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Londra vissuta dagli Italiani ...

Jersey

Storia
La presenza umana è accertata circa 250.000 anni fa, quando gruppi di cacciatori usavano le grotte a La Cotte de St Brelade (uno dei più importanti siti paleolitici in Europa) come base per cacciare i mammut. Si trattava di nomadi, fino alla creazione di insediamenti durante il Neolitico, caratterizzato dalla costruzione di siti funerari rituali, noti come dolmen. Si svolgevano dei traffici con la Bretagna e la costa meridionale dell'Inghilterra. Inoltre, gli antichi cacciatori preistorici hanno lasciato pietra focaia e pura pietra a La Cotte à la Chèvre (Goat's Cave), sulla costa settentrionale di St Ouen. Altre tracce del periodo preistorico sono rappresentate dai resti di una grande foresta francese risalente a 10.000 anni fa, quando Jersey era ancora legata al continente, che possono ancora essere ammirati, in caso di bassa marea, a St Ouen. Gli originari abitatori di Jersey, i cacciatori citati, vennero soppiantati da gente neolitica, che occupò l'isola e che edificò monumenti funerari, come a La Hougue Bie, dove si trova una tomba risalente al 3.000 A.C. Durante il periodo romano, il Cristianesimo raggiunse Jersey, sebbene vi sia limitata evidenza di attività dei Romani sull'isola. Fu St Helier, eremita e martire, che fece attecchire il Cristianesimo a Jersey nel VI secolo. Questi visse a sud di Elizabeth Castle e si pensa che sia stato ucciso dai pirati sassoni nel 555. Seicento anni dopo, in suo onore venne eretto sulla roccia in suo onore l'Hermitage. Si sa che diversi santi celtici, come Samson e Branwaldr agirono nell'area e che Carlo Magno inviò un suo emissario nell'isola, che venne chiamata Angia nell'803. Per la sua posizione Jersey è stata sempre vulnerabile agli attacchi dei pirati, ma fu un popolo vichingo, i Normanni, tra il IX ed il X secolo ad apportare continui saccheggi ed a conferire il nome attuale. Il Re francese Carlo il Semplice si accordò col loro capo, Rollo, il quale, in contropartita della pace, ottenne le terre che circondavano Rouen, divenute poi "Normandia". Questo accordo rappresenta la base dei rapporti tra Jersey e la Francia. Il figlio di Rollo, Guglielmo, sarebbe divenuto Duca di Normandia, e perciò, col titolo incorporò le Isole del Canale nel Ducato. Non a caso, tante leggi risalgono al periodo normanno tra il 933 ed il 1204. Le Isole del Canale rimasero politicamente legate alla Bretagna fino al 933, quando Guglielmo Longsword, Duca di Normandia, si impossessò del Cotentin (penisola della Normandia occidentale) e delle Isole e le aggiunse al suo dominio. Nel 1066, il Duca Guglielmo II di Normandia sconfisse il Re inglese Harold nella celeberrima battaglia di Hastings, divenendo Re d'Inghlterra, sebbene continuò a trattare la Francia come dominio separato. Le Isole del Canale continuarono a far parte del Ducato di Normandia fino al 1204, quando il Re Filippo Augusto di Francia, a seguito di una guerra vittoriosa, sottrasse il Ducato al Re Giovanni d'Inghilterra. Le Isole, tuttavia, rimasero nel possesso del Re e divennero dipendenza della Corona inglese. Tuttavia, nei secoli seguenti, le frequenti guerre tra i due Stati esposero sempre Jersey, a causa, non solo della sua prossimità alle coste francesi, ma anche per il fatto che essa rappresentava la prima linea difensiva ad eventuali invasioni francesi, il che spiega le numerose strutture difensive di vario tipo che si ritrovano in tutta l'isola. Per difendere il lato orientale dell'isola, lo stesso Re Giovanni ordinò l'erezione di un castello (Mont Orgueil Castle), che domina il porto di Gorey, che rappresentò la principale cittadina del tempo. Tale fortificazione, però, non impedì un tradimento che condusse, nel 1461, ad una dura occupazione francese di sette anni, terminata grazie all'arrivo della flotta inglese. I progressi dell'artiglieria resero vulnerabile questo castello, pertanto, nel secolo XVI venne eretto Elizabeth Castle, che trasse il nome dalla Regina della dinastia Tudor e svolse la funzione di proteggere St Helier che si espandeva. In aggiunta, negli anni '70 del XVIII secolo, tutta la costa venne protetta realizzando delle torri. Il crescente uso della polvere da sparo in battaglia impose modifiche alle fortezze esistenti e portò alla costruzione di una nuova, per proteggere St Aubin's Bay. La "militia" di Jersey venne riorganizzata a livello municipale (Parish) ed ogni unità amministrativa venne dotata di due cannoni, normalmente ospitati nella chiesa (quello di St Peter si può ancora vedere ai piedi di Beaumont Hill). La produzione di maglieria divenne così elevata che pose a rischio la capacità di produrre cibo per l'isola, tanto da originare un intervento legislativo in materia. Nel frattempo, la pesca cresceva di importanza, coinvolgendo sempre più abitanti di Jersey: le barche lasciavano l'isola a febbraio-marzo e tornavano a settembre-ottobre. Negli anni '40 del XVII secolo, in Inghiterra vi fu la Guerra Civile, ed anche Jersey si divise tra gli isolani, che sostenevano il Parlamento e George de Carteret, Bailiff (Balivo) di Jersey, (1643–1651) che tenne l'isola per il Re e che ospitò il figlio di questi, il Principe di Galles (Charles Stuart) nel 1646, che fece ritorno a Jersey nel 1649, a seguito dell'uccisione di suo padre. Il 17 febbraio, in esilio, Carlo venne proclamato Re a St Helier, col titolo di Carlo II. Poichè i sostenitori del Parlamento nel 1651 occuparono l'isola, Carlo II, grato per l'aiuto ricevuto durante il suo esilio da George de Carteret, gli concesse un vasto territorio nelle colonie d'America (Smith's Island ed alcune vicine isolette della Virginia), che egli chiamò "New Jersey". Verso la fine del XVII secolo, Jersey rafforzò i legami con l'America, visto che molti isolani emigrarono nel New England e nel Canada orientale. Qui i mercanti di Jersey avviarono fiorenti stabilimenti di lavorazione del pesce nel Newfoundland e Gaspé. Nel XVIII secolo, crebbe il contrasto tra Francia e Gran Bretagna, date le ambizioni dei due Paesi ad imporsi come potenza prevalente ed, ovviamente, a causa della sua posizione, Jersey si trovò sempre in prima linea. Durante la Guerra d'indipendenza americana vi furono due tentativi di invasione francese: nel 1779, venne impedito lo sbarco nella St Ouen's Bay al Principe di Nassau, mentre nel nel 1781, di notte, i francesi condotti da Baron de Rullecourt, sbarcarono a La Rocque e raggiunsero St Helier senza trovare opposizione, ottenendo la resa del Lieutenant-Governor Moses Corbet. Tuttavia, un ufficiale inglese, Major Francis Pierson, rifiutò di consegnare le arimi e, postosi a capo delle truppe britanniche e della "militia", sconfisse i francesi vicino a Royal Square: entrambi i contentendi, Peirson e Rullecourt morirono nello scontro. Ancora oggi, i segni dei colpi sparati sono presenti sulle mura degli edifici che attorniano la piazza, soprattutto su un pub che da Peirson mutuò il nome. Al principio del XIX secolo, il rischio di una nuova invasione francese, determinò la costruzione di una nuova fortezza, Fort Regent; tuttavia, al termine dell'epoca napoleonica, Jersey cambiò per sempre: il numero delle persone di lingua inglese (soldati stazionanti nell'isola, ufficiali in pensione, lavoratori) crebbe nel corso degli anni '20 del XIX secolo, determinando l'affermazione della cultura e lingua inglese. In aggiunta, Jersey divenne uno dei più grandi cantieri navali, visto in tutta l'isola venivano costruite oltre 900 navi. Inoltre, alla fine del XIX secolo, gli agricoltori locali si arricchirono grazie allo sviluppo di due prodotti di lusso, la mucca di Jersey (Jersey cow), frutto di allevamenti attenti e selettivi, e la patata di Jersey (Jersey Royal), dovuta invece al caso. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il 15 giugno 1940, il governo britannico, aveva deciso che le Isole del Canale non erano strategiche; pertanto, non sarebbero state difese, contattò gli amministratori delle varie isole per organizzare l'evacuazione; ma poiché nulla venne imposto, le opinioni furono discordanti, di modo che, il governo britannico decise di rendere disponibili il maggior numero di navi possibili, in modo da dare la possibilità, a chi lo desiderava, di lasciare le isole. Le autorità di Alderney suggerirono ai propri isolani di abbandonare la propria terra, e quasi tutti lo fecero; al contrario, a Sark, la Dame, Sibyl Mary Hathaway, stimolò i conterranei a rimanere. Guernsey, invece, evacuò tutti i bambini in età scolare, lasciando ai genitori la scelta di tenere i figli con loro, o di andar via con la scuola. A Jersey, la maggioranza decise di rimanere. I Tedeschi invasero le isole, che si arresero a partire dal 30 giugno 1940 (Guernsey), 1 luglio (Jersey), 2 luglio (Alderney) e 4 luglio (Sark). L'occupazione tedesca durò fino al 9 maggio 1945. La storia dell'occupazione tedesca è raccontata al Jersey War Tunnels. Con la fine delle ostilità, si sviluppò il turismo, con un milione di visitatori all'anno. Oggi, è la finanza, che iniziò a crescere dagli anni '60 del XX secolo, a rappresentare la prima fonte di occupazione dell'isola.

Jèrriais
E' quello che correttamente in Inglese si dice "Jersey Norman", o "Jersiais" o "Normand de Jersey" cioè la variante di Jersey della lingua normanna. Tuttavia, spesso si sente dire "Jersey French" o "Jersey Norman French", ma ciò costituisce un errore, visto che fornisce l'impressione che si tratti di un dialetto francese. In aggiunta, una cosa è il Jèrriais di cui scriviamo, un'altra è il "Jersey Legal French", cioè il Francese legale di Jersey usato nei contratti, nelle leggi e nei documenti ufficiali dal governo e dagli amministratori di Jersey. Il Jèrriais nel corso dello scorso secolo ha subìto un declino inarrestabile, visto che l'Inglese è divenuta la lingua dell'istruzione, commercio ed amministrazione. Solo alcuni anziani lo parlano (o capiscono), perciò, per ragioni demografiche, il loro numero si assottiglia anno dopo anno. Si tratta del 3% della popolazione, cioè meno di 3.000 persone, quando nel censimento del 1989, lo parlavano ancora 5.720 persone). Ovviamente, è più probabile sentire tale lingue all'interno dell'isola, nelle campagne, piuttosto che a St Helier nel mercato.
Si sta tentando di rivitalizzare il Jèrriais, che viene insegnato a duecento studenti nelle scuole; in aggiunta, settimanalmente, sulla radio della BBC di Jersey, si può ascoltare un programma (88.8FM/1026AM) la domenica mattina verso le 7,15, e ogni due venerdì un altro programma serale alle 18,05. Chi fosse interessato ad approfondire la tematica, oltre alle risorse su Internet, può leggere il Jersey Evening Post, http://www.thisisjersey.com/jersey-evening-post/index/ o navigare il sito web de l'Office du Jèrriais, denominato "Le pages Jèrriaises": http://members.societe-jersiaise.org/geraint/jerriais/ .

Informazioni generali

Jersey è la principale delle Isole del Canale (Channel Islands), che si trovano a circa 100 miglia (160 chilometri) a sud dell'Inghilterra. Jersey è la più meridionale di tali isole ed è vicinissima alla Francia, da cui è raggiungibile in nave in poco più di un'ora (infatti, dista solo 14 miglia, cioè, 22 chilometri). Proveniendo, invece dal territorio britannico, oltre che da Londra (almeno 12 voli giornalieri che vi portano a Jersey in meno di un'ora), raggiungete l'isola da oltre venticinque altri aeroporti. Qualora vogliate portare l'auto, vi occorreranno meno di quattro ore dal sud dell'Inghilterra, partendo da Poole o Weymouth.

Popolazione e lingua

Secondo il censimento del 2011, 97.857 persone vivevano a Jersey, di cui solo la metà native dell'isola, il 31% in altre parti delle isole britanniche (quindi, il restante 19% si suppone straniero). A Jersey si parla inglese, anche se, pochi residenti, soprattutto gli anziani delle aree rurali, sono ancora in grado di parlare il "Jèrriais", un misto di Nordico e Francese normanno, la lingua nativa francese di Jersey. Fino agli anni '60 del secolo scorso, il Francese era ancora la lingua ufficiale di Jersey, e continua ad essere usato nei tribunali e dalle professioni legali. La maggior parte dei nomi delle strade è anche indicata in Francese.

Caratteristiche di Jersey

Sebbene abbia un'estensione limitata, solo 9 miglia per 5 (14 chilometri per 8), l'isola è interessante. Infatti, in 45 miglia quadrate (116 chilometri quadrati), concentra paesini interessanti, luoghi verdeggianti, campi lavorati, spiagge e coste da vedere. Naturalmente, è l'Oceano a "farla da padrone", con scenari spesso davvero carini, con scogliere, baie, spiagge. Una caratteristica delle acque è la notevole marea (tide), che cresce e regredisce in poco tempo, fino a poter misurare 40 piedi (12 metri), la terza per forza nel mondo, tanto da lasciar interdetto il visitatore, che vede barche insabbiate nei porti e dopo poco, nuovamente galleggiare sul l'acqua che riaffluisce.

Struttura amministrativa

Dal punto di vista giuridico, Jersey è una democrazia parlamentare dipendenza della Corona britannica. Quindi, pur essendo un'isola britannica, tecnicamente non rientra nel territorio del Regno Unito, né ne è una colonia. Non ci sono partiti politici, governo e primo ministro. Tuttavia, Jersey promulga proprie leggi ed è alleata alla Corona inglese sin dal 1066, quando Guglielmo, Duca di Normandia, divenne il Re Guglielmo I d'Inghilterra. La Regina Elisabetta II è rappresentata nell'isola dal Lieutenant-Governor, che è l'elemento cui tramite cui Jersey ed il governo britannico interagiscono. Jersey è presieduta da un "Bailiff" (Balivo), che è anche presidente del Tribunale (Royal Court). Quindi, tecnicamente, Jersey è strutturata come "Bailiwick", giurisdizione del Balivo.

Politica estera ed Unione europea

In merito alla politica estera, sebbene il Regno Unito dovrebbe interessarsene per conto di Jersey, ma col suo consenso, di fatto, frequentemente, Jersey legifera autonomamente in merito ad accordi internazionali. Jersey non fa parte dell'Unione Europea, anche se ha particolari relazioni con essa. Il Parlamento locale è formato da 53 membri elettivi, 12 Senatori (eletti per sei anni), 29 Deputati (eletti per tre anni), 12 Connétables (eletti anch'essi per tre anni), che sono in pratica i Sindaci dei dodici Comuni di Jersey.

Fiscalità

I residenti di Jersey pagano un'imposta annuale sul reddito (annual income tax), ad un tasso più basso degli altri britannici. Non esistendo l'IVA, nel 2008, venne introdotta la Goods and Services Tax (GST), applicata al tasso del 5%: si è voluto ridurre la dipendenza del sistema impositivo di Jersey dalle imposte dirette per finanziare le spese pubbliche.

"Parishes"
Jersey è formata da 12 municipalità, dette "Parishes", tutte lambite dal mare e che hanno mutuato il nome dai Santi a cui le antiche chiese erano dedicate.

St Helier
Costituisce il nucleo urbano principale ed è la capitale dell'isola. E' viva ma non congestionata. Le targhe delle strade oltre ad indicare l'attuale denominazione in inglese, riportano anche la vecchia in francese. I due punti di riferimento per il visitatore sono rappresentati da Liberation Station (Bus terminus), che rappresenta il terminale delle corriere che vi portano in giro per l'isola, e dal Visitor Centre (Tourism Office), accanto al terminale, dove attingere informazioni e materiale turistico. Portandovi sul mare, trovate il porto con molte barche ancorate, mentre basta camminare poche decine di metri in direzione opposta per raggiungere il centro, le strade principali King Street e Queen Street (che in passato erano le uniche urbanizzate), dove trovate tanti negozi. St Helier trae il nome dal Santo omonimo, belga, che visse e pregò a Jersey per quindici anni nel VI secolo: visitate Hermitage Rock, dove visse il Santo (o meglio ciò che oggi lo rappreenta, visto che venne bruciato dai Normanni, ricostruito successivamente e distrutto dai cannoni dei Parlamentari nel 1651) e St Helier Church e anche sostare nel recinto che la circonda, che è occupato da un giardinetto con panchine. Potete visitare Jersey Museum, dove è illustrata la storia dell'isola. Da non perdere è Elizabeth Castle, raggiungibile a piedi in assenza di marea. Venne edificato nel 1590. Vi trovate un guardiano, che indossa un'antica divisa militare ed è equipaggiato con un vecchio fucile e dà una dimostrazione di come si sparava e delle tecniche di difesa una volta finite le munizioni o quando non c'era più tempo per ricaricare il fucile. Inoltre, tra le 10 e le 15,30, fornisce anche una dimostrazione di come si caricava un cannone, con relativa detonazione (tappatevi le orecchie!!!). Interessante da vedere è anche il vittoriano Central Market, ubicato in Halkett Place e risalente al 1882, dove trovate prodotti freschi locali, carne, pesce, fiori, gioielli, libri ed altro. Essendo la capitale di Jersey, St Helier è sede del parlamento locale, nell'edificio States Chamber a Royal Square. Storicamente si tratta di una delle più antiche assemblee del Commonwealth.

St Brelade
Tale municipalità occupa l'angolo sud-occidentale dell'isola. Qui trovate la più bella spiaggia di Jersey, St Brelade's Bay, dall'aspetto esotico, tanto da essere ingentilita dal palme, al cui termine trovate St Brelade's Parish Church (XI secolo) e Fishermen's Chapel. Poco più avanti, in direzione ovest, trovate La Corbière Lighthouse, un faro che risale al 1878, alto 19 metri (raggiungibile a piedi con la bassa marea: la mappa recita chiaramente: "Low Tide Walk Only"!). Inoltre, nel perimetro municipale ricade quello che riteniamo il più bel posto dell'isola, il villaggio di St Aubin, che si sviluppa attorno al suo porticciolo e di fronte all'omonimo forte. Qui si tiene St Aubin Farm and Craft Market, un simpatico mercatino dove vengono esposti i migliori prodotti agricoli ed artigianali di Jersey, col marchio "Genuine Jersey". Trovate le salsicce, carne, dolci, fotografie, accessori per moda ed alctro ancora. Il mercato si tiene dalle 9 alle 14 di sabato di fronte alla St Brelade's Parish Hall.

St Ouen
Si tratta di una delle municipalità più estese, in cui ricadono St Ouen's Manor e Grosnez Castle. Ma la caratteristica principale per cui è nota è la c.d. Five Mile Road, in realtà circa 3 miglia, che consente di ammirare, da un lato, St Ouen's Bay e l'Oceano Atlantico, dall'altro, una zona occupata da dune.

St Martin
L'architettura agricola caratterizza questa municipalità, soprattutto verso St Catherine (dove trovate Breakwater, che si estende 640 metri nel mare per proteggere le barche ancorate, Mont Orgueil Castle) e Rozel, il cui porto è uno dei più caratteristici (tra le due citate località insistono tre baiette deliziose, Fliquet, La Coupe e Saie Harbour). Fermatevi a Gorey, ai piedi del citato castello, dove si trovano tanti ristoranti davanti al porticciolo e salite a visitare il castello, ubicato in posizione strategica per difendere Jersey dalle invasioni francesi: preparatevi tuttavia, ad un saliscendi, una volta nella struttura difensiva, notevolmente restaurata, visto che i vari locali si trovano a livelli diversi.

St Mary
Nella sezione nord-occidentale dell'isola, questa municipalità è quella con minor popolazione. La caratteristica naturale distintiva è rappresentata da Devil's Hole, un ampio cratere nelle sue scogliere. Inoltre, vi trovate Grève de Lecq, una delle spiagge tipiche dove, oltre a godere dei raggi solari, potete ammirare i pescatori mentre scaricano il risultato della pesca. St Mary's Church risale al 1042. La Mare Wine Estate produce circa 18.000 bottiglie di vinno all'anno. Alla fine di St Mary si trova The Elms, che rappresenta il quartiere generale de The National Trust for Jersey.

St John
Di questa municipalità abbiamo apprezzato la calma. Qui si trova la "Centre Stone" dell'isola, nel piccolo villaggio di Sion. Ronez e Sorel Point sono siti della North Road, realizzati durante l'occupazione tedesca. Sulla costa troviamo Wolf's Caves, raggiungibili sono percorrendo un sentiero scosceso ed insidioso.

Trinity
Durrell Wildlife Conservation Trust, dedicato alla protezione delle specie in pericolose, si trova a Les Augrès Manor. In questa municipalità trovate il punto più alto di Jersey, pari a 453 piedi (138 metri sul livello del mare), detto Les Platons, una stazione della BBC, Bouley Bay Hill dove si svolgono delle gare motociclistiche nazionali ed internazionali. Da visitare la chiesa parrocchiale.

St Saviour
E' limitrofa a St Helier e per questo assorbe la popolazione che non riesce ad essere ospitata nella capitale. Qui trovate il luogo di sepoltura di una delle figlie più famose di Jersey, Emilie Charlotte le Breton - conosciuta come Lillie Langtry e Government House, la residenza del Lieutenant Governor di Jersey, vicino alla Chiesa. Tale residenza fu la terza tra le residenze del governatore dell'isola, essendo state la prima e la seconda, rispettivamente, Mont Orgueil ed Elizabeth Castles. Da non perdere La Hougue Bie, uno degli esempi meglio preservati di tomba neolitica.

Grouville
Sul lato sud-orientale di Jersey, questa municipalità ospita banchi d'ostriche, Queen's Valley Reservoir ed il pittoresco vecchio villaggio di Gorey, con tanti ristoranti dove potete mangiare pesce e dove si tiene ogni anno una festa estiva (Fête). La Royal Bay of Grouville, da ammirare dall'alto del Mont Orgueil Castle, acquisì il prefisso "Royal" nel 1859, per volere della Regina Vittoria.

St Clement
Rappresenta l'estremità sud-orientale dell'isola, caratterizzata dalla costa più insolita, nota come Moonscape Beach, 2 miglia (3 chilometri) di roccia che spuntano dal mare, quando la marea si ritira. Pertanto, non rischiate, allontanandovi troppo, visto che il ritorno della marea potrebbe circondarvi improvvisamente. Inoltre, trovate un sito preistorico, Green Island, a 274 metri dalla riva.

St Lawrence
Nel centro dell'isola, è prevalentemente un'area agricola, con un piccolo contatto col mare. E' sede dei Jersey War Tunnels, ricavati dalla roccia durante l'occupazione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale. Ricordiamo anche Le Rât Cottage, un notevole esempio di dimora tipica di Jersey del XVII secolo, di proprietà del National Trust. Hamptonne è un insieme di costruzioni agricole ristrutturate, aperte stagionalmente ai visitatori.

St Peter
E' l'unica municipalità di Jersey ad affacciarsi su due lati dell'isola, ad ovest e nord. Qui si trova l'aeroporto (da cui, raggiungete St Helier prendendo il torpedone numero 15). Nel villaggio di St Peter, recentemente sviluppato, trovate diversi negozi, supermercati ed una fabbrica di birra. La caratteristica St Peter's Valley va da Bel Royal a St Mary, dove ci sono prati, torrenti e Le Moulin de Quétivel, di proprietà del National Trust, l'unico esempio di questo tipo di mulino in funzione, aperto al pubblico.

Fonte: Jersey, Exploring London and environs 32/Esplorando Londra e dintorni 32, pagine 22-49, dove trovate tantissime fotografie.

St Aubin

St Aubin all'imbrunire

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