Problemi economico-sociali
La Repubblica - 23/01/2008 - La Londra dei ricchi e poveri un "muro" tra centro e periferia -di Enrico Franceschini
Inaugurata alla fine del 1986, durante il governo di Margaret Thatcher, la M25, una lunghissima tangenziale di 200 chilometri, doveva ridurre il congestionato traffico del centro ed agevolare gli spostamenti verso la periferia; non solo tali obiettivi non sono stati raggiunti, tanto che viene definita "the road to hell", la strada per l'inferno, a causa degli "infernali" ingorghi, ma peggio ancora questo nastro di asfalto simboleggia ormai una separazione economica di fatto, rappresentando il confine visivo tra i ricchi ed i poveri, tra chi può spendere e sperperare sterline nei lussuosi negozi del centro e chi ha seri problemi di bilancio, che non gli consentono di arrivare al fine mese. Il problema non è squisitamente londinese, visto che riguarda la società capitalistica, e di riflesso, le metropoli. Infatti, non sono tanto le città contemporanee a dover essere messe sotto accusa, ma un modello di società che, come ha osservato l'Architetto Massimiliano Fuksas, nell'articolo di spalla, "crea una piccola parte di molto ricchi e una grande parte di molto poveri .... Non è vero che gli inglesi sono tutti ricchi. Ci sono moltissimi poveri. Londra, Parigi, non sono migliori delle nostre città. Ho visto periferie di grandi città inglesi terribili. Ma questa è una realtà che tocca ormai tutti i paesi d'Europa ..... E oggi si sta allargando la frattura tra ricchi e poveri: sono gli effetti di una società che neanche il più capitalismo serve a spiegare, fondata sul consumo, sull'arricchimento personale e indiscriminato. E questi sono i risultati .... La questione vera è che bisogna dare alla gente la possibilità di sopravvivere. Che i guru dell'economia, i teorici del liberalismo, ci dovrebbero finalmente dire che cosa bisogna fare per dare a tutti la possibilità di sopravvivere. Allora si risolverebbe anche il problema delle città".
Se le statistiche indicano che la ricchezza tende sempre più a concentrasi all'interno dell'anello rappresentato dalla M25, nel suo ambito, vi è una porzione, rappresentata dal West End, che è immensamente ricca, tanto che Sir Stuart Rose, amministratore delegato della nota catena di magazzini britannici Marks & Spencer, ha dichiarato: "non ho mai visto un'economia così polarizzata. I ricchi sono sempre più ricchi, nel West End non ci sono abbastanza diamanti per rispondere alla domanda. Ma i poveri sono sempre più poveri, fuori da Londra è una vita completamente diversa". Pertanto, dalla formula tradizionale "avere e non avere" si è passati a quella "avere molto o non avere nulla". Quindi, la realtà è che la M25 è divenuta la "frontiera tra due nazioni o almeno il confine di un paese diviso a metà". E' vero che "Ci sono linde zone residenziali appena fuori dalla tangenziale e quartieri piuttosto miserabili appena dentro .... tuttavia, nonostante i ghetti e la degradazione, la 'città' dentro l'anello è in media immensamente più ricca di quella di fuori .... La notizia è che il gap si allarga ... Il numero dei milionari (ndr nell'arco di un decennio) è triplicato ... e il 51% vivono a Londra. Dove una casa su venti, grazie al boom immobiliare degli ultimi anni vale un milione di sterline .... Petrolieri russi, sceicchi arabi, nuovi ricchi cinesi e indiani, tutti vogliono abitare a Londra, insieme a milioni di immigrati senza quattrini... L'acclamato boom della 'Cool Britannia' degli anni del blairismo è stato e rimane il boom di Londra: andate fuori dall'anello e vedrete un paese meno luccicante, di cui essere meno invidiosi. Così, alla fine di un viaggio lungo la M25, dove si transita gratis, basta entrare con l'auto in centro, 12 euro di pedaggio al giorno, per rendersi conto che il confine esiste, eccome: te lo ricordano la Bentley con l'autista, la Ferrari gialla (rossa ce l'hanno tutti), la folla che si accalca tra le vetrine di Bond Street. Può darsi che prima o poi la festa finisca: la campanella che dalla borsa di Wall Street fa tremare i mercati finanziari di tutto il mondo con le sue ansie di recessione suona anche per loro, per gli abitanti dell'anello d'oro londinese. Ma i 200 chilometri di tangenziale, per adesso, segnano ancora la celebre incipit di Dickens in 'A tale of two cities' (La storia di due città): 'Erano i giorni migliiori, erano i giorni peggiori, era la primavera della speranza, era l'inverno della disperazione, ogni futuro era davanti a noi, e futurno non avevamo'".