Mutazioni urbane
7/12/2012 - East London Tech City
Nel 2008, una quindicina di società operanti nel campo della comunicazione, dell'alta tecnologia e del web operavano nell'area detta "Silicon Roundabout" nella zona di est di Londra, per la precisione nel circondario di Old Street. Era chiaro il riferimento alla "Silicon Valley" Californiana. Per favorire il processo di crescita di tale hub tecnologico (con un'estensione da Shoreditch fino a Olympic Park di Stratford), il Primo Ministro David Cameron, il 4 novembre 2010, tenne un discorso finalizzato a sostenere lo sviluppo di tale hub tecnologico di modo che potesse rivaleggiare con la citata "Silicon Valley" Californiana. L'area venne denominata "East London Tech City". Negli approfondimenti trovate il collegamento per poter leggere tutto il testo del discorso, qui riportiamo la sua parte finale, particolarmente significativa:"Businesses coming together, using their expertise and applying their resources to making London a centre for innovation for putting Britain on the path to economic dynamism. .... And that's why I believe Britain can have such a strong, positive and confident future.". Come si vede, gli Inglesi avevano (ed hanno) le idee chiare (e non annebbiate come noi Italiani!! Un Paese è competitivo, è dinamico, cresce, quando riesce ad attrarre e combinare il meglio, orientandolo ai propri fini. Non meraviglia, perciò, che colossi dello stampo di Google, Intel, Vodafone, Amazon, facebook abbiano risposto all'appello, affiancate da migliaia di start-up che danno lavoro a decine di migliaia di addetti. In aggiunta, la Tech City londinese mira ad attrarre anche società di altri Paesi, comprese quelle della Silicon Valley, tenendo conto che queste possono trovare a Londra personale competente e professionale ed un forte sostegno da parte della P.A., senza il pesante fardello della burocrazia (direbbero in Sardegna "Capito mi hai?"). Si aggiunga, che la Tech City vanta partner accademici del calibro dell'Imperial College London, Loughborough University, City University London e University College London. E' bene osservare che, comunque, vi sono state anche voci contrarie, come quella di Sir James Dyson, un designer ed industriale britannico, fondatore della Dyson (aspirapolveri, lavatrici, asciugatori, ecc.), noto soprattutto per aver inventato l'aspirapolvere senza sacchetto (Dual Cyclone), il quale ha più volte criticato il governo in merito alla destinazione di risorse cercando di attrarre società internazionali, invece di aiutare le start-up e le società di hardware, che hanno un potenziale molto più elevato di quelle di software e le Internet companies. Infatti, molte società non sono produttori di tecnologia, ma semplicemente media companies che usano la tecnologia prodotta altrove: "Government money is going into Silicon Roundabout [Tech City] and other areas, but not into the production of hardware ... The hardware trade is growing at a much faster rate around the world than social media or any of the sorts of things at Silicon Roundabout ... Apple's success is not based on software at all, it's based on hardware. All the other top twenty hardware companies are growing at a much faster rate than the Googles and Microsofts of this world, so much so that they are getting into hardware ... [The government] shouldn't forget the production of hardware, the manufacturing jobs it creates, the exports it creates and that is growing at a much faster rate than social media or software.".
APPROFONDIMENTI
Prime Minister announces East London 'tech city' to rival Silicon Valley
www.culture.gov.uk/news/news_stories/7540.aspx
East London marked to rival Silicon Valley
www.ft.com/cms/s/2/021d0a9a-2b1b-11e0-a65f-00144feab49a.html#axzz2Dv3mzkkg
tcio - Tech City Investment Organisation
www.techcityuk.com/#!/home
Mappa
www.techcitymap.com/index.html
James Dyson criticises government focus on software and Tech City
http://news.idg.no/cw/art