Il periodo 1310-1314 è alquanto problematico, pertanto, è bene soffermarsi un attimo per sintetizzare gli eventi salienti, ai nostri fini. Il 16 marzo 1310, il giovane figlio di Eduardo I, Eduardo II, consentì l'elezione di un comitato di 21 baroni in qualità di "Lord Ordainers" al fine di riformare il sistema di governo. Nel frattempo, l'esercito inglese si spinse nel sud della Scozia, ma non riuscì a penetrare nel nord. Nell'agosto del 1311, il Parlamento pubblicò le "Ordinances", in base alle quali, i Lord Ordainers sostituirono il Re nel governo effettivo dell'Inghilterra. A peggiorare le cose, gli Scozzesi, capeggiati da Robert the Bruce, attaccarono il Northcumberland e bruciarono Corbridge. Nel gennaio 1312, Eduardo II trasferì la Corte a York e si preparò a combattere i baroni ribelli. Il 19 giugno, Thomas, secondo Conte di Lancaster e capo dei ribelli, ordinò l'uccisione di Piers Gaveston, favorito del Re. Gli Scozzesi, sempre capeggiati da Robert the Bruce, attaccarono Durham. Il 22 dicembre, il Conte di Lancaster ed i suoi seguaci rifiutarono una proposta di perdono avanzata da Eduardo II. Il 13 gennaio 1313, i militi di Robert the Bruce scacciarono gli Inglesi da Perth (Scozia). Nell'ottobre dello stesso anno, Eduardo II perdonò i baroni ribelli, visto che avevano chiesto scusa pubblicamente. Robert the Bruce riconquistò l’Isola di Man, sottraendola agli Inglesi. Nel maggio 1314, gli Inglesi invasero nuovamente la Scozia: il 24 giugno successivo, nella battaglia di Bannockburn gli Scozzesi guidati da Robert the Bruce sconfissero gli Inglesi di Eduardo II. Pertanto, gli Scozzesi riconquistarono la loro indipendenza e si spinsero in Inghilterra sino nello Yorkshire. A peggiorare la situazione, gli Scozzesi sostennero le tribù celtiche dell'Irlanda, facendo terminare il breve periodo di prosperità di questa e limitando tantissimo il potere degli Inglesi. Da questo momento inizia un lungo periodo di indipendenza della Scozia, che porterà ad un'alleanza con la Francia che durerà due secoli. In aggiunta, a settembre vi fu anche una rivolta Gallese a Glamorgan. L'oligarchia dei Baroni non durò a lungo, a causa della loro rudezza ed egoismo, che portarono tanti dalla parte del Re: nel 1322, a Boroughbridge, i Baroni vennero sconfitti ed il Parlamento dichiarò l’invalidità delle loro Ordinances, in quanto carenti dell’approvazione reale. Eduardo II non potè, tuttavia, godere della vittoria, visto che venne assassinato, sembra per una congiura ordita da sua moglie e dal suo amante. Il nuovo giovane Re, Eduardo III, forte fisicamente ma non intelligente come suo nonno Eduardo I, era attratto dalle guerre piuttosto che a badare ai problemi reali del Paese e della sua gente. Tuttavia, profittò della rapida e crescente prosperità dovuta alla produzione ed esportazione di vestiti di lana: in sostanza, la ricchezza portò ad una povertà di valori spirituali ed Eduardo III sfruttò il momento coniugando nazionalismo con materialismo: dopo un tentativo infruttuoso di risottomettere la Scozia, diresse lo sguardo verso l’allora debole Francia feudale, talché nel 1337 iniziò la Guerra dei Cento Anni. Gli Inglesi, almeno gli uomini liberi furono attratti da questo primo tentativo nella loro storia di estendere la nazione inglese al di là dei confini delle Isole britanniche, visto che tutti ne avrebbero tratto vantaggi:
Di norma, il re finanziava le spese agevolmente, disponendo delle entrate provenienti dalle sue proprietà immobiliari, dalle corti di giustizia, dai diritti feudali, dai dazi doganali. Tuttavia, una guerra su vasta scala richiedeva molto danaro ed il Parlamento, per le ragioni anzidette, non era contrario. La necessità di frequenti riunioni a tal fine, portarono, da un lato, ad un incremento del potere reale, dall'altro, all'autonomia dell'House of Commons, che si distinse da quella dove si riunivano i baroni (House of Lords). I prelati di livello minore cessarono di partecipare alle riunioni, cosicché la House of Commons divenne una Camera interamente composta da laici. I primi venti anni della Guerra dei Cento Anni furono un vero successo: la vittoria di Crécy (1346) fu seguita dieci anni dopo da quella del figlio di Eduardo III, detto "Black Prince" a Poitiers. A seguito delle devastazioni apportate prima dal padre e poi dal figlio ad intere province francesi, i Francesi furono costretti ad accettare un trattato di pace che li privava di Calais, Ponthieu e dell'intero sud-ovest della Francia (1360). Tutto ciò, nonostante che l'Inghilterra avesse patito una terribile pestilenza (Black Death), tanto che tra il 1348 ed il 1349, la popolazione inglese quasi venne dimezzata, passando da quattro milioni a poco più di due!!!! E’ facile intuire le conseguenze sociali ed economiche derivanti da tale disastro: terre non più coltivate, prezzi dei prodotti agricoli alle stelle, lavoratori liberi che reclamavano salari maggiori, servi ancora soggetti ai padroni che reclamavano la libertà. A dispetto di tali istanze, con degli statuti, i salari vennero mantenuti forzatamente bassi e l’emancipazione dei servi venne evitata, il che alimentò il malcontento generale, che si aggiunse al risentimento verso la Chiesa, tacciata di lusso e corruzione, esattamente non contro i preti, generalmente poveri, ma contro i monaci, i frati e quelli che procacciavano indulgenze papali, se non addirittura contro il Papa. Tale risentimento ebbe espressione in John Wycliffe ed i suoi seguaci, detti "Lollards", precursori della Riforma. Nel frattempo, la guerra era ricominciata, con ulteriore impoverimento della popolazione per le imposte finalizzate al finanziamento del conflitto. Il già citato figlio di Eduardo III, il Black Prince morì nel 1373, talché il virtuale successore sarebbe stato John of Gaunt, Duca di Lancaster. E’ bene sottolineare che mentre in epoca normanna, la nobiltà era formata da numerosi piccoli conti e pochi baroni, Eduardo III nominò i suoi figli duchi reali, che grazie ai loro matrimoni assorbirono enormi patrimoni. Conseguentemente, si creò una limitata classe di nobili potentissimi e ricchissimi, mentre John of Gaunt assunse il controllo del Parlamento pieno di suoi sostenitori. Eduardo III morì nel 1377, mentre delle conquiste francesi non rimaneva che Calais e quache piccolo paese sulla costa occidentale. John of Gaunt continuò la guerra per conto di suo nipote, Riccardo II, che aveva solo 11 anni, mentre il Parlamento introdusse una tassa su ogni maschio ultrasedicenne. Si trattò della miccia che scatenò il rogo: nel 1381, i contadini insorsero in tutto il Paese (Peasants’ Revolt), reclamando l'abolizione della tassa e della servitù. Alcuni di essi marciarono su Londra, dove vennero sostenuti da alcuni cittadini; il Palazzo di John of Gaunt venne saccheggiato e l'Arcivescovo assassinato e fu solo il coraggio del giovane re ad impedire ulteriori distruzioni, promettendo di far accogliere le loro richieste, facendo disperdere i rivoltosi; tuttavia, passato il pericolo, il governo dimenticò le promesse fatte e fece impiccare i capi della rivolta (es. Wat Tyler). Come si vede, il regno di Riccardo II fu la "fotocopia" di quello di Eduardo II. I c.d. "Lords Appellant" capeggiati da suo zio Gloucester e suo cugino Henry Bolingbroke, figlio di John of Gaunt, imposero l'uccisione o l'esilio dei loro oppositori. Tuttavia, Riccardo II riuscì a riaffermare il suo potere (1397), facendo arrestare i Lords Appellant: condannati per cospirazione, Gloucester venne ucciso ed Henry esiliato. Alla morte di John of Gaunt, Riccardo II acquisì il Ducato di Lancaster, ma divenne dispotico, inimicandosi i suoi sostenitori, tanto che tornato Henry, che reclamava la sua eredità, Riccardo II dovette arrendersi ed abdicare (1399) in favore di Henry.
l declino del livello di vita nel XIV secolo trova riscontro nell'arte, visto che sebbene non manchino realizzazioni davvero pregevoli relative al Gotico decorato, in generale, denotano un eccesso di decorazioni e le figure ritratte nelle vetrate sono una serie monotona di Santi o soldati. Quel che importa, è che questo secolo segna il trionfo della lingua inglese. Il Latino era la lingua dei religiosi colti, e dalla conquista normanna era stato quella delle classi elevate, mentre l’Inglese era relegato a lingua degli umili, dei campagnoli. Tuttavia, nel corso di tre secoli, queste persone ignoranti avevano semplificato il linguaggio, smussato la sua cadenza, rendendolo un mezzo di comunicazione estremamente flessibile, arricchito con parole latine e francesi. L'Inghilterra, nel frattempo, si trovava nel mezzo della guerra con la Francia e nel 1362, l'Inglese prese il posto del Francese come lingua usata nelle corti di giustizia e dal 1385, lo stesso successe nelle scuole. Erano gli anni in cui cresceva Geoffrey Chauser, che avrebbe scritto il primo grande poema in Inglese. Il mutamento linguistico precedeva quello sociale, visto si percepiva un’aria di cambiamento, i servi si avviavano a conquistare la libertà: non è un caso che uno dei ventinove pellegrini dei Canterbury Tales fosse uno "yeoman" (In the past, a man who was not a servant and owned and cultivated (= grew crops on) an area of land. – Cambridge Advanced Learner's Dictionary). A questo punto, la successione degli eventi dimostra come se, in epoca normanna, i Baroni avevano tentato di rendersi semi-indipendenti dalla corona, nel XIII secolo, avevano cercato di accaparrarsi il potere del governo centrale, nel XIV secolo avevano guadagnato il controllo della House of Commons, ora, al principio del XV secolo, uno dei loro, aveva acquisito la Corona: Henry IV fu il primo dei Re di Lancaster (1399-1413) ed i Lancaster avevano soppiantato i Plantageneti!!! Tuttavia, la posizione dei Henry IV era precaria, essendo Re per conquista ed elezione, non per successione ereditaria, essendo il vero erede al trono il giovane Edmund Mortimer, Conte di March, discendente da un fratello di John of Gaunt. Per tale ragione, Henry IV dovette sottostare al Parlamento, il quale allo stesso modo sottostava ai "peers" (In Britain, a person who has a high social position and any of a range of titles, including baron, earl and duke, or a life peer. - Cambridge Advanced Learners' Dictionary), i quail, perciò, accrebbero il loro potere nei confronti della Corona, come pure ebbero la possibilità di unire eserciti privati di "retainers" (Old use - A servant who has usually been with the same family for a long time. - Cambridge Advanced Learner’s Dictionary). Per conciliarsi con la Chiesa, Henry IV accettò l’atroce statuto “De Heretico Comburendo” indirizzato contro i Lollards, facendo così iniziare le persecuzioni religiose ed il rogo degli eretici.
Tale soggezione, tuttavia, non evitò ribellioni, la maggiore delle quali fu quella dei Percies del Northumberland, alleati degli Scozzesi e Gallesi sotto Owen Glendower. Nonostante la sconfitta dei ribelli, i restanti anni del regno di Henry IV non furono per lui sicuri.
Anche suo figlio Henry V fu un persecutore dei Lollards, e persino un suo amico, Sir John Oldcastle, venne impiccato. Per distrarre l’attenzione, rinnovò la sua rivendicazione del trono francese, e invase la Francia, in cui imperava la guerra civile. Dopo una brillante vittoria a Agincourt nel 1415, impose un trattato di pace secondo cui sposava la figlia del Re di Francia e veniva riconosciuto suo erede.
Dopo due anni entrambi morirono, lasciando la corona di entrambi i Paesi al giovanissimo Henry VI. Tale situazione assurda unita al nascente nazionalismo francese impersonato da Giovanna d'Arco, portò nel 1453 a far rimanere solo Calais nel possesso inglese. Era la fine della Guerra dei Cento anni in Francia, seguita in Inghilterra dalla trentennale Guerra delle Due Rose.
Durante il periodo di minor età di Henry VI, mentre si perdeva la Francia, il Parlamento rapidamente aumentò il suo potere, acquisendo il diritto di emanare atti (Bills), invece di mere petizioni, a causa dell’assenza del Re, limitando gli elettori dei Commons a 40 freeholders (proprietari terrieri). Due fazioni rivali lottavano per il suo controllo: da un lato, i Lancastriani, capeggiati dai Beaufort discendenti di John of Gaunt, e Margherita, regina di Henry, lo stesso Henry VI; dall’altro, i Yorkisti, capeggiati dal Duca di York, che riteneva che sua madre avesse ereditato il diritto di Mortimer al trono, e il Conte di Warwick, il soggetto più potente d'Inghilterra. Nel 1453, Margherita diede ad Henry VI un figlio, e due anni dopo scoppiò una guerra civile ferocissima: la Rosa rossa di Lancaster contro la Rosa bianca di York. Ognuna delle due parti celebrava le sue vittorie con esecuzioni collettive degli ostaggi, esecuzioni legalizzate dal Parlamento dominato dai rispettivi sostenitori. Come in precedenza i Lancaster avevano soppiantato i Plantegeneti, ora gli York avrebbero soppiantato i Lancaster. Evitando di ripetere tutte le battaglie, basti sapere che il Conte di Warwick, vittorioso, aveva ottenuto che il nuovo Duca di York fosse incoronato come Eduardo IV, in quanto investito dal Parlamento del titolo di vero erede al trono di Riccardo II. Allo stesso modo, la Casa di York acquisì il controllo del Parlamento, visto che la maggior parte dei nobili che ne facevano parte erano periti in battaglia, o uccisi o giustiziati ed i loro possedimenti ed entrate, confluiti nelle rendite reali. Quindi, Eduardo IV non dipendeva più dal sostegno finanziario del Parlamento. Tuttavia, se da un lato Eduardo IV non dipendeva dal Parlamento, al tempo stesso doveva il suo trono a Warwick e fu inevitabile che il contrasto si spostasse tra i nuovi due contendenti. Sposando una vedova di non elevato rango sociale e rendendo più potente la sua famiglia, Eduardo IV offese Warwick, che unì le forze con la Regina Margherita, ma nel 1471 Warwick fu ucciso a Barnet ed un mese più tardi l'esercito di Margherita venne sconfitto a Tewkesbury. Il suo figlio, il Principe Eduardo venne catturato ed ucciso, e suo padre Henry VI, ucciso nella Torre di Londra. Rimase solo un Lancastriano pretendente al trono, Henry Tudor, Conte di Richmond, figlio di un cavaliere gallese che aveva sposato Margherita Beaufort; ma era solo uno scolaro che viveva in Francia. Per il momento, Eduardo IV non aveva nulla da temere dai Lancastriani, e lo scontro divenne intestino all'interno della Casa di York. I suoi due più giovani fratelli, i Duchi di Clarence e Gloucester, erano interessati entrambi alla corona; Clarence, venne accusato di tradimento, rinchiuso nella Torre di Londra ed ivi giustiziato. Non si sa il ruolo di Gloucester a riguardo. Eduardo, che nel frattempo aveva acquisito popolarità tra i Londinesi, avendo restaurato un poco di ordine, morì nel 1483. Gli successe Eduardo V, il più vecchio dei suoi giovani figli, che comunque essendo dodicenne, ebbe suo zio Gloucester come protettore. Ma Gloucester voleva essere Re: si liberò dei sostenitori di Eduardo V, sostenne che questi fosse illegittimo, e persuase il Parlamento ad incoronarlo Re, come Riccardo III, invece del nipote. Cosicché i due giovani principi vennero prontamente assassinati nella Torre di Londra. Fu il segnale finale della Guerra civile. Nel 1485, Henry Tudor, divenuto ventiseienne, giunse a Milford Haven, marciò attraverso il Galles, rafforzandosi per il sostegno di contadini. A Bosworth nel Leicestershire venne combattuta l'ultima battaglia: Riccardo III venne ucciso ed Henry incoronato sulla scena della sua vittoria. La Guerra delle due Rose era finita e la discordia iniziata con la deposizione ed uccisione di Riccardo II venne risolta quando i Lancaster e gli York vennero uniti dal matrimonio di Henry VII con la figlia di Eduardo VI, Elisabetta, una riconciliazione simboleggiata dalla rosa rossa e bianca della House of Tudor. Questo secolo (XV) di guerre all'estero ed interne, di clero corrotto, di principi rapaci, non aveva prodotto grandi uomini, sicché il progresso era stato non spirituale ma materiale, dimostrato dalla produzione manifatturiera della lana e del commercio estero. Non c'era un poeta inglese paragonabile a Geoffrey Chaucer ed è significativo che il maggiore lavoro letterario del tempo, "Morte d’Arthur", fu una prosa romanza dei Cavalieri della Tavola Rotonda scritta in prigione da un cavaliere Yorkista, Sir Thomas Malory, colpevole di furto, estorsione, violenza carnale e tentato omicidio. In tutto il Paese, si erigevano nuove chiese e le vecchie venivano allargate nello stile Perpendicolare Gotico, tipico dell'Inghilterra, simbolo forse del suo nazionalismo insulare e presagio della religione nazionale.
Guerre interne ed esterne