La morte di Enrico VIII fu seguita da una decade disastrosa, con tremende dispute religiose tra chi propendeva per un protestantesimo estremo e chi per un cattolicesimo medioevale. Il dissidio religioso ed il suo uso a fini politici determinarono una situazione di difficile equilibrio. Eduardo VI aveva solo sei anni e suo zio, il Protettore Somerset, un dottrinario liberale, era protestante. Vennero applicate feroci misure persecutorie ed i protestanti, di cui il più influente era Hugh Latimer, convertirono presto molte persone, soprattutto a Londra e nelle contee limitrofe. Nel 1549, Cranmer, che si stava spostando verso il protestantesimo, pubblicò il suo libro di preghiere in inglese, che l'Act of Uniformity impose fosse usato nelle chiese al posto di quelli in latino. Nel frattempo, l'economia del Paese stava peggiorando. I prezzi erano cresciuti, il commercio languiva e le casse del Tesoro erano vuote. Ma Enrico VIII non aveva "alleggerito" la Chiesa di tutte le sue favolose ricchezze: le entrate delle cappelle e le associazioni religiose permanevano. Somerset le confiscò, sebbene molto del bottino finì per arricchirle lui e l'aristocrazia terriera a spese dell'istruzione e Latimer decisamente protestò. Quindi, il numero delle scuole venne ridotto, quelle legate alle gilde (associazioni) vennero soppresse, e le c.d. Edward VI Grammar Schools erano puramente quelle che, come quella di Stratford, vennero rifondate. Al tempo stesso, il fenomeno della recinzione delle terre (enclosure) per l'allevamento delle pecore attuato dagli aristocratici terrieri originò una forte disoccupazione, visto che la terra destinata a pascolo necessitava di meno manodopera rispetto a quella arabile. Nel Paese serpeggiava il malcontento e gli abitanti delle zone arretrate del nord ed ovest erano particolarmente arrabbiati per i rapidi cambiamenti religiosi e l'ingiustificata distruzione di immagini e vetri colorati nelle chiese. Come risultato, vi furono due notevoli sollevazioni nel 1549, la Prayer Book Rebellion in Cornovaglia e Devon, e la Kett's Insurrection contro le recinzioni (enclosure) nel Norfolk. Entrambe vennero soppresse, ma Somerset ne risultò discreditato e sostituito da John Dudley, Duca di Northumberland. In tale Ducato non vi erano forti convinzioni religiose, ma il protestantesimo, per lui e quelli come lui, avrebbe significato profitto, per cui, le chiese vennero private di quelle poche proprietà che ancora possedevano, lasciando loro praticamente solo i calici e le campane. Gli altari di pietra vennero portati via e introdotte tavole di legno per le comunioni. I preti vennero autorizzati a sposarsi, un secondo Prayer Book venne introdotto e la mancata partecipazione alle chiese punita con multe o prigione. La posizione assunta dal Duca di Northumberland incise negativamente sul giovane re, ora un fanatico protestante, ma il precoce ragazzo stava morendo e il prossimo erede poteva essere o la Regina Mary di Scozia o Mary Tudor, entrambe cattoliche. Per tale ragione, egli fece sposare uno dei suoi figli con Jane Grey, un'altra bisnipote di Enrico VII e persuase Edward a fare testamento in suo favore. Ma quando Edward morì nel 1553, il Paese non ebbe nulla a che vedere col Duca di Northumberland e parente acquisita. Il protestantesimo era associato ad avidità, corruzione, malgoverno e miseria, e la Cattolica Maria, figlia dell'Aragonese Caterina, venne acclamata con gioia, persino in gran parte della ormai protestante Londra. Maria Tudor aveva 37 anni, schietta ed inflessibile, si sentì chiamata da Dio a salvare l'Inghilterra dall'eresia e l'Inghilterra non aveva grandi obiezioni ad un ritorno alle posizioni alla fine del regno di Enrico VIII: un Paese cattolico indipendente da Roma. Ma Maria era determinata a ritornare alla posizione esistente all'inizio del regno di suo padre, ed a tal fine, sposò Filippo II di Spagna. Vi furono proteste, ma alla fine del 1554, l'Inghilterra aveva un re spagnolo ed ancora una volta era soggetta al Papa. Occorreva, però, persuadere i protestanti del loro errore. Il De Heretico Comburendo venne riesumato ed iniziarono i roghi: prima i vescovi Hooper a Gloucester, Ridley e Latimer a Oxford, e nel 1556 Cranmer. Poi gente più umile. In totale, perirono nelle fiamme circa 300 persone, vecchi e giovani, uomini e donne, ma non quelli che avevano fatto fortuna spogliando la Chiesa. Gli arricchiti aristocratici terrieri non avevano alcuna intenzione di essere martirizzati, né di restituire i loro terreni. L'ultima parola pronunziata da Latimer a Ridley fu profetica: "We shall this day light such a candle by God's grace in England as, I trust, shall never be put out". In semplici termini, la loro fiamma non avrebbe cessato di ardere! Infatti, i roghi di Smithfield, dove perirono la maggior parte delle persone, assicurarono il trionfo del protestantesimo in Inghilterra. Persino in tale era, brutale e priva di sensibilità, gli Inglesi erano disgustati da quei roghi giornalieri e nell'anno seguente il libro di John Fox, Book of Martyrs, sarebbe divenuto influente come la Bibbia. Ma tali roghi non furono l'unica causa dell'ira inglese (peggiori crimini vennero perpetrati in Olanda in nome della religione!!!). Dieci anni prima, l'Inghilterra era una nazione fiera ed indipendente, ora era ridotta ad una provincia spagnola soggetta al Papa. La Francia era il nemico tradizionale, ma ora era la Spagna con la sua odiata Inquisizione, e l'umiliazione finale giunse quando l'Inghilterra venne trascinata dalla Spagna nella guerra contro la Francia, che comportò solo la perdita di Calais. Nessuna meraviglia, quindi, che quando morì Maria nel novembre 1558, odiata, infelice, ma fortemente convinta di aver fatto il bene per la sua gente, questa, al contrario, danzò e fece festa nelle strade di Londra e bevve alla salute della nuova regina Elisabetta I.
Persecuzioni religiose a danno dei cattolici e roghi!