Gli Inglesi, si sa, sono grandi consumatori di birra, la quale, nel corso degli ultimi quaranta anni ha manifestato una tendenza all'incremento notevole del prezzo della pinta consumata al pub. Poiché anche noi Italiani, ormai, prediligiamo tale bevanda alcolica (non solo se residenti nel Regno Unito), è opportuno approfondire il tema, visto che i prezzi di una pinta sono divenuti eccessivi, soprattutto per quelli colpiti duramente dalla crisi economica.
Immaginate, infatti, la condizione di una famiglia inglese, i cui membri siano soliti frequentare il pub di zona: anche una sola pinta a testa a serata rappresenta un capitale calcolato a livello mensile (3 sterline x 4 persone x 30 giorni di consumo = 360 sterline!!!). Pertanto, riteniamo utile sintetizzare alcuni dati che evidenziano cosa sta accadendo e fanno presagire cosa potrà succedere, precisando che nel lontano 1979, una pinta costava solo 48p.
Osserviamo i dati della tabella, basata su dati diffusi da The British Beer & Pub Association, la principale Organizzazione Britannica del settore, i cui membri rappresentano il 96% della produzione di birra del Regno Unito ed i 2/3 dei proprietari dei 52.000 pubs britannici. La tabella, che copre il periodo successivo, mostra come nell'arco di trenta anni, il prezzo si è più che sestuplicato: da 0,57p del 1981, si è passati a 1,40p nel 1991, a 2,04 nel 2001, a 3,06p nel 2011. L'incremento è notevolmente superiore alla media del tasso d'inflazione dello stesso arco di tempo. Anche il fisco ha inciso, visto che una pinta consumata al pub è gravata imposte del 77% più elevate rispetto al 1997. L'incremento del prezzo della pinta causato dall'inflazione e dall’imposizione, affiancato dalla crescita delle esigenze dei frequentatori di pub, che pretendono un locale carino, del cibo accettabile e dei servizi igienici puliti ed efficienti, ha messo in difficoltà i proprietari e gestori dei pubs, che stanno cessando le loro attività ad un ritmo settimanale pari a 29, anche perché si è ampliata la differenza tra il prezzo della birra consumata al pub rispetto a quella dei supermercati. Situazione in prospettiva è ancora peggiore, visto che stando gli attuali tassi di incremento dell'inflazione, si stima che nel 2018, una pinta di birra raggiungerà le 4 sterline. Con la ovvia conseguenza che gli Inglesi saranno costretti a consumare la birra comprata nei supermercati a casa davanti al televisore!
Quindi, non è un caso che The British Beer & Pub Association abbia richiesto di porre un freno all'incremento dei tributi sulla birra, che comprimendo i consumi, penalizzano un settore trainante dell’economia britannica, proprio in un momento in cui occorre sostenere l’occupazione a causa della crisi economica. Senza dimenticare l’aspetto socializzante dei pubs, visto che bere assieme è fonte di allegria, tenuto conto della tendenza alla depressione di molti, bere da soli a casa …. La prospettiva, quindi, è quella di ulteriore chiusura di pubs, con nuova disoccupazione e conseguente contrazione delle entrate fiscali! Quindi, il governo britannico non può sottovalutare l’impatto del settore birraio sulla formazione del reddito nazionale, sulla base dei seguenti dati diffusi dall’Organizzazione sovracitata:
Proprio perché il prezzo di una pinta consumata al pub comincia ad essere eccessivo, l'Organizzazione sovracitata si è mostrata d’accordo, sia pure tiepidamente, all'introduzione di ulteriori misure nella fornitura di birra al pubblico, in particolare un bicchiere pari a 2/3 di pinta (two-thirds of a pint measure).
Quindi, abbiamo effettuato un sondaggio per verificare quale sia la posizione del pubblico (Italiani ed Inglesi che conosciamo), in merito al problema: la maggior parte delle persone si dichiara d'accordo all'utilizzo di bicchieri di capacità inferiori alla pinta britannica. In particolare, il 37% si è dichiarato molto d'accordo, il 29% d'accordo, il 12% indifferente, il 14% contrario ed l'8% molto contrario.