Sintesi
Rayners Lane si trova ad sei fermate dal terminale settentrionale della metropolitana (Metropolitan Line, Piccadilly Line). In passato, l'area si chiamava "Bourne Lane".
Distanza dal centro: 14,9 miglia.
Attrattiva: scarsa, salvo la presenza di spazi verdi.
Descrizione dell'area attorno alla stazione
Uscendo dall'anonima stazione della metropolitana e gironzolando per la zona, trovate edifici di varia epoca, generalmente a due piani con negozi a livello stradale. L'impatto non è dei migliori, l'area non sembra affatto interessante. Come al solito, mitiga di poco il giudizio negativo la possibilità di raggiungere alcuni spazi verdi, o seguendo Alexandra Avenue in direzione sud sino a Newton Park West, accessibile più o meno dalla stessa distanza anche da South Harrow, o spostandosi verso ovest, sino a Roxbourne Park, raggiungibile più o meno percorrendo la stessa distanza da Eastcote.
Toponimi
a. Bourne Lane
La seconda parte del nome originario di quest'area, "Lane", ignifica viottolo, stradina. Dal Medioevo, i piccoli Proprietari usavano tale viottolo per trasportare con i carretti il grano al mulino su Pinner Green. Il primo termine originario, "Bourne" (ruscello, torrente) significava che il viottolo attraversava diversi ruscelli, compreso il Torrente Yeading.
b. Rayners Lane
Nella prima parte del XIX secolo, la Famiglia Rayner visse qui. La prima parte del nome della zona mutò, nonostante che i Rayner non fossero noti Proprietari terrieri. A riguardo, secondo Alcuni, essi possedevano una fattoria, secondo Altri addirittura erano dei semplici Affittuari lavoranti del Contadino che aveva acquistato la terra confinante.
Storia
Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da A. P. Baggs - Diane K. Bolton - Eileen P. Scarff - G. C. Tyack in "A History of the County of Middlesex: Volume 5, Hendon, Kingsbury, Great Stanmore, Little Stanmore, Edmonton Enfield, Monken Hadley, South Mimms, Tottenham" (1976), alla voce "Corrigenda to volumes I, II, and IV" (pagine 423-424); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names" (2011); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011), che traduciamo e sintetizziamo liberamente.
1. Eventi storici di rilievo
Quanto appena riportato in merito al "Toponimo", sintetizza i pochi eventi rilevanti per l'area dal punto vista storico al XIX secolo. Nel 1906, la "Metropolitan Railway" aprì una fermata, che era anche servita dalla "District Line" (poi "Piccadilly Line") dal 1910. Tuttavia, ciò non rappresentò uno stimolo all'urbanizzazione, dato che il sito era considerato troppo remoto. Bisognò attendere il decennio precedente alla Seconda Guerra Mondiale, esattamente tra il 1929 ed il 1938, quando la campagna che attorniava la stazione venne completamente modificata, soprattutto da T. F. Nash, il maggiore Imprenditore edile di Harrow durante le Due Guerre Mondiali, il quale realizzò una fila di negozi su Alexandra Avenue. L'area a nord della stazione venne originariamente denominata "Harrow Garden Village". Uno degli ultimi Capitani della RMS Queen Elizabeth, Harry Grattidge, visse al numero 33 di High Worple, sino alla morte negli anni '70 del XX secolo. Oggi, nonostante si tratti di un'area relativamente piccola, Rayners Lane dispone di numerosi negozi al dettaglio appartenenti a note catene Britanniche e filiali di banche. Dal punto di vista Etnico-Religioso, forte è la presenza Asiatica o Britannica di origine asiatica, soprattutto Indiana, tanto che gli Indù, sia pure di poco, superano i Cristiani. Segnaliamo anche che qui vive la Comunità più numerosa degli "Zoroastrians" di Londra, una Religione Iraniana fondata nel 600 A.C. da Zoroaster, basata sulla credenza in una Divinità suprema Ahura Mazda e la lotta cosmica tra spiriti dle bene e spiriti del male. Tali adepti utilizzano come tempio l'edificio un tempo cinema, con facciata in stile "Art Decò" (1935), con una sporgenza curvata che riproduce una sorta di proboscide d'elefante.
L'anonima stazione di Rayners Lane
Edifici vari
Casette tipiche
Casette tipiche
Art Decò Zoroastrian Centre