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Londra vissuta dagli Italiani ...

Bexley

Sintesi

Bexley è la penultima stazione ferroviaria orientale prima di entrare nella Contea del Kent. Bexley, non solo il Villaggio, ma tutta l'attuale Municipalità, crebbe attorno ai suoi mulini lungo il corso del Fiume Cray, che scorre nel mezzo del Villaggio (v. fotografia) ed è attraversato dalla High Street (v. fotografia).

Distanza dal centro: 14,6 miglia.

Attrattiva: interessante.

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione, occorre camminare un poco per raggiungere la High Street, ma ne vale la pena, visto che si raggiunge il Villaggio di Old Bexley, anche detto "Bexley Village", che costituisce l'anima storica di questo paese, ubicato nell'angolo sud-orientale del moderno sobborgo, noto come Bexleyheath: sembra di tornare indietro nel tempo, visto che ci si trova immersi in un Villaggetto tranquillo e pulito, senza congestione del traffico, con persone che sorseggiano la birra fuori i pub seduti sui banconi appositi, ristorantini anche Italiani, negozi, chiese. Passeggiando per Old Bexley, vedrete scorrere il Fiume Cray, la casa dello Storico ed Antiquario John Thorpe, la bella Chiesa St. Mary The Virgin, il Monumento ai Caduti, altre Chiese ed edifici civili, lo spazio verde Bexley Village Open Space. Freemantle Hall, di Epoca Tarda Vittoriana, funge da Centro sociale ed ospita eventi locali (es. d'arte, mostre).

Toponimo

Il nome dell'area è documentato per la prima volta nell'814 come "Bixley" in un atto con cui Coenwulf (Kenulph), Re di Mercia, avendo assoggettato il Regno del Kent, concede dei terreni ivi ubicati pari a 10 sulungs "aratra" (e pascoli di suini) a Wulfred (Vilfredo), Arcivescovo di Canterbury, per l'uso a favore di Christ Church. La concessione prevedeva la condizione "L.S.A.", cioè, Libere sicut Adisham, pertanto, i terreni venivano concessi alla Chiesa citata a patto che la medesima li concedesse con gli stessi obbighi e diritti come era originariamente per Adisham. Come al solito, come ricorre per tante concessioni Anglo-Sassoni, dibattuto è il tema della bontà dell'atto, visto che se vi è Chi lo ritiene "autentico", fermo restando osservazioni in merito ai "nomi dei luoghi", ai "confini", ai "diritti di pascolo dei maiali", Altri, invece, sottolineano "sembra essere un falso modellato" su un altro atto, "rilavorazione del XI secolo". Il testo è in Latino, con indicazione dei seguenti confini in Sassone: "Prima dal Cray al corso d'acqua irregolare. Lungo il torrente sino alla diga della fortezza. Lungo la diga fino all'ansa; dall'ansa lungo la siepe all'angolo del Re. Da lì lungo la siepe, verso il Cray; lungo il Cray sino alla siepe; lungo la siepe sino al 'sentiero del campo'. Da lì lungo la siepe sino al corso d'acqua color cenere; dal torrente lungo la siepe sino alla strada dell'alloggiamento [vale a dire, Watling Street]. Est lungo la strada per lop stagno 'scoffoces'. Poi a nord lungo la strada sino al boschetto. Est dal bosco lungo il confine sino allo stagno delle anatre. A sud dallo stagno a Bursted. Da lì lungo la siepe sino alla strada dell'alloggiamento; lungo la strada sino al palo spoglio. Da lì fuori dal Cray, [su per il Cray] di nuovo al ruscello irregolare.". Vi è una versione lunga ed una versione breve; il testo è il seguente (abbiamo evidenziato in neretto le parti che riteniamo significative):

Versione lunga

"+ In nomine sancti saluatoris Dei et Domini nostri Iesu Christi . Regnante ac gubernante eodem Domino Iesu simulque Spiritu Sancto gubernacula in imis et in arduis disponendo ubique regit . Licet sermo sapientium consiliumque prudentium stabilis permaneat . tamen ob incertitudine temporalium rerum diuinis numinibus muniendo . perscrutando . pro ignotis et incertis euentis stabilienda roborandaque in Deo uiuo et uero sunt . Quapropter ego Coenuulfus gratia Dei rex Merciorum uiro uenerando mihique in Christi caritate summo pontificalis apice decorato . Uulfredo archiæpiscopo dabo et concedo aliquam partem terræ iuris mei quæ mihi largitor omnium bonorum Deus donare dignatus est pro intimo caritatis affectu . ut apostolus ait . Hilarem enim datorem diligit Deus. et hoc est in loco qui dicitur Byxlea .x. aratrorum . in perpetuam possessionem . et hæc terra libera permaneat . preter arcem . et expeditionem . pontisque constructionem . Quod si quisque huic largitioni contradixerit contradicat ei Deus et deneget ingressum cælestis uitæ. Et his limitibus hæc pars telluris circumgyrari uidetur . Ærest up of Crægean on fulan riðe . 7lang riðe oð ðone fæstendic . 7lang dices oð þæt gebyhte . of ðam gebyhte 7lang hagan oð cyninges healh . ðanon 7lang hagan ut on Crægean . 7lang Crægean oð ðone hagan . 7lang hagan oð pæð feld . þanon 7lang hagan oð æsc burnan . of ðam burnan 7lang hagan on casing stræt . east 7lang stræte on scoffocces sæ . ðanon norð 7lang stræte oð lytlanlea . east fram ðam lea 7lang mearce oð enede mere suð rihte of ðam mere to Burnes stede . ðanon 7lang hagan oð casing stræt . 7lang stræte on ðone calewan telgan . ðanon ut on Crægean . up of Crægean eft on fulan riðe. Hæc sunt nomina pastuum porcorum . Helfreðingdenn . Hun bealdinghola . Frumesing leah . Burnes stedes denn . Heanyfre . ðæs gemære is on east healfe spachrycg . on suðan Plumweardincg pearrocas . on westan lind cylene . on norðan Auene. Actum est hoc anno dominicæ incarnationis .dccco.xiiiio. indictione .vi. his testibus consentientibus atque confirmantibus quorum infra nomina notata sunt.
+ Ego Coenuulf gratia Dei rex Merciorum hanc donationis confirmationem signo sanctæ crucis Christi roboraui.
+ Ego Uulfred gratia Dei archiepiscopus consensi et subscripsi.
+ Ego Denebyrht æpiscopus consensi et subscripsi
+ Ego Uulfhard æpiscopus consensi et subscripsi
+ Ego Ælfðryð regina consensi et subscripsi
+ Signum manus Eadberhti ducis.
+ Signum manus Ealhhardi ducis.
+ Signum manus Ceoluulfi ducis.
+ Signum manus Heardberhti ducis.
".

Versione breve

"[A]nno dominice incarnationis .dccc.xv. Ego Cenulfus rex do partem terre iuris mei, in loco qui dicitur Bixlea .x. aratrorum, Wlfredo archiepiscopo ad opus ecclesie Christi, et hec terra libera permaneat, preter arcem, expedicionem, pontis construccionem. Hec sunt nomina pascuum porcorum: Helfrethingden, Hunbealdinghola, Frumesingleah, Burnestedesden, Heanyfre; cuius termini sunt: in oriente spachrig in austro plumuuarding parroc, in occidente lindceolne, et ab aquilone Auene. Si quis huic dono contradixerit, contradicat ei Deus et deneget ingressum celestis uite.".

Successivamente, si legge "Bix" (1086, Domesday Book, v. parte Storica), "Bixle" (Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum Episcopum) (1122 e 1124), "Bexle" (1314), "Bexley Park" (1805), "Bexley Park Wood" (1876, Ordnance Survey Map). Controversa è l'intrepretazione dell'origine, e quindi, del significato del termine. Si tratterebbe, di un composto delle parole dell'Old English "byxe" o "Byxlea" (Albero di bosso - in Latino Buxus - o boschetto di bossi) + Lēah (foresta, bosco, radura, spazio ricavato abbattendo alberi, e successivamente, pascolo, prato), per cui, andrebbe tradotto come "Insediamento realizzato in una radura ricavata in un bosco di bossi" (arboscello sempreverde della famiglia delle Buxaceae e dal legno durissimo, con piccole foglie ovali, lucide, profumate, usato per formare siepi). Tuttavia, quest'ultima interpretazione è contrastata per il fatto che tali piante difficilmente avrebbero attecchito su questi terreni, visto che si tratta di una famiglia di alberi e cespugli sempreverdi nativa dei tropici e subtropici del Vecchio Mondo e dell'America Centrale. Per tale ragione, vale la pena di riportare anche la posizione di Edward Hasted (1797), il quale scrive: "E' scritto negli antichi documenti Bekesley, e deriva il suo nome dalle parole Becc o Beke, che significa un torrente, e Ley, un pascolo .....".

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area si leggono nel "Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum Episcopum" (o Textus Roffensis), in Inglese, "The Book of the Church of Rochester through Bishop Ernulf" (1122 e 1124); sono fornite da William Dugdale in "Monasticon Anglicanum, or, The history of the ancient abbies, and other monasteries, hospitals, cathedral and collegiate churches in England and Wales. With divers French, Irish, and Scotch monasteries formerly relating to England" (1693); da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), alle voci "Lee" (pagine 500-513), "East Wickham" (pagine 546-549); da Edward Hasted in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 2" (1797), alla voce "Parishes: Bexley" (pagine 162-183); si leggono in "A Topographical Dictionary of England" (1848), alla voce "Bexley (St. Mary)" (pagine 228-233); nel "Cartularium saxonicum: a collection of charters relating to Anglo-Saxon history" (1883-1893); sono fornite da Anthony David Mills in "A Dictionary of London Place Names" (2010) e "A Dictionary of British Place-Names" (2011); si leggono in "Key to English Place-Names" (University of Nottingham), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse approfondire la tematica, legga: Edward Hasted "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 2" (1797), alla voce "The hundred of Ruxley: Introduction" (pagine 1-2); "Calendar of Wills Proved and Enrolled in the Court of Husting, London: Part 2, 1358-1688" (1890), alla voce "Wills: 41-45 Elizabeth I (1598-1603)" (pagine 725-730); "A History of the County of Kent: Volume 2" (1926), alle voci "Houses of Benedictine monks: The cathedral priory of St Andrew, Rochester" (pagine 121-126) e "Friaries: The Dominican nuns of Dartford" (pagine 181-190). Inoltre, numerosi riferimenti a Bexley nel corso dei secoli sono fatti dai Giornali (Journals) della Camera dei Lords e della Camera dei Comuni.

1. Eventi storici di rilievo

Nell'814, Kenulph, Re di Mercia, avendo assoggettato il Regno del Kent, concesse dei terreni esistenti in "Bixley" a Vilfredo, Arcivescovo di Canterbury, per l'uso a favore di Christ Church. La concessione prevedeva la condizione "L.S.A.", cioè, Libere sicut Adisham, pertanto, i terreni venivano concessi alla Chiesa citata a patto che la medesima li concedesse con gli stessi obbighi e diritti come era originariamente per Adisham. Nel 1086, al tempo del Domesday Book, il nome dell'area è semplicemente scritto come "Bix", che ricadeva nella Hundred di Helmestrei, all'interno della Contea del Kent. La popolazione totale era paria 56 famiglie (dato ampio), di cui 41 nel Villaggio e 15 di piccoli Proprietari, con 3 unità tassabili, ma pare tassate per 2. Vi era terra arabile per 2 gruppi di lavoro del Lord e di 10 uomini liberi, 9 acri di prato, boschi per nutrire 100 maiali, 3 mulini, una Chiesa. Il valore per il Lord era 12 sterline (1066, circa 1070), 20 sterline (1086). Nel 1066, il Lord era l'Arcivescovo della Chiesa di Christ Church di Canterbury, che lo era anche nel 1086, quando era anche "Tenant-in-chief". Ecco il testo del Domesday Book tradotto in Inglese: "In Helmestrei hundred the archbishop himself holds Bix. It was taxed at 3 sulings in the time of king Edward the Confessor, and now for 2. The arable land is . . . . In demesne there are 2 carucates, and 41 villeins, with 15 borderers having 10 carucates. There is a church, and 3 mills of 48 shillings, and 8 acres of meadow, wood for the pannage of 100hogs. In the whole it was worth, in the time of king Edward the Confessor, as well as afterwards, 12 pounds, and now 20 pounds, and yet it pays 30 pounds and 8 shillings.". La Chiesa di St Mary (v. fotografia) risale al XIII secolo (quindi, la struttura di Epoca Normanna venne ricostruita) ed i documenti del 1241 rivelano l'esistenza di una residenza di campagna (Manor house) ad "Hall Place". Nel 1534, Sir John Champneis (o Champneys), Sindaco di Londra, iniziò la costruzione dell'attuale "Hall Place", probabilmente impiegando materiale di risulta proveniente da Monasteri abbattuti. Suo figlio Giustiniano ampliò la casa nel 1556, mentre Robert Austen ne raddoppiò le dimensioni alla metà del XVII secolo. Nel 1593, Henry Lane, morto in tale anno, diede un canone a titolo di rendita pari a 6s. 8d. annui, derivante da terreni a Bexley, a favore dei Poveri della Parish di Lee. Nel 1623, William Camden concesse il Manor di Bexley all'Università di Oxford, che utilizzò i redditi derivanti per finanziare la Cattedra di Storia. Le "Styleman’s Almshouses" vennero erette nel 1755, quando la High Street ospitava case di Mercanti. Negli anni '70 del XVIII secolo, venne costruito un mulino lungo il fiume Cray, insiema all'omonima casa ("Cray House"), con probabilità, la residenza del Proprietario del citato mulino. Nel 1834, vennero fondate le "Bexley National Schools" a Bourne Road. Nel 1848, "A Topographical Dictionary of England" descriveva Bexley (Sy. Mary) come segue: "a parish, in the union of Dartford, partly in the hundred of Lessness, but chiefly in the hundred of Ruxley, lathe of Sutton-AtHone, W. division of Kent, 3 miles (W.) from Dartford; containing, with the hamlets of Blendon, Bridgend, and Upton, 3955 inhabitants. The manor was purchased from the crown in the reign of James I., by the celebrated antiquary William Camden, who conveyed it to the University of Oxford, in trust, to found a professorship of ancient history. The parish comprises 5025 acres, of which 1093 are woodland. The living is a vicarage, rated in the king's books at £13. 4. 7.; patron, Viscount Sidney; impropriators, the coheiresses of Thomas Latham, Esq.: the rectorial tithes have been commuted for £1046, and the vicarial for £700. 10. A chapel of ease was erected on Bexley Heath in 1836, by subscription, aided by a grant from the Church Building Society; and a district chapel was built in 1840 at Halfway-street, at the expense of John Malcolm, Esq., in whom the patronage is vested. The Right Hon. Nicholas Vansittart, on retiring from the chancellorship of the exchequer, was created BaronBexley, March 1st, 1823.". Con l'inaugurazione della stazione, nel 1866, Bexley iniziò la sua espansione. Vennero realizzate delle ville con vasti giardini per ricchi Pendolari ("Parkhurst Estate), a cui fece seguito la realizzazione di case bifamiliari a partire dal 1876. Nel 1882, venne eretta la Chiesa di St. John a Parkhill Road. Nel 1870-1872, l'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson described Bexley come segue: "a village, a parish, and a subdistrict, in the district of Dartford, Kent. The village stands on the Cray river, and on the Lee and Dartford railway, 3 miles W of Dartford; has a r. station with telegraph, a post office under London SE, and a fair on 13 Sept.; and gave the title of Baron to the Vansittarts. ... The parish includes Bexley-Heath and three hamlets. Acres, 5,025. Real property, £25,284. Pop., 4,944. Houses, 1,002. The property is much subdivided. The manor belonged, in the Saxon times, to the see of Canterbury; was alienated, by Cranmer, to Henry VIII.; granted, by James I., to Sir John Spielman; sold by Spielman to Camden the antiquary; and bequeathed by Camden to University college, Oxford, for maintaining a professorship of history. The living is a vicarage in the diocese of Canterbury. Value, £592.* Patron, Viscount Sydney. The church is chiefly early English, with later windows. The vicarage of Bexley-Heath and the p. curacy of Lamorbey are separate benefices. There are a national school, an infant school, alms-houses with £100 a year, and other charities £104.-The subdistrict comprises four parishes. Acres, 12,969. Pop., 13,026.". Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Bexley come segue: "town and par. with ry. sta., W. Kent, on river Cray, 3 miles W. of Dartford and 15 miles SE. of London, 5328 ac., pop. 8793; P.O., T.O., 1 newspaper. Market-day, Saturday.". Tra gli anni '20 e '30 del XX secolo, vi fu una massiccia espansione urbana spinta dalla elettrificazione della ferrovia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, per fortuna, la Cintura Verde a sud ed est venne preservata legislativamente. Ciò, se da un lato, ha limitato la crescita commerciale o residenziale, ha consentito di conservare il fascino di Old Bexley, mantenendo la sua conformazione di Villaggio. Il prefisso "Old" venne aggiunto a Bexley nella seconda parte del XIX secolo per distinguerla dalla nuova area urbana, Bexley New Town o Bexleyheath. Tuttavia, Old Bexley conserva meno del suo passato, visto che diversi edifici del XVIII secolo insistenti sul lato meridionale della High Street vennero abbattuti durante il rinnovamento urbano del 1966. In aggiunta, il vecchio mulino (Old Mill) perì nelle fiamme nello stesso anno, anche se venne ricostruito in copia ed oggi ospita un ristorante ed un pub. A testimoniare il passato, rimangono il pub "King’s Head", le citate "Styleman Almshouses", "High Street House" e "Cray House" e la Chiesa di St. Mary’s The Virgin, ubicata vicino alla fine del orientale di High Street in Manor Road. Non potendo competere con Bexleyheath dal lato commerciale, i negozi di Old Bexley sono stati riconvertiti negli ultimi anni in caffetterie, bar e ristoranti.

2. Manor di Bexley

Nel corso di questa pagina ci siamo soffermati sugli eventi relativi alla originaria concessione Anglo-Sassone dell'814 ed ai dati riportati dal Domesday Book nel 1086. Chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, legga quant'altro riportato da Edward Hasted in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 2" (1797), alla voce "Parishes: Bexley" (pagine 162-183).

Bexley - Visita guidata

Il cartello alla stazione di Bexley

Il cartello alla stazione di Bexley

High Street

High Street

The Millers Arms - Pub

The Millers Arms - Pub

Fiume Cray

Fiume Cray

Casa di John Thorpe

Casa di John Thorpe

Chiesa di St. Mary The Vergin

Chiesa di St. Mary The Vergin

Bexley Village Open Space

Bexley Village Open Space

Freemantle Hall

Freemantle Hall

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