sheen, il che fa collocare l'acquisto del sito da suo padre tra il 1677 ed il 1680. Appartenne ai Temple sino a Henry Viscount Palmerston, loro discendente, un eminente Statista, che lo vendette nel 1805 non appena divenne maggiorenne. Venne comprato da Sir Thomas Bernard, che ricostruì la facciata giacobina della Casa. La vecchia facciata può essere descritta da un suo quadro risalente al 1611, conservato internamente. Thomas la vendette verso il 1811 al Reverendo William Pearson per una Scuola per ragazzi, che continuò essendo ben nota sino al 1907, quando la Scuola venne spostata ad Eastbourne
3. La Tradizione di Cromwell a Mortlake
Un'antica casa di Mortlake, chiamata "Cromwell House", che nel 1792 era fittata dalla Signorina Aynscombe, si diceva che fosse stata la residenza di Thomas Cromwell, Conte dell'Essex. Venne abbattuta nel 1860 e rimpiazzata da una nuova ricostruita sul suo sito o nelle sue immediate prossimità. Daniel Lysons (Mortlake cit.), se da un lato, ritiene improbabile tale eventualità, dall'altro, stima altamente probabile che egli sia stato un visitatore, dato che tanti suoi amici vivevano nell'area, uno dei quali, forse, viveva nella casa. Ad ogni modo, l'Autore osserva che non erano pochi i villaggi nei pressi di Londra in cui la Tradizione le ascriveva a Cromwell, nonostante la casa potesse essere attribuita ad altri con la medesima probabilità. Per tutta la durata della Guerra civile inglese, Cromwell fu con l'Esercito; quando fu Protettore, egli divise il suo tempo tra Whitehall ed Hampton Court.
4. Mortlake Tapestry Works (Fabbrica di arazzi)
La storia di Mortlake è per la maggior parte, la storia del Manor e della Fabbrica di arazzi. Le fabbriche ed i laboratori di arazzi inglesi del XVIII secolo sono comunemente noti con il titolo generico di "Soho Tapestries Makers", che riflette il fatto che i produttori principai vivevano e lavoravano a Soho o nelle zone limitrofe. La storia della tessitura della tappezzeria in questo periodo è, tuttavia, oscura, ed è difficile distinguere i prodotti delle officine differenti, perché molti dei lavori non erano marcati. Nel corso del XVIII secolo, il gusto per arazzi gradualmente diminuì, ma nella prima metà del secolo, la maggior parte delle grandi case aveva ancora arazzi appesi in almeno una delle loro camere principali. Sebbene la maggior parte di questi arazzi venissero importati dalle Fiandre e dalla Francia, la fabbricazione inglese era ancora piuttosto attiva e non trascurabile dal punto di vista qualitativo. La tessitura degli arazzi a Soho derivava, in ultima analisi, dai laboratori che erano stati impiantati, sotto il patrocinio reale, a Mortlake nel 1619, e che vennero modellate sui laboratori parigini. A Mortlake, nel 1619, Sir Francis Crane (circa 1579–1636) fondò una fabbrica di eleganti arazzi (la prima in Inghilterra), avendo a tal fine comprato dei locali dal Signor Juxon. Giacomo I (che regnò dal 1603 al 1625) patrocinò l'iniziativa, dando 2.000 sterline come incoraggiamento. Francis Cleyn, un Artista geniale, venne in Inghilterra subito dopo con il patrocinio di Sir Robert Anstruther, e venne impiegato come progettista ed elevò la bontà dei manufatti ad un livello molto elevato. Il Re gli concesse una pensione di 100 sterline annue e lo rese libero cittadino. In particolare, entro il 1620, la manifattura di Mortlake aveva reclutato una cinquantina di tessitori Fiamminghi, tanto che nei successivi quindici anni, la sua produzione fu "senza eguali in termini di qualità in tutta Europa". Nel primo anno del Regno di Carlo, che incoraggiò la fabbrica, Sir Francis Crane, al quale il Monarca doveva 6000 l., stabillì una pensione di 1,000l. annue. Dopo la sua morte, suo fratello Richard vendette i locali al Re. Durante la Guerra Civile, essi vennero sequestrati essendo proprietà della Corona. Nell'indagine effettuata per ordine del Parlamento la "Tapestry House" viene descritta come contenente una stanza di 82 piedi di lunghezza e 20 di larghezza, con 12 telai; un'altra circa la metà più a lunga con 6 telai; ed una grande sala chiamata "limning-room" (to limn = dipingere). Questa manifattura occupava il sito di Queen's-head Court. La vecchia casa, sul lato opposto della strada, fu costruita da Carlo I come residenza di Francois Cleyn. Gibson, il nano, che era stato paggio di una Signora di Mortlake, era un apprendista di Cleyne. Abbiamo trovato un documento della Camera dei Comuni del 10 ottobre 1651 in cui si fa riferimento alla Fabbrica degli arazzi di Mortlake: "Sir Gilbert Pickering reports, from the Council of State, the Two Petitions of Francis Clein and of Philip Hullenberch, in the Name of the Makers of Tapistry at Mortlake. Ordered, That the Tools and Frames at Mortlake, touching the Manufacture of making Hangings, be left in the Hands of Phillip Hullenberch, and his Partners, Makers of Tapistry Hangings at Mortlake: And that the Draughts and Designs, usually in the Custody of Francis Clein, be left in the Hands of the said Francis Clein, until the House take further Order: And that the Trustees for Sale of the late King's Goods, &c. do forbear to make Sale of them, or any of them. The House, according to former . . ., adjourned itself to Tuesday Morning next, Eight of Clock.". Durante il Protettorato, la "Tapestry-house" rimase occupata da John Holliburie, che nell'indagine sovracitata è citato come Artigiano-Capo. Dopo la Restaurazione, Carlo II intendeva rilanciare la produzione, ma la sua intenzione non ebbe mai seguito. Nell'indagine, la "Tapestry-house" è valutata 50l. annui, la "painter's house" 9l. . Anche se la produzione a Mortlake proseguì sino al 1703, i suoi ultimi anni furono "a singhiozzo" e molti dei tessitori erano già dispersi prima del 1700. Alcuni di loro, come William Benood a Lambeth, si mise in proprio, altri, invece, passarono al servizio del "Great Wardrobe", un Dipartimento della Casa Reale le cui funzioni comprendevano la riparazione e manutenzione degli arazzi della Corona, che svolgeva la sua attività in Great Queen Street, nella Parish di St. Giles-in-the-Fields. Quindi, gli arazzi da questa prodotti, non lo erano a Soho, ma tuttavia, venivano solitamente indicati come "Soho tapestries". Inoltre, il trasferimento da Mortlake a Great Queen Street venne facilitato dal fatto che la Fabbrica di Mortlake era andata sotto il controllo di Lady Harvey (moglie di Sir Daniel Harvey) per conto di suo fratello Ralph, Primo Conte (e nel 1705, Duca) di Montagu, che era anche "Master of the Great Wardrobe". Nel 1792, al tempo in cui scriveva Lyson (op. cit.), che i prodotti erano ancora molto apprezzati laddove esistevano, come a Loseley nel Surrey e Canons Ashby nel Northamptonshire. cartoni di Raffaello sono stati acquisiti per l'utilizzo di questa produzione. La Tapestry House, sulla riva del Fiume di fronte alla Parish Church, era allora molto modernizzata e divisa in piccoli locali. Su di essa vi era una tavola, ormai quasi cancellata, che affermava che: "In questo edificio veniva svolta la famosa manifattura di arazzi che venne introdotta in Inghilterra e fondata qui verso l'anno 1619 da Sir Francis Crane, Cavaliere.".
5. Il Dottor Johannes (John) Dee
Si tratta di un personaggio enigmatico e controverso. Dividiamo la trattazione in sotto-paragrafi:
5.1 La vita di Johannes Dee
In una casa vicina alla Fabbrica di arazzi, visse una persona illustre di Mortlake, il Dottor Johannes Dee, un celebre Astrologo. In una indagine su Mortlake del 1617, la casa era definita "antica"; probabilmente, era stata costruita durante il Regno id Enrico VII (1485-1509). Nel 1792, la casa apparteneva a Richard Godman Temple. Fino a pochi anni prima, esisteva ancora una vecchia sala ornata con rose rosse e bianche. Nell'indagine citata, la Casa del Signor Temple è descritta appartenere agli eredi di Bartholomew Brickwood; nei conti della Parish approssimativamente dello stesso periodo, è tassata come di Bartholomew Brickwood, riportando dopo che era appartenuta al Signor Dee. Egli era il figlio di Rowland Dee, "Gentleman Sewer" di Enrico VIII, e nipote di Bedo Dee, Portabandiera di Lord de Ferrars alla Battaglia di Tournay; se si può dare credito a tale albero genialogico conservato presso il British Museum (Cotton Cart. Antiq. xiv. 1), realizzato dallo stesso, in cui Egli si autodefinisce Johannes Dee, "Philosophus", e scrive di essere cugino della Regina. In basso, c'è un piccolo disegno a lunghezza intera di lui in un abito di pelliccia. Egli era discendente in linea diretta da "Tudor the Great". Suo padre venne imprigionato nella Torre di Londra nel 1553. Sua madre Johanna Dee, visse a Mortlake sin dal 1568. Il Dottor Dee riportò la sua vita ai Commissionari nela sua casa di Mortlake, la cui narrazione è conservata non solo, come sovraindicato presso il British Museum, ma anche presso l'Ashmolean Museum di Oxford. Chi volesse approfondire il punto, sa dove attingere. Qui ci limitiamo, per ragioni di spazio, a ricordare che John Dee nacque a Londra nel 1527. All'età di 15 anni andò all'Università di Cambridge, dove si applicò talmente agli studi, che dormiva solo 4 ore a notte, dedicando soltanto altre 2 ore ai pasti ed alla ricreazione. Nel 1547, si recò all'estero, in modo da poter conversare con persone istruite, soprattutto Matematici. Al suo ritorno l'anno successivo, venne eletto "Fellow" del Trinity College, e reso "Sotto lettore" della lingua greca. Subito dopo, tornò nuovamente in Europa, avendo solo 23 anni, leggendo pubbliche letture a Parigi su "Gli elementi di Euclide" ad affollate audizioni, e venne visitato da persone del più alto rango, che erano desiderose di divenire suoi alunni. Nel 1553, Eduardo VI lo prese sotto la sua protezione, concedendogli una pensione e dandogli le Rettorie di Upton-upon-Severn nel Worcestershire e Long Lednam nel Lincolnshire. In questo periodo, gli venne offerto ad Oxford un buono stipendio per letture sulla Filosofia naturale. Durante il Regno della Regina Maria I (1553-1558), cadde in disgrazia; venne sospettato di tradimento e venne sottoposto alla custodia del Vescovo Bonner, fuggì, mentre Green, il suo compagno di prigione, patì il rogo. La Regina Elisabetta I (1558-1603), all'atto della sua ascesa al Trono, prese subito Dee sotto il suo patrocinio, e tra gli altri segni del suo favore, lo nominò, anche se laico, al Decanato di Gloucester, di cui, però, non ebbe mai possesso. Nel 1575 la Regina, con alcuni Nobili, si recò a casa sua a Mortlake (v. sotto-paragrafo specifico), con l'intenzione di vedere la sua biblioteca, ma udendo che sua moglie era morta di recente, non entrarono in casa. Dee ricevette la Regina sull'uscio di casa e spiegò le proprietà di un vetro che stimolò molto la conversazione e diede vita ad una relazione secondo cui egli era un mago. Nel 1578, sposò Jane, figlia di Bartolomeo Fromound, di East-Cheam. Nel 1581, iniziò i suoi incantesimi di concerto con Edward Kelly, Albert Laski, un Nobile polacco di alto rango, originando una sorta di collaborazione con loro. Finsero di portare avanti le loro conversazioni con gli spiriti per mezzo di una sfera di cristallo, che Dee affermava gli fosse stata donata da un Angelo. Kelly era il veggente, il quale, quando terminavano le loro invocazioni, riferiva quale spirito aveva visto e cosa gli aveva detto; mentre Dee, che sedeva a un tavolo, annotava tutto in un libro. Un volume che racchiude tutte le pagine contenenti queste note (contengono il gergo più incomprensibile) fu pubblicato da Casaubon, e molti altri rimangono presso il British Museum, presso cui si conservano anche le torte consacrate di cera utilizzate in queste cerimonie, contrassegnate da geroglifici e figure matematiche. La sfera di cristallo, appunto un vetro vulcanico rotondo finemente lucidato, faceva parte della raccolta del Conte di Oxford a Oxford a Strawberry-Hill. Questa sceneggiata venne portata avanti per qualche tempo, finché, alla fine, essendosi tutti i membri del gruppo indebitatisi, furono costretti a lasciare repentinamente l'Inghilterra. Per l'esattezza, fuggirono da Mortlake il 21 Settembre 1583; la folla, che era sempre stata prevenuta contro di lui come un Mago, subito dopo la sua partenza, fece irruzione nella sua casa e distrusse gran parte dei suoi mobili e libri. Intanto Dee ed i suoi compari si affrettarono a raggiungere la Polonia, dove pensavano di trovare incoraggiamento per l'interesse di Laski; ma rimasero delusi ed angosciati, tanto che ripararono in Germania, ma l'Imperatore li bandì dai suoi domini. Alla fine, nel 1589, la Regina gli ordinò di fare ritorno in Inghilterra, mentre egli si trovava in Boemia. Al suo arrivo in Inghilterra, fece visita alla Regina a Richmond, dove venne ricevuto gentilmente. Lei lo rassicurò sul fatto che avrebbe potuto contare sulla sua protezione nella prosecuzione dei suoi studi. Essendo rimasto in Inghilterra tre anni senza trarre alcun vantaggio dalla promessa che gli era stata fatto, presentò una petizione alla Regina, pregandola di nominare i Commissari affinché indagassero sulle perdite e sulle lesioni che aveva subito, i servizi che aveva fatto a Sua Maestà e le varie delusioni a cui era andato incontro. A seguito di tale richiesta, Sir Thomas George ed il Segretario Woolley vennero nominati Commissari per ascoltare le sue lamentele, che si recarono presso la sua casa di Mortlake il 22 novembre 1592. Dee, seduto nella sua biblioteca, spiegò ampiamente il suo caso. Nel frattempo, gli vennero posti accanto due tavoli; su uno di essi, c'erano prove adeguate per i fatti che affermava, a cui fece riferimento costantemente; sull'altro, tutti i libri stampati e manoscritti che aveva scritto. Tra i servizi che aveva reso alla Regina, fece rientrare alcune consultazioni con i medici di Sua Maestà a casa ed un viaggio di 1.500 miglia, che intraprese nella stagione invernale, per tenere una conferenza con i Filosofi più dotti in Europa per ripristinare e preservare la salute della Regina. Nell'enumerare le sue perdite, egli stimò i danni patiti dalla sua biblioteca per 390 sterline (un catalogo della biblioteca del Dottor Dee, sotto il nome di "Bibliotheca Mortlakiensis" si trova presso il British Museum, nel "Harleian Catalogue"; un'altra copia si trova presso la "Bodleian Library"). Tutta la sua collezione, che era formata da 4000 libri, di cui una gran parte erano manoscritti, venne da lui valutata 2000 sterline. Tra questi ultimi, egli indicò una grande collezione di atti e carte relative principalmente alla proprietà in Irlanda, che trasse da una Chiesa in rovina. Riferì che erano stati esaminati da Araldi, gli Impiegati dell'ufficio documentale della Torre, ed altri Antiquari, che avevano trascorso intere giornate a casa sua, esaminandoli, e portandoseli con sè a piacimento. La sua strumentazione chimica, costatagli 200 stserline, era stata interamente distrutta dalla folla quando fuggì da Mortlake nel 1583; allo stesso tempo, ridussero in pezzi un bel quadrante del Cancelliere che gli era costato 20 sterline e portarono via una calamita che aveva pagato 33 sterline. Tra le molte gratificazioni di cui avrebbe potuto beneficiare, indicando i benefici del Dottor Aubrey nella Diocesi di St. David e la "Mastership of St. Cross" (Magistero della Santa Croce), specficando che avrebbe preferito quest'ultima, dato che si sarebbe trattato di una situazione pensionistica che ben si sarebbe adattata ai suoi studi, con una buona casa annessa, mentre la sua situazione attuale, a Mortlake era troppo pubblico, e la sua casa troppo piccola per intrattenere i letterati stranieri che facevano ricorso a lui. Basandosi sulla relazione dei Commissari, la Regina volle che la Signora Howard scrivesse alcune parole di conforto alla moglie di Dee ed inviasse accanto alcuni gettoni amichevoli; ordinò a Sir Thomas Gorge di portargli 100 marchi e disse che doveva avere la Santa Croce (St. Cross) e che il Dottor Bennet in carica doveva essere rimosso per qualche sede vescovile; gli assegnò una pensione di 200 sterline annue fuori della diocesi di Oxford fino a che non fosse divenuta vacante. Tutte queste promesse, come la prima, rimasero vane: il Magistero di Santa Croce non venne mai ottenuto. L'anno successivo, anzi, venne presentato al Cancellierato di St. Paul, ma non era affatto adeguato alle sue aspettative; pr cui, continuò a rivolgersi alla Regina, finché ottenne la carica di "Guardiano di Manchester" nel 1595. Qui continuò sette anni, conducendo una vita molto inquieta e continuamente impegnato in controversie con i compagni. Tornò a Mortlake nel 1604. Re Giacomo (1603-1625), in un primo momento lo patrocinò, ma successivamente, cambiò idea nei riguardi suoi e dei suoi studi; per cui, Dee presentò una petizione a Sua Maestà ed un'altra alla Camera dei Comuni, pregando di essere chiamato in giudizio, essendo stato accusato di richiamare gli spiriti maligni. Dee morì a Mortlake nell'anno 1608, essendosi ridotto talmente in povertà nella seconda parte della sua vita, da essere costretto a vendere, poco a poco, la sua biblioteca per la sua sussistenza. Venne sepolto nel Coro di St. Mary the Virgin di Mortlake, dove Aubrey dice, che una vecchia pietra di marmo venne mostrata come appartenenti alla sua tomba.
5.2 La critica di Daniel Lysons
Molti Autori ritengono che Dee fosse in realtà una spia della Regina Elisabetta I. Ad esempio, Lilly, che visse subito dopo Dee, sostiene apertamente che Egli fosse un Agente segreto della Regina Elisabetta I, tanto che alcuni si spinsero persino a supporre che tutte le note delle sue finte conversazioni con spiriti fossero, in realtà, intelligenza politica, cifrata. Contenendo un tipo di gergo che in sé nulla significava, essi potrebbero essere stati utilizzati indubbiamente occasionalmente per tali scopi. Lo stesso Dee asserisce nella sua narrazione, che venne preso nel servizio della Regina alla sua ascesa al Trono, quando ella promise, che "where her brother had given him a crown, she would give him a noble.". Di certo, le attenzioni della Regina verso di lui furono sorprendenti e numerose e certamente provano o che lei era in debito con lui davvero, oppure che lui la ingannò amplificando l'importanza di servizi immaginari. Quando era malato, la Regina ordinava ai propri medici di assisterlo, gli mandava diverse rarità da mangiare e l'onorevole Lady Sidney ad assisterlo e confortarlo con vari discorsi da parte di Sua Maestà concisi e graziosi. La Regina si recò spesso presso la sua casa di Mortlake. Un giorno andò a cavallo e lo esortò a prendere pazientemente la morte della madre; un'altra volta, come lo descrisse egli stesso, andò da Richmond nella sua carrozza, per la strada più alta del campo di Mortlake, e quando venne direttamente contro la Chiesa, si voltò verso il basso verso la sua casa, e quando lei era contro il suo giardino nel campo, sua Maestà vi si soffermava un bel po', e poi entrava nel campo tramite il grande cancello del campo, dove sua Maestà lo trovava sull'uscio di casa, mentre le rendeva omaggio riverente e doveroso, e con la mano la sua Maestà fece cenno di venire a lei, e Dee affiancò la carrozza; Sua Maestà poi molto rapidamente si tolse il guanto, e gli porse la mano da baciare, e sua Maestà volle che andasse più spesso alla sua Corte ed da alcuni della sua Camera Privata (Privy Chamber).
5.3 Il carattere di Johannes Dee
Senza alcun dubbio, Dee fu un grande ricercatore dall'apprendimento singolare, come è dimostrato dai suoi vari scritti, sia stampati che manoscritti, in quasi tutte le Scienze; egli, infatti, scrisse sulla riforma del calendario gregoriano, sulle modalità di propagazione del Vangelo sull'altro lato dell'Atlantico, sulla Geografia, Filosofia naturale, in particolare l'Ottica, Matematica, Metafisica, Astronomia, Astrologia e le Scienze occulte. Scrisse anche un resoconto del suo viaggio a Sant'Elena, un trattato sul diritto della Regina ad alcuni Paesi esteri e propose uno schema per la conservazione di antichi manoscritti attraverso la definizione di un archivio generale, un piano che fu in gran parte attuato con la raccolta nazionale al British Museum. Il problema è capire se con tutte queste sue enormi conoscenze, egli finì per essere sua stessa vitima della sua immaginazione entusiasta, oppure se, piuttosto egli si avvalse della sua conoscenza per ingannare i terzi, in un'epoca in cui tutti le persone di ogni rango erano soggetti alla credui ranghi sono stati dati alla creduloneria, può forse ammettere di una domanda. A riguardo, Daniel Lysons (op. cit.) si esprime per la seconda possibilità. Ritenendo interessante il punto, ne riportiamo il ragionamento. "Come prova della superstizione e la creduloneria del tempo, non sarà fuori luogo ricordare che Dee è stato impiegato per determinare secondo il parere degli antichi astrologi, che giorno sarebbe più fortunato per l'incoronazione della regina Elisabetta. Qualche tempo dopo, fu inviato dalle Lords del Council a contrastare gli effetti negativi che sarebbero derivati alla Regina da un'immagine di cera di Sua Maestà impantanata piena di spine, che era stata raccolta in Lincoln's-inn-fields. Ci è stato detto che egli agiva 'in maniera divina e artificiale', alla presenza del Conte di Leicester, e del Signor Segretario Wilson. Il Dottor Dee aveva strette relazioni con il Conte, ed fu accusato di essere uno strumento nei suoi disegni nefasti. Egli venne molto sostenuto ed incoraggiato da Henry, Conte di Northumberland, il Conte di Oxford, Sir Christopher Hatton, Sir Henry Sidney, ed altri grandi uomini appartenenti alla Corte. La sua reputazione all'estero era così grande, che gli vennero offerti lauti stipendi da vari principi stranieri, qualora si fosse stabilito presso le loro Corti. L'imperatore di Russia, in particolare, gli inviò un ricco regalo, con un'offerta per lui e tutta la sua famiglia di trasportarli a Pietroburgo, e promettendo di fissare una rendita di 2000 sterline annue a lui, e di concedergli il rango di un Consulente privato. Va osservato, che queste offerte, vennero fatte prima del suo ultimo viaggio infruttuoso nel Continente. Nonostante il patrocinio della Regina, ed i vari e ricchi doni che egli aveva costantemente l'abitudine di ricevere, la sua stravaganza senza limiti lo mantenne sempre povero. Il suo viaggio dalla Boemia nel 1589, che gli costo quasi 800 sterline, darà un'idea della sua ostentazione. Egli era assistito da una guardia a cavallo, e viaggiava con tre vetture, oltre alla vettura-bagagli. Le vetture, con il cablaggio per 12 cavalli, le compò nuove per l'occasione. Quando arrivò in Inghilterra, sembra non che non avesse neanche più un penny, e che abbia vissuto nei successivi tre anni, grazie alla bontà precaria dei suoi amici. Durante questo periodo ricevette 500 sterline in denaro, oltre a vasi di vino, pecore, maiali, frumento, zucchero, e altre materie prime; vendette i gioielli di sua moglie, le sue rarità, e tutto ciò che riuscì a prelevare da casa sua; al termine dei tre anni, aveva un debito di 333 sterline. Con queste spese, che secondo il valore attuale del denaro dobbiamo stimare a più di 1000 sterline annue, egli (ndr Dee) ci dice, che 'con grande parsimonia' usata, preservò se stesso e la sua famiglia dalla fame, privazioni, e nudità". Il Dottor Dee portò avanti la sua conversazione con gli spiriti fino all'anno prima della sua morte, momento in cui sembra che abbia applicato la sua finta arte alla scoperta del tesoro nascosto e ricettazione, probabilmente per procurarsi della sussistenza da quelli che erano stati abbastanza stupidi da assumerlo. Un ritratto del Dottor Dee, all'età di 67 anni, come risulta da un'iscrizione sulla tela, è conservato nel Museo Ashmolean di Oxford, dove sono depositati anche molti dei suoi manoscritti. Nel ritratto appena citato, il Dottor Dee portava come stemma, rosso, un leone rampante, all'interno di un bordo frastagliato del secondo. Il seguente stemma gli fu concesso nel 1576. Un leone seduto guardante, o, che tiene nella zampa destra una croce azzurra; sulla croce, un'etichetta con questo motto, "Hic labor" e la zampa sinistra su una piramide d'argento, su di essa un'etichetta con questo motto "Hoc opus". Francis Dee, Vescovo di Peterborough, era cugino del Dottor Dee, discendendo dal nonno Bedo, chiamato nella Visita della Contea di Salop, il grande Bedo Dee.
6. Mortlake Brewery
Avete letto nella "Storia" che una delle attività produttive tipiche di Mortlake fu la produzione di birra. Una delle aziende locali fu la Mortlake Brewery, al margine settentrionale di Mortlake, l'ultima attività industriale di rilievo che ha operato nell'area. Si tratta di un'attività risalente al XV secolo, che negli anni '40 del XIX secolo venne comprata da Charles James Philips e James Wigan. Nel 1889, la fabbrica di birra fu comprata da James Watney & Co., che nel 1898 divenne Watney Combe & Reid, dopo aver acquisito Combe Delafield e Co. e Reid e Co. Nel 1959, con la demolizione della Watney Brewery Stag a Victoria, la Mortlake Brewery si disse Stag Brewery, anche se il vecchio nome rimase in uso. Venne poi la volta dell'acquisto da parte della Scottish Courage, della Heineken, che cedette a Anheuser-Busch Europe Ltd, che produsse la birra Budweiser "Pale lager" (birra chiara). Venne poi la fusione tra InBev e Anheuser-Busch e, dopo qualche anno, nel novembre 2015, si preannunziò la vendita del sito e la chiusura dello stabilimento, che avvenne nel 2015. La riqualificazione del sito prevede la costruzione di un complesso residenziale.
La piccola stazione di Mortlake
Mortlake Green
Dall'altro lato, Mortlake Green è dominato da una grande costruzione con ciminiera
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